Gioele
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Colla parabola dell'eruca, della locusta, del bruco, e della ruggine predice i flagelli, che desoleranno la Giudea, ed esorta ognuno, e particolarmente i sacerdoti a piangere, digiunare, e orare.

Parola di Dio rivelata a Joele figliuolo di Phatuel. Ascoltate, o vecchj, e voi abitatori della terra quanti siete, ponete mente. E ella mai avvenuta tal cosa a' vostri giorni, od a' tempi de' vostri padri? Discorretene voi co' vostri figliuoli, e i vostri figliuoli co' loro figliuoli, e i figliuoli di questi colla generazione, che verrà dopo. Quel, che era avanzato all'eruca, lo mangiò la cavalletta, e quello, che era avanzato alla cavalletta, lo mangiò il bruco, e quello, che avanzò ai bruchi, lo divoro la ruggine. Risvegliatevi voi, ubbriachi, piangete; e alzate le strida voi tutti, che allegramente bevete il vino; perocché vi sarà levato dalla bocca; Perocché si avanza sopra la mia terra una forte nazione, e senza numero; i suoi denti sono denti come di lione, e come i denti di giovane lioncello. Ella ha desolata la mia vigna, ha rosa la corteccia delle mie ficaie, le ha lasciate ignude, e spogliate, e sfrondate, e i loro rami biancheggiano. Mena duolo, come una giovine sposa vestita di sacco piange il marito di sua prima età. Sono sbanditi i sagrifizi, e le libagioni dalla casa del Signore; i sacerdoti ministri del Signore sono nel pianto. 10 Il paese è devastato, la terra è squallida, perchè è stato dato il guasto a' seminati, la vigna fa orrore, e l'ulivo languisce. 11 I lavoratori della campagna sono mesti, i vignaiuoli gettan le strida, perchè è mancata la raccolta delle campagne, e il grano, e l'orzo. 12 La vigna fa orrore, le ficaie sono languenti; il melogranato, e la palma, e il melo, e tutte le piante de' campi son secche: e lungi è ito il gaudio da figliuoli degli uomini. 13 Vestitevi di sacco voi, sacerdoti, e menate duolo; gettate strida, o ministri dell'altare; venite a giacer nel cilizio, o ministri del mio Dio; perocché è sbandito dalla casa del vostro Dio il sacrifizio, e le libagioni. 14 Intimate il digiuno santo, chiamate il popolo, adunate i seniori, e tutti gli abitanti del paese, nella casa del vostro Dio, e alzate le grida al Signore. 15 Ahi, ahi, ahi, che giorno! Il giorno del Signore è vicino, e verrà come tempesta spedita dall'Onnipotente. 16 Non avete veduto cogli occhi vostri venir meno nella casa del vostro Dio tutti gli alimenti, e la letizia, ed il gaudio? 17 I giumenti marciscono sul loro letame, son distrutti i granaj, le dispense son vuote, perchè il grano è mancato. 18 Per qual motivo gemon le bestie, e muggiscono gli armenti? perchè non hanno pastura: e i greggi ancor delle pecore vengon meno. 19 Signore, io alzerò a te le strida, perchè il fuoco ha divorato tutta la bellezza delle disabitate campagne, e le fiamme hanno abbruciate tutte le piante del paese. 20 E le bestie stesse de' campi alzano gli occhi a te, come la terra, che ha sete di pioggia; perchè secche son le fontane, e il fuoco ha divorato, tutta la bellezza delle campagne.