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Lode all’Eterno. Gerusalemme benedetta

O Eterno, tu sei il mio Dio; io ti esalterò, celebrerò il tuo nome, perché hai fatto cose meravigliose; i tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili. Poiché tu hai ridotto la città in un mucchio di pietre, la città forte in un monte di rovine; il castello degli stranieri non è più una città, non sarà mai più ricostruito. Perciò il popolo forte ti glorifica, le città delle nazioni potenti ti temono, poiché tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per il misero nella sua avversità, un rifugio contro la tempesta, un’ombra contro l’arsura; poiché il soffio dei tiranni era come una tempesta che batte la muraglia. Come il calore è domato in una terra arida, così tu hai domato il tumulto degli stranieri; come il calore è ridotto dall’ombra di una nuvola, così il canto dei tiranni è stato abbassato.

L’Eterno degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte un banchetto di cibi succulenti, un banchetto di vini vecchi, di cibi succulenti, pieni di midollo, di vini vecchi raffinati. Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli, e la coperta stesa su tutte le nazioni. Annienterà per sempre la morte; il Signore, l’Eterno, asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo, perché l’Eterno ha parlato.

In quel giorno, si dirà: “Ecco, questo è il nostro Dio: in lui abbiamo sperato, ed egli ci ha salvati. Questo è l’Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!”. 10 Poiché la mano dell’Eterno riposerà su questo monte, mentre Moab sarà trebbiato sulla sua terra come si pigia la paglia nel letamaio. 11 Dal letamaio egli stenderà le mani come le stende il nuotatore per nuotare, ma l’Eterno farà cadere la sua superbia insieme alle trame che ha ordito. 12 Demolirà l’alta fortezza delle tue mura, la abbatterà, la atterrerà fino alla polvere.