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Risana una mano inaridita. Si ritira schivando le insidie de' Farisei. Le turbe lo seguono. Risana gl'infermi. Elegge i dodici, e li manda a predicare, dando loro potestà sopra i demonj, e sopra le malattie. Convince di falsità gli Scribi, i quali lo accusavano ai cacciare i demoni per virtù di Beelzebub; dice, che la bestemmia contro lo Spirito santo è irremissibile: madre, e fratelli di Cristo chi siano.

E di nuovo entrò nella sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita. E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di sabato, per accusarlo. Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: Alzati, vieni in mezzo. E a coloro disse: E egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di sabato? di salvare, o di torre la vita? Ma quelli tacevano. E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed ei la stese, e fu a lui restituita la mano. Mai Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo. E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea, E da Gerusalemme, e dall'Idumea, dalle terre di là dal Giordano: e quelli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone, udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla. Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse. 10 Imperocché rendeva la sanità a limiti; onde tutti quelli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, se gli inginocchiavano, e gridavano, dicendo: 12 Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero. 13 E salito sopra un monte, chiamò a se quelli, che egli volle: e si accostarono a lui. 14 E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare. 15 E dette ad essi podestà di curare le malattìe, e di cacciare i demonj. 16 Simone, cui pose il soprannome di Pietro: 17 E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di boanerges, cioè, figliuoli del tuono: 18 E Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Tomaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo, 19 E Giuda Iscariote, che fu quegli, lo tradì. 20 E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe; dimodoché non potevano nemmeno prender cibo. 21 E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: Ha dato in pazzia. 22 E gli Scribi, che erano venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzeebub, e discaccia i demonj in virtù del principe de' demonj. 23 Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: Come può Satana scacciare Satana? 24 E se un regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal regno sussistere. 25 E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere. 26 E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere; ma sta per finire. 27 Nissuno può entrare in casa del forte, e rubar le sue spoglie, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui. 28 In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano profferita: 29 Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non vi sarà remissione in eterno; ma sarà reo di delitto eterno. 30 A motivo che dicevano: Egli ha lo spirito immondo. 31 E venne la madre, e i fratelli di lui, e stando fuori, mandarono a chiamarlo: 32 E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: Ecco che la tua madre, e i tuoi fratelli là fuori cercan di te. 33 Ma egli rispose, e disse loro: Chi è mia madre, e chi (sono) i miei fratelli? 34 E girali gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: Ecco, disse, la madre mia, e i miei fratelli. 35 Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio fratello, mia sorella, e madre.