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La situazione dopo la conquista di Gerusalemme

Sl 79; Is 8:17

Ricòrdati, SIGNORE, di quello che ci è avvenuto!

Guarda e vedi la nostra infamia!

La nostra eredità è passata agli stranieri,

le nostre case, agli estranei.

Noi siamo diventati orfani, senza padre,

le nostre madri sono come vedove.

Noi beviamo la nostra acqua dietro pagamento,

la nostra legna noi la compriamo.

Con il giogo sul collo, siamo inseguiti;

siamo spossati, non abbiamo riposo.

Abbiamo teso la mano verso l'Egitto e verso l'Assiria,

per saziarci di pane.

I nostri padri hanno peccato, e non sono più;

noi portiamo la pena delle loro iniquità.

Degli schiavi dominano su di noi

e non c'è chi ci liberi dalle loro mani.

Noi raccogliamo il nostro pane a rischio della nostra vita,

affrontando la spada del deserto.

10 La nostra pelle brucia come un forno

per l'arsura della fame.

11 Essi hanno disonorato le donne a Sion,

le vergini delle città di Giuda.

12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani,

la persona anziana non è stata rispettata.

13 I giovani hanno portato le macine,

i ragazzini hanno vacillato sotto il carico della legna.

14 I vecchi hanno abbandonato la porta della città,

i giovani la musica dei loro strumenti.

15 La gioia è scomparsa dai nostri cuori,

le nostre danze sono mutate in lutto.

16 La corona ci è caduta dal capo;

guai a noi, perché abbiamo peccato!

17 Per questo langue il nostro cuore,

per questo si oscurano i nostri occhi:

18 perché il monte di Sion è desolato

e vi passeggiano le volpi.

19 Ma tu, SIGNORE, regni per sempre;

il tuo trono dura d'età in età.

20 Perché dovresti dimenticarci per sempre

e abbandonarci per lungo tempo?

21 Facci tornare a te, o SIGNORE, e noi torneremo!

Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo!

22 Ci hai forse rigettati davvero?

Sei tu adirato fortemente contro di noi?