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Gesù guarisce l’uomo dalla mano secca

(Matteo 12:9-14; Luca 6:6-11)

Poi entrò di nuovo in una sinagoga; là stava un uomo che aveva la mano secca. E l’osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per poterlo accusare. Ed egli disse all’uomo che aveva la mano secca: “Alzati là nel mezzo!”. Poi disse loro: “È lecito, in giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?”. Ma quelli tacevano. Allora Gesù, guardatili tutt’intorno con indignazione e rattristato per la durezza del loro cuore, disse all’uomo: “Stendi la mano!”. Egli la stese e la sua mano tornò sana.

I farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui, con lo scopo di farlo morire.

 

Numerose altre guarigioni

(Matteo 12:15-21)

Poi Gesù, con i suoi discepoli, si ritirò verso il mare; e dalla Galilea una gran folla lo seguì; e dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli faceva, andò da lui. Ed egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta per non farsi premere dalla folla. 10 Perché egli ne aveva guariti molti e tutti quelli che avevano qualche malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: “Tu sei il Figlio di Dio!”. 12 Ed egli li sgridava forte, affinché non rivelassero chi fosse.

 

Gesù chiama i dodici

(Matteo 10:1-4; Luca 6:12-16)

13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli stesso volle, ed essi andarono a lui. 14 Ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire “Figli del tuono”; 18 e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

 

La bestemmia contro lo Spirito Santo

(Matteo 12:22-32; Luca 11:14-23)

20 Poi entrò in una casa e la folla si radunò di nuovo, tanto che egli e i suoi non potevano neppure mangiare.

21 I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano: “È fuori di sé”. 22 E gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Egli ha Belzebù e scaccia i demòni con l’aiuto del principe dei demòni”. 23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: “Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. 25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. 26 E se Satana insorge contro sé stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. 27 Anzi, nessuno può entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli i suoi beni, se prima non avrà legato l’uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa. 28 In verità io vi dico: Ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita, 29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è colpevole di un peccato eterno”. 30 Egli parlava così perché dicevano: “Ha uno spirito immondo”.

 

La madre e i fratelli di Gesù

(Matteo 12:46-50; Luca 8:19-21)

31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Una folla gli stava seduta intorno, quando gli fu detto: “Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano”. 33 Egli rispose loro: “Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?”. 34 E, volgendo lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre”.