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L’inutilità dell’Israele infedele

La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini: “Figlio d’uomo, il legno della vite che cos’è più di qualunque altro legno? Che cos’è il tralcio che è fra gli alberi della foresta? Si può prendere il legno per farne un qualunque lavoro? Si può forse trarne un piolo per appendervi qualche oggetto? Ecco, esso è gettato nel fuoco, perché si consumi; il fuoco ne consuma i due capi, e la parte centrale si carbonizza; è forse adatto a farne qualcosa? Ecco, mentre era intatto, non serviva a fare alcun lavoro; quantomeno potrà servire a qualche lavoro, quando il fuoco lo ha consumato o carbonizzato! Perciò, così parla il Signore, l’Eterno: ‘Com’è fra gli alberi della foresta il legno della vite che io destino al fuoco perché lo consumi, così farò degli abitanti di Gerusalemme. Io volgerò la mia faccia contro di loro; dal fuoco sono usciti e il fuoco li consumerà; riconoscerete che io sono l’Eterno, quando volgerò la mia faccia contro di loro. Renderò il paese desolato, perché hanno agito in modo infedele’, dice il Signore, l’Eterno”.