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La missione dei settanta

(Cfr. Matteo 9:37, 38; 10; 28:18-20)

Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stesso stava per andare. E diceva loro: “La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Non portate né borsa, né sacca, né calzari e non salutate nessuno per via. In qualunque casa sarete entrati, dite prima: ‘Pace a questa casa!’. Se lì vi è un figlio di pace, la vostra pace riposerà su lui; se no, tornerà a voi. Dimorate in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. In qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti, guarite gli infermi che saranno in essa e dite loro: ‘Il regno di Dio si è avvicinato a voi’. 10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 ‘Perfino la polvere che dalla vostra città si è attaccata ai nostri piedi noi la scuotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi’. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città”.

 

Rimprovero alle città impenitenti

(Cfr. Matteo 11:21-24)

13 “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già anticamente si sarebbero ravvedute, prendendo il cilicio e sedendo nella cenere. 14 Perciò, nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 15 E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu sarai abbassata fino nell’Ades!

16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me e chi rifiuta me rifiuta colui che mi ha mandato”.

 

Il ritorno dei settanta dalla loro missione

(Matteo 11:25-30; 13:16, 17)

17 Ora i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: “Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome”. 18 Ed egli disse loro: “Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. 19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. 20 Eppure, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”.

21 In quella stessa ora, Gesù giubilò per lo Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio e nessuno conosce chi è il Figlio, se non il Padre, né chi è il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo”. 23 E, rivoltosi ai suoi discepoli, disse loro in disparte: “Beati gli occhi che vedono le cose che voi vedete! 24 Poiché vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere le cose che voi vedete e non le hanno viste, udire le cose che voi udite e non le hanno udite”.

 

Il buon Samaritano

25 Ed ecco, un certo dottore della legge si alzò per metterlo alla prova e gli disse: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. 26 Ed egli gli disse: “Nella legge che sta scritto? Come leggi?”. 27 Egli, rispondendo, disse: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso”. 28 Gesù gli disse: “Tu hai risposto rettamente; fa’ questo e vivrai”. 29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. 30 Gesù, replicando, disse: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e s’imbatté nei briganti i quali, spogliatolo e feritolo, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa via; lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 32 Così pure un levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 33 Ma un samaritano che era in viaggio, giunto presso di lui, lo vide, ne ebbe compassione 34 e, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell’olio e del vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a un albergo e si prese cura di lui. 35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all’oste e gli disse: ‘Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, quando tornerò, te lo renderò’. 36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?”. 37 E quello rispose: “Colui che gli usò misericordia”. E Gesù gli disse: “Va’ e fa’ anche tu la stessa cosa”.

 

Marta e Maria

38 Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria la quale, postasi a sedere ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: “Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. 41 Ma il Signore, rispondendo, le disse: “Marta, Marta, ti affanni e ti inquieti di molte cose, ma una cosa è necessaria. 42 Maria ha scelto la buona parte che non le sarà tolta”.