Gli esorta a guardarsi di non essere sedotti, e alienati dalla fede di Cristo per le persuasioni, o imposture de' filosofi, o di quegli, i quali vogliono introdurre l'osservanza della legge. Come per Cristo sono stati liberati da' peccati, dalla potestà del diavolo, e dal chirografo, che era loro contrario; onde di niun vigore siano adesso le ordinazioni legali.
1 Imperocchè io bramo, che voi sappiate, qual sollecitudine io abbia per voi, e per quegli di Laodicea, e per tutti quegli, che non hanno veduto la faccia mia corporale:
2 Perché siano consolati i loro cuori, uniti insieme nella carità, e in tutta l'abbondanza della piena intelligenza, per conoscere il mistero di Dio Padre, e di Cristo Gesù:
3 In cui sono ascosi tutti i tesori della sapienza, e della scienza.
4 Or io dico questo, affinchè nissuno l'inganni co' sottili discorsi.
5 Imperocché quantunque assente col corpo, sono però con voi con lo spirito: godendo in vedere il vostro buon ordine, e la saldezza della fede vostra in Cristo.
6 Come adunque riceveste Gesù Cristo per Signore, in lui camminate,
7 Radicati, ed edificati in lui, e corroborati nella fede (conforme già apparaste) crescendo in essa con rendimenti di grazie.
8 Badate, che alcuno non vi seduca per mezzo di filosofia inutile, ed ingannatrice, secondo la tradizione degli uomini, secondo i principj del mondo, e non secondo Cristo:
9 Imperocché in lui abita tutta la pienezza della divinità corporalmente:
10 E in lui siete ripieni, il quale è capo di ogni principato, e potestà:
11 In cui siete stati ancor circoncisi con circoncisione non manofatta con la spogliamento del corpo della carne, ma con incirconcisione di Cristo:
12 Sepolti con lui nel battesimo, nel quale siete ancora risuscitati mediante la fede della operazione di Dio, il quale lo risuscitò da morte.
13 E a voi che eravate morti come peccatori, ed incirconcisi nella vostra carne, rendette vita insieme con lui, condonandovi tutti i peccati:
14 Scancellato il disfavorevole a noi chirografo del decreto, che era contro di noi, ed ei lo tolse di mezzo, affiggendolo alla croce:
15 E spogliati i principati, e le potestà, gli menò gloriosamente in pubblica mostra, avendo di lor trionfato in se stesso.
16 Nissuno adunque vi condanni per ragione di cibo, o di bevanda, o rispetto al giorno festivo, o al novilunio, od ai sabati.
17 Le quali cose sono ombra delle future: ma il corpo è di Cristo.
18 Nissuno vi supplanti a suo capriccio per via di umiltà col superstizioso culto degli Angeli, ingerendosi in quel, che non vide, vanamente gonfio di carnali suoi pensamenti,
19 E non attenendosi al capo, da cui tutto il corpo disposto, e compaginato per mezzo dei legamenti, e delle giunture, cresce con augumento, che è di Dio.
20 Se adunque in Cristo siete morti agli elementi di questo mondo, e perché tuttora, quasi viveste nel mondo disputate di riti?
21 (Non mangiate, non gustate, non maneggiate:)
22 Le quali cose tutte per lo stesso uso periscono, secondo i precetti, e le dottrine degli uomini:
23 Le quali cose hanno veramente ragion di sapienza e nel volontario culto, e nella umiltà, e nel non perdonarla al corpo, nel non aver cura di saziare la carne.