Leggi sulla servitùEso 21:1-11 Leggi giudiziarie Eso 21:12-21 Altre leggi giudiziarie Eso 21:22-36 Versetti 1-11 Le leggi di questo capitolo si riferiscono ai comandamenti quinto e sesto e sebbene essi sono lontani dai nostri tempi e dalla nostra società, né sono ci obblighino in qualcosa, tuttavia spiegano la legge morale e le regole della giustizia naturale. Il servo, nello stato di servitù, è l'immagine dell'uomo in stato di schiavitù a causa del peccato, di Satana e di quella legge che conduce l'uomo a derubare Dio della sua gloria trasgredendo i suoi precetti. Allo stesso modo l'essere reso libero corrisponde a quella libertà con cui Cristo, il Figlio di Dio, liberare dalla schiavitù il suo popolo gratuitamente, senza denaro e senza prezzo, per mezzo del dono della grazia.
12 Versetti 12-21 Dio, che con la sua provvidenza dà e mantiene in vita, ci protegge per mezzo della sua legge. Un assassino ostinato sarà preso anche se davanti all'altare di Dio. Ma Dio provvide delle città-rifugio per proteggere coloro la cui infelicità era non dovuta a colpa deliberata nel causare la morte di un altro a causa di un incidente, o senza premeditazione deliberata. Che i figli ascoltino la parola di Dio sugli ingrati e sui disobbedienti e ricordino che Dio li ripagherà certamente, se essi malediranno i loro genitori, anche se non espressamente o avranno alzate le loro mani contro di loro, a meno che essi si pentano e si rifugino nel Salvatore. E che i genitori, di contro, imparano a fare molta attenzione all'educazione dei loro bambini con il buon esempio, specialmente nel governo delle loro passioni e nel pregare per loro e facendo attenzione a non provocarli fino alla collera. A causa della povertà gli Israeliti talvolta vendettero se stessi o i loro figli, i giudici potevano vendere alcune persone a causa dei loro reati e i creditori in alcuni casi potevano vendere i loro debitori che non potevano pagare. Ma "la tratta degli uomini", il cui fine è forzare un altro a diventare schiavo, è classificato nel Nuovo Testamento con i reati più grandi. C'è qui, inoltre, un richiamo nel rendere soddisfazione a causa di ferite fatte a qualcuno anche se non ne segue la morte. Il vangelo insegna ai padroni di evitare e moderare trattamenti non equi, Efesini 6:9, considerando con Giobbe, che cosa farà quando Dio si solleverà? Giobbe 31:13-14.
22 Versetti 22-36 I casi qui citati danno regole di giustizia quindi ancora applicabili su argomenti simili. Ci viene insegnato da queste leggi a fare molta attenzione nel recare torto a qualcuno direttamente o indirettamente. Se abbiamo fatto torto si deve essere disposti a rendere il bene e desiderare che a nessuno ne derivi una perdita a causa nostra.
Leggi sulla servitù Eso 21:1-11
Leggi giudiziarie Eso 21:12-21
Altre leggi giudiziarie Eso 21:22-36
Versetti 1-11
Le leggi di questo capitolo si riferiscono ai comandamenti quinto e sesto e sebbene essi sono lontani dai nostri tempi e dalla nostra società, né sono ci obblighino in qualcosa, tuttavia spiegano la legge morale e le regole della giustizia naturale. Il servo, nello stato di servitù, è l'immagine dell'uomo in stato di schiavitù a causa del peccato, di Satana e di quella legge che conduce l'uomo a derubare Dio della sua gloria trasgredendo i suoi precetti. Allo stesso modo l'essere reso libero corrisponde a quella libertà con cui Cristo, il Figlio di Dio, liberare dalla schiavitù il suo popolo gratuitamente, senza denaro e senza prezzo, per mezzo del dono della grazia.
12 Versetti 12-21
Dio, che con la sua provvidenza dà e mantiene in vita, ci protegge per mezzo della sua legge. Un assassino ostinato sarà preso anche se davanti all'altare di Dio. Ma Dio provvide delle città-rifugio per proteggere coloro la cui infelicità era non dovuta a colpa deliberata nel causare la morte di un altro a causa di un incidente, o senza premeditazione deliberata. Che i figli ascoltino la parola di Dio sugli ingrati e sui disobbedienti e ricordino che Dio li ripagherà certamente, se essi malediranno i loro genitori, anche se non espressamente o avranno alzate le loro mani contro di loro, a meno che essi si pentano e si rifugino nel Salvatore. E che i genitori, di contro, imparano a fare molta attenzione all'educazione dei loro bambini con il buon esempio, specialmente nel governo delle loro passioni e nel pregare per loro e facendo attenzione a non provocarli fino alla collera. A causa della povertà gli Israeliti talvolta vendettero se stessi o i loro figli, i giudici potevano vendere alcune persone a causa dei loro reati e i creditori in alcuni casi potevano vendere i loro debitori che non potevano pagare. Ma "la tratta degli uomini", il cui fine è forzare un altro a diventare schiavo, è classificato nel Nuovo Testamento con i reati più grandi. C'è qui, inoltre, un richiamo nel rendere soddisfazione a causa di ferite fatte a qualcuno anche se non ne segue la morte. Il vangelo insegna ai padroni di evitare e moderare trattamenti non equi, Efesini 6:9, considerando con Giobbe, che cosa farà quando Dio si solleverà? Giobbe 31:13-14.
22 Versetti 22-36
I casi qui citati danno regole di giustizia quindi ancora applicabili su argomenti simili. Ci viene insegnato da queste leggi a fare molta attenzione nel recare torto a qualcuno direttamente o indirettamente. Se abbiamo fatto torto si deve essere disposti a rendere il bene e desiderare che a nessuno ne derivi una perdita a causa nostra.