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I Filistei

La parola dell’Eterno che fu rivolta al profeta Geremia riguardo ai Filistei, prima che Faraone colpisse Gaza.

Così parla l’Eterno: “Ecco, delle acque salgono dal settentrione; formano un torrente che straripa; esse inondano il paese e tutto ciò che contiene, le città e i loro abitanti; gli uomini lanciano grida, tutti gli abitanti del paese urlano. Per lo strepito degli zoccoli dei suoi potenti destrieri, per il rumore dei suoi carri e il fracasso delle ruote, i padri non si voltano verso i figli, tanto le loro mani sono diventate fiacche, perché giunge il giorno in cui tutti i Filistei saranno devastati, in cui saranno soppressi i restanti aiutanti di Tiro e di Sidone, poiché l’Eterno devasterà i Filistei, ciò che resta dell’isola di Caftor. Gaza è diventata calva, Ascalon è ridotta al silenzio. Resti degli Anachim, fino a quando vi farete delle incisioni? O spada dell’Eterno, quando sarà che ti riposerai? Rientra nel tuo fodero, fermati e rimani tranquilla! Come ti potresti riposare? L’Eterno le dà i suoi ordini, le addita Ascalon e il lido del mare”.