1 Corinzi 3
11 Chi è il fondamento della chiesa?
La natura del linguaggio metaforico è che un autore può usare un'immagine in modi diversi in passi diversi. Così in 1Cor 3:11 Paolo dice che Gesù è il fondamento della chiesa, nel senso di essere l'ultima base. Ma in Ef 2:20 Paolo dice che gli apostoli e i profeti sono il fondamento della chiesa, nel senso di essere la base su cui tutto è costruito, ma non l'ultima base; infatti proseguendo dicendo in quel versetto che benché gli apostoli e i profeti siano il fondamento, Cristo Gesù è la pietra angolare (su cui il fondamento è costruito). Quindi i brani usano la stessa immagine (del fondamento) per dire la stessa cosa, ma utilizzando l'immagine in due modi diversi.

13 Cosa significa la prova dal fuoco?
Paolo dice che l'opera di tutti quelli che costruiscono la chiesa sarà resa visibile al ritorno di Gesù Cristo, che apparirà come un fuoco che proverà l'opera. Se l'opera supera la prova, la persona riceverà una ricompensa; ma se l'opera viene arsa dalla prova, la persona sarà salvata ma riceverà un danno o perdita (probabilmente della ricompensa), come se fosse salvata attraverso il fuoco (ma solo l'opera passa per il fuoco, non la persona, e non è per la purificazione dei peccati). Questi versetti si riferiscono ad una dottrina insegnata poche volte, ma comunque chiaramente, dalla Bibbia, che ci sono gradi di ricompensa in cielo. La salvezza non è in dubbio, ma ci sono diversi livelli. Non sappiamo la natura di queste ricompense (tranne in 1Cor 4:5), ma sono insegnate in Dan 12:3; Mt 20:20-23; 25:14-20; Lu 12:41-48. Questo brano dice che le ricompense sono assegnate in base all'opera per edificare la chiesa, non tanto per i risultati (che dipendono da Dio), ma secondo la fedeltà e l'impegno secondo i doni ricevuti da Dio (1Cor 3:5-8).
Vedi il commento su Matteo 20:1-16.

19 Come può Paolo citare delle parole di Elifaz come ispirate, quando Elifaz fu rimproverato per averle detto a Giobbe?
In questo versetto Paolo usa la solita formula di introduzione quando cita le Scritture, "è scritto", per citare Giob 5:13, che fanno parte di un discorso di uno degli amici di Giobbe. Però alla fine del libro Dio disse a Elifaz che la sua ira era accesa contro di lui perché Elifaz non aveva parlato di Dio secondo la verità (Giob 42:7-8). Questi versetti ci aiutano a capire due cose riguardo al significato dell'ispirazione della Bibbia, quando affermiamo che le Scritture sono la Parola di Dio: non ogni affermazione nella Bibbia è vera, e affermazioni possono essere vere anche se non ispirate.
1. Ogni affermazione della Bibbia è vera, ma non ogni affermazione nella Bibbia è vera. Per esempio, in Sal 14:1 è scritto "Non c'è Dio". Ma è un'affermazione nella Bibbia che non è quello che la Bibbia insegna. Infatti il versetto completo è, "Lo stolto ha detto in cuor suo, 'Non c'è Dio'". Questa affermazione, che lo stolto ha detto così, è vera, non quello che lo stolto ha detto. Similmente, i discorsi di Elifaz e dei suoi amici non erano ispirati, e infatti erano per lo più sbagliati, e non vanno citati come ispirati per rivelare la verità su Dio. Ma dire che Elifaz disse così è vero, ed un'affermazione ispirata da Dio.
2. Ma detto ciò, Elifaz e i suoi amici dissero comunque delle cose giuste. Nessuno sbaglia il 100% delle volte. Quindi anche se il punto del suo discorso era sbagliato, Elifaz fece delle affermazioni giuste prima di arrivare ad una conclusione sbagliata. (Infatti, per Elifaz Giobbe era il sapiente che Dio stava punendo; la realtà è che Dio veramente prende il sapiente nella sua astuzia, ma era Elifaz e non Giobbe che erroneamente si teneva sapiente in quanto poteva spiegare la situazione, e che Dio contraddiceva.) Spesso la Bibbia cita delle affermazioni vere per sostenere quello che dice, senza per questo rendere le affermazioni ispirate da Dio. Per alcuni altri casi, vedi il commento su Atti 17:28. Però, la citazione in questo versetto è unica in quanto viene dalle Scritture stesso, ed è introdotta nel solito modo per citazioni scritturali, anche se il testo citato è vero ma non ispirato. Dobbiamo capire 1Cor 3:19 nel senso, "Come è scritto nelle Scritture ispirate, che Elifaz ha giustamente detto benché non ispirato in tutto il suo discorso, che Dio prende i sapienti nella loro astuzia". Naturalmente, da quando Paolo nella sua lettera ispirata lo cita, diventa un'affermazione ispirata e autorevole. Un'alternativa è prendere " è scritto" nel senso "è un'affermazione ispirata nelle Scritture", e considerare Elifaz ispirato quando disse questa e le altre affermazioni vere del suo discorso, benché non ispirato nella maggior parte del discorso. In caso di questo genere è Gv 11:49-51.