Ezechiele 21
Capitolo 21

La rovina di Giuda con una metafora di una spada affilata Ez 21:1-17
L'avvicinamento del re di Babilonia descritto Ez 21:18-27
La distruzione degli Ammoniti Ez 21:28-32

Versetti 1-17
Ecco una spiegazione della parabola dell'ultimo capitolo. Viene dichiarato che il Signore stava per tagliare la testa a Gerusalemme e a tutto il paese, affinché tutti sapessero che era il suo decreto contro un popolo malvagio e ribelle. Chi denuncia la terribile ira di Dio contro i peccatori deve dimostrare di non desiderare quel giorno funesto. L'esempio di Cristo ci insegna a lamentarci per coloro di cui dichiariamo la rovina. Qualunque sia lo strumento di cui Dio si serve per eseguire i suoi giudizi, lo rafforzerà a seconda del servizio a cui è adibito. La spada brilla per il terrore di coloro contro i quali viene sguainata. È una spada per gli altri, una verga per il popolo del Signore. Dio è serio nel pronunciare questa sentenza e il profeta deve mostrarsi serio nel pubblicarla.

18 Versetti 18-27
Per mezzo dello Spirito di profezia, Ezechiele prevedeva la marcia di Nabucodonosor da Babilonia, che avrebbe determinato con la divinazione. Il Signore avrebbe rovesciato il governo di Giuda, fino alla venuta di Colui al quale spetta di diritto. Questo sembra preannunciare i rovesciamenti della nazione ebraica fino ai giorni nostri e i problemi degli Stati e dei regni, che faranno strada all'instaurazione del regno del Messia su tutta la terra. Il Signore conduce segretamente tutti ad adottare i suoi saggi disegni. E in mezzo agli avvertimenti più tremendi dell'ira, sentiamo ancora parlare di misericordia e qualche accenno a Colui attraverso il quale la misericordia viene mostrata agli uomini peccatori.

28 Versetti 28-32
Gli indovini degli Ammoniti fecero false profezie di vittoria. Non avrebbero mai recuperato il loro potere, ma col tempo sarebbero stati completamente dimenticati. Siamo grati di essere impiegati come strumenti di misericordia; usiamo la nostra intelligenza per fare del bene e teniamoci lontani da uomini che sono abili solo a distruggere.