Giovanni rilegato nell'isola di Patmos riceve ordine di scrivere le cose da se vedute alle sette Chiese dell'Asia rappresentate dai sette candelabri, i quali egli vide intorno al Figliuolo dell'uomo; e descrive, in qual forma questi gli apparisse.
1 Rivelazione di Gesù Cristo, la quale diè a lui Dio per far conoscere a' suoi servi le cose, che debbon tosto accadere: ed ei mandò a significarla per mezzo del suo Angelo al suo servo Giovanni,
2 Il quale rendette testimonianza alla parola di Dio, e testimonianza di tutto quello, che vide di Gesù Cristo.
3 Beato chi legge, e chi ascolta le parole di questa profezia: e fa conservi delle cose, che sono in essa scritte imperocché il tempo è vicino.
4 Giovanni alle sette Chiese, che sono in Asia. Grazia a voi, e pace da colui, il quale è, il quale era, e il quale è per venire: e dai sette spiriti, i quali sono dinanzi al trono di lui;
5 E da Gesù Cristo, che è il testimone fedele, primogenito di trai morti, e principe dei Re della terra, il quale ci ha amati, e ci ha lavati da' nostri peccati col proprio sangue,
6 E ci ha fatti regno, e sacerdoti a Dio Padre suo: a lui gloria, e imperio pe' secoli de' secoli: così sia.
7 Ecco, che egli viene colle nubi, e vedrallo ogni occhio, anche coloro, che lo trafissero. E batteransi il petto a causa di lui tutte le tribù della terra: così è: così è:
8 Io sono l'alfa, e l'omega, principio, e fine, dice il Signore Iddio, il quale è, il quale era, il quale è per venire, l'onnipotente.
9 Io Giovanni vostro fratello, e compagno nella tribolazione, e nel regno, e nella pazienza in Gesù Cristo, mi trovai nell'isola, che si chiama Patmos, a causa della parola di Dio, e della testimonianza (renduta) a Gesù:
10 Fui in Ispirito in giorno di domenica, e udii dietro a me una voce grande come di tromba,
11 La qual diceva: scrivi quello, che vedi, in un libro: e mandalo alle sette Chiese, che sono in Asia, ad Efeso, ed a Smirne, ed a Pergamo, ed a Tiatira, e da Sardi, ed a Filadelfia, ed a Laodicea.
12 E mi rivolsi per vedere chi parlava meco: e rivolto che fui, vidi sette candellieri d'oro:
13 E in mezzo ai sette candellieri d'oro uno simile al Figliuolo dell'uomo, vestito di abito talare e cinto il petto con fascia d'oro:
14 E il capo di lui, ed i capelli eran candidi come la lana bianca, e come la neve, e i suoi occhi come fuoco fiammante,
15 E i piedi di lui simili all'oricalco, qual egli è nella ardente fornace, e la voce di lui come voce di molte acque:
16 Ed aveva nella destra sette stelle: e dalla bocca di lui usciva una spada a due tagli: e la faccia di lui come il sole risplende nella sua forza.
17 E veduto ch'io l'ebbi, caddi a' suoi piedi come morto. Ed ei pose la sua destra mano sopra di me, dicendo: non temere: io sono il primo, e l'ultimo.
18 E vivo, ma fui morto; ed ecco, che sono vivente pei secoli de' secoli, ed ho le chiavi della morte, e dell'inferno.
19 Scrivi adunque le cose, che hai vedute, e quelle, che sono, e quelle, che debbono accadere dopo di queste.
20 Il mistero delle sette stelle, le quali hai vedute nella mia destra, e i sette candellieri d'oro: le sette stelle sono i sette Angeli delle Chiese: ed i sette candellieri sono le sette Chiese.