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Ricordarsi di Dio nella giovinezza

Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Iddio ti chiamerà in giudizio! Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l’aurora sono vanità. Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: “Io non ho più alcun piacere”; prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia; prima dell’età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano, e i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l’uomo si alza al canto dell’uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono, in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante e il cappero non fa più effetto, perché l’uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; prima che il cordone d’argento si stacchi, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; prima che la polvere torni alla terra come era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato. 10 “Vanità delle vanità”, dice l’Ecclesiaste, “tutto è vanità”.

 

Conclusione

11 L’Ecclesiaste, oltre a essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un grande numero di sentenze. 12 L’Ecclesiaste si è applicato a trovare delle parole gradevoli; esse sono state scritte con rettitudine e sono parole di verità. 13 Le parole dei saggi sono come degli stimoli e le collezioni delle sentenze sono come dei chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore. 14 Del resto, figlio mio, sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; e molto studiare è una fatica per il corpo. 15 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: “Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l’uomo”. 16 Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male.