14

 

I principi de' sacerdoti fanno consiglio sopra la morte di Gesù, il quale è unto da una donna di prezioso unguento, mormorandone i discepoli. E venduto da Giuda. Del tradimento di lui parla agli Apostoli nella cena, nella quale dà il pane a' discepoli. Predice lo scandalo di tutti, e la trina negazione di Pietro. Dopo aver orato tre volte è catturato da' Giudei, a uno de' quali Pietro taglia l'orecchio. Fuggono i discepoli. Accusato da' falsi testimonj dinanzi a Caifa, è giudicato reo di morte, è sputacchiato, e battuto, e negato tre volte da Pietro.

Or di lì a due giorni era la pasqua, e gli azzimi: e i principi de' sacerdoti, e gli Scribi cercavano il modo di prenderlo per inganno, e ucciderlo. Ma dicevano: Non il dì di festa, perché il popolo non si levi a tumulto. E trovandosi Gesù a Betania in casa di Simone il lebbroso, ed essendo a mensa: venne una donna, che aveva un alabastro d'unguento di nardo di spigo di gran pregio, e rotto l'alabastro, glielo sparse sulla testa. Ed eranvi alcuni, che ciò soffrivano di mal cuore dentro di se, e dicevano: A che fine si è fatto questo scialacquamento d'unguento? Imperocché potea questo vendersi più di trecento denari, e darsi a' poveri. E fremevano contro di lei. Ma Gesù disse: Lasciatela stare: perché la inquietate voi? Ella ha fatto una buona opera verso di me. Imperocché avete sempre con voi de' poveri, e potete far loro del bene, quando a voi piacerà: me poi non mi avete sempre. Ella ha fatto quel, che poteva: ha anticipato a ungere il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico: In qualunque luogo sarà predicato questo Vangelo pel mondo tutto, sarà ancor raccontato quel, che ella ha fatto in sua ricordanza. 10 E Giuda Iscariote uno de' dodici andò dai principi de' sacerdoti per darlo nelle loro mani. 11 E questi, uditolo, si rallegrarono: e promisero di dargli del denaro. E cercava occasione favorevole per tradirlo. 12 E il primo giorno degli azzimi, quando immolavan la pasqua, dissero a lui i discepoli: Dove vuoi tu, che andiamo ad apparecchiare pel mangiamento della pasqua? 13 Ed ei mandò due de' suoi discepoli, e disse loro: Andate in città: e incontrerete un uomo portante una secchia d'acqua; andategli dietro: 14 E in qualunque luogo entri dite al padrone della casa: il maestro dice: Dov' è il mio refettorio, ove io mangi la pasqua co' miei discepoli? 15 Ed egli vi farà vedere un cenacolo grande, messo in ordine: e quivi apparecchiate per noi. 16 E i discepoli andarono, e giunti in città trovarono, conforme avea loro detto, e prepararon la pasqua. 17 E fattosi sera, v'andò egli con i dodici. 18 E mentre erano a mensa, e mangiavano, disse Gesù: In verità vi dico, che uno di voi, il quale mangia con meco, mi tradirà. 19 Ma essi cominciarono a rattristarsi, e a dirgli uno dopo l'altro: Son forse io? 20 Ed egli disse loro: Uno de' dodici, il quale intigne la mano nel piatto con me. 21 E il Figliuolo dell'uomo se ne va, come è stato scritto di lui: ma guai a quell'uomo, per cui il Figliuolo dell'uomo sarà tradito. Meglio era per un uomo tale il non esser mai nato. 22 E mentre quelli mangiavano, Gesù prese del pane: e benedettolo, lo spezzò, e lo dette loro, e disse: Prendete: questo o il mio Corpo. 23 E, preso il calice, rese le grazie, lo dette ad essi: e tutti ne bevvero. 24 E disse loro: Questo è il Sangue mio del nuovo testamento, il quale sarà sparso per molti. 25 In verità vi dico, che non berrò più di questo frutto della vite sino a quel giorno, in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio. 26 E, detto l'inno, andarono al monte degli ulivi. 27 Allora Gesù disse loro: Tutti patirete scandalo a riguardo mio in questa notte; imperocché sta scritto: Percuoterò il pastore, e si dispergeranno le pecorelle. 28 Ma dopo che io sarò risuscitato, vi anderò innanzi nella Galilea. 29 Pietro però gli disse: Quand'anche io tutti si scandalizzassero, non io però. 30 E Gesù gli disse: In verità ti dico, che tu oggi in questa notte, prima che il gallo abbia cantato la seconda volta, mi negherai tre volte. 31 Ma quegli soggiungeva di più: Quand'anche bisogni con te morire, non ti negherò. E il simil dicevan pur tutti. 32 E arrivarono in un luogo chiamato Getsemani ed egli disse a' suoi discepoli: Fermatevi qui, sintantoché io faccia orazione. 33 E prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni: e cominciò ad atterrirsi, e rattristarsi. 34 E disse loro: l'anima mia è afflitta sino alla morte: trattenetevi qui e vegliate. 35 E avanzatosi al quanto, si prostrò per terra: e pregò, che, se era possibile, si allontanasse da lui quell'ora. 36 E disse: Abba, padre, tutto è possibile a te: allontana da me questo calice; ma non quello, che voglio io, ma quel, che vuoi tu. 37 E tornò da loro, e trovolli addormentati. E disse a Pietro: Simone, tu dormi? Non hai potuto vegliare una sol ora? 38 Vegliate, ed orate per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è inferma. 39 E andò nuovamente ad orare, ripetendo le stesse parole. 40 E tornato li trovò di nuovo addormentati (imperocché i loro occhi erano aggravati) e non sapevano cosa rispondergli. 41 E ritornò la terza volta, e disse loro: Su via dormite, e riposatevi. Basta così: l'ora è venuta: ecco che il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani de' peccatori. 42 Alzatevi, andiamo. Ecco che colui, che mi tradirà, è vicino. 43 E non avea finito di dire, quand'eccoti Giuda Iscariote uno dei dodici, e con esso gran gente armata di spade, e di bastoni, spedita da' principi de' Sacerdoti, e dagli Scribi, e dai seniori. 44 E il traditore avea dato loro il segnale, dicendo: Colui, che io bacerò, è desso; prendetelo, e conducetelo con attenzione. 45 E venuto che fu, accostossi subito a Gesù, e dissegli: Dio ti salvi, Maestro, e lo baciò. 46 Ma coloro gettarongli le mani ad dosso, e lo catturarono. 47 E uno degli astanti mise mano alla spada, e ferì un servo del sommo Sacerdote: e gli mozzò un orecchio. 48 E Gesù prese la parola, e disse loro: Quasi io fossi un assassino, siete venuti con ispade, e bastoni per pigliarmi? 49 Ogni giorno io stava tra voi nel tempio, insegnando, né mi pigliaste. Ma debbono le scritture adempiersi. 50 Allora i suoi discepoli abbandonatolo, tutti fuggirono. 51 E un certo giovinetto seguiva: Gesù coperto di una veste di lino su la, nuda carne: e lo pigliarono. 52 Ma egli, lasciata andare la veste, scappò ignudo da loro. 53 E condusser Gesù dal sommo sacerdote: e si adunarono tutti i sacerdoti, e gli Scribi, e i seniori. 54 Pietro però lo seguitò da lungi sin dentro al cortile del sommo Sacerdote e sedeva al fuoco con i ministri, e scaldavasi. 55 Ma i prìncipi de' sacerdoti, e tutto il consesso cercavano testimonianze contro Gesù per farlo morire, e non le trovavano. 56 Imperocché molti deponevano il falso contro di lui: ma le loro deposizioni non concordavano. 57 E alzatisi alcuni attestavano il falso contro di lui, dicendo: 58 Noi gli abbiamo sentito dire: Io distruggerò questo tempio manofatto, e in tre giorni fabbricheronne un altro non manofatto. 59 Ma la loro testimonianza non era concorde. 60 E alzatosi in mezzo il sommo sacerdote, interrogò Gesù, dicendo: Non rispondi tu nulla alle cose, che ti sono rinfacciate da costoro? 61 Ma egli taceva, e non rispose parola. Di nuovo lo interrogò il sommo Sacerdote, e dissegli: Se' tu il Cristo, il figliuol di Dio benedetto? 62 E Gesù gli disse: Io lo sono: e vedrete il Figliuol dell'uomo scendere alla destra della maestà di Dio, e venir sulle nubi del cielo. 63 E il sommo Sacerdote, stracciatesi le sue vesti, disse: Che bisogno abbiamo più di testimoni? 64 Avete udito la bestemmia. Che ve ne pare? E tutti lo condannarono per reo di morte. 65 E cominciarono alcuni a sputargli adosso, e velargli la faccia, e a dargli de' pugni, dicendogli: profetizza: e i ministri lo schiaffeggiavano. 66 E trovandosi Pietro da basso nel cortile, venne una delle serve del sommo Sacerdote: 67 E veduto Pietro, che si scaldava, e fissato in lui lo sguardo, disse: Anche tu eri con Gesù Nazareno. 68 Ma egli negò, dicendo: Nè lo conosco, né so quello, che tu ti dica. E uscì fuora davanti al cortile, e il gallo cantò. 69 E di nuovo avendolo veduto una serva, cominciò a dire agli astanti: Costui è di quelli. 70 Ma egli negò di bel nuovo. E di lì a poco nuovamente gli astanti dissero a Pietro: Tu se' di quelli sicuramente: imperocché sei anche Galileo. 71 Ma egli principiò a mandarsi delle imprecazioni, e a giurare: Non conosco quest'uomo, di cui parlate. 72 E subito per la seconda volta il gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola dettagli da Gesù: Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte, e incominciò a piagnere.