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In qual tempo debbano celebrare la Pasqua quei, che sono mondi; ed in qual tempo gli immondi. La nube, che cuopre il tabernacolo, di giorno qual colonna di nube, di notte come specie di fuoco guida l'esercito per quaranta interi anni.

Il Signore parlò a Mosè nel deserto del Sinai, l'anno secondo dopo l'uscita dall'Egitto, il primo mese, e disse: Facciano i figliuoli d'Israele la Pasqua nel dì stabilito, Il dì decimo quarto di questo mese alla sera, secondo tutte le cerimonie, e i riti di essa. E Mosè comandò a' figliuoli d'Israele, che facessero la Pasqua. Ed ei la fecero al tempo stabilito, il quartodecimo giorno del mese alla sera presso il monte Sinai. I figliuoli d'Israele fecer tutte le cose, come aveva ordinato il Signore a Mosè. Quand'ecco, che alcuni, che erano immondi per causa di un morto, e non potevano far la Pasqua in quel giorno, si accostarono a Mosè ed Aronne. E disser loro: Noi siamo immondi per causa d'un morto: perché ci è egli tolto di poter fare obblazione al Signore nel tempo stabilito co' figliuoli d'Israele? Rispose loro Mosè: Aspettate, che io consulti il Signore intorno a quel ch'ei disponga riguardo a voi. E il Signore parlò a Mosè, e disse: 10 Tu dirai a' figliuoli d'Israele: Se un uomo del vostro popolo è immondo a causa d'un morto, od è lungi in viaggio, ei farà la Pasqua del Signore 11 Il secondo mese, il quartodecimo giorno del mese alla sera: ei la mangerà cogli azzimi, e colle lattughe selvatiche: 12 Non ne serberà nulla per fino alla mattina, e non romperà nissuno delle sue ossa; osserverà tutti i riti della Pasqua. 13 Ma se uno è mondo, e non è per viaggio, e contuttociò non ha fatto la Pasqua, sarà sterminata quell'anima dalla società del suo popolo, perché non ha offerto al Signore il sacrifizio nel tempo stabilito: egli pagherà il fio del suo peccato. 14 Parimento se vi saranno tra voi degli stranieri, o venuti d'altro paese, ei faran la Pasqua del Signore secondo le sue cerimonie e riti. Lo stesso comando osserveranno tra voi il forestiere e l'abitante del paese. 15 Ora il giorno, in cui fu eretto il tabernacolo, lo ricoperse una nuvola. Dalla sera poi fino al mattino era sopra il padiglione come una fiamma: 16 La cosa andava sempre così: di giorno il tabernacolo era coperto da una nuvola, di notte come da una fiamma. 17 E quando si metteva in moto la nuvola che copriva il tabernacolo, si mettevano in viaggio i figliuoli d'Israele, e ponevano gli alloggiamenti, ove quella fermavasi. 18 Al comando di Dio partivano, e al comando di lui piantavano le tende. Per tutto il tempo che la nuvola restava immota sul tabernacolo, non si partivano da quel luogo: 19 E se per molto tempo si stava ferma sopra di quello, i figliuoli d'Israele stavano attenti ad ogni cenno del Signore, e non si movevano 20 Per tutti i giorni che si stava la nuvola sopra il tabernacolo. Al comando di Dio alzavan le tende, e al comando di lui le ripiegavano. 21 Se la nuvola era stata ferma dalla sera al mattino, e subitamente al primo albore si allontanava dal tabernacolo, si mettevano in viaggio: e se dopo un dì, e una notte ella si ritirava, ripiegavano le tende. 22 Se poi per due dì, o per un mese, o per più lungo spazio ella stava ferma sopra il tabernacolo, i figliuoli d'Israele si stavano nel medesimo luogo, e non si partivano: ma subito che ella si allontanava, movevano il campo. 23 Alla parola del Signore piantavano le tende, e alla parola di lui si ponevano in istrada: e stavano attenti ad ogni cenno del Signore, come questi avea ordinato per mezzo di Mosè.