Esodo 38
Capitolo 38

L'altare e la conca di rame Eso 38:1-8
Il cortile Eso 38:9-20
Le offerte del popolo Eso 38:21-31
Versetti 1-8
Da sempre nella chiesa ci sono state alcune persone più dedicate a Dio, più costanti nel seguire i suoi comandi e più volenterosi nel condividere con gli altri anche le cose più necessarie per amor suo. Alcune donne, dedite a Dio e zelanti per il culto del tabernacolo, espressero il loro zelo rinunciando ai loro specchi fatti di ottone rilucente. Prima dell'invenzione degli specchi di vetro, si usavano questi.

Versetti 9-20
I muri del cortile, essendo solo di tende, esprimeva bene l'idea che lo stato della chiesa stessa giudaica sembrasse mobile e mutevole e che a suo tempo essa sarebbe stata tolta e ripiegata, quando la tenda sarebbe sta allargata e le sue corde allungate per fare spazio ai Gentili.

21 Versetti 21-31
La messa in opera dei pezzi massicci d'argento dimostravano la solidità e la purezza della verità su cui la chiesa è fondata. Guardiamo al Signore Gesù Cristo mentre leggiamo degli arredi del tabernacolo. Durante l'osservazione dell'altare dei sacrifici pensiamo a Gesù. Su di esso, con la sua rettitudine e con la sua salvezza, Egli è un'offerta piena e sufficiente per il peccato. Nel lavacro di rigenerazione, per mezzo del suo Santo Spirito, le nostre anime saranno lavate e monde e come quel popolo fece le offerte volontariamente, siano le nostre anime allo stesso modo pronte a rinunciare a qualsiasi cosa e perdita tutto per guadagnare Cristo.