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Elihu rimprovera aspramente Giobbe

Elihu continuò a parlare e disse: «Ti pare una cosa giusta quando dici: "Sono più giusto di Dio"? Infatti hai detto: "Che ti giova? Quale utilità avrei del mio peccato?". Risponderò io a te e ai tuoi amici assieme a te. Contempla il cielo e osserva; guarda le nuvole, che sono più alte di te. Se pecchi, che effetto ha su di lui? Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli arrechi? Se sei giusto, che cosa gli dai, o che cosa riceve dalla tua mano? La tua malvagità può solamente nuocere a un uomo come te, e la tua giustizia può solamente giovare a un figlio d'uomo. Si grida per il gran numero delle oppressioni, si grida in cerca di aiuto a motivo della forza dei potenti; 10 ma nessuno dice: "Dov'è Dio, il mio creatore, che nella notte concede canti di gioia, 11 che a noi insegna più cose che alle bestie dei campi e ci fa più saggi degli uccelli del cielo?". 12 Così si grida, ma egli non risponde, a motivo della superbia dei malvagi. 13 Certamente Dio non darà ascolto a discorsi vuoti, e l'Onnipotente non vi farà attenzione. 14 Anche se tu dici di non vederlo, la tua causa sta davanti a lui, e tu devi aspettarlo. 15 Ma ora, perché nella sua ira non punisce e non fa troppo caso alle trasgressioni, 16 Giobbe apre inutilmente le labbra e accumula parole senza senno».