Profezia contro un popolo, in cui i Giudei aveano fidanza; il qual popolo dee poscia far sue offerte al Signore.
1 Guai alla terra, cimbalo alato, che è oltre i fiumi dell'Etiopia,
2 La quale manda ambasciadori per mare in barche di papiro, che van sulle acque. Andate, nunzj veloci alla nazione scossa, e lacerata, a quel popolo, formidabile più d'ogn'altro, alla nazione, che aspetta, ed è conculcata, di cui la terra è portata via da' fiumi.
3 Abitatori tutti della terra, che avete stanza sulla terra; alzato che sia lo stendardo sui monti, lo vedrete, e udirete il rauco suon della tromba:
4 Ma il Signore dice a me: Io starò in riposo, e considererò dalla mia sede, come è chiara la luce di mezzogiorno, e come una nube di rugiada al tempo della ricolta.
5 Imperocché avanti tempo fiorirà tutto, e germoglierà con immatura prosperità, e i suoi tralci saranno recisi colla falce, e quello, che rimarrà, sarà troncato, e gittato via.
6 E saranno abbandonati insieme agli uccelli di montagna, e alle bestie della terra, e per tutta l'estate staranno sopra di loro gli uccelli, e tutte le bestie della terra sverneranno sopra di lui.
7 In quel tempo dal popolo dissipato, e, lacerato, dal popolo formidabile più d'ogni altro, dalla nazione, che aspetta, ed è conculcata (di cui la terra è devastata da' fiumi) saran portati dei doni al Signore degli eserciti nel luogo, che ha nome dal Signor degli eserciti, nel monte di Sion.