Settima replica di Giobbe
1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 “Anche oggi il mio lamento è una rivolta, per quanto io cerchi di contenere il mio gemito.
3 Oh, sapessi dove trovarlo! potessi arrivare fino al suo trono!
4 Esporrei la mia causa davanti a lui, riempirei di argomenti la mia bocca.
5 Saprei quello che mi risponderebbe, e capirei quello che avrebbe da dirmi.
6 Contenderebbe egli con me con la sua grande potenza? No! invece, mi presterebbe attenzione.
7 Là troverebbe un uomo retto a discutere con lui, e sarei assolto per sempre dal mio giudice.
8 Ma, ecco, se vado a oriente, egli non c’è; se a occidente, non lo trovo;
9 se a settentrione, quando vi opera, io non lo vedo; egli si nasconde nel meridione, io non lo scorgo.
10 Ma la via che io percorro egli la conosce; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro.
11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare;
12 non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.
13 Ma la sua decisione è una; chi lo farà cambiare? Quello che egli desidera, lo fa;
14 egli eseguirà quello che di me ha decretato; e di cose come queste ne ha molte in mente.
15 Perciò davanti a lui io sono atterrito; quando ci penso, ho paura di lui.
16 Iddio mi ha tolto il coraggio, l’Onnipotente mi ha spaventato.
17 Questo mi annienta: non le tenebre, non la fitta oscurità che mi ricopre.