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Il castigo dell'empio

Sl 12; 36; 64; 94; 140

O SIGNORE, perché te ne stai lontano?

Perché ti nascondi in tempo d'angoscia?

L'empio nella sua superbia perseguita con furore i miseri;

essi rimangono presi nelle insidie tese dai malvagi:

poiché l'empio si gloria delle brame dell'anima sua,

benedice il rapace e disprezza il SIGNORE.

L'empio, con viso altero, dice:

«Il SIGNORE non farà inchieste».

Tutti i suoi pensieri sono: «Non c'è Dio!»

Le sue vie sono prospere in ogni tempo;

cosa troppo alta per lui sono i tuoi giudizi;

con un soffio egli disperde tutti i suoi nemici.

Egli dice in cuor suo: «Non sarò mai smosso;

d'età in età non m'accadrà male alcuno».

La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza;

sotto la sua lingua c'è malizia e iniquità.

Egli sta in agguato nei villaggi;

uccide l'innocente in luoghi nascosti;

i suoi occhi spiano il misero.

Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana;

sta in agguato per sorprendere il misero;

egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete.

10 Se ne sta quatto e chino,

e gli infelici soccombono alla sua forza.

11 Dice in cuor suo: «Dio dimentica,

nasconde la sua faccia, non vedrà mai».

12 Ergiti, o SIGNORE! O Dio, alza la tua mano!

Non dimenticare i miseri.

13 Perché l'empio disprezza Dio?

Perché dice in cuor suo: «Non ne chiederà conto?»

14 Invece tu hai visto; poiché tu tieni conto della malvagità e dei soprusi

per poi ripagare con la tua mano.

A te si abbandona il misero;

tu sei il sostegno dell'orfano.

15 Spezza il braccio dell'empio e del malvagio;

punisci la sua empietà, e tu non la ritrovi più.

16 Il SIGNORE è re in eterno;

le nazioni sono state sterminate dalla sua terra.

17 O SIGNORE, tu esaudisci il desiderio degli umili;

tu fortifichi il cuor loro, porgi il tuo orecchio

18 per render giustizia all'orfano e all'oppresso,

affinché l'uomo, che è fatto di terra, cessi d'incutere spavento.