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L’anno di remissione. I poveri. Gli schiavi. I primogeniti degli animali

Alla fine di ogni sette anni celebrerete l’anno di remissione. Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore sospenderà il suo diritto relativo al prestito fatto al suo prossimo; non esigerà il pagamento dal suo prossimo o dal fratello, quando sarà proclamato l’anno di remissione in onore dell’Eterno. Potrai esigerlo dallo straniero; ma sospenderai il tuo diritto su ciò che tuo fratello ha di tuo. Tuttavia, non ci sarà nessun bisognoso tra voi; poiché l’Eterno senza dubbio ti benedirà nel paese che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà in eredità, perché tu lo possegga, purché, però, tu ubbidisca diligentemente alla voce dell’Eterno tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti, che oggi ti do. Il tuo Dio, l’Eterno, ti benedirà come ti ha promesso, e tu farai dei prestiti a molte nazioni, e non prenderai nulla in prestito; dominerai su molte nazioni, ed esse non domineranno su di te. Quando ci sarà in mezzo a te, in una delle tue città nel paese che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà, qualcuno dei tuoi fratelli che sarà bisognoso, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso; anzi gli aprirai generosamente la mano e gli presterai quanto occorre per la necessità nella quale si trova. Guardati dall’accogliere nel tuo cuore un cattivo pensiero, che ti faccia dire: ‘Il settimo anno, l’anno di remissione, è vicino!’, e ti spinga ad essere spietato verso il tuo fratello bisognoso, così da non dargli nulla; poiché egli griderebbe contro di te all’Eterno, e ci sarebbe del peccato in te. 10 Dagli generosamente; e quando gli darai, il tuo cuore non si rattristi; perché, a motivo di questo, l’Eterno, il tuo Dio, ti benedirà in ogni opera tua e in ogni cosa a cui porrai mano. 11 Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti do questo comandamento, e ti dico: ‘Apri generosamente la tua mano al fratello povero e bisognoso nel tuo paese’. 12 Se un tuo fratello ebreo o una sorella ebrea si vende a te, ti servirà sei anni; ma il settimo, lo manderai via da te libero. 13 E quando lo manderai via da te libero, non lo rimanderai a vuoto; 14 lo fornirai generosamente di doni presi dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo strettoio; lo farai partecipe delle benedizioni che l’Eterno, il tuo Dio, ti avrà elargito; 15 e ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto, e che l’Eterno, il tuo Dio, ti ha redento; perciò io ti do oggi questo comandamento. 16 Ma se avverrà che egli ti dica: ‘Non voglio andarmene da te’, perché ama te e la tua casa e sta bene da te, 17 allora prenderai una lesina, gli forerai l’orecchio contro la porta, ed egli sarà tuo schiavo per sempre. Lo stesso farai per la tua schiava. 18 Non ti dispiaccia rimandarlo libero da te, poiché ti ha servito sei anni, e un mercenario ti sarebbe costato il doppio; e l’Eterno, il tuo Dio, ti benedirà in tutto ciò che farai. 19 Consacrerai all’Eterno, il tuo Dio, ogni primogenito maschio che ti nascerà nelle tue mandrie e nelle tue greggi. Non metterai al lavoro il primogenito della tua vacca e non toserai il primogenito della tua pecora. 20 Li mangerai ogni anno con la tua famiglia, alla presenza dell’Eterno, del tuo Dio, nel luogo che l’Eterno avrà scelto. 21 E se l’animale ha qualche difetto, se è zoppo o cieco o ha qualche altro grave difetto, non lo sacrificherai all’Eterno, al tuo Dio; 22 lo mangerai nelle tue città; colui che sarà impuro e colui che sarà puro ne mangeranno senza distinzione, come si mangia la gazzella e il cervo. 23 Però, non ne mangerai il sangue; lo spargerai per terra come acqua.