12
Terza replica di Giobbe
1 Allora Giobbe rispose e disse:
2 “Voi, certo, valete quanto un popolo, e con voi morirà la sapienza.
3 Ma di senno ne ho anch’io quanto voi, non vi sono affatto inferiore; e cose come queste chi non le sa?
4 Io dunque dovrei essere lo zimbello degli amici! Io che invocavo Iddio, ed egli mi rispondeva; lo zimbello io, l’uomo giusto, integro!
5 Il disprezzo per la sventura altrui è nel pensiero di chi vive contento; esso è sempre pronto per quelli a cui vacilla il piede.
6 Sono invece tranquille le tende dei ladri; chi provoca Iddio, chi si fa un dio della propria forza, se ne sta al sicuro.
7 Ma interroga un po’ gli animali e te lo insegneranno; gli uccelli del cielo e te lo mostreranno;
8 o parla alla terra ed essa te lo insegnerà, e i pesci del mare te lo racconteranno.
9 Chi non sa, fra tutte queste creature, che la mano dell’Eterno ha fatto ogni cosa,
10 che egli tiene in mano l’anima di tutto ciò che vive, e lo spirito di ogni essere umano?
11 L’orecchio non discerne forse le parole, come il palato assaggia le pietanze?
12 Nei vecchi si trova la sapienza e la lunghezza di giorni dà intelligenza.
13 Ma in Dio stanno la saggezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l’intelligenza.
14 Ecco, egli abbatte, e nessuno può ricostruire; chiude un uomo in prigione, e non c’è chi gli apra.
15 Ecco, egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra.
16 Egli possiede la forza e l’abilità; da lui dipendono chi erra e chi fa errare.
17 Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici.
18 Scioglie i legami dell’autorità dei re e cinge i loro fianchi di catene.
19 Manda scalzi i sacerdoti, e rovescia i potenti.
20 Priva della parola i più eloquenti, e toglie il discernimento ai vecchi.
21 Sparge il disprezzo sui nobili, e allenta la cintura ai forti.
22 Rivela le cose nascoste, facendole uscire dalle tenebre, e porta alla luce ciò che è avvolto in ombra di morte.
23 Rende grandi i popoli e li annienta, amplia le nazioni e le riconduce nei loro confini;
24 toglie il senno ai capi della terra, e li fa vagare in solitudini senza sentiero.
25 Vanno brancolando nelle tenebre, senza nessuna luce, e li fa barcollare come ubriachi.