Matteo 11
Giovanni il battista credeva in Gesù?
Quando Giovanni battezzò Gesù, affermò che era il Figlio di Dio (Gv 1:34). Ma più tardi, quando era in prigione, ebbe qualche dubbio e chiese a Gesù (tramite i suoi discepoli) se lui era colui che doveva venire. Questo non è una contraddizione, ma semplicemente un naturale cambiamento nel passare del tempo delle convinzioni di Giovanni. Forse questo dubbio gli venne perché si aspettava (come molti Giudei) un Messia che avrebbe giudicato e punito (Mt 3:11), ma vedeva invece un Gesù che guariva, risuscitava e evangelizzava i poveri (Mt 11:4-5). Non sapeva che il giudizio e la punizione definitivi sarebbero venuti dopo la sofferenza, alla seconda venuta di Gesù Cristo. In ogni caso, anche se non possiamo essere sicuri della motivazione della domanda di Giovanni mentre era in prigione, non è impossibile anche dopo le sue giuste affermazioni mentre battezzava.

11 Chi è più grande di Giovanni il battista?
Prima Gesù disse che nessuna persona è più grande di Giovanni il battista. Ma subito dopo sembra di contraddirsi dicendo che il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di Giovanni il battista. La spiegazione è che nella prima parte Gesù parlava di quelli che erano vissuti fino a quel punto. Giovanni era superiore a loro, perché era il profeta che preparò la via per il Messia, cioè Gesù stesso (Mal 3:1). Nel piano di Dio, che trovò il suo culmine nel Messia, Giovanni ebbe il ruolo più importante fino a quel tempo. Ma nel nuovo regno dei cieli che Gesù stava inaugurando (Mt 3:2), anche il più piccolo membro è superiore a Giovanni il battista. Non perché è più bravo (e infatti dubito che qualcuno di noi sia migliore di lui), ma perché gode di tutti i privilegi di una comunione con Dio attraverso Gesù Cristo che Giovanni non ebbe. Similmente, in Lu 10:23-24, i discepoli, che videro l'inizio del regno, erano più beati dei profeti e re dell'Antico Testamento, che desiderarono di vederlo ma non lo videro.

12 Cosa significa che il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono?
Gesù, parlando di Giovanni il battista, disse che nel breve periodo fra il ministero di Giovanni e quel momento in cui Gesù parlava (anche se probabilmente è anche vero dopo quel momento, fino ad oggi), il regno dei cieli fu preso a forza. Lu 16:16 ha un'affermazione simile, che dopo Giovanni tutti entrano nel regno di Dio a forza.
Molte interpretazioni di questi versetti sono state proposte, e dipendono soprattutto dal significato dato alle parole âéάæåôáé (biazetai) e âéáóôáὶ (biastai). Matteo dice che i regno âéάæåôáé e i âéáóôáὶ se ne impadroniscono o lo rapiscono; Luca dice che tutti lo entrano âéάæåôáé. Questi sono gli unici versetti nel Nuovo Testamento in cui le parole appaiono. Però, nella letteratura greca, άæåôáé puavere il senso di essere attaccato (se il verbo è passivo) o di avanzare con forza (se il verbo è medio). Il secondo senso è molto più comune. Il sostantivo âéáóôáὶ più raro, ma ha sempre il significato negativo di violenza, e non quello positivo di forza con coraggio. Inoltre, la parola tradotta "impadronire" ha quasi sempre un senso negativo (ma non sempre, per esempio At 8:39). Quindi, tutte e due le principali interpretazioni danno un senso negativo a âéáóôáὶ. Uomini violenti cercarono, e cercano ancora, di controllare il regno: uomini come gli zeloti, i farisei, gli indemoniati, Erode, i capi dei Giudei al tempo di GesAlcune altre interpretazioni danno comunque un senso positivo al sostantivo (persone decise, coraggiose, devono prendere il regno per portarlo ad altri), ma mi sembrano meno probabili.
Per il verbo âéάæåôáé, di queste due interpretazioni principali una dice che il senso in questo versetto deve essere deciso dal contesto dell'uso di âéáóôáὶ, per cui risulta la traduzione "il regno attaccato con forza e i violenti lo rapiscono". Questa è la traduzione di tutte le versioni italiani principali. In quel caso il significato della prima parte è simile a quello della seconda parte. L'altra interpretazione prende il significato più comune di άæåôáé, cio"il regno avanza con forza, ma i violenti lo rapiscono". Questa interpretazione va bene nel contesto di Mt 11, in cui vediamo sia l'avanzo sia l'opposizione al regno. È difficile decidere quale di queste due interpretazioni sia quella intesa da Matteo, ma in ogni caso tutte e due sono affermazioni vere. In Lu 16:16, invece, è meglio prendere il secondo significato: il regno è annunciato, quindi tutti devono sforzarsi ad entrare (non "usare la forza per entrare").

14 Giovanni il battista era Elia?
Vedi il commento su Giovanni 1:21-25.