Risana una mano inaridita. Si ritira schivando le insidie de' Farisei. Le turbe lo seguono. Risana gl'infermi. Elegge i dodici, e li manda a predicare, dando loro potestà sopra i demonj, e sopra le malattie. Convince di falsità gli Scribi, i quali lo accusavano ai cacciare i demoni per virtù di Beelzebub; dice, che la bestemmia contro lo Spirito santo è irremissibile: madre, e fratelli di Cristo chi siano.
1 E di nuovo entrò nella sinagoga: ed eravi un uomo, che aveva una mano inaridita.
2 E stavano a vedere, se egli lo sanasse in giorno di sabato, per accusarlo.
3 Ed egli disse all'uomo, che aveva la mano inaridita: Alzati, vieni in mezzo.
4 E a coloro disse: E egli lecito di fare del bene, o del male in giorno di sabato? di salvare, o di torre la vita? Ma quelli tacevano.
5 E girati gli occhi sopra di essi con ira, deplorando la cecità de' cuori loro, disse a colui: Stendi la tua mano. Ed ei la stese, e fu a lui restituita la mano.
6 Mai Farisei ritiratisi, subito tenner consiglio con gli Erodiani contro di lui intorno al modo di levarlo dal mondo.
7 E Gesù si appartò co' suoi discepoli verso il mare: e una gran turba di popolo lo seguitò dalla Galilea, e dalla Giudea,
8 E da Gerusalemme, e dall'Idumea, dalle terre di là dal Giordano: e quelli delle vicinanze di Tiro, e di Sidone, udito avendo le cose, che faceva, andaron da lui in gran folla.
9 Ed egli disse a' suoi discepoli, che stesse pronta per lui una barchetta, affinché la gran turba non lo opprimesse.
10 Imperocché rendeva la sanità a limiti; onde tutti quelli, che erano afflitti da qualche malore, se gli scagliavano addosso per toccarlo.
11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, se gli inginocchiavano, e gridavano, dicendo:
12 Tu se' il Figliuolo di Dio. E faceva loro gravi minacce, perché nol manifestassero.
13 E salito sopra un monte, chiamò a se quelli, che egli volle: e si accostarono a lui.
14 E scelse dodici, perché si stesser con esso lui: e per mandargli a predicare.
15 E dette ad essi podestà di curare le malattìe, e di cacciare i demonj.
16 Simone, cui pose il soprannome di Pietro:
17 E Giacomo figliuolo di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo: e pose ad essi il soprannome di boanerges, cioè, figliuoli del tuono:
18 E Andrea, e Filippo, e Bartolomeo, e Matteo, e Tomaso, e Giacomo figliuolo d'Alfeo, e Taddeo, e Simon Cananeo,
19 E Giuda Iscariote, che fu quegli, lo tradì.
20 E andarono in casa, e si radunarono di bel nuovo le turbe; dimodoché non potevano nemmeno prender cibo.
21 E avendo saputo tali cose i suoi, andarono per pigliarlo; imperocché dicevano: Ha dato in pazzia.
22 E gli Scribi, che erano venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzeebub, e discaccia i demonj in virtù del principe de' demonj.
23 Ma egli chiamatigli a se, diceva loro in parabole: Come può Satana scacciare Satana?
24 E se un regno in contrarj partiti dividesi, non può un tal regno sussistere.
25 E se una casa si divide in contrarj partiti, non può tal casa sussistere.
26 E se Satana si è rivoltato, e si è messo in discordia contro se stesso, non potrà sussistere; ma sta per finire.
27 Nissuno può entrare in casa del forte, e rubar le sue spoglie, se prima non lega il forte, e allora darà il sacco alla casa di lui.
28 In verità vi dico, che saranno rimessi a' figliuoli degli uomini tutti i peccati, e qualunque bestemmia, che abbiano profferita:
29 Ma per chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non vi sarà remissione in eterno; ma sarà reo di delitto eterno.
30 A motivo che dicevano: Egli ha lo spirito immondo.
31 E venne la madre, e i fratelli di lui, e stando fuori, mandarono a chiamarlo:
32 E sedeva intorno a lui molta gente, e gli dissero: Ecco che la tua madre, e i tuoi fratelli là fuori cercan di te.
33 Ma egli rispose, e disse loro: Chi è mia madre, e chi (sono) i miei fratelli?
34 E girali gli occhi sopra coloro, che sedevangli attorno: Ecco, disse, la madre mia, e i miei fratelli.
35 Imperocché chi farà la volontà di Dio, quegli è mio fratello, mia sorella, e madre.