Eliphai accusa Giobbe di impazienza, e vuol persuadergli, che pe' suoi peccati egli è flagellato dà Dio, il quale non manda avversità all'innocente.
1 Ma Eliphaz di Theman rispose, e disse:
2 Se noi imprenderemo a parlarti, forse lo prenderai in mala parte; ma chi può rattener la parola, che gli viene alla bocca?
3 Tu fosti già il maestro di molti, e alle braccia stanche rendesti vigore:
4 Le tue parole furon sostegno ai vacillanti, ed alle tremanti ginocchia desti conforto:
5 Ma ora, che il flagello è venuto sopra di te, tu se' abbattuto; ti ha toccato, e ti sbigottisci.
6 Dov' è la tua pietà, la tua fortezza, la tua pazienza, e la perfezione del tuo operare?
7 Rammentati di grazia, qual mai innocente perì? e quando mai furono schiantati i giusti?
8 Io vidi anzi coloro, che coltivaron l'iniquità, e seminavano all'anni, e affanni mietevano,
9 Perire a un soffio di Dio, ed essere consunti da un alito dell'ira di lui:
10 Perì il lion che ruggiva, e la lionessa che urlava, e i denti de' lioncelli furono spezzati.
11 La tigre rimase estinta per mancanza di preda, e i lioncini furono spersi.
12 Or un'arcana parola fa detta a me, e quasi di fuga il mio orecchio ne intese il debil suono.
13 Nell'orrore di una visione notturna, quando il sonno suole impossessarsi degli uomini,
14 Fui preso da timore, e da tremito, e tutte le mie ossa furon commosse:
15 E passando davanti a me uno spirito, si arricciarono i peli della mia carne.
16 Mi apparve uno, il volto del quale non era a me noto, un simulacro dinanzi agli occhi miei, e udii un suono come di aura leggera.
17 Forse un uomo messo al paragone con Dio sarà dichiarato giusto, o sarà egli più puro del suo faccitore?
18 Ecco che quelli che a lui servono non hanno stabilità, e negli Angeli suoi trova egli difetto.
19 Quanto più quelli, che abitano case di fango, i quali hanno per fondamento la polvere, saran consunti come da verme?
20 Dal mattino alla sera saranno troncati, e perché nissun ha intelligenza, periranno in eterno.
21 E quei, che tra loro primeggiano, saran tolti dal mondo: morranno, e non da sapienti.