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Annuncio della restaurazione d’Israele

In quel giorno, l’Eterno punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano, l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso e ucciderà il mostro che è nel mare!

In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio! Io, l’Eterno, ne sono il guardiano, io la irrigo ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi. Nessuna ira è in me. Ah! se dovessi combattere contro rovi e pruni, io mi muoverei contro di loro e li brucerei tutti assieme! A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.

In futuro, Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia della terra. L’Eterno ha forse colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? Lo ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? Tu lo hai punito con misura, mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.

10 La città fortificata è una solitudine, una casa disabitata, abbandonata come il deserto; vi pascoleranno i vitelli, vi giaceranno e ne divoreranno gli arbusti. 11 Quando i rami saranno secchi, saranno spezzati e verranno le donne a bruciarli; poiché è un popolo senza intelligenza, perciò colui che lo ha fatto non ne avrà compassione. Colui che lo ha formato non gli farà grazia.

12 In quel giorno, l’Eterno scuoterà i suoi frutti, dal corso del fiume al torrente d’Egitto; voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d’Israele.

13 E in quel giorno suonerà una grande tromba; e quelli che erano perduti nel paese di Assiria e quelli che erano dispersi nel paese d’Egitto verranno e si prostreranno davanti all’Eterno, sul monte santo, a Gerusalemme.