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Del battesimo di Giovanni

E in uno di quei giorni avvenne che, mentre egli istruiva il popolo nel tempio e predicava l'evangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani, e gli dissero: «Dicci con quale autorità fai queste cose; o, chi è colui che ti ha dato questa autorità?». Ed egli, rispondendo, disse loro: «Anch'io vi domanderò una cosa, e voi rispondetemi. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?». Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli ci dirà: "Perché dunque non gli avete creduto?". Se invece diciamo dagli uomini, tutto il popolo ci lapiderà perché è convinto che Giovanni era un profeta». Risposero dunque che non sapevano da dove venisse. Allora Gesù disse loro: «Neppure io vi dirò con quale autorità faccio queste cose».

 

Parabola dei malvagi vignaioli

Poi cominciò a raccontare al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l'affidò a certi vignaioli e se ne andò lontano per lungo tempo. 10 Al tempo del raccolto, mandò un servo da quei vignaioli perché gli dessero la sua parte del frutto della vigna; ma i vignaioli, battutolo, lo rimandarono a mani vuote. 11 Egli mandò di nuovo un altro servo; ma essi, dopo aver battuto e insultato anche questo, lo rimandarono a mani vuote. 12 Egli ne mandò ancora un terzo, ma essi ferirono anche questo e lo cacciarono. 13 Allora il padrone della vigna disse: "Che devo fare? Manderò il mio amato figlio. Forse, vedendo lui, lo rispetteranno!". 14 Ma i vignaioli, quando lo videro, dissero tra di loro: "Costui è l'erede; venite, uccidiamolo affinché l'eredità diventi nostra". 15 Così cacciatolo fuori dalla vigna, lo uccisero. Che farà dunque a costoro il padrone della vigna? 16 Egli verrà, sterminerà quei vignaioli, e darà la vigna ad altri». Ma essi, udito ciò, dissero: «Così non sia». 17 Allora egli, guardandoli in faccia, disse: «Che cosa è dunque ciò che sta scritto: "La pietra che gli edificatori hanno rigettata è diventata la testata d'angolo"? 18 Chiunque cadrà su questo sasso si sfracellerà, e colui sul quale esso cadrà sarà stritolato».

 

La questione del tributo

19 In quello stesso momento, i capi dei sacerdoti e gli scribi cercarono di mettergli le mani addosso, perché avevano compreso che aveva raccontato quella parabola per loro, ma temettero il popolo. 20 Essi lo osservavano attentamente e gli mandarono degli istigatori che, fingendosi giusti, lo sorprendessero in fallo in un suo discorso, per poi consegnarlo al potere e all'autorità del governatore. 21 Costoro lo interrogarono, dicendo: «Maestro, noi sappiamo che tu parli e insegni rettamente e che non usi alcuna parzialità, ma insegni la via di Dio in verità. 22 Ci è lecito pagare il tributo a Cesare o no?». 23 Ma egli, accortosi della loro malizia, disse loro: «Perché mi tentate? 24 Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione che porta?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Di Cesare». 25 Allora egli disse loro: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio». 26 E così non poterono coglierlo in fallo nel suo discorso davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero.

 

I sadducei e la risurrezione

27 Or gli si accostarono alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e lo interrogarono, 28 dicendo: «Maestro, Mosè ci ha scritto che se il fratello di qualcuno muore avendo moglie e muore senza figli, il suo fratello prenda la moglie e susciti una discendenza a suo fratello. 29 Or vi furono sette fratelli; il primo prese moglie e morì senza lasciare figli. 30 Il secondo la prese come moglie, e morì anch'egli senza lasciare figli. 31 La prese poi il terzo; e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32 Dopo tutti, morì anche la donna. 33 Nella risurrezione, dunque, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta per moglie». 34 E Gesù, rispondendo, disse loro: «I figli di questa età si sposano e si maritano; 35 ma coloro che sono ritenuti degni di ottenere l'altra età e la risurrezione dei morti, non si sposano né si maritano; 36 essi infatti non possono più morire, perché sono come gli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. 37 E che i morti risuscitino, lo ha dichiarato Mosè stesso nel passo del roveto, quando chiama Signore, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe. 38 Or egli non è il Dio dei morti ma dei viventi, poiché tutti vivono per lui». 39 Allora alcuni degli scribi presero la parola e dissero: «Maestro, hai detto bene». 40 E non ardirono più fargli alcuna domanda.

 

Il Cristo, Figlio di Davide

41 Ed egli disse loro: «Come mai dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 42 Nel libro dei Salmi Davide stesso dice: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, 43 finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi". 44 Davide dunque lo chiama Signore; come può essere suo figlio?».

 

Gesù censura gli scribi

45 Ora, mentre tutto il popolo stava ascoltando, egli disse ai suoi discepoli: 46 «Guardatevi dagli scribi, i quali passeggiano volentieri in lunghe vesti e amano i saluti nelle piazze, i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; 47 essi divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per farsi vedere. Essi riceveranno una più dura condanna».