Zaccheria
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In quel tempo profetò Zaccaria. Egli esorta il popolo a penitenza, e a non imitare padri loro, i quali disprezzarono i profeti, e furono puniti. Con due figure si fa vedere come il Signore gastigherà le genti, che hanno afflitto il suo popolo: questo popolo tornerà a Gerusalemme, dove sarà edificato un tempio al Signore.

Il mese ottavo dell'anno secondo del re Dario, il Signore parlò a Zaccaria figliuolo di Barachia, figliuolo di Addo, profeta, e gli disse: Il Signore si adirò altamente co' padri vostri. Tu però dirai a costoro: Queste cose dice il Signore degli eserciti: Tornate a me, dice il Signore degli eserciti, e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Non siate simili a' padri vostri, a quali i profeti precedenti dicevano ad alta voce: Queste cose dice il Signore: Convertitevi dalle vostre male opere, è dalle pessime vostre intenzioni, ma eglino non m'ascoltarono, e non mi dettero retta, dice il Signore. E i padri vostri dove son'eglino? e i profeti viverann' eglino eternamente? Ma le mie parole, e i miei decreti intimati per mezzo de' profeti miei servi, non venner forse a cadere sopra de' padri vostri? ed ei si convertirono, e dissero: Il Signore degli eserciti ha fatto quello, che avea pensato di fare a noi secondo le opere nostre, e secondo i nostri traviamenti. Ai ventiquattro dell'undecimo mese di Sabath, l'anno secondo del re Dario, il Signore parlò a Zaccaria figliuolo di Barachia, figliuolo di Addo profeta, dicendo: Ed io ebbi di notte tempo questa visione: Io vedeva un uomo sopra un cavallo rosso, che stava in un luogo assai basso piantato di mirti, e dietro a lui erano de' cavalli rossi, e chiazzati, e bianchi: Ed io dissi: Signor mio, chi sono costoro? e l'Angelo, che parlava in me dissemi: Io ti farò vedere quel, che siano queste cose. 10 E colui, che stava trai mirti, rispose, e disse: Questi sono quelli, che il Signore ha spediti a scorrere la terra. 11 E quelli risposero all'Angelo del Signore, che stava trai mirti, e dissero: Abbiamo scorsa la terra, e abbiami veduto, che tutta la terra è abitata, ed è in quiete. 12 E l'Angelo del Signore rispose, e disse: Signore degli eserciti, fino a quando non avrai misericordia di Gerusalemme, e delle città di Giuda, colle quali tu se' sdegnato? Questo è già il settantesimo anno. 13 E il Signore rispose buone parole, parole di consolazione all'Angelo, che parlava in me. 14 E l'Angelo, che parlava in me, dissemi: Alza la voce, e dì: Il Signore degli eserciti dice così: Ho avuto zelo grande per Gerusalemme, e per Sionne, 15 E grand'ira ho io contro quelle potenti nazioni, perchè io era adirato un poco, ma quelle hanno aggravato il male. 16 Per questo così dice il Signore: Mi volgerò con misericordia verso Gerusalemme, ed in quella città sarà riedificata la mia casa, dice il Signor degli eserciti, e si tenderà l'archipenzolo in Gerusalemme. 17 Alza ancora la voce dicendo: Queste cose dice il Signor degli eserciti: Le mie città ridonderanno ancora di beni, e il Signore darà ancora consolazione a Sionne, ed eleggerà di bel nuovo Gerusalemme. 18 E alzai i miei occhi, e osservai, e vidi quattro corna. 19 E dissi all'Angelo, che parlava in me: Che è questo? Ed egli mi disse: Queste sono le corna, che hanno gettato in aria Giuda, e Israele, e Gerusalemme. 20 E il Signore mi fece vedere quattro fabbri. 21 Ed io dissi: Che vengono a far costoro? E quegli disse: Quelle sono le corna, che gettarono all'aria gli uomini di Giuda a uno a uno, e nissun di essi alzò la sua testa, e questi sono venuti a mettere terrore in esse, ad abbattere le corna delle genti, le quali alzarono il corno contro il paese di Giuda per isterminarlo.