In qual tempo debbano celebrare la Pasqua quei, che sono mondi; ed in qual tempo gli immondi. La nube, che cuopre il tabernacolo, di giorno qual colonna di nube, di notte come specie di fuoco guida l'esercito per quaranta interi anni.
1 Il Signore parlò a Mosè nel deserto del Sinai, l'anno secondo dopo l'uscita dall'Egitto, il primo mese, e disse:
2 Facciano i figliuoli d'Israele la Pasqua nel dì stabilito,
3 Il dì decimo quarto di questo mese alla sera, secondo tutte le cerimonie, e i riti di essa.
4 E Mosè comandò a' figliuoli d'Israele, che facessero la Pasqua.
5 Ed ei la fecero al tempo stabilito, il quartodecimo giorno del mese alla sera presso il monte Sinai. I figliuoli d'Israele fecer tutte le cose, come aveva ordinato il Signore a Mosè.
6 Quand'ecco, che alcuni, che erano immondi per causa di un morto, e non potevano far la Pasqua in quel giorno, si accostarono a Mosè ed Aronne.
7 E disser loro: Noi siamo immondi per causa d'un morto: perché ci è egli tolto di poter fare obblazione al Signore nel tempo stabilito co' figliuoli d'Israele?
8 Rispose loro Mosè: Aspettate, che io consulti il Signore intorno a quel ch'ei disponga riguardo a voi.
9 E il Signore parlò a Mosè, e disse:
10 Tu dirai a' figliuoli d'Israele: Se un uomo del vostro popolo è immondo a causa d'un morto, od è lungi in viaggio, ei farà la Pasqua del Signore
11 Il secondo mese, il quartodecimo giorno del mese alla sera: ei la mangerà cogli azzimi, e colle lattughe selvatiche:
12 Non ne serberà nulla per fino alla mattina, e non romperà nissuno delle sue ossa; osserverà tutti i riti della Pasqua.
13 Ma se uno è mondo, e non è per viaggio, e contuttociò non ha fatto la Pasqua, sarà sterminata quell'anima dalla società del suo popolo, perché non ha offerto al Signore il sacrifizio nel tempo stabilito: egli pagherà il fio del suo peccato.
14 Parimento se vi saranno tra voi degli stranieri, o venuti d'altro paese, ei faran la Pasqua del Signore secondo le sue cerimonie e riti. Lo stesso comando osserveranno tra voi il forestiere e l'abitante del paese.
15 Ora il giorno, in cui fu eretto il tabernacolo, lo ricoperse una nuvola. Dalla sera poi fino al mattino era sopra il padiglione come una fiamma:
16 La cosa andava sempre così: di giorno il tabernacolo era coperto da una nuvola, di notte come da una fiamma.
17 E quando si metteva in moto la nuvola che copriva il tabernacolo, si mettevano in viaggio i figliuoli d'Israele, e ponevano gli alloggiamenti, ove quella fermavasi.
18 Al comando di Dio partivano, e al comando di lui piantavano le tende. Per tutto il tempo che la nuvola restava immota sul tabernacolo, non si partivano da quel luogo:
19 E se per molto tempo si stava ferma sopra di quello, i figliuoli d'Israele stavano attenti ad ogni cenno del Signore, e non si movevano
20 Per tutti i giorni che si stava la nuvola sopra il tabernacolo. Al comando di Dio alzavan le tende, e al comando di lui le ripiegavano.
21 Se la nuvola era stata ferma dalla sera al mattino, e subitamente al primo albore si allontanava dal tabernacolo, si mettevano in viaggio: e se dopo un dì, e una notte ella si ritirava, ripiegavano le tende.
22 Se poi per due dì, o per un mese, o per più lungo spazio ella stava ferma sopra il tabernacolo, i figliuoli d'Israele si stavano nel medesimo luogo, e non si partivano: ma subito che ella si allontanava, movevano il campo.
23 Alla parola del Signore piantavano le tende, e alla parola di lui si ponevano in istrada: e stavano attenti ad ogni cenno del Signore, come questi avea ordinato per mezzo di Mosè.