15

 

Canto trionfale d'Israele

Ap 15:2-4 (Gc 5; 2S 22)

Allora Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico al SIGNORE:

«Io canterò al SIGNORE, perché è sommamente glorioso;

ha precipitato in mare cavallo e cavaliere.

Il SIGNORE è la mia forza e l'oggetto del mio cantico;

egli è stato la mia salvezza.

Questi è il mio Dio, io lo glorificherò,

è il Dio di mio padre, io lo esalterò.

Il SIGNORE è un guerriero,

il suo nome è il SIGNORE.

Egli ha gettato in mare i carri del faraone, e il suo esercito;

e i suoi migliori condottieri sono stati sommersi nel mar Rosso.

Gli abissi li ricoprono;

sono andati a fondo come una pietra.

La tua destra, o SIGNORE, è ammirevole per la sua forza.

La tua destra, o SIGNORE, schiaccia i nemici.

Con la grandezza della tua maestà,

tu rovesci i tuoi avversari;

tu scateni la tua ira,

essa li consuma come stoppia.

Al soffio delle tue narici le acque si sono ammucchiate,

le onde si sono rizzate come un muro,

i flutti si sono fermati nel cuore del mare.

Il nemico diceva: "Inseguirò, raggiungerò,

dividerò le spoglie,

io mi sazierò di loro;

sguainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà";

10 ma tu hai soffiato il tuo vento

e il mare li ha sommersi;

sono affondati come piombo in acque profonde.

11 Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE?

Chi è pari a te, splendido nella tua santità,

tremendo anche a chi ti loda,

operatore di prodigi?

12 Tu hai steso la destra,

la terra li ha ingoiati.

13 Tu hai condotto con la tua bontà

il popolo che hai riscattato;

l'hai guidato con la tua potenza

alla tua santa dimora.

14 I popoli lo hanno udito e tremano.

L'angoscia ha colto gli abitanti della Filistia.

15 Già sono smarriti i capi di Edom,

il tremito prende i potenti di Moab,

tutti gli abitanti di Canaan vengono meno.

16 Spavento e terrore piomberà su di loro.

Per la forza del tuo braccio

diventeranno muti come una pietra,

finché il tuo popolo, o SIGNORE, sia passato,

finché sia passato il popolo che ti sei acquistato.

17 Tu li introdurrai e li pianterai sul monte che ti appartiene,

nel luogo che hai preparato, o SIGNORE, per tua dimora,

nel santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito.

18 Il SIGNORE regnerà per sempre, in eterno».

19 Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare,

e il SIGNORE fece ritornare su di loro le acque del mare,

ma i figli d'Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare.

20 Allora Maria, la profetessa, sorella d'Aaronne, prese in mano il timpano e tutte le donne uscirono dietro a lei, con timpani e danze. 21 E Maria rispondeva:

«Cantate al SIGNORE, perché è sommamente glorioso:

ha precipitato in mare cavallo e cavaliere».

 

Israele nel deserto

15:22-24:17 (Ne 9:13-20; Sl 136:16)

Le acque di Mara

Nu 33:8-9; Es 17:1-7

22 Poi Mosè fece partire gli Israeliti dal mar Rosso ed essi si diressero verso il deserto di Sur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. 23 Quando giunsero a Mara, non potevano bere l'acqua di Mara, perché era amara; perciò quel luogo fu chiamato Mara. 24 Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?» 25 Egli gridò al SIGNORE; e il SIGNORE gli mostrò un legno. Mosè lo gettò nell'acqua, e l'acqua divenne dolce. È lì che il SIGNORE diede al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, dicendo: 26 «Se tu ascolti attentamente la voce del SIGNORE che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il SIGNORE, colui che ti guarisce».

27 Poi giunsero a Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e si accamparono lì presso le acque.