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Ultime parole di Mosè. Giosuè successore di Mosè

Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro: “Io ho centovent’anni; non posso più andare e venire, e l’Eterno mi ha detto: ‘Tu non passerai questo Giordano’. L’Eterno, il tuo Dio, sarà colui che passerà davanti a te, che distruggerà davanti a te quelle nazioni, e tu possederai il loro paese; e Giosuè passerà davanti a te, come l’Eterno ha detto. E l’Eterno tratterà quelle nazioni come trattò Sicon e Og, re degli Amorei, che egli distrusse con il loro paese. L’Eterno le darà in vostro potere, e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dato. Siate forti e coraggiosi, non temeteli e non spaventatevi di loro, perché l’Eterno, il tuo Dio, è colui che cammina con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà”. Poi Mosè chiamò Giosuè, e gli disse in presenza di tutto Israele: “Sii forte e coraggioso, perché tu entrerai con questo popolo nel paese che l’Eterno giurò ai loro padri di dare loro, e tu sarai colui che gliene darà il possesso. L’Eterno cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non perderti d’animo”.

 

Mosè scrive la legge, e ordina che sia letta ogni sette anni

Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi che portano l’arca del patto dell’Eterno, e a tutti gli anziani d’Israele. 10 Mosè diede loro quest’ordine: “Alla fine di ogni sette anni, al tempo dell’anno della remissione, alla festa delle Capanne, 11 quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti all’Eterno, al tuo Dio, nel luogo che egli avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, in modo che egli la oda. 12 Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini, con lo straniero che sarà nella tua città, affinché odano, imparino a temere l’Eterno, il vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13 E i loro figli, che non ne avranno ancora avuto conoscenza, lo udranno e impareranno a temere l’Eterno, il vostro Dio, tutto il tempo che vivrete nel paese del quale voi andate a prendere possesso, passando il Giordano”.

 

Violazione futura del patto

14 L’Eterno disse a Mosè: “Ecco, il giorno della tua morte si avvicina; chiama Giosuè, e presentatevi nella tenda di convegno perché io gli dia i miei ordini”. Mosè e Giosuè dunque andarono e si presentarono nella tenda di convegno. 15 L’Eterno apparve, nella tenda, in una colonna di nuvola; e la colonna di nuvola si fermò all’ingresso della tenda. 16 E l’Eterno disse a Mosè: “Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; e questo popolo si alzerà e si prostituirà, andando dietro agli dèi stranieri del paese nel quale va a stare; e mi abbandonerà e violerà il mio patto che io ho stabilito con lui. 17 In quel giorno, l’ira mia si infiammerà contro di lui; e io li abbandonerò, nasconderò loro la mia faccia e saranno divorati, e cadranno loro addosso molti mali e molte angosce; perciò in quel giorno diranno: ‘Questi mali non ci sono forse caduti addosso perché il nostro Dio non è in mezzo a noi?’. 18 E io, in quel giorno, nasconderò del tutto la mia faccia a causa di tutto il male che avranno fatto, rivolgendosi ad altri dèi. 19 Scrivetevi dunque questo cantico, e insegnatelo ai figli d’Israele; mettetelo loro in bocca, affinché questo cantico mi serva di testimonianza contro i figli d’Israele. 20 Quando li avrò introdotti nel paese che promisi ai loro padri con giuramento, paese dove scorre il latte e il miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati, e si saranno rivolti ad altri dèi per servirli, e avranno disprezzato me e violato il mio patto, 21 e quando molti mali e molte angosce gli saranno piombati addosso, allora questo cantico alzerà la sua voce contro di loro, come una testimonianza; poiché esso non sarà dimenticato, e rimarrà sulle labbra dei loro posteri; poiché io conosco quali siano i pensieri che essi concepiscono, anche ora, prima che io li abbia introdotti nel paese che giurai di dare loro”. 22 Così Mosè scrisse quel giorno questo cantico e lo insegnò ai figli d’Israele. 23 Poi l’Eterno diede i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: “Sii forte e coraggioso, poiché tu sei colui che introdurrà i figli d’Israele nel paese che giurai di dare loro; e io sarò con te”. 24 E quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, 25 diede quest’ordine ai Leviti che portavano l’arca del patto dell’Eterno: 26 “Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all’arca del patto dell’Eterno, che è il vostro Dio; e là rimanga come testimonianza contro di te; 27 perché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra voi, siete stati ribelli contro l’Eterno; quanto più lo sarete dopo la mia morte! 28 Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribù e i vostri ufficiali; io farò udire loro queste parole e prenderò come testimoni contro di loro il cielo e la terra. 29 Poiché io so che, dopo la mia morte, voi certamente vi corromperete e lascerete la via che vi ho prescritto; e nei giorni che verranno la sventura vi colpirà, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi dell’Eterno, provocandolo a indignazione con l’opera delle vostre mani”. 30 Mosè dunque pronunciò dal principio alla fine le parole di questo cantico, in presenza di tutta la comunità d’Israele.