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Le antiche e le nuove predizioni

“Ascoltate questo, o casa di Giacobbe, voi che siete chiamati con il nome d’Israele e che siete usciti dalla sorgente di Giuda; voi che giurate per il nome dell’Eterno e menzionate l’Iddio d’Israele ma senza sincerità, senza giustizia! Poiché prendono il loro nome dalla città santa, si appoggiano sull’Iddio d’Israele, che si chiama l’Eterno degli eserciti! Già anticamente io annunciai le cose passate; esse uscirono dalla mia bocca, io le feci sapere; a un tratto io le effettuai, ed esse avvennero. Siccome io sapevo, o Israele, che tu sei ostinato, che il tuo collo ha muscoli di ferro e che la tua fronte è di bronzo, io ti annunciai queste cose anticamente; te le feci sapere prima che avvenissero, perché tu non dicessi: ‘Le ha fatte il mio idolo, le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa’. Tu ne hai udito l’annuncio, le hai viste compiersi tutte quante. Non lo proclamerete voi stessi? Ora io ti annuncio delle cose nuove, delle cose occulte, a te ignote. Esse sono create adesso, non da tempo antico; e, prima di oggi, non ne avevi udito parlare, perché tu non dica: ‘Ecco, io le sapevo’. No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla, nulla in passato te ne è mai venuto agli orecchi, perché sapevo che ti saresti comportato perfidamente, e che ti chiami ‘Ribelle’ fin dal grembo materno. Per amore del mio nome io rinvierò la mia ira, e per amore della mia gloria io mi freno per non sterminarti. 10 Ecco, io ti ho voluto affinare, ma senza ottenerne argento; ti ho provato nel crogiuolo dell’afflizione. 11 Per amore di me stesso, per amore di me stesso io voglio agire; poiché, come potrei lasciar profanare il mio nome? Io non darò la mia gloria a un altro.

12 Ascoltami, o Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io sono; io sono il primo, e sono pure l’ultimo. 13 La mia mano ha fondato la terra e la mia destra ha spiegato i cieli; quando io li chiamo, si presentano assieme. 14 Radunatevi tutti quanti e ascoltate! Chi tra di voi ha annunciato queste cose? Colui che l’Eterno ama eseguirà il suo volere contro Babilonia, e alzerà il suo braccio contro i Caldei. 15 Io, io ho parlato, io l’ho chiamato; io l’ho fatto venire, e la sua impresa riuscirà.

16 Avvicinatevi a me e ascoltate questo: fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; ora, il Signore, l’Eterno, mi manda con il suo Spirito.

17 Così parla l’Eterno, il tuo Redentore, il Santo d’Israele: ‘Io sono l’Eterno, il tuo Dio, che t’insegna per il tuo bene e ti guida per la via che devi seguire.

18 Oh, se tu fossi stato attento ai miei comandamenti! la tua pace sarebbe come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare; 19 la tua discendenza sarebbe come la sabbia e il frutto del tuo grembo come la sabbia che è nel mare; il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto davanti a me’”.

20 Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei! Annunciatelo con voce gioiosa, proclamatelo a tutti, diffondetelo fino alle estremità della terra! Dite: “L’Eterno ha redento il suo servo Giacobbe”. 21 Essi non hanno avuto sete quando egli li ha condotti attraverso i deserti; egli ha fatto scaturire per loro dell’acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia e ne è fuoriuscita l’acqua. 22 “Non c’è pace per gli empi”, dice l’Eterno.