C.E.I.:Tito 2,3-53 Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, 4 per formare le giovani all'amore del marito e dei figli, 5 ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo. | Nuova Riveduta:Tito 2,3-53 anche le donne anziane abbiano un comportamento conforme a santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre del bene, 4 per incoraggiare le giovani ad amare i mariti, ad amare i figli, 5 a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata. | Nuova Diodati:Tito 2,3-53 Parimenti le donne anziane abbiano un comportamento conveniente a persone sante, non siano calunniatrici, non schiave di molto vino, ma maestre nel bene, 4 per insegnare alle giovani ad amare i loro mariti, ad amare i loro figli, 5 a essere assennate, caste, dedite ai lavori di casa, buone, sottomesse ai propri mariti, affinché la parola di Dio non sia bestemmiata. | Riveduta 2020:Tito 2,3-53 allo stesso modo le donne anziane abbiano un comportamento conforme a santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre di ciò che è buono, 4 affinché insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figli, 5 a essere assennate, pure, dedite ai lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, affinché la parola di Dio non sia bestemmiata. |
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