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Atalia, regina di Giuda

Quando Atalia, madre di Acazia, vide che suo figlio era morto, sterminò tutta la stirpe reale. Ma Ioseba, figlia del re Ioram, sorella di Acazia, prese Ioas, figlio di Acazia, lo sottrasse dai figli del re che erano messi a morte, e lo pose con la sua balia nella camera dei letti; così fu nascosto dalle ricerche di Atalia e non fu messo a morte. E rimase nascosto con Ioseba per sei anni nella casa dell’Eterno; intanto Atalia regnava sul paese. Il settimo anno, Ieoiada mandò a chiamare i capi di centinaia delle guardie del corpo e dei soldati, e li fece venire presso di sé nella casa dell’Eterno; stabilì un patto con loro, fece prestare loro giuramento nella casa dell’Eterno, e gli mostrò il figlio del re. Poi diede loro i suoi ordini, dicendo: “Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra voi che entrano in servizio il giorno di sabato, starà di guardia alla casa del re; un altro terzo starà alla porta di Sur, e un altro terzo starà alla porta che è dietro alla caserma dei soldati. E farete la guardia alla casa, impedendo a tutti l’ingresso. E le altre due parti di voi, tutti quelli cioè che smontano dal servizio il giorno di sabato, staranno di guardia alla casa dell’Eterno, intorno al re. E circonderete bene il re, ognuno con le armi alla mano; e chiunque cercherà di penetrare nelle vostre file, sia messo a morte; e voi starete con il re, quando uscirà e quando entrerà”. I capi di centinaia eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Ieoiada; ognuno di loro prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno di sabato, e quelli che smontavano dal servizio il giorno di sabato; e si recarono dal sacerdote Ieoiada. 10 E il sacerdote diede ai capi di centinaia le lance e gli scudi che erano appartenuti al re Davide, e che erano nella casa dell’Eterno. 11 I soldati, con le armi in pugno, presero posto dall’angolo meridionale della casa fino all’angolo settentrionale della casa, fra l’altare e l’edificio, in modo da proteggere il re da tutte le parti. 12 Allora il sacerdote condusse fuori il figlio del re, gli pose in testa il diadema e gli consegnò la legge. E lo proclamarono re, lo unsero, e, battendo le mani, esclamarono: “Viva il re!”. 13 Atalia udì il rumore dei soldati e del popolo, e andò verso il popolo nella casa dell’Eterno. 14 Guardò, ed ecco che il re stava in piedi sul palco, secondo l’uso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa, e suonava le trombe. Allora Atalia si stracciò le vesti, e gridò: “Congiura! Congiura!”. 15 Ma il sacerdote Ieoiada diede i suoi ordini ai capi di centinaia che comandavano l’esercito, e disse loro: “Fatela uscire dalle file; e chiunque la seguirà sia ucciso con la spada!”. Poiché il sacerdote aveva detto: “Non sia uccisa nella casa dell’Eterno”. 16 Così quelli le fecero largo, e lei giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e là fu uccisa. 17 Ieoiada stabilì il patto tra l’Eterno, il re e il popolo, per il quale Israele doveva essere il popolo dell’Eterno; e stabilì anche il patto fra il re e il popolo. 18 Tutto il popolo del paese entrò nel tempio di Baal, e lo demolì; fece interamente a pezzi i suoi altari e le sue immagini, e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi il sacerdote Ieoiada mise delle guardie alla casa dell’Eterno; 19 prese i capi di centinaia, le guardie del corpo, i soldati e tutto il popolo del paese, fecero scendere il re dalla casa dell’Eterno, e giunsero alla casa del re per la strada della porta dei soldati. E Ioas si sedette sul trono dei re. 20 Tutto il popolo del paese fu in festa, e la città rimase tranquilla, quando Atalia fu uccisa con la spada, nella casa del re. 21 Ioas aveva sette anni quando cominciò a regnare.