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4. Le Parole di Agur (30.1-33)

Parole di Agur figlio di Jakeh; il messaggio profetico che quest'uomo proclamò a Ithiel, a Ithiel e a Ukal. Sì, io sono più stupido di tutti gli altri e non ho l'intendimento di un uomo. Non ho imparato la sapienza e non ho la conoscenza del Santo. Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue mani? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio, se lo sai? Ogni parola di Dio è raffinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi si rifugia in lui. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. Io ti ho chiesto due cose; non negarmele prima che io muoia: allontana da me falsità e menzogna; non darmi né povertà né ricchezza, cibami del pane che mi è necessario, perché, una volta sazio, non ti rinneghi e dica: «Chi è l'Eterno?», oppure, divenuto povero, non rubi e profani il nome del mio DIO. 10 Non calunniare il servo davanti al suo padrone, perché egli non ti maledica e tu sia trovato colpevole. 11 C'è una categoria di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. 12 C'è una categoria di gente che si ritiene pura, ma non è lavata dalla sua lordura. 13 C'è una categoria di gente che ha gli occhi molto alteri e le palpebre superbe. 14 C'è una categoria di gente i cui denti sono come spade e i cui molari sono come coltelli, per divorare i poveri sulla faccia della terra e i bisognosi in mezzo agli uomini. 15 La sanguisuga ha due figlie, che dicono: «Dammi, dammi!». Ci sono tre cose che non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: «Basta!». 16 Lo Sceol, il grembo sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: «Basta!». 17 L'occhio che schernisce il padre e rifiuta sprezzante di ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti. 18 Ci sono tre cose troppo meravigliose per me, anzi quattro, che io non comprendo: 19 la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare e la traccia dell'uomo con una ragazza. 20 Questa è la condotta della donna adultera: mangia, si pulisce la bocca e dice: «Non ho fatto alcun male!». 21 Per tre cose la terra è turbata, anzi quattro sono le cose che non può sopportare: 22 un servo quando diventa re, uno stolto quando ha pane a sazietà, 23 una donna odiosa che trova marito e una serva che prende il posto della padrona. 24 Ci sono quattro piccoli animali sulla terra, ma sono estremamente saggi: 25 le formiche, che sono un popolo senza forza, ma si procurano il loro cibo durante l'estate; 26 i conigli, che sono un popolo debole, ma stabiliscono la loro dimora nelle rocce; 27 le locuste, che non hanno re, ma procedono tutte a schiere; 28 la lucertola che puoi prender con le mani, ma si trova nei palazzi dei re. 29 Tre esseri hanno un bel portamento, anzi quattro hanno un'andatura maestosa: 30 il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno, 31 il cavallo da guerra che cammina impettito, il capro, e il re quando è col suo esercito. 32 Se hai agito da stolto innalzando te stesso o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca, 33 perché, sbattendo il latte si produce il burro, torcendo il naso ne esce il sangue e spremendo l'ira ne esce la contesa.