I vantaggi di un buona fama, della morte sulla vita, del dolore sulla vana allegriaEc 7:1-6 Per quanto riguarda l'oppressione, la rabbia e il malcontento Ec 7:7-10 Vantaggi della saggezza Ec 7:11-22 L'esperienza del male nel peccato Ec 7:23-29
Versetti 1-6 Una reputazione di pietà e di onestà è più desiderabile di tutte le ricchezze e dei piaceri di questo mondo. È meglio partecipare a un funerale che ad una festa. Comunque si può andare senza problemi in entrambi le occasioni: il nostro Salvatore festeggiò in occasione delle nozze del suo amico di Cana, e pianse sulla tomba del suo amico a Betania. Ma, considerando come reputiamo migliori le cose vane e i piaceri della carne, è meglio andare in una casa di lutto, per imparare la fine dell'uomo in questo mondo. La compostezza è meglio della gioia e dell'allegria. È meglio per noi che è meglio per le nostre anime, anche se sono cose non piacevoli ai nostri sensi. È meglio essere ripresi dal rimprovero del saggio, che essere gratificati dal canto degli stolti.La risata dello stolto passa subito e alla fine quella essa porterà tristezza.
7 Versetti 7-10 Le nostre prove e difficoltà sono spesso migliori di quanto ci appaiono a prima vista. Sicuramente è meglio essere pazienti nello spirito, che orgogliosi e frettolosi. Non essere iracondo, né risentirti subito davanti un affronto. Non essere molto arrabbiato, anche se la rabbia può albergare in un uomo saggio, ma essa scivola subito via; la rabbia abita a lungo solo in seno agli stolti. È da folli pensare alla cattiveria dei nostri tempi, quando dovremmo invece pensare alla cattiveria dei nostri cuori: anche in questi tempi difficili godiamo di molti benefici. È da stolti pensare tristemente alla bontà di una volta, come se nei tempi passati non c'era da lamentarsi allo stesso modo di oggi: questo avviene perché non siamo mai soddisfatti e perché non siamo in pace con Dio.
11 Versetti 11-22 La sapienza è un bene come una eredità, anzi meglio. Essa protegge dalle tempeste e dal caldo torrido dei guai. La ricchezza non allungherà la vita naturale, ma la vera saggezza darà il benessere spirituale, e rafforzare gli uomini nelle loro sofferenze. Pensiamo ad operare per Dio e alla fine tutto si metterà per il meglio. Nell'essere giusti, non lasciamoci guidare dalle passioni ma dallo zelo per Dio. Non essere presuntuoso della tua abilità e non trovare difetti in ogni cosa, né mettere il naso dove non ti interessa. Coloro che non avranno timore di Dio e la paura dell'inferno, non eviteranno quei peccati che rovinano la loro salute e il loro patrimonio, e li esporranno alla giustizia pubblica. Ma quelli che veramente hanno timore di Dio hanno lo scopo di servire in modo costante. Se diciamo che non abbiamo peccato, inganniamo noi stessi. Ogni vero credente è pronto a dire: "Dio, abbi pietà di me peccatore." Non dimenticare che essere giusti e camminare in novità di vita è l'unica vera prova di fede nella giustizia del Redentore. La saggezza ci insegna a non essere risentiti davanti agli affronti. Non essere desideroso di sapere cosa dicono gli altri di te: se ne parlano bene, alimentano il tuo orgoglio, se in male, il tuo odio. Fai in modo di essere approvato da Dio e dalla tua coscienza, e quindi non ascoltare ciò che gli uomini dicono di te: sarà più facile passare per una ventina di insulti che vendicartene di uno. Quando una qualsiasi male ci è fatto, consideriamo se non abbiamo fatto così agli altri.
23 Versetti 23-29 Salomone, ricercando la natura e la ragione delle cose, rimase miseramente deluso. Ma ne parla con dolore devoto. Solo colui che vuole costantemente piacere a Dio troverà una via d'uscita, ma il peccatore incurante probabilmente si abbatterà senza speranza. Salomone ora scopre il suo più grande peccato: la passione per le numerose donne straniere (1 Re). Come mai proprio lui è stato ingannato? Se si volgeva al bene, avrebbe raccolto altrettanto. Ma ora egli mette in guardia gli altri: ecco i peccati in cui era caduto. L'uomo pio con gratitudine cerca e trova una donna virtuosa e prudente che diventa sua moglie, ma coloro che perseguono le vie di Salomone non la troveranno così. Egli fa risalire su tutte le sue colpe alla causa. È chiaro che l'uomo è corrotto e ribelle per sua scelta. È triste vedere come l'uomo, che Dio ha fatto, scopre così tanti modi per rendersi malvagio e miserabile. Benediciamo Gesù Cristo e cerchiamo la sua grazia per essere annoverati tra il suo popolo eletto.
I vantaggi di un buona fama, della morte sulla vita, del dolore sulla vana allegria Ec 7:1-6
Per quanto riguarda l'oppressione, la rabbia e il malcontento Ec 7:7-10
Vantaggi della saggezza Ec 7:11-22
L'esperienza del male nel peccato Ec 7:23-29
Versetti 1-6
Una reputazione di pietà e di onestà è più desiderabile di tutte le ricchezze e dei piaceri di questo mondo. È meglio partecipare a un funerale che ad una festa. Comunque si può andare senza problemi in entrambi le occasioni: il nostro Salvatore festeggiò in occasione delle nozze del suo amico di Cana, e pianse sulla tomba del suo amico a Betania. Ma, considerando come reputiamo migliori le cose vane e i piaceri della carne, è meglio andare in una casa di lutto, per imparare la fine dell'uomo in questo mondo. La compostezza è meglio della gioia e dell'allegria. È meglio per noi che è meglio per le nostre anime, anche se sono cose non piacevoli ai nostri sensi. È meglio essere ripresi dal rimprovero del saggio, che essere gratificati dal canto degli stolti.La risata dello stolto passa subito e alla fine quella essa porterà tristezza.
7 Versetti 7-10
Le nostre prove e difficoltà sono spesso migliori di quanto ci appaiono a prima vista. Sicuramente è meglio essere pazienti nello spirito, che orgogliosi e frettolosi. Non essere iracondo, né risentirti subito davanti un affronto. Non essere molto arrabbiato, anche se la rabbia può albergare in un uomo saggio, ma essa scivola subito via; la rabbia abita a lungo solo in seno agli stolti. È da folli pensare alla cattiveria dei nostri tempi, quando dovremmo invece pensare alla cattiveria dei nostri cuori: anche in questi tempi difficili godiamo di molti benefici. È da stolti pensare tristemente alla bontà di una volta, come se nei tempi passati non c'era da lamentarsi allo stesso modo di oggi: questo avviene perché non siamo mai soddisfatti e perché non siamo in pace con Dio.
11 Versetti 11-22
La sapienza è un bene come una eredità, anzi meglio. Essa protegge dalle tempeste e dal caldo torrido dei guai. La ricchezza non allungherà la vita naturale, ma la vera saggezza darà il benessere spirituale, e rafforzare gli uomini nelle loro sofferenze. Pensiamo ad operare per Dio e alla fine tutto si metterà per il meglio. Nell'essere giusti, non lasciamoci guidare dalle passioni ma dallo zelo per Dio. Non essere presuntuoso della tua abilità e non trovare difetti in ogni cosa, né mettere il naso dove non ti interessa. Coloro che non avranno timore di Dio e la paura dell'inferno, non eviteranno quei peccati che rovinano la loro salute e il loro patrimonio, e li esporranno alla giustizia pubblica. Ma quelli che veramente hanno timore di Dio hanno lo scopo di servire in modo costante. Se diciamo che non abbiamo peccato, inganniamo noi stessi. Ogni vero credente è pronto a dire: "Dio, abbi pietà di me peccatore." Non dimenticare che essere giusti e camminare in novità di vita è l'unica vera prova di fede nella giustizia del Redentore. La saggezza ci insegna a non essere risentiti davanti agli affronti. Non essere desideroso di sapere cosa dicono gli altri di te: se ne parlano bene, alimentano il tuo orgoglio, se in male, il tuo odio. Fai in modo di essere approvato da Dio e dalla tua coscienza, e quindi non ascoltare ciò che gli uomini dicono di te: sarà più facile passare per una ventina di insulti che vendicartene di uno. Quando una qualsiasi male ci è fatto, consideriamo se non abbiamo fatto così agli altri.
23 Versetti 23-29
Salomone, ricercando la natura e la ragione delle cose, rimase miseramente deluso. Ma ne parla con dolore devoto. Solo colui che vuole costantemente piacere a Dio troverà una via d'uscita, ma il peccatore incurante probabilmente si abbatterà senza speranza. Salomone ora scopre il suo più grande peccato: la passione per le numerose donne straniere (1 Re). Come mai proprio lui è stato ingannato? Se si volgeva al bene, avrebbe raccolto altrettanto. Ma ora egli mette in guardia gli altri: ecco i peccati in cui era caduto. L'uomo pio con gratitudine cerca e trova una donna virtuosa e prudente che diventa sua moglie, ma coloro che perseguono le vie di Salomone non la troveranno così. Egli fa risalire su tutte le sue colpe alla causa. È chiaro che l'uomo è corrotto e ribelle per sua scelta. È triste vedere come l'uomo, che Dio ha fatto, scopre così tanti modi per rendersi malvagio e miserabile. Benediciamo Gesù Cristo e cerchiamo la sua grazia per essere annoverati tra il suo popolo eletto.