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Un Angelo rammenta i benefizj di Dio; la che udendo il popolo piange: ma dopo la morte di Giosuè, e de' coetanei di lui, Israele liberato più volte, sempre va di male in peggio.

Or un angelo del Signore andò da Galgala al luogo de' piagnenti, e disse: Io vi trassi dall'Egitto, e v'introdussi nella terra promessa con giuramento a' padri vostri: vi assicurai di non rompere in eterno il patto ch'io feci con voi: Con questo però che voi non faceste alleanza cogli abitanti di questo paese, ma gettaste a terra i loro altari: e non avete voluto ascoltar la mia voce: perchè avete fatto questo? Per la qual cosa io non ho voluto sterminar coloro dinanzi a voi, affinchè gli abbiate nemici, e sieno gli dei loro vostra ruina. E nel tempo, in cui l'Angelo del Signore diceva queste parole a tutti i figliuoli d'Israele, eglino alzaron le strida, e piansero. Onde quel luogo fu chiamato il luogo de' piagnenti, ovvero de' piagnistei: e v'immolarono ostie al Signore. Or Giosuè licenziò il popolo, e se n'andarono i figliuoli d'Israele ciascuno alle possessioni toccate loro in sorte per occuparle. E servirono al Signore per tutto il tempo che durò egli, e i seniori, i quali vissero lungamente dopo di lui, e sapevano tutte le opere che avea fatte il Signore a favor d'Israele. E Giosuè figliuolo di Nun, servo di Dio, si morì in età di cento dieci anni. E lo seppellirono a' confini del suo retaggio in Thamnathsare sul monte Ephraim verso la parte settentrionale del monte Gaas. 10 E tutta quella generazione si riunì co' padri suoi, e altri succedettero, i quali non conoscevano il Signore, nè le opere che egli avea fatte a favor d'Israele. 11 E i figliuoli d'Israele fecero il male al cospetto del Signore, e servirono a Baal. 12 E rinunziarono al Signore Dio de' padri loro, che gli avea tratti dalla terra di Egitto, e servirono gli dei stranieri, gli dei de' popoli circonvicini, e gli adorarono: e provocarono ad ira il Signore, 13 Rinunziando a lui per servire a Baal, e ad Astaroth. 14 E il Signore sdegnato contro Israele gli diede in potere di coloro che li predavano: e questi li presero, e li venderono a' nemici che abitavano all'intorno, ed essi non poterono più far fronte a' loro avversarii: 15 Ma dovunque volessero andare, la mano del Signore era sopra di essi, come egli avea detto, e giurato: e gli afflisse oltre modo. 16 Ma il Signore suscitò de' giudici, i quali gli liberassero dalle mani degli oppressori; ma nemmen vollero ascoltarli: 17 Ma peccavano cogli dei stranieri; e gli adoravano. E ben presto abbandonarono la strada battuta da' padri loro: e uditi avendo gli ordini del Signore fecer tutto all'opposto. 18 E mentre il Signore suscitava de' giudici, mentre questi viveano, si lasciava piegare a misericordia, e udiva i gemiti degli afflitti, e li liberava dalle crudeltà degli oppressori. 19 Ma morto che era il giudice, tornavan quegli a far molto peggio di quel che avesser fatto i padri loro, seguendo gli dei stranieri, servendoli, e adorandoli. Non abbandonarono i loro capricci, nè l'ostinato tenor di vita, a cui erano assuefatti. 20 E il furor del Signore si accese contro Israele, ed egli disse: Perchè questa nazione ha violato il patto fermato da me co' padri loro, e ha ricusato di ascoltar la mia voce: 21 Io pure non distruggerò le nazioni, le quali Giosuè in morendo lasciò: 22 Affin di far prova per mezzo di queste, se Israele seguiti, o no, la via del Signore, e per essa cammini, come la seguitarono i padri loro. 23 Il Signore adunque lasciò stare tutte quelle nazioni, e non volle subito sterminarle, e non le diede in potere di Giosuè.