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Gesù dopo il digiuno di quaranta giorni, vinte le tentazioni di Satana, nella sinagoga di Nazaret legge una profezia di Isaia, che parlava di lui. Dice, che non è accetto il profeta nella sua patria, onde vogliono precipitarlo dal monte. Caccia in Cafarnaum un demonio: risana la suocera di Simone, e molti altri da varj languori, e caccia i demonj.

Ma Gesù pieno di Spirito santo si partì dal Giordano: e fu condotto dallo spirito nel deserto Per quaranta giorni, ed era tentato dal Diavolo. E non mangiò nulla in que' giorni: e passati quelli ebbe fame. Allora il Diavolo gli disse: Se tu se' figliuolo di Dio, dì a questa pietra che diventi pane. E Gesù gli rispose: Sta scritto: Che non di solo pane vive l'uomo, ma di tutto quello, che vuole Dio. E il Diavolo lo condusse sopra un alto monte, e mostragli in un attimo tutti i regni della terra, E gli disse: Io ti darò di tutto questo la padronanza, e la gloria di questi (regni): conciossiachè a me sono stati dati; e gli do a chi mi pare. Se tu pertanto mi adorerai, saran tutti tuoi. E Gesù gli rispose, e disse: Sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo, e lui solo servirai. E il Diavolo menollo a Gerusalemme, e lo posò sopra la sommità del tempio, e gli disse: Se tu se' Figliuolo di Dio, gettati di qui a basso. 10 Imperocché sta scritto, che riguardo a te ha dato ordine a' suoi Angeli di custodirti: 11 E che ti sosterranno con le loro mani, affinchè tu non dia del piede in qualche sasso. 12 E Gesù gli rispose, e disse: È stato detto: non tenterai il Signore Dio tuo. 13 E finite le tentazioni, il Diavolo si partì da lui sino ad altro tempo. 14 E Gesù per impulso dello spirito ritornò nella Galilea, e si sparse per tutto il paese la fama di lui. 15 E insegnava in quelle sinagoghe, ed era da tutti acclamato. 16 E andò a Nazaret, dove era stato allevato, ed entrò secondo la sua usanza il sabato nella sinagoga, e si alzò per fare la lettura. 17 E gli fu dato il libro del profeta Isaia. E spiegato, che ebbe il libro, trovò quel passo, dove era scritto: 18 Lo spirito del Signore sopra dì me: per la qual cosa mi ha unto per evangelizzare a' poveri: mi ha mandato a curare coloro, che hanno il cuore spezzato, 19 Ad annunziare agli schiavi la liberazione, e a' ciechi la ricuperazione della vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a predicare l'anno accettevole del Signore, ed il giorno della retribuzione. 20 E ripiegato il libro, lo rendette al ministro, e si pose a sedere. Ed erano fissi in lui gli occhi di tutti nella sinagoga. 21 E principiò a dir loro: Oggi di questa scrittura avete udito voi l'adempimento. 22 E tutti lo approvavano: e ammiravano le parole di grazia, che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: non è egli costui il figlio di Giuseppe? 23 Ed egli disse loro: Certo che voi direte a me quel proverbio: Medico cura te stesso: tutte quelle cose, che abbiamo udito essere state fatte in Cafarnaum, falle anche qui nella tua patria. 24 Disse egli però: In verità vi dico, che nissun profeta è gradito nella sua patria. 25 In verità vi dico, che molte vedove eranvi in Israele a tempo di Elia, quando il cielo stette chiuso per tre anni, e sei mesi, e fu carestia grande per tutta la terra: 26 E a nissuna di esse fu mandato Elia, ma a una donna vedova di Sarepta del territorio di Sidone. 27 E molti lebbrosi erano in Israele al tempo di Eliseo profeta: e nissuno di essi fu mondato, fuori che Naaman Siro. 28 E all'udire queste cose tutti quei della sinagoga si riempiron di sdegno. 29 E si alzarono e lo cacciaron fuora della città: e lo condussero sino alla vetta del monte, sopra del quale era fabbricata la loro città per precipitarnelo. 30 Ma egli passando per mezzo ad essi se v'andava. 31 E andò a Cafarnaum città della Galilea, e quivi insegnava loro ne' giorni di sabato. 32 E si stupivano del suo modo di insegnare; conciossiachè il suo parlare era con autorità. 33 Ed eravi nella sinagoga un uomo posseduto da un demonio immondo, e questo gridò ad alta voce, 34 Dicendo: Lasciaci, che abbiamo noi a fare con te, Gesù Nazareno? Se' tu venuto a sterminarci? Ti conosco, chi sei, santo di Dio. 35 E Gesù lo sgridò, e gli disse: Taci, ed esci da costui. E il demonio, gettatolo in mezzo per terra, se ne usci da colui, né gli fece alcun male. 36 E tutti si intimorirono, e si parlavano l'un all'altro, dicendo: Che è questo? Egli comanda con autorità, e potestà agli spiriti immondi, e se ne vanno. 37 E la fama di lui si andava spargendo nel paese per ogni dove. 38 E uscito Gesù darla sinagoga, entrò nella casa di Simone. E la suocera di Simone era stata presa da grossa febbre: e a lui la raccomandarono. 39 Ed egli chinatosi verso di lei, fe' comando alla febbre: e la febbre lasciolla. E subitamente levatasi gli andava servendo. 40 Tramontato poi il sole, tutti quelli, che avevano dei malati di questo, o di quel malore, li conducevano da lui. Ed egli, imposte a ciascuno di essi le mani, li risanava. 41 E uscivan da molti i demonj gridando, e dicendo: Tu sei il figliuolo di Dio: ma egli sgridandoli non permetteva loro di dire, come sapevano, essere lui il Cristo. 42 E fattosi giorno si parti per andare in luogo deserto, e le turbe lo cercavano, e arrivaron fino a lui: e lo ritenevano, perché non si partisse da loro. 43 Alle quali però egli disse: Bisogna, che anche alle altre città io evangelizzi il regno di Dio: dappoiché per questo sono stato mandato. 44 E predicava nelle sinagoghe della Galilea.