Genesi 6
Chi erano i figli di Dio e i giganti?
Ci sono tre possibili interpretazioni per l'identità dei figli di Dio. Storicamente (già dal libro di 1Enoc nel 200 a.C.), quella più comune è che sono degli angeli caduti. Infatti il termine 'figli di Dio' in ogni altro brano dell'Antico Testamento (Giob 1:6; 2:1; 38:7) significa 'angeli'. È possibilmente sostenuta da 1P 3:19-20, che dice che degli spiriti furono ribelli al tempo di Noè. Ma anche questo è un brano con varie possibili interpretazioni (vedi il commento su 1Pietro 3:19-20), e la natura della ribellione non è specificata da Pietro. Anche 2P 2:4 e Giuda 6 probabilmente si riferiscono a questa interpretazione. Dall'altra parte, ci sono comunque alcuni problemi con questa interpretazione:
1. Gesù insegnò che gli angeli non si sposano (Mc 12:25), ma ciò non esclude necessariamente la possibilità che angeli caduti sposino degli umani. Infatti nel Vangelo, sono gli "angeli nel cielo" che non si sposano; come gli uomini nel cielo non si sposano ma sulla terra sì, forse gli angeli nel cielo non si sposano, ma quelli caduti (sulla terra) possono. Ma in pratica nessuno lo sa.
2. Non si sa se gli angeli, che sono esseri spirituali, possano avere rapporti sessuali con umani. Possono senz'altro prendere la forma umana e interagire con il mondo fisico (ce ne sono tanti esempi nella Bibbia), ma non sappiamo più di questo. Forse gli angeli solo possedettero il corpo di alcuni uomini, come gli demoni al tempo di Gesù. In quel caso, il risultato sarebbe come la terza interpretazione qui sotto.
3. Non è chiaro perché l'umanità fu punita in Gen 6:3 per il peccato degli angeli, solo che forse le donne che hanno sposato gli angeli non erano senza colpa nel matrimonio.
Un'altra interpretazione è che i 'figli di Dio' erano i discendenti di Set, che seguivano Dio (perché l'Antico Testamento chiama a volte i seguaci di Dio i suoi figli, anche se il termine 'figli di Dio' non è mai usato di loro), mentre le 'figlie degli uomini' erano i discendenti di Caino, che si allontanavano da Dio. Cioè, ci furono dei matrimoni misti fra i seguaci di Dio e i non seguaci di Dio, con il risultato naturale non del miglioramento delle donne empie, ma dell'abbassamento del comportamento degli uomini pii. Però, sarebbero usi strani dei termini 'figli di Dio' e 'figlie degli uomini', soprattutto quando "uomini" nel primo versetto significa tutti gli uomini e non solo una parte. È anche difficile capire perché i figli di tali coppie erano dei giganti e più potenti delle altre persone, come dice Gen 6:4.
La terza interpretazione è che 'figli di Dio' era un titolo usato per dei re ed altri nobili, e che loro sposavano tutte le donne che volevano. Cioè, Gen 6:2 descrive il peccato di poligamia, mentre Gen 6:5 descrive l'ingiustizia di questi re tiranni. Il racconto di Lamec (Gen 4:19-24) in questo caso diventerebbe parallelo: descrive un poligamo malvagio. Vedi il commento su Genesi 4:19.
Per quanto riguardo i giganti, tre parole sono usate in Gen 6:4. Una è nefilim. L'unica altra volta che è usata nella Bibbia è in Num 13:33, dove descrive i figli di Anac, che erano più grandi delle spie degli Israeliti (vedi anche Dt 1:28; 9:2). Non erano della stessa razza dei nefilim in Genesi, perché quelli ai tempi di Noè furono distrutti dal diluvio. Quindi la traduzione 'giganti' è giusta, ed erano uomini più alti di normale, anche se non possiamo dire quanto. Erano anche uomini potenti (o degli eroi) e famosi. Sembrano di essere dei giganti che furono guerrieri importanti, che erano comuni nella mitologia dell'antichità. Per i giganti posteriori, vedi il commento su 2Samuele 21:15-22.

Se Dio disse che i giorni dell'uomo sarebbero durati 120 anni, perché molte persone dopo il diluvio vissero per più di questo periodo?
Dio diede questo avvertimento prima del diluvio di Noè. Dall'altra parte, Noè stesso visse per 950 anni, di cui 350 dopo il diluvio (Gen 9:28-29), e molti dei suoi discendenti vissero più di 120 anni. Però, Gen 6:3 non si riferisce alla durata della vita di ogni persona. Invece era un'affermazione che l'uomo (nel senso dell'umanità) sarebbe distrutta entro 120 anni. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore, e lui e la sua famiglia furono salvati dalla distruzione dell'umanità (Gen 6:7-8). Poi Dio aspettò per molti anni mentre Noè preparava l'arca (1P 3:20).

Dio cambia? Si pente di quello che fa?
Vedi il commento su Giacomo 1:17.

In che senso era Noè giusto e integro?
Questo versetto non afferma che Noè era perfetto, e non lo dobbiamo considerare in quel modo. Era un peccatore, come tutti dopo la caduta di Adamo (vedi Gen 9:21). Il versetto dice solo che era giusto e integro "ai suoi tempi" o "tra i suoi contemporanei" (come la C.E.I. e la Nuova Diodati). Gen 7:1 dice similmente. Cioè, in confronto con gli altri, era più giusto. Infatti, non solo in confronto con i suoi contemporanei, ma in confronto con tutti dell'Antico Testamento, di cui è contato fra i tre più giusti (Ez 14:14,20). In alcune versioni (soprattutto in inglese), "integro" è tradotto invece "perfetto". Ma la parola non ha il senso di perfezione morale. Lo vediamo da Giob 1:1,8; 2:3,8; 9:21-22; 12:4; 27:5; 31:6 in cui Dio, Giobbe stesso, e la moglie di Giobbe chiamano Giobbe integro - la stessa parola che è usata in Gen 6:9. Eppure Giobbe sapeva che non si poteva essere giusti davanti a Dio (Giob 9:2), e che aveva iniquità, peccato, e trasgressioni (Giob 10:6; 14:16-17).

19 Quanti animali di ogni specie entrarono nell'arca?
In Gen 6:19-20 Dio disse a Noè di far entrare un maschio e una femmina di ogni specie, anche degli uccelli. Però in Gen 7:2-3 Dio gli disse di far entrare un maschio e una femmina di ogni specie di animale impuro, sette paia degli animali puri, e sette paia di ogni specie di uccello. Anche se supponiamo due fonti diverse, è difficile credere che il redattore del testo che unì le fonti non si sia reso conto della differenza. È probabile invece che il redattore o autore abbia visto la differenza, ma che non gli sembrava una contraddizione. Nel capitolo 6 o c'è un riassunto di tutte le istruzioni che Dio diede a Noè (senza raccontare tutti i dettagli che Dio diede), o prima Dio diede delle istruzioni generali e poi nel capitolo 7 diede delle istruzioni più precise. In ogni caso, diverse paia di animali puri erano ovviamente necessarie, perché dopo il diluvio Noè fece un sacrificio di ogni specie di animali puri e uccelli puri (Gen 8:20). La distinzione fra animali puri e uccelli puri in quel versetto suggerisce anche la corretta interpretazione di Gen 7:3: Noè non prese sette paia di ogni specie di uccelli (che contraddirebbe Gen 6:20), ma solo sette paia degli uccelli puri, come prese anche sette paia degli animali puri in Gen 7:2.