Ricordarsi di Dio nella giovinezza
1 Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Iddio ti chiamerà in giudizio!
2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l’aurora sono vanità.
3 Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: “Io non ho più alcun piacere”;
4 prima che il sole, la luce, la luna e le stelle si oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia;
5 prima dell’età in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano,
6 e i due battenti della porta si chiudono sulla strada perché diminuisce il rumore della macina; in cui l’uomo si alza al canto dell’uccello, tutte le figlie del canto si affievoliscono,
7 in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante e il cappero non fa più effetto, perché l’uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade;
8 prima che il cordone d’argento si stacchi, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo;
9 prima che la polvere torni alla terra come era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato.
10 “Vanità delle vanità”, dice l’Ecclesiaste, “tutto è vanità”.
Conclusione
11 L’Ecclesiaste, oltre a essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un grande numero di sentenze.
12 L’Ecclesiaste si è applicato a trovare delle parole gradevoli; esse sono state scritte con rettitudine e sono parole di verità.
13 Le parole dei saggi sono come degli stimoli e le collezioni delle sentenze sono come dei chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore.
14 Del resto, figlio mio, sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; e molto studiare è una fatica per il corpo.
15 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: “Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l’uomo”.
16 Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male.