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Gli empj nel futuro giudizio ammirando la gloria de' giusti, che erano già dà lor disprezzati, piangono la propria miseria, vergendo come momentanea fu la loro felicità, e sarà perpetua quella de' giusti. Dio e dà per te di suo, per mezzo delle creature punisce i cattivi.

Allora i giusti con gran costanza staran davanti a quelli, i quali li vessarono, e i quali depredarono le loro fatiche. E quegli a tal vista saranno agitati da orrenda paura, e della inaspettata repentina salvezza di quelli resteranno stupefatti. E tocchi da pentimento, e sospirando affannosamente diranno dentro di se: Questi sono coloro, i quali noi una volta riguardammo come oggetto di derisione, ed esempio di obbrobrio. Noi insensati la vita loro tenemmo per una insensataggine, e come disonorato il lor fine: Ecco com'eglino sono contati tra' figliuoli di Dio, ed hanno parte co' santi. Dunque noi smarrimmo la via di verità, e non rifulse per noi la luce della giustizia, e non si levò per noi il sole di intelligenza. Ci stancammo nella via di iniquità, e di perdizione, battemmo strade disastrose, e non conoscemmo la via del Signore. Che giovò a noi la superbia? E la ostentazione delle ricchezze qual pro fece a noi? Tutte quelle cose si dileguaron con ombra, e come una passeggera novella. 10 O come una nave valica le onde agitate, della quale vestigio non può trovarsi quand'ella è passata, né solco aperto dalla sua carena nei flutti: 11 O come uccello, che svolazza per l'aria, il quale verun segno non lascia de' suoi movimenti, ma solo lo scuotimento delle ale, colle quali batte l'aere leggero, e rompe con forza l'ambiente, per cui fa strada: egli dibatte l'ale, e sen vola, e dietro a se non lascia segno del suo viaggio, 12 O come scagliata, che è al destinato luogo la freccia subitamente in se stesso rientra l'aere diviso, onde passaggio di lei non conoscesi. 13 Così noi nati, che fummo, tosto cessammo di essere, e nessun segno di virtù potemmo mostrare; e ci consumammo nella nostra malvagità. 14 Così nell'inferno ragionano quei, che peccarono. 15 Imperocché la speranza dell'empio è come un bioccol di lana, che è straportato dal vento, e come la lieve spuma, che è dissipata dalla tempesta, e come la memoria di un forestiero, che passa, nè si ferma, che un giorno. 16 Ma i giusti vivranno in eterno, e la loro ricompensa è nelle mani del Signore, e di essi ha cura l'Altissimo. 17 Quindi essi otterranno un regno illustre, e un bel diadema dalla mano del Signore; perocché ei li coprirà colla sua destra, e col suo braccio santo li difenderà. 18 Il suo zelo imbraccerà le armi, e armerà le creature per far vendetta dei nemici. 19 Si rivestirà di giustizia in luogo di corazza, e in vece di cimiero prenderà l'infallibile giudizio. 20 Darà di mano allo scudo insupera bile, che è l'equità. 21 Dell'ira inflessibile si farà (Dio) acuta lancia, e con lui combatterà l'universo contro gli insensati. 22 Partiranno per retta via le scagliate folgora, e dalle nubi, come da ben curvato arco scoccate al destinato luogo sen voleranno. 23 E dense grandini pioverà l'ira (di Dio) a guisa di macchina, che getti pietre, e contro di loro ribolliranno le acque del mare, e i fiumi inonderanno con violenza. 24 Contro di essi si leverà un vento possente, e li getterà per aria come un turbine, e la loro iniquità ridurrà un diserto tutta la terra, e i troni de' potentati dalla malvagità saranno abbattuti.