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Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio e disse:

«Nella mia angoscia ho invocato il Signore

ed egli mi ha esaudito;

dal profondo degli inferi ho gridato

e tu hai ascoltato la mia voce.

Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare

e le correnti mi hanno circondato;

tutti i tuoi flutti e le tue onde

sono passati sopra di me.

Io dicevo: Sono scacciato

lontano dai tuoi occhi;

eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio.

Le acque mi hanno sommerso fino alla gola,

l'abisso mi ha avvolto,

l'alga si è avvinta al mio capo.

Sono sceso alle radici dei monti,

la terra ha chiuso le sue spranghe

dietro a me per sempre.

Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita,

Signore mio Dio.

Quando in me sentivo venir meno la vita,

ho ricordato il Signore.

La mia preghiera è giunta fino a te,

fino alla tua santa dimora.

Quelli che onorano vane nullità

abbandonano il loro amore.

10 Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio

e adempirò il voto che ho fatto;

la salvezza viene dal Signore».

11 E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto.