19

 

Davidde mosso dal discorso di Gioab finisce di piangere Assalonne, e riconcilia seco i congiurati, ed è ricondotto in Gerusulemme dagli uomini di Giuda: perdona a Semei, che a lui si raccomanda: e accoglie Miphiboseth, ordinandogli di spartire i beni con Siba. Dice addio a Berzellai, ritenendo con seco Chamaam. Gl'Israeliti altercano fortemente con que' di Giuda per ragione di Davidde.

Or fu detto a Gioab, come il re piangeva, ed era in duolo per ragion del figliuolo. E la vittoria in quel giorno si cangiò in lutto per tutto il popolo, perchè il popolo senti dire in quel giorno: Il re piange il suo figliuolo. E il popolo si ritenne in quel dì dall'entrare nella città, come suol ritenersi un popolo, che è stato messo in rotta, ed è fuggito dalla battaglia. Ma il re si era coperto il capo, e ad alta voce gridava: Figliuol mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio. Ma Gioab andò a trovare il re nella casa, e disse: Tu oggi hai coperta di rossore la faccia di tutti i tuoi servi, i quali hanno salvata la vita tua, e la vita de' tuoi figliuoli, e delle tue figlie, e la vita delle tue mogli, e la vita delle tue concubine. Tu ami que' che ti odiano, e hai in odio quei che ti amano: e hai oggi fatto vedere, come non ti cale de' tuoi capitani, e dei tuoi servi, e ora io ho conosciuto esser vero, che se Assalonne fosse vivo, e tutti noi fossimo morti, allora saresti contento. Ora pertanto alzati, ed esci fuora, e parla, e contenta i tuoi servi: perocché io giuro a te pel Signore, che se tu non esci fuora, neppur un uomo si resterà teco questa notte: e questo sarà ben peggio per te, che tutt'i mali, che ti sono caduti addosso dalla tua adolescenza fino al presente. E il re allora si alzò, e si pose a sedere sulla porta (della città); e tutto il popolo seppe, come il re era assiso alla porta: e tutti in folla si presentarono al re: ma quei d'Israele se n'eran fuggiti alle loro tende. E di più tutto il popolo in tutte le tribù d'Israele altercava, e diceva: il re ci liberò dalle mani de' nostri nemici, egli ci salvò dalle mani de' Filistei, e ora ha dovuto fuggire da questa terra a causa di Assalonne. 10 Or Assalonne unto da noi per nostro re è morto nella battaglia: sino a quando vi state mutoli, e non fate tornare il re? 11 Ma il re Davidde mandò a dire a' sommi sacerdoti Sadoc e Abiathar: Parlate a' seniori di Giuda, e dite loro: Per qual motivo verrete voi gli ultimi a ricondurre il re a casa sua? (Perocché i discorsi di tutto Israele eran giunti a notizia del re in sua casa) 12 Voi siete miei fratelli, voi mie ossa, e mia carne; perchè siete voi gli ultimi a far tornare il re? 13 E dite ad Amasa: Non se' tu carne mia, e mio sangue? Il Signore faccia a me questo, e peggio, se io non ti fo per sempre capo delle mie schiere in luogo di Gioab. 14 Ed egli piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fossero un sol uomo: e mandarono a dire al re: Ritorna tu, e tutti i tuoi servi. 15 E il re tornò, e andò fino al Giordano, e tutto Giuda andò sino a Galgala incontro al re per servirlo nel passaggio del Giordano. 16 Ma Semei di Bahurim figliuolo di Gera figliuolo di Jemini andò in fretta incontro al re Davidde cogli uomini di Giuda, 17 Avendo seco mille uomini di Beniamin, e Siba servo della casa di Saul, con quindici suoi figliuoli, venti servi, che eran con lui, e questi gittatisi nel Giordano per presentarsi al re; 18 Passarono il guado affine di far passare la famiglia del re, e fare quello ch'ei comandasse. Ma Semei figliuolo di Gera prostratosi dinanzi al re, quando questi ebbe passato il Giordano, 19 Gli disse: Non punire, o signor mio, la mia iniquità, e non ricordarti delle ingiurie del tuo servo il dì, in cui uscivi di Gerusalemme, o re mio signore, e non ritenerle, o re, in cuor tuo. 20 Perocché io tuo servo conosco il mio peccato, e per questo son oggi venuto il primo di tutta la casa di Giuseppe incontro al re mio signore. 21 Ma Abisai figliuolo di Sarvia rispose, e disse: E basteranno forse queste parole a far sì, che non sia messo a morte Semei, che ha maledetto il cristo del Signore? 22 Ma Davidde disse: Che ho io da fare con voi, o figliuoli di Sarvia? Perchè fate voi oggi da miei avversarii? Sarà egli vero, che si uccida quest'oggi un uomo in Israele? Non so io forse, che oggi sono stato fatto re d'Israele? 23 E il re disse a Semei: Tu non morrai: e gliene fe' giuramento. 24 Anche Miphiboseth figliuolo di Saul andò incontro al re coi piedi sporchi, e colla barba non tagliata, e non avea lavate le sue vesti dal dì, in cui era partito il re (di Gerusalemme) fino al dì del pacifico suo ritorno. 25 Ed essendosi presentato al re in Gerusalemme, il re gli disse: Perchè non venisti tu meco, o Miphiboseth? 26 Rispose Miphiboseth: Il mio servo, o re mio signore, si burlò di me: gli avea detto io tuo servo, che mi allestisse l'asino, perchè io sopra di esso potessi andare col re, conciossiachè sono stroppiato io tuo servo. 27 Ed egli per giunta ha portato accuse contro di me tuo servo a te, o re mio signore: ma tu, o re signor mio, tu se' come un Angelo di Dio: fa quello che è di tuo piacimento. 28 Imperocché non ha meritato la casa del padre mio dal re mio signore, se non la morte: e tu ricevesti me tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa: di che adunque poss'io con giustizia dolermi? o come poss'io ancora importunare il re? 29 Il re pertanto gli disse: Che occorre, che tu dica di più? quello che ho detto, starà: tu, e Siba, dividetevi le tenute. 30 E Miphiboseth rispose al re: Si prenda pur egli ogni cosa, dappoiché il re mio signore se n'è tornato in pace a casa sua. 31 Similmente Berzellai di Galaad, partitosi da Rogelim, servì il re nel passaggio del Giordano, pronto a seguirlo anche di là dal fiume. 32 Ora Berzellai di Galaad era assai vecchio, cioè di ottant'anni, ed egli avea somministrato viveri al re, quando era agli alloggiamenti: perocché egli era molto facoltoso. 33 E il re disse a Berzellai: Vieni meco a riposarti in pace a Gerusalemme. 34 Ma Berzellai disse al re: Di che età son io, che debba andare col re a Gerusalemme? 35 Io ho oggimai ottanta anni: i miei sensi son'eglino assai vegeti per distinguere il dolce dall'amaro? ovver può egli il tuo servo trovar suo piacere nel mangiare, e nel bere? o star ancora a sentire le voci dei cantori, e delle cantatrici? Per qual motivo il tuo servo sarà di aggravio al re mio signore? 36 Ti seguirò io tuo servo ancor per un poco di là dal Giordano: ma non ho bisogno di tal cambiamento. 37 Ma, ti prego, lascia che io tuo servo me ne torni a morire nella mia patria, e ivi io sia sepolto presso alla sepoltura di mio padre, e di mia madre. Ma ecco qui Chamaam tuo servo, venga egli teco, o re signor mio, e fa di lui quello che a te piacerà., 38 E il re gli disse: Verrà meco Chamaam, e io farò per lui tutto quello che tu vorrai, e otterrai da me tutto quello che domanderai. 39 E quando il re, e tutto il popolo ebber passato il Giordano, il re baciò Berzellai, e Io benedisse: ed egli se ne tornò a casa sua, 40 E il re passò a Galgala, e con lui Chamaam. Or tutto il popolo di Giuda avea accompagnato il re nel suo passaggio del Giordano, e vi si era trovata solamente la metà del popolo d'Israele. 41 Per la qual cosa tutti gli uomini d'Israele affollatisi intorno al re gli dissero: con qual titolo i nostri fratelli gli uomini di Giuda ti hanno rubato, e han fatto passare il Giordano al re, e alla sua famiglia, e a tutta la gente di David con lui? 42 E tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: Perchè il re appartiene a noi più dappresso: perchè vi alterate voi per simil cosa? Abbiam noi mangiato qualche cosa al re, ovver sono stati dati a noi dei donativi? 43 E quelli d'Israele risposero a que' di Giuda, e dissero: Noi siam dieci volte da più di voi riguardo al re, e Davidde appartiene a noi più che a voi: per qual motivo ci avete fatto questo torto, e perchè non è stato dato avviso primieramente a me, affinchè io riconducessi il mio re? Ma gli uomini di Giuda risposero con qualche asprezza a quei d'Israele.