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Fa menzione l'Apostolo di alcuni tra' Romani, i quali per lo speciale loro merito vuol, che siano nominatamente salutati; da altri esorta a guardarsi: di altri porge i saluti a' Romani.

Vi raccomando la nostra sorella Febe, che serve la Chiesa di Chencre: Affinchè la accogliate nel Signore, come si conviene ai Santi: e la assistiate in qualunque cosa avrà bisogno di voi: imperocché ella pure ha assistito molti, e anche me stesso. Salutate Prisca, e Aquila miei cooperatori in Gesù Cristo: I quali hanno esposto le loro teste per mia salvezza: ai quali non solo io rendo grazie, ma anche tutte le Chiese de' Gentili. E anche la Chiesa della loro casa. Salutate Epeneto mio diletto, frutto primaticcio dell'Asia in Cristo. Salutate Maria, la quale molto ha faticato tra di voi. Salutate Andronico, e Giunia miei parenti, stati meco in prigione: i quali sono illustri tra gli Apostoli, e prima di me furono in Cristo. Salutate Ampliato a me carissimo nel Signore. Salutate Urbano nostro cooperatore in Cristo Gesù, e Stachi mio diletto, 10 Salutate Apelle, che ha dato saggio di se in Cristo. 11 Salutate la casa di Aristobulo. Salutate Erodione mio parente. Salutate quelli della casa di Narcisso, che sono nel Signore. 12 Salutate Trifena, e Trifosa, le quali faticano nel Signore. Salutate la diletta Perside, la quale ha faticato molto nel Signore. 13 Salutate Rufo eletto nel Signore, e la madre di lui, e mia. 14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erma, Patroba, Erme, e i fratelli, che sono con essi. 15 Salutate Filologo, e Giulia, Nereo, e la sua sorella, e Olimpiade, e tutti i Santi, che sono con essi. 16 Salutatevi scambievolmente col bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo. 17 Io poi vi prego, o fratelli, che abbiate gli occhi addosso a quelli, che pongono dissensioni, e inciampi contro la dottrina, che voi avete apparata; e ritiratevi da loro. 18 Imperocché questi tali non servono a Cristo Signor nostro, ma al proprio lor ventre: e con le melate parole, e con l'adulazione seducono i cuori da' semplici. 19 Imperocché la vostra ubbidienza è divolgata per ogni dove. Mi rallegro adunque per riguardo a voi. Ma bramo che voi siate sapienti nel bene, semplici quanto al male. 20 Il Dio poi della pace stritoli Satana sotto de' vostri piedi tostamente. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo con voi. 21 Vi saluta Timoteo mio cooperatore, e Lucio, e Giasone, e Sosipatro miei parenti. 22 Vi saluto nel Signore io Terzo, che ho scritta la lettera. 23 Vi saluta Gaio, mio albergatore, e tutta quanta la Chiesa. Vi saluta Erasto tesoriere della città, e il fratello Quarto. 24 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo con tutti voi. Così sia. 25 A lui poi, che è potente per rendervi costanti nel mio Vangelo, e nella predicazione di Gesù Cristo secondo la rivelazione del mistero, che fu taciuta pe' secoli eterni, 26 E ora è stato svelato, e notificato a tutte le genti per mezzo delle scritture de' profeti giusta l'ordinazione dell'eterno Iddio, affinchè si ubbidisse alla fede. 27 A Dio solo: Sapiente onore, e gloria per Gesù Cristo ne' secoli de' secoli. Così sia.