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Si reprime la vanagloria, affinchè non a loro stessi, ma al Signore ascrivano le loro vittorie. Rammenta Mosè al popolo le sue mormorazioni, e peccati nel deserto, e come egli avea interceduto per essi.

Ascolta, o Israele: Tu passerai oggi il Giordano per soggettare nazioni grandissime, e più valorose di te; e grandi città con mura alte fino al cielo, Un popolo grande, e di alta statura, figliuoli di Enacim da te stesso veduti, e de' quali udisti la fama, a quali nissuno può stare a fronte. Tu intenderai adunque quest'oggi, come il Signore Dio tuo passerà egli stesso innanzi a te, qual fuoco divoratore e struggitore ad atterrargli e sterminargli, e dispergergli in poco tempo dinanzi a te, come ti ha promesso. Non dire in cuor tuo, allorché il Signore Dio tuo gli avrà spersi dal tuo cospetto: A cagione della mia giustizia mi ha introdotto il Signore al possesso di questa terra, essendo state sterminate quelle nazioni per le loro empietà. Imperocché non per la tua giustizia, né per la rettitudine del cuor tuo entrerai tu al possesso delle loro terre: ma perché elleno empiamente operarono, sono state alla tua venuta distrutte: affinché adempisse il Signore la sua parola data con giuramento a' padri tuoi, Abramo, Isacco e Giacobbe. Sappi adunque, che non per la tua giustizia ha dato a te il Signore Dio tuo questa ottima terra in dominio, mentre tu se' un popolo di cervice durissima. Ricordati, e non te ne scordare, come tu provocasti ad ira il Signore Dio tuo nel deserto. Da quel dì, in cui uscisti dall'Egitto fino a qui, tu hai sempre disputato contro il Signore. Perocché anche all'Horeb tu lo irritasti, ed egli irato volea sterminarti, Quando io salii sul monte per ricevere ivi le tavole di pietra, le tavole del patto fermato dal Signore con voi: e rimasi sul monte per quaranta giorni, e quaranta notti senza mangiar pane, né bere acqua, 10 E mi diede il Signore le due tavole di pietra vergate dal dito di Dio, e contenenti tutte le parole, che egli a voi intimò dal monte di mezzo al fuoco, quando l'assemblea del popolo era adunata. 11 E passati quaranta dì, e altrettante notti mi diede il Signore le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza. 12 E mi disse: Va', e scendi di qua prontamente: perocché il popol tuo, cui tu traesti dall'Egitto, è uscito ben presto dalla strada, che tu gl'insegnasti, e hanno fatto un simulacro di getto. 13 E soggiunse il Signore: Io veggo, che questo è un popolo di dura cervice: 14 Lascia, ch'io lo riduca in polvere, e il nome di lui stermini di sotto al cielo: e farotti capo di una nazione più grande e potente di questa. 15 E sceso ch'io fui dall'ardente montagna, tenendo nell'una e nell'altra mano le due tavole del testamento, 16 E avendo veduto, come voi avevate peccato contro il Signore Dio vostro, e vi avevate fatto un vitello di getto, e avevate abbandonata ben presto la via, ch'egli vi aveva insegnata, 17 Gettai dalle mie mani le tavole, e le spezzai sugli occhi vostri. 18 E mi prostrai davanti al Signore come prima per quaranta giorni, e quaranta notti senza mangiar pane, né bere acqua, a causa di tutti que' peccati, che avevate commessi contro il Signore, onde voi ad ira lo provocaste. 19 Perocché temeva io l'indignazione, e il furore, da cui stimolato egli volea sterminarvi. Ed ancor questa volta il Signore mi esaudì. 20 Ed essendo egli altamente sdegnato anche contro di Aronne, voleva annichilarlo, e per lui parimente io feci orazione. 21 Ma quel vostro peccato, che voi avevate fatto, vale a dire il vitello, lo presi, lo gettai nel fuoco, avendolo messo in pezzi, e ridottolo in minuta polvere lo buttai nel torrente, che scorre dal monte. 22 Nel luogo ancor dell'incendio, e a quel della tentazione, e a' sepolcri di concupiscenza voi irritaste il Signore: 23 E quando vi fe' partire da Cadesbarne, dicendo: Andate a prender possesso della terra, che io vi ho data, voi ancor disprezzaste il comando del Signore Dio vostro, e a lui non credeste, e non voleste ascoltar la sua voce: 24 Ma foste sempre ribelli dal dì, ch'io cominciai a conoscervi. 25 E stetti prostrato per terra dinanzi al Signore per quaranta dì, e quaranta notti, scongiurandolo umilmente, che non vi sterminasse, come avea minacciato. 26 E orando dissi: Signore Dio, non dispergere questo popolo, e l'eredità tua da te redenta colla tua possanza, e tratta fuor dall'Egitto col tuo braccio forte. 27 Ricordati de' servi tuoi Abramo, Isacco e Giacobbe: non guardare alla durezza di questo popolo, e alla sua empietà, e al suo peccato. 28 Affinché gli abitanti del paese, onde ci hai tratti, non dicano: Non poteva il Signore introdurli nella terra, che avea loro promessa, e gli odiava: per questo gli ha condotti via nel deserto per ucciderli: 29 Eglino che son tuo popolo, e tuo retaggio liberati da te colla tua possanza grande, e col forte tuo braccio.