Marco 1,1-16,81,1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. 3 Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, 4 si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5 Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico 7 e predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. 8 Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». 9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10 E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. 11 E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. 14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». 16 Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». 18 E subito, lasciate le reti, lo seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20 Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. 21 Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. 22 Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23 Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: 24 «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». 25 E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo». 26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27 Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». 28 La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. 29 E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31 Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. 32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 35 Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. 36 Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce 37 e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38 Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. 40 Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». 41 Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». 42 Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. 43 E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 44 «Guarda di non dir niente a nessuno, ma va', presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro». 45 Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. 2,1 Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. 3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». 6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». 8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 11 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua». 12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». 13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. 14 Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì. 15 Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17 Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori». 18 Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 19 Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. 21 Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. 22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi». 23 In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. 24 I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». 25 Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? 26 Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». 27 E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! 28 Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». 3,1 Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, 2 e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 3 Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». 4 Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». 5 Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata. 6 E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. 7 Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. 8 Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. 9 Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. 10 Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. 11 Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12 Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero. 13 Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. 14 Ne costituì Dodici che stessero con lui 15 e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; 17 poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; 18 e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo 19 e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. 20 Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. 21 Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «È fuori di sé». 22 Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni». 23 Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana? 24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; 25 se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. 26 Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. 27 Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. 28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna». 30 Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito immondo». 31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». 33 Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34 Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre». 4,1 Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la riva. 2 Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3 «Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. 4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5 Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo; 6 ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. 7 Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8 E un'altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno». 9 E diceva: «Chi ha orecchi per intendere intenda!». 10 Quando poi fu solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: 11 «A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, 12 perché: guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato». 13 Continuò dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? 14 Il seminatore semina la parola. 15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. 16 Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, 17 ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. 18 Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, 19 ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. 20 Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno». 21 Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? 22 Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». 24 Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». 26 Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28 Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29 Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura». 30 Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31 Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; 32 ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra». 33 Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. 34 Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa. 35 In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36 E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. 37 Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. 38 Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?». 39 Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. 40 Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». 41 E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?». 5,1 Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. 2 Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. 3 Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, 4 perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. 6 Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, 7 e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». 8 Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!». 9 E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti». 10 E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione. 11 Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. 12 E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». 13 Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. 14 I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto. 15 Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16 Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. 17 Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. 18 Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui. 19 Non glielo permise, ma gli disse: «Va' nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato». 20 Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati. 21 Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. 22 Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 23 e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». 24 Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 25 Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia 26 e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, 27 udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: 28 «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita». 29 E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male. 30 Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». 31 I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?». 32 Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33 E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 34 Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male». 35 Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36 Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». 37 E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. 39 Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40 Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. 41 Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!». 42 Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43 Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare. 6,1 Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. 2 Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? 3 Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. 4 Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando. 7 Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 8 E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; 9 ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 10 E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. 11 Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». 12 E partiti, predicavano che la gente si convertisse, 13 scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano. 14 Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui». 15 Altri invece dicevano: «È Elia»; altri dicevano ancora: «È un profeta, come uno dei profeti». 16 Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!». 17 Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. 18 Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». 19 Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 20 perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. 21 Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea. 22 Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 23 E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». 24 La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 25 Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». 26 Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. 27 Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa. 28 La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 29 I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. 30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. 32 Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. 33 Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 34 Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35 Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; 36 congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare». 37 Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». 38 Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». 39 Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. 40 E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. 41 Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 42 Tutti mangiarono e si sfamarono, 43 e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. 44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. 45 Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. 46 Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. 47 Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. 48 Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49 Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma», e cominciarono a gridare, 50 perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!». 51 Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. 53 Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. 54 Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, 55 e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. 56 E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano. 7,1 Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. 2 Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - 3 i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, 4 e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - 5 quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?». 6 Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 7 Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. 8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 9 E aggiungeva: «Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10 Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. 11 Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 12 non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte». 14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: 15 non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». 16 17 Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. 18 E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. 20 Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo». 24 Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. 25 Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. 26 Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. 27 Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28 Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 29 Allora le disse: «Per questa tua parola va', il demonio è uscito da tua figlia». 30 Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. 31 Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. 33 E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano 37 e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!». 8,1 In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: 2 «Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. 3 Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano». 4 Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?». 5 E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette». 6 Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. 7 Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli. 8 Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati. 9 Erano circa quattromila. E li congedò. 10 Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta. 11 Allora vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 12 Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione». 13 E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda. 14 Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. 15 Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16 E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». 17 Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, 19 quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». 20 «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». 21 E disse loro: «Non capite ancora?». 22 Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo. 23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». 24 Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano». 25 Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa. 26 E lo rimandò a casa dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio». 27 Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». 28 Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti». 29 Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30 E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. 31 E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32 Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». 34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. 36 Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? 37 E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? 38 Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». 9,1 E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza». 2 Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4 E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. 5 Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». 6 Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. 7 Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». 8 E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro. 9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. 10 Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti. 11 E lo interrogarono: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». 12 Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. 13 Orbene, io vi dico che Elia è già venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui». 14 E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. 15 Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. 16 Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». 17 Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. 18 Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 19 Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». 20 E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. 21 Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; 22 anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23 Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». 24 Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più». 26 E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. 28 Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». 29 Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». 30 Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà». 32 Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. 33 Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». 34 Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. 35 Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». 36 E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: 37 «Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». 38 Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. 40 Chi non è contro di noi è per noi. 41 Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. 42 Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. 43 Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. 44 45 Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. 46 47 Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, 48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49 Perché ciascuno sarà salato con il fuoco. 50 Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». 10,1 Partito di là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. 2 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». 3 Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4 Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». 5 Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6 Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 7 per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. 8 Sicché non sono più due, ma una sola carne. 9 L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». 10 Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11 «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio». 13 Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. 14 Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 15 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». 16 E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. 17 Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». 20 Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». 21 Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni. 23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 24 I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26 Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». 27 Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio». 28 Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». 29 Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, 30 che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. 31 E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi». 32 Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: 33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, 34 lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». 35 E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». 36 Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: 37 «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38 Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». 39 E Gesù disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io ricevo anche voi lo riceverete. 40 Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». 41 All'udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. 42 Allora Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. 43 Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 44 e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. 45 Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». 46 E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47 Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 48 Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49 Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». 50 Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51 Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». 52 E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada. 11,1 Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2 e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. 3 E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito». 4 Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5 E alcuni dei presenti però dissero loro: «Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?». 6 Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. 7 Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. 8 E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. 9 Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10 Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli! 11 Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània. 12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13 E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. 14 E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono. 15 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 16 e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17 Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!». 18 L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19 Quando venne la sera uscirono dalla città. 20 La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato». 22 Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! 23 In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 24 Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati». 26 27 Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: 28 «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?». 29 Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. 30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31 Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto? 32 Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. 33 Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose». 12,1 Gesù si mise a parlare loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. 2 A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. 3 Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. 4 Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. 5 Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6 Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! 7 Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra. 8 E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9 Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. 10 Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; 11 dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»? 12 Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. 13 Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. 14 E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda». 16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». 17 Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui. 18 Vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: 19 «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 20 C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; 21 allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, 22 e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie». 24 Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? 25 Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26 A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? 27 Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore». 28 Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi». 32 Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; 33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo. 35 Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? 36 Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. 37 Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri. 38 Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39 avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40 Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave». 41 E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. 42 Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. 43 Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44 Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». 13,1 Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2 Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta». 3 Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: 4 «Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?». 5 Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v'inganni! 6 Molti verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. 7 E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori. 9 Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. 10 Ma prima è necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. 11 E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 13 Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 14 Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano ai monti; 15 chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a prender qualcosa nella sua casa; 16 chi è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 17 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 Pregate che ciò non accada d'inverno; 19 perché quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà. 20 Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è là", non ci credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto. 24 In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore 25 e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. 26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. 27 Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. 28 Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; 29 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. 33 State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. 34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. 35 Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, 36 perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. 37 Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!». 14,1 Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2 Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo». 3 Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. 4 Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? 5 Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. 6 Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; 7 i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. 8 Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto». 10 Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. 11 Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo. 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13 Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo 14 e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta; là preparate per noi». 16 I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. 17 Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. 18 Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». 19 Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». 20 Ed egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. 21 Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!». 22 Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. 25 In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». 26 E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27 Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. 28 Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 29 Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò». 30 Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano anche tutti gli altri. 32 Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». 33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34 Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». 35 Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. 36 E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». 37 Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? 38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39 Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. 40 Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli. 41 Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino». 43 E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44 Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». 45 Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò. 46 Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. 47 Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. 48 Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. 49 Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!». 50 Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. 51 Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. 52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo. 53 Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. 55 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56 Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi. 57 Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58 «Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo». 59 Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?». 62 Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo». 63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte. 65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo percuotevano. 66 Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote 67 e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». 68 Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. 69 E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli». 70 Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo». 71 Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite». 72 Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto. 15,1 Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. 2 Allora Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 3 I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. 4 Pilato lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». 5 Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. 6 Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta. 7 Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. 8 La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. 9 Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?». 10 Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11 Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. 12 Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». 13 Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». 14 Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». 15 E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. 16 Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. 17 Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. 18 Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». 19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. 21 Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. 22 Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, 23 e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. 24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. 25 Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. 26 E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. 27 Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. 28 29 I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30 salva te stesso scendendo dalla croce!». 31 Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso! 32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. 33 Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. 34 Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 35 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». 36 Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». 37 Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. 38 Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso. 39 Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!». 40 C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, 41 che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. 42 Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, 43 Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. 45 Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. 46 Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. 47 Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. 16,1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2 Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?». 4 Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. 5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. 7 Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». 8 Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.
| Marco 1,1-16,8(Is 42:1; At 10:38; Fl 2:7) Predicazione di Giovanni il battista Mt 3:1-12; Lu 3:1-18; Gv 1:6-8, 15-37 1,1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio. 2 Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia: «Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via. 3 Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"». 4 Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati. 5 E tutto il paese della Giudea e tutti quelli di Gerusalemme accorrevano a lui ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Giovanni era vestito di pelo di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, e si nutriva di cavallette e di miele selvatico. 7 E predicava, dicendo: «Dopo di me viene colui che è più forte di me; al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. 8 Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito Santo». Battesimo e tentazione di Gesù Cristo =(Mt 3:13-17; 4:1-11; Lu 3:21-23; 4:1-13) Gv 1:31-34 9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 A un tratto, come egli usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11 Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto». 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Gesù Cristo in Galilea =(Mt 4:12-17; Lu 4:14-15) 14 Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando il vangelo di Dio e dicendo: 15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo». Primi discepoli di Gesù Cristo =(Mt 4:18-22; Lu 5:1-11) Gv 1:35-43 16 Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 17 Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini». 18 Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 19 Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; 20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui. Gesù scaccia un demonio a Capernaum =Lu 4:31-37 (Mr 5:1-17; At 10:38) 21 Vennero a Capernaum; e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava. 22 Essi si stupivano del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23 In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: 24 «Che c'è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di Dio!» 25 Gesù lo sgridò, dicendo: «Sta' zitto ed esci da costui!» 26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27 E tutti si stupirono e si domandavano tra di loro: «Che cos'è mai questo? È un nuovo insegnamento dato con autorità! Egli comanda perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono!» 28 La sua fama si divulgò subito dappertutto, nella circostante regione della Galilea. Gesù guarisce la suocera di Pietro =(Mt 8:14-15; Lu 4:38-39) 29 Appena usciti dalla sinagoga, andarono con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di Andrea. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; 31 egli, avvicinatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli. Altre guarigioni; missione in Galilea =(Mt 8:16-17; 4:23-25; Lu 4:40-44) 32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i malati e gli indemoniati; 33 tutta la città era radunata alla porta. 34 Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie, e scacciò molti demòni e non permetteva loro di parlare, perché lo conoscevano. 35 Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. 36 Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo; 37 e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano». 38 Ed egli disse loro: «Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto». 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando demòni. Gesù guarisce un lebbroso =(Mt 8:2-4; Lu 5:12-16) Lu 17:12-19 40 Venne a lui un lebbroso e, buttandosi in ginocchio, lo pregò dicendo: «Se vuoi, tu puoi purificarmi!» 41 Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio; sii purificato!» 42 E subito la lebbra sparì da lui, e fu purificato. 43 Gesù lo congedò subito, dopo averlo ammonito severamente, 44 e gli disse: «Guarda di non dire nulla a nessuno, ma va', mostrati al sacerdote, offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; questo serva loro di testimonianza». 45 Ma quello, appena partito, si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare apertamente in città; ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a lui. Gesù guarisce un paralitico =(Mt 9:1-8; Lu 5:17-26) Gv 10:31-38 2,1 Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo in Capernaum. Si seppe che era in casa, 2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunciava loro la parola. 3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini. 4 Non potendo farlo giungere fino a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dalla parte dov'era Gesù; e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati». 6 Erano seduti là alcuni scribi e ragionavano così in cuor loro: 7 «Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?» 8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che essi ragionavano così dentro di loro, e disse: «Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile, dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dirgli: "Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10 Ma, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, 11 io ti dico», disse al paralitico, «àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l'abbiamo mai vista». Chiamata di Levi =(Mt 9:9; Lu 5:27-28) Mt 4:18-22 13 Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la gente andava da lui, ed egli insegnava loro. 14 E, passando, vide Levi, figlio d'Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì. =(Mt 9:10-13; Lu 5:29-32) Lu 15:1-10; Sl 25:8-9 15 Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi discepoli; poiché ce n'erano molti che lo seguivano. 16 Gli scribi che erano tra i farisei, vedutolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangia con i pubblicani e i peccatori?» 17 Gesù, udito questo, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori». Il digiuno; parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi =(Mt 9:14-17; Lu 5:33-39) 18 I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare. Alcuni andarono da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?» 19 Gesù disse loro: «Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto; e allora, in quei giorni, digiuneranno. 21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via il vecchio, e lo strappo si fa peggiore. 22 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, e il vino si perde insieme con gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi». Gesù, Signore del sabato =(Mt 12:1-8; Lu 6:1-5) 23 In un giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a strappare delle spighe. 24 I farisei gli dissero: «Vedi! Perché fanno di sabato quel che non è lecito?» 25 Ed egli disse loro: «Non avete mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? 26 Com'egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?» 27 Poi disse loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; 28 perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». Gesù guarisce l'uomo dalla mano paralizzata =(Mt 12:9-14; Lu 6:6-11) 3,1 Poi entrò di nuovo nella sinagoga; là stava un uomo che aveva la mano paralizzata. 2 E l'osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per poterlo accusare. 3 Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati là nel mezzo!» 4 Poi domandò loro: «È permesso, in un giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?» Ma quelli tacevano. 5 Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: «Stendi la mano!» Egli la stese, e la sua mano tornò sana. 6 I farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, per farlo morire. Numerose guarigioni =Mt 12:15-21; Is 42:1-4 7 Poi Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e dalla Galilea una gran folla lo seguì; 8 e dalla Giudea, da Gerusalemme, dalla Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli faceva, andò da lui. 9 Egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta, per non farsi pigiare dalla folla. 10 Perché, avendone guariti molti, tutti quelli che avevano qualche malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!» 12 Ed egli ordinava loro con insistenza di non rivelare la sua identità. Gesù sceglie i dodici apostoli =Lu 6:12-16 (Mt 10:1-15; At 1:13) 13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli volle, ed essi andarono da lui. 14 Ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 Giacomo, figlio di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figli del tuono; 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariot, quello che poi lo tradì. Il peccato imperdonabile: la bestemmia contro lo Spirito Santo =(Mt 12:22-37; Lu 11:14-23) 20 Poi entrò in una casa e la folla si radunò di nuovo, così che egli e i suoi non potevano neppure mangiare. 21 I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano: «È fuori di sé». 22 Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l'aiuto del principe dei demòni». 23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: «Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. 25 Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. 26 Se dunque Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. 27 D'altronde nessuno può entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l'uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa. 28 In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; 29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno». 30 Egli parlava così perché dicevano: «Ha uno spirito immondo». La madre e i fratelli di Gesù =(Mt 12:46-50; Lu 8:19-21) 31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli; e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Una folla gli stava seduta intorno, quando gli fu detto: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano». 33 Egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?» 34 Girando lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre». Parabola del seminatore =(Mt 13:1-23; Lu 8:4-15) 4,1 Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva. 2 Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: 3 «Ascoltate: il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. 7 Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. 8 Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». 9 Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». 10 Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. 11 Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: 12 "Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati"». 13 Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole? 14 Il seminatore semina la parola. 15 Quelli che sono lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro. 16 E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia; 17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati. 18 E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola; 19 poi gli impegni mondani, l'inganno delle ricchezze, l'avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa. 20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno». La lampada sul candeliere =(Lu 8:16-18) Mt 5:15-16; Lu 11:33-36 21 Poi diceva ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il vaso o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul candeliere? 22 Poiché non vi è nulla che sia nascosto se non per essere manifestato; e nulla è stato tenuto segreto, se non per essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per udire oda». 24 Diceva loro ancora: «Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi sarà dato anche di più; 25 poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha». Il seme che da sé germoglia e cresce Is 55:10-11; 1Co 3:6-7; Fl 1:6 26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 La terra da se stessa porta frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta». Il granello di senape =(Mt 13:31-35; Lu 13:18-19) Da 2:34-35 30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo». 33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Gesù calma la tempesta =(Mt 8:18-27; Lu 8:22-25) 35 In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36 E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. 37 Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. 38 Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» 39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?» 41 Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?» Gesù guarisce l'indemoniato di Gerasa =(Mt 8:28-34; Lu 8:26-39) Mr 1:23-28; Sl 106:11; Is 49:24-25 5,1 Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. 4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. 5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. 6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 7 e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». 8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!» 9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti». 10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 11 C'era là un gran branco di porci che pascolava sul monte. 12 I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. 14 E quelli che li custodivano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna; la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. 15 Vennero da Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono. 16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all'indemoniato e il fatto dei porci. 17 Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via dai loro confini. 18 Com'egli saliva sulla barca, l'uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 19 Gesù non glielo permise, ma gli disse: «Va' a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te». 20 Ed egli se ne andò e cominciò a proclamare nella Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatte per lui. E tutti si meravigliavano. Gesù guarisce una donna e risuscita la figlia di Iairo =(Mt 9:18-26; Lu 8:40-56) 21 Gesù passò di nuovo in barca all'altra riva, e una gran folla si radunò attorno a lui; ed egli stava presso il mare. 22 Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 23 e lo pregò con insistenza, dicendo: «La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani su di lei, affinché sia salva e viva». 24 Gesù andò con lui, e molta gente lo seguiva e lo stringeva da ogni parte. 25 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, 26 e che molto aveva sofferto da molti medici e aveva speso tutto ciò che possedeva senza nessun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, 27 avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò la veste, perché diceva: 28 «Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva». 29 In quell'istante la sua emorragia ristagnò; ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quella malattia. 30 Subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltatosi indietro verso quella folla, disse: «Chi mi ha toccato le vesti?» 31 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: "Chi mi ha toccato?"» 32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34 Ma Gesù le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace e sii guarita dal tuo male». 35 Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?» 36 Ma Gesù, udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: «Non temere; soltanto continua ad aver fede!» 37 E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. 39 Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40 Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina. 41 E, presala per mano, le disse: «Talità cum!» che tradotto vuol dire: «Ragazza, ti dico: àlzati!» 42 Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore; 43 ed egli comandò loro con insistenza che nessuno lo venisse a sapere; e disse che le fosse dato da mangiare. Gesù a Nazaret =(Mt 13:54-58) Lu 4:16-30; Ro 10:21 6,1 Poi partì di là e andò nel suo paese e i suoi discepoli lo seguirono. 2 Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo, si stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per mano sua? 3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?» E si scandalizzavano a causa di lui. 4 Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi poté fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità.
La missione dei dodici apostoli =(Mt 10; 11:1; Lu 9:1-6) Lu 10:1-20 Gesù andava attorno per i villaggi circostanti, insegnando. 7 Poi chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi. 8 Comandò loro di non prendere niente per il viaggio; né pane, né sacca, né denaro nella cintura, ma soltanto un bastone; 9 di calzare i sandali e di non portare tunica di ricambio. 10 Diceva loro: «Dovunque sarete entrati in una casa, trattenetevi lì, finché non ve ne andiate da quel villaggio; 11 e se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andando via, scotetevi la polvere dai piedi come testimonianza contro di loro». 12 E, partiti, predicavano alla gente di ravvedersi; 13 scacciavano molti demòni, ungevano d'olio molti infermi e li guarivano. Martirio di Giovanni il battista =(Mt 14:1-12) Lu 9:7-9; 3:19-20 14 Il re Erode udì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato ben conosciuto. Alcuni dicevano: «Giovanni il battista è risuscitato dai morti; è per questo che agiscono in lui le potenze miracolose». 15 Altri invece dicevano: «È Elia!» Ed altri: «È un profeta come quelli di una volta». 16 Ma Erode, udito ciò, diceva: «Giovanni, che io ho fatto decapitare, lui è risuscitato!» 17 Poiché Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, che egli, Erode, aveva sposata. 18 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!» 19 Perciò Erodiade gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non poteva. 20 Infatti Erode aveva soggezione di Giovanni, sapendo che era uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l'ascoltava volentieri. 21 Ma venne un giorno opportuno quando Erode, al suo compleanno, fece un convito ai grandi della sua corte, agli ufficiali e ai notabili della Galilea. 22 La figlia della stessa Erodiade entrò e ballò, e piacque a Erode e ai commensali. Il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e te lo darò». 23 E le giurò: «Ti darò quel che mi chiederai; fino alla metà del mio regno». 24 Costei, uscita, domandò a sua madre: «Che chiederò?» La madre disse: «La testa di Giovanni il battista». 25 E, ritornata in fretta dal re, gli fece questa richiesta: «Voglio che sul momento tu mi dia, su un piatto, la testa di Giovanni il battista». 26 Il re ne fu molto rattristato; ma, a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no; 27 e mandò subito una guardia con l'ordine di portargli la testa di Giovanni. 28 La guardia andò, lo decapitò nella prigione e portò la testa su un piatto; la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 29 I discepoli di Giovanni, udito questo, andarono a prendere il suo corpo e lo deposero in un sepolcro. Moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini =(Mt 14:13-21; Lu 9:10-17; Gv 6:1-14) Mr 8:1-9 30 Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco». Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. 32 Partirono dunque con la barca per andare in un luogo solitario in disparte. 33 Molti li videro partire e li riconobbero; e da tutte le città accorsero a piedi e giunsero là prima di loro. 34 Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose. 35 Essendo già tardi, i discepoli gli si accostarono e gli dissero: «Questo luogo è deserto ed è già tardi; 36 lasciali andare, affinché vadano per le campagne e per i villaggi dei dintorni e si comprino qualcosa da mangiare». 37 Ma egli rispose: «Date loro voi da mangiare». Ed essi a lui: «Andremo noi a comprare del pane per duecento denari e daremo loro da mangiare?» 38 Egli domandò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Essi si accertarono e risposero: «Cinque, e due pesci». 39 Allora egli comandò loro di farli accomodare a gruppi sull'erba verde; 40 e si sedettero per gruppi di cento e di cinquanta. 41 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, e, alzati gli occhi verso il cielo, benedisse e spezzò i pani, e li dava ai discepoli, affinché li distribuissero alla gente; e divise pure i due pesci fra tutti. 42 Tutti mangiarono e furono sazi, 43 e si portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti dei pesci. 44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Gesù cammina sul mare =(Mt 14:22-33; Gv 6:15-21) 45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare. 47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che mai rimasero sgomenti, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito. Gesù guarisce i malati di Gennesaret =Mt 14:34-36; Gv 6:22, ecc. 53 Passati all'altra riva, vennero a Gennesaret e scesero a terra. 54 Come furono sbarcati, subito la gente, riconosciutolo, 55 corse per tutto il paese e cominciarono a portare qua e là i malati sui loro lettucci, dovunque si sentiva dire che egli si trovasse. 56 Dovunque egli giungeva, nei villaggi, nelle città e nelle campagne, portavano gli infermi nelle piazze e lo pregavano che li lasciasse toccare almeno il lembo della sua veste. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti. I farisei e la tradizione =(Mt 15:1-9) Lu 11:37-41 7,1 Allora si radunarono vicino a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 Essi videro che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con mani impure, cioè non lavate. 3 (Poiché i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, seguendo la tradizione degli antichi; 4 e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di bronzo e di letti). 5 I farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?» 6 E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com'è scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". 8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini». 9 Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! 10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia condannato a morte". 11 Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui potrei assisterti è Corbàn" (vale a dire, un'offerta a Dio), 12 non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte». Giudizio sul cuore umano =Mt 15:10-20 (Ga 5:19-21; Gr 4:14; Sl 51:10) 14 Poi, chiamata la folla a sé, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete: 15 non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. 16 [Se uno ha orecchi per udire oda.]» 17 Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli gli chiesero di spiegare quella parabola. 18 Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?» Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi. 20 Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo». Gesù risponde alla fede di una pagana =Mt 15:21-28 (Ge 32:24-29) 24 Poi Gesù partì di là e se ne andò verso la regione di Tiro. Entrò in una casa e non voleva farlo sapere a nessuno; ma non poté restare nascosto, 25 anzi subito, una donna la cui bambina aveva uno spirito immondo, avendo udito parlare di lui, venne e gli si gettò ai piedi. 26 Quella donna era pagana, sirofenicia di nascita; e lo pregava di scacciare il demonio da sua figlia. 27 Gesù le disse: «Lascia che prima siano saziati i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». 28 «Sì, Signore», ella rispose, «ma i cagnolini, sotto la tavola, mangiano le briciole dei figli». 29 E Gesù le disse: «Per questa parola, va', il demonio è uscito da tua figlia». 30 La donna, tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto: il demonio era uscito da lei. Gesù guarisce un sordomuto Mt 15:29-31; Is 35:4-6 31 Gesù partì di nuovo dalla regione di Tiro e, passando per Sidone, tornò verso il mare di Galilea attraversando il territorio della Decapoli. 32 Condussero da lui un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gli imponesse le mani. 33 Egli lo condusse fuori dalla folla, in disparte, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effatà!» che vuol dire: «Apriti!» 35 E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse la lingua e parlava bene. 36 Gesù ordinò loro di non parlarne a nessuno; ma più lo vietava loro e più lo divulgavano; 37 ed erano pieni di stupore e dicevano: «Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire, e i muti li fa parlare». Seconda moltiplicazione dei pani =Mt 15:32-39 (Mr 6:35-44; 2R 4:42-44) Sl 146:7 8,1 In quei giorni c'era di nuovo una folla grandissima, e poiché non avevano da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro: 2 «Io ho pietà di questa gente; poiché da tre giorni sta con me e non ha da mangiare. 3 Se li rimando a casa digiuni, verranno meno per strada; perché alcuni di loro sono venuti da lontano». 4 I suoi discepoli gli risposero: «Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto?» 5 Egli domandò loro: «Quanti pani avete?» Essi dissero: «Sette». 6 Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono. 7 Avevano anche pochi pesciolini; ed egli, dopo aver detto la benedizione, comandò di distribuire anche quelli. 8 Tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati si raccolsero sette panieri. 9 Erano circa quattromila persone. Poi Gesù li congedò. I farisei chiedono un segno =Mt 15:39; 16:1-12 10 E, subito, salito sulla barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta. 11 Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo. 12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: nessun segno sarà dato a questa generazione». 13 E, lasciatili, salì di nuovo sulla barca e passò all'altra riva. 14 I discepoli avevano nella barca solo un pane, perché avevano dimenticato di prenderne degli altri. 15 Egli li ammoniva dicendo: «Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!» 16 Ed essi si dicevano gli uni agli altri: «È perché non abbiamo pane». 17 Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché state a discutere del non aver pane? Non riflettete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate? 19 Quando io spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi raccoglieste?» Essi dissero: «Dodici». 20 «Quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?» Essi risposero: «Sette». 21 E diceva loro: «Non capite ancora?» Gesù guarisce un cieco Mr 10:46-53; Gv 9:1-11 22 Giunsero a Betsaida; fu condotto a Gesù un cieco, e lo pregarono che lo toccasse. 23 Egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio; gli sputò sugli occhi, pose le mani su di lui, e gli domandò: «Vedi qualche cosa?» 24 Egli aprì gli occhi e disse: «Scorgo gli uomini, perché li vedo come alberi che camminano». 25 Poi Gesù gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli guardò e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente. 26 Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: «Non entrare neppure nel villaggio». Pietro riconosce in Gesù il Cristo =(Mt 16:13-20; Lu 9:18-21) Gv 6:67-71 27 Poi Gesù se ne andò, con i suoi discepoli, verso i villaggi di Cesarea di Filippo; strada facendo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che io sia?» 28 Essi risposero: «Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti». 29 Egli domandò loro: «E voi, chi dite che io sia?» E Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». 30 Ed egli ordinò loro di non parlare di lui a nessuno. Il prezzo del discepolato =(Mt 16:21-28; Lu 9:22-27) 31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. 32 Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo. 33 Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». 34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e del vangelo, la salverà. 36 E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? 37 Infatti, che darebbe l'uomo in cambio della sua anima? 38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli». 9,1 Diceva loro: «In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza». La trasfigurazione =(Mt 17:1-13; Lu 9:28-36) 2P 1:16-18 2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza; 3 le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare. 4 E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. 5 Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». 6 Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. 7 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». 8 E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo. 9 Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. 10 Essi tennero per sé la cosa, domandandosi tra di loro che significasse quel risuscitare dai morti. 11 Poi gli chiesero: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» 12 Egli disse loro: «Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa; e come mai sta scritto del Figlio dell'uomo che egli deve patire molte cose ed essere disprezzato? 13 Ma io vi dico che Elia è già venuto e, come è scritto di lui, gli hanno anche fatto quello che hanno voluto». Gesù guarisce un indemoniato =(Mt 17:14-21; Lu 9:37-43) 14 Giunti presso i discepoli, videro intorno a loro una gran folla e degli scribi che discutevano con loro. 15 Subito tutta la gente, come vide Gesù, fu sorpresa e accorse a salutarlo. 16 Egli domandò: «Di che cosa discutete con loro?» 17 Uno della folla gli rispose: «Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto; 18 e, quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto». 19 Gesù disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». 20 Glielo condussero; e come vide Gesù, subito lo spirito cominciò a contorcere il ragazzo con le convulsioni; e, caduto a terra, si rotolava schiumando. 21 Gesù domandò al padre: «Da quanto tempo gli avviene questo?» Egli disse: «Dalla sua infanzia; 22 e spesse volte lo ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo perire; ma tu, se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23 E Gesù: «Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è possibile per chi crede». 24 Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità». 25 Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non rientrarvi più». 26 Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase come morto, e quasi tutti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi. 28 Quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli gli domandarono in privato: «Perché non abbiamo potuto scacciarlo noi?» 29 Egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si può fare uscire in altro modo che con la preghiera». Secondo annuncio della passione =(Mt 17:22-23; Lu 9:43-46) Mr 8:31-33 30 Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; e Gesù non voleva che si sapesse. 31 Infatti egli istruiva i suoi discepoli, dicendo loro: «Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini ed essi l'uccideranno; ma tre giorni dopo essere stato ucciso, risusciterà». 32 Ma essi non capivano le sue parole e temevano d'interrogarlo. L'umiltà, segreto della vera grandezza =(Mt 18:1-5; Lu 9:46-48) Mr 10:35-45; Fl 2:5-11 33 Giunsero a Capernaum; quando fu in casa, domandò loro: «Di che discorrevate per strada?» 34 Essi tacevano, perché per via avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande. 35 Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: «Se qualcuno vuol essere il primo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti». 36 E preso un bambino, lo mise in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro: 37 «Chiunque riceve uno di questi bambini nel nome mio, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato». Condanna dello spirito settario =(Mt 18:5-9; Lu 9:49-50) 38 Giovanni gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo vietate, perché non c'è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me. 40 Chi non è contro di noi, è per noi. 41 Chiunque vi avrà dato da bere un bicchier d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà la sua ricompensa. Avvertimento contro tutto ciò che è motivo di scandalo 1Co 8:9-13; 9:24-27 42 «E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare. 43 Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 44 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 45 Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna, 46 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 47 Se l'occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, 48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco. 50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri». Il ripudio =Mt 19:1-12 (De 24:1-4; Mt 5:31-32) Lu 16:18; cfr. Ro 7:1-3; 1Co 7:10-16 10,1 Poi Gesù partì di là e se ne andò nei territori della Giudea e oltre il Giordano. Di nuovo si radunarono presso di lui delle folle; e di nuovo egli insegnava loro come era solito fare. 2 Dei farisei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito a un marito mandare via la moglie?» 3 Egli rispose loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?» 4 Essi dissero: «Mosè permise di scrivere un atto di ripudio e di mandarla via». 5 Gesù disse loro: «È per la durezza del vostro cuore che Mosè scrisse per voi quella norma; 6 ma al principio della creazione Dio li creò maschio e femmina. 7 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, 8 e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne. 9 L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito». 10 In casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso argomento. 11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; 12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Gesù benedice i bambini =(Mt 19:13-15; Lu 18:15-17) 13 Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano. 14 Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. 15 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto». 16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro. Il giovane ricco =(Mt 19:16-26; Lu 18:18-27) Mt 6:19-21, 24; Mr 9:43, ecc.; Lu 10:25-37; Ro 10:3 17 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"». 20 Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù». 21 Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va', vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. 23 Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!» 24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesù replicò loro: «Figlioli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Ed essi sempre più stupiti dicevano tra di loro: «Chi dunque può essere salvato?» 27 Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio». =(Mt 19:27-30; Lu 18:28, 30) 28 Pietro gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». 29 Gesù rispose: «In verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor mio e per amor del vangelo, 30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. 31 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi primi». Gesù predice per la terza volta la passione e la risurrezione =(Mt 20:17-19; Lu 18:31-34) Mr 8:31-33 32 Mentre erano in cammino salendo a Gerusalemme, Gesù andava davanti a loro; essi erano turbati; quelli che seguivano erano pieni di timore. Egli prese di nuovo da parte i dodici, e cominciò a dir loro le cose che stavano per accadergli: 33 «Noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi. Essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34 i quali lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e l'uccideranno; ma, dopo tre giorni, egli risusciterà». Risposta di Gesù alla domanda di Giacomo e di Giovanni =Mt 20:20-28 (Lu 22:24-27; Gv 13:3-17) 35 Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendogli: «Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36 Egli disse loro: «Che volete che io faccia per voi?» 37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria». 38 Ma Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io bevo, o essere battezzati del battesimo del quale io sono battezzato?» Essi gli dissero: «Sì, lo possiamo». 39 E Gesù disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato; 40 ma quanto al sedersi alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me concederlo, ma è per quelli a cui è stato preparato». 41 I dieci, udito ciò, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che quelli che sono reputati prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i loro grandi le sottomettono al loro dominio. 43 Ma non è così tra di voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; 44 e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti. 45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Gesù guarisce Bartimeo, il cieco =(Mt 20:29-34; Lu 18:35-43) Sl 146:8 46 Poi giunsero a Gerico. E come Gesù usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una gran folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada. 47 Udito che chi passava era Gesù il Nazareno, si mise a gridare e a dire: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!» 48 E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 49 Gesù, fermatosi, disse: «Chiamatelo!» E chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio, àlzati! Egli ti chiama». 50 Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51 E Gesù, rivolgendosi a lui, gli disse: «Che cosa vuoi che ti faccia?» Il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io ricuperi la vista». 52 Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». In quell'istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via. Ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme (Mt 21:1-11, 14-17; Lu 19:29-44; Gv 12:12-19) cfr. Za 9:9 11,1 Quando furono giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, 2 dicendo loro: «Andate nel villaggio che è di fronte a voi; appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non è montato ancora nessuno; scioglietelo e conducetelo qui da me. 3 Se qualcuno vi dice: "Perché fate questo?" rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, e lo rimanderà subito qua"». 4 Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero. 5 Alcuni tra quelli che erano lì presenti dissero loro: «Che fate? Perché sciogliete il puledro?» 6 Essi risposero come Gesù aveva detto. E quelli li lasciarono fare. 7 Essi condussero il puledro a Gesù, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra. 8 Molti stendevano sulla via i loro mantelli; e altri, delle fronde che avevano tagliate nei campi. 9 Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10 Benedetto il regno che viene, il regno di Davide, nostro padre! Osanna nei luoghi altissimi!» 11 Gesù entrò a Gerusalemme nel tempio; e dopo aver osservato ogni cosa intorno, essendo già l'ora tarda, uscì per andare a Betania con i dodici. Il fico sterile; i mercanti cacciati dal tempio =(Mt 21:12-13, 18-19; Lu 19:45-48) Gv 2:13-17; Lu 13:6-9 12 Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 Veduto di lontano un fico, che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualche cosa; ma, avvicinatosi al fico, non vi trovò niente altro che foglie; perché non era la stagione dei fichi. 14 Gesù, rivolgendosi al fico, gli disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te!» E i suoi discepoli udirono. 15 Vennero a Gerusalemme e Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi; 16 e non permetteva a nessuno di portare oggetti attraverso il tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Ma voi ne avete fatto un covo di ladroni». 18 I capi dei sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d'ammirazione per il suo insegnamento. 19 Quando fu sera, uscirono dalla città. La preghiera e la fede; il perdono =Mt 21:20-22 (Gm 5:16-18; Mt 18:19-22) cfr. 1Gv 5:14-15 20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Pietro, ricordatosi, gli disse: «Rabbì, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio! 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. 26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]» Dubbio sull'autorità di Gesù =(Mt 21:23-27; Lu 20:1-8) Gv 2:18-21 27 Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; mentre egli passeggiava nel tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si avvicinarono a lui e gli dissero: 28 «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di fare queste cose?» 29 Gesù disse loro: «Io vi farò una domanda; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose. 30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31 Essi ragionavano così tra di loro: «Se diciamo: "dal cielo", egli dirà: "Perché dunque non gli credeste?" 32 Diremo invece: "dagli uomini"?» Essi temevano il popolo, perché tutti pensavano che Giovanni fosse veramente profeta. 33 Risposero a Gesù: «Non lo sappiamo». Perciò Gesù disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Parabola dei vignaiuoli =(Mt 21:33-46; Lu 20:9-19) Is 5:1-7 12,1 Poi cominciò a parlare loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò una buca per pigiare l'uva e vi costruì una torre; l'affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. 2 Al tempo della raccolta mandò a quei vignaiuoli un servo per ricevere da loro la sua parte dei frutti della vigna. 3 Ma essi lo presero, lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote. 4 Egli mandò loro un altro servo; e anche questo insultarono e ferirono alla testa. 5 Egli ne mandò un altro, e quelli lo uccisero; poi molti altri che picchiarono o uccisero. 6 Aveva ancora un unico figlio diletto e quello glielo mandò per ultimo, dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio". 7 Ma quei vignaiuoli dissero tra di loro: "Costui è l'erede; venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". 8 Così lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. 9 Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà, farà perire quei vignaiuoli e darà la vigna ad altri. 10 Non avete neppure letto questa Scrittura: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; 11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è una cosa meravigliosa ai nostri occhi"?» 12 Essi cercavano di prenderlo, ma ebbero paura della folla; perché capirono che egli aveva detto quella parabola per loro. E, lasciatolo, se ne andarono. Il tributo a Cesare =(Mt 22:15-22; Lu 20:20-26) 13 Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo con una domanda. 14 Essi andarono da lui e gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero, e che non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo darlo o non darlo?» 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro, ché io lo veda». 16 Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare». 17 Allora Gesù disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui. Dibattito sulla risurrezione =(Mt 22:23-33; Lu 20:27-40) 2Ti 3:8-9 18 Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 19 «Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello. 20 C'erano sette fratelli. Il primo prese moglie; morì e non lasciò figli. 21 Il secondo la prese e morì senza lasciare discendenti. Così il terzo. 22 I sette non lasciarono discendenti. Infine, dopo tutti loro, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di quale dei sette sarà ella moglie? Perché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». 24 Gesù disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? 25 Infatti quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo. 26 Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete letto nel libro di Mosè, nel passo del pruno, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? 27 Egli non è Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate di molto». Il gran comandamento =Mt 22:34-40 (Lu 10:25-37; Ro 13:8-10) 28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". 31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». 32 Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo. Gesù interroga i farisei =(Mt 22:41-45; Lu 20:41-44) 35 Gesù, mentre insegnava nel tempio, disse: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 36 Davide stesso disse per lo Spirito Santo: "Il SIGNORE ha detto al mio Signore: 'Siedi alla mia destra, finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi'". 37 Davide stesso lo chiama Signore; dunque come può essere suo figlio?» E una gran folla lo ascoltava con piacere. =(Mt 23:1-14; Lu 20:45-47) 38 Nel suo insegnamento Gesù diceva: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ed essere salutati nelle piazze, 39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; 40 essi che divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per mettersi in mostra. Costoro riceveranno una maggior condanna». L'offerta della vedova =Lu 21:1-4 (2Co 8:1-5, 12) 2S 24:24; Mr 14:9 41 Sedutosi di fronte alla cassa delle offerte, Gesù guardava come la gente metteva denaro nella cassa; molti ricchi ne mettevano assai. 42 Venuta una povera vedova, vi mise due spiccioli che fanno un quarto di soldo. 43 Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico che questa povera vedova ha messo nella cassa delle offerte più di tutti gli altri: 44 poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere». Discorso sul monte degli Ulivi =(Mt 24:1-14; Lu 21:5-19) Mt 10:16-23 13,1 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che edifici!» 2 Gesù gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata». 3 Poi, mentre era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4 «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi?» 5 Gesù cominciò a dir loro: «Guardate che nessuno v'inganni! 6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne inganneranno molti. 7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di dolori. 9 Badate a voi stessi! Vi consegneranno ai tribunali, sarete battuti nelle sinagoghe, sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per causa mia, affinché ciò serva loro di testimonianza. 10 E prima bisogna che il vangelo sia predicato fra tutte le genti. 11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell'ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello darà il fratello alla morte, il padre darà il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine, sarà salvato. (Mt 24:15-51; Lu 21:20-36) Lu 17:22-37 14 Quando poi vedrete l'abominazione della desolazione posta là dove non deve stare (chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; 15 chi sarà sulla terrazza non scenda e non entri in casa sua per prendere qualcosa, 16 e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste. 17 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 Pregate che ciò non avvenga d'inverno! 19 Perché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non ce n'è stata una uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, né mai più vi sarà. 20 Se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuno scamperebbe; ma, a causa dei suoi eletti, egli ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là", non lo credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa. 24 Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore; 25 le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con grande potenza e gloria. 27 Ed egli allora manderà gli angeli a raccogliere i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremo della terra all'estremo del cielo. 28 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. 29 Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma solo il Padre. 33 State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel momento. 34 È come un uomo che si è messo in viaggio, dopo aver lasciato la sua casa, dandone la responsabilità ai suoi servi, a ciascuno il proprio compito, e comandando al portinaio di vegliare. 35 Vegliate dunque perché non sapete quando viene il padrone di casa; se a sera, o a mezzanotte, o al cantare del gallo, o la mattina; 36 perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. 37 Quel che dico a voi, lo dico a tutti: "Vegliate"». La passione, 14-15 La congiura contro Gesù =(Mt 26:1-5; Lu 22:1-2) 14,1 Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo; 2 infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo». Maria di Betania unge il capo a Gesù =(Mt 26:6-13; Gv 12:1-8) Lu 7:36-50 3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo. 4 Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio? 5 Si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. 6 Ma Gesù disse: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un'azione buona verso di me. 7 Poiché i poveri li avete sempre con voi; quando volete, potete far loro del bene; ma me non mi avete per sempre. 8 Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l'unzione del mio corpo per la sepoltura. 9 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei». Giuda decide di tradire Gesù =(Mt 26:14-16; Lu 22:3-6) 10 Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnare loro Gesù. 11 Essi, dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Perciò egli cercava il modo opportuno per consegnarlo. L'ultima Pasqua =(Mt 26:17-25; Lu 22:7-18, 21-30) Gv 13:1-30 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?» 13 Egli mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate in città, e vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo; 14 dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: 'Dov'è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?'". 15 Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta; lì apparecchiate per noi». 16 I discepoli andarono, giunsero nella città e trovarono come egli aveva detto loro; e prepararono per la Pasqua. 17 Quando fu sera, giunse Gesù con i dodici. 18 Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». 19 Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?» 20 Egli disse loro: «È uno dei dodici, che intinge con me nel piatto. 21 Certo il Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell'uomo se non fosse mai nato!» La santa Cena =(Mt 26:26-29; Lu 22:19-20; 1Co 11:23-25) 1Co 10:16-17 22 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio». Gesù avverte Pietro del suo rinnegamento =(Mt 26:30-35; Lu 22:39; Gv 18:1) =(Lu 22:31-38; Gv 13:36-38) 26 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. 27 Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: "Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse". 28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea». 29 Allora Pietro gli disse: «Quand'anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò!» 30 Gesù gli disse: «In verità ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli diceva più fermamente ancora: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Agonia di Gesù nel giardino del Getsemani =(Mt 26:36-46; Lu 22:40-46) 32 Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». 33 Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. 34 E disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». 35 Andato un po' più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui. 36 Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi». 37 Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: «Simone! Dormi? Non sei stato capace di vegliare un'ora sola? 38 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39 Di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. 40 E, tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano appesantiti; e non sapevano che rispondergli. 41 Venne la terza volta e disse loro: «Dormite pure, ormai, e riposatevi! Basta! L'ora è venuta: ecco, il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino». Arresto di Gesù =(Mt 26:47-56; Lu 22:47-53; Gv 18:2-12) 43 In quell'istante, mentre Gesù parlava ancora, arrivò Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una folla con spade e bastoni, inviata da parte dei capi dei sacerdoti, degli scribi e degli anziani. 44 Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; pigliatelo e portatelo via sicuramente». 45 Appena giunse, subito si accostò a lui e disse: «Rabbì!» e lo baciò. 46 Allora quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. 47 Ma uno di quelli che erano lì presenti, tratta la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. 48 Gesù, rivolto a loro, disse: «Siete usciti con spade e bastoni come per prendere un brigante. 49 Ogni giorno ero in mezzo a voi insegnando nel tempio e voi non mi avete preso; ma questo è avvenuto affinché le Scritture fossero adempiute». 50 Allora tutti, lasciatolo, se ne fuggirono. 51 Un giovane lo seguiva, coperto soltanto con un lenzuolo; e lo afferrarono; 52 ma egli, lasciando andare il lenzuolo, se ne fuggì nudo. Gesù compare davanti a Caiafa e al sinedrio =(Mt 26:57-68; Lu 22:54, 63-65; Gv 18:13-15, 19-24) 53 Condussero Gesù davanti al sommo sacerdote; e si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro, che lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote, stava lì seduto con le guardie e si scaldava al fuoco. 55 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche testimonianza contro Gesù per farlo morire; ma non ne trovavano. 56 Molti deponevano il falso contro di lui; ma le testimonianze non erano concordi. 57 E alcuni si alzarono e testimoniarono falsamente contro di lui dicendo: 58 «Noi l'abbiamo udito mentre diceva: "Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo, e in tre giorni ne ricostruirò un altro, non fatto da mani d'uomo"». 59 Ma neppure così la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesù: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?» 61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 62 Gesù disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo». 63 Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte. 65 Alcuni cominciarono a sputargli addosso; poi gli coprirono la faccia e gli davano dei pugni dicendo: «Indovina, profeta!» E le guardie si misero a schiaffeggiarlo. Gesù rinnegato tre volte da Pietro =(Mt 26:69-75; Lu 22:55-62; Gv 18:15-18, 25-27) 66 Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote; 67 e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse: «Anche tu eri con Gesù Nazareno». 68 Ma egli negò dicendo: «Non so, né capisco quello che tu dici». Poi andò fuori nell'atrio e il gallo cantò. 69 La serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire ai presenti: «Costui è uno di quelli». Ma lui lo negò di nuovo. 70 E ancora, poco dopo, coloro che erano lì dicevano a Pietro: «Certamente tu sei uno di quelli, anche perché sei Galileo». 71 Ma egli prese a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo di cui parlate». 72 E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: «Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte». E si abbandonò al pianto. Gesù consegnato nelle mani di Pilato =(Mt 27:1-2, 11-14; Lu 22:66-71; 23:1-4; Gv 18:28-38) 15,1 La mattina presto, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. 2 Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesù gli rispose: «Tu lo dici». 3 I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; 4 e Pilato di nuovo lo interrogò dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!» 5 Ma Gesù non rispose più nulla; e Pilato se ne meravigliava. =(Mt 27:15-31; Lu 23:13-25; Gv 18:39-40; 19:1-16) 6 Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla domandava. 7 Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. 8 La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. 9 E Pilato rispose loro: «Volete che io vi liberi il re dei Giudei?» 10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. 12 Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Che farò dunque di colui che voi chiamate il re dei Giudei?» 13 Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!» 14 Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?» Ma essi gridarono più forte che mai: «Crocifiggilo!» 15 Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso. 16 Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè dentro il pretorio, e radunarono tutta la coorte. 17 Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, 18 e cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!» 19 E gli percotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo. La crocifissione di Gesù =(Mt 27:32-38; Lu 23:26-34, 38; Gv 19:17-24) Ga 3:13; Gv 3:14-15 21 Costrinsero a portare la croce di lui un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e di Rufo, che passava di là, tornando dai campi. 22 E condussero Gesù al luogo detto Golgota che, tradotto, vuol dire «luogo del teschio». 23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese. 24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere. 25 Era l'ora terza quando lo crocifissero. 26 L'iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. 27 Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. 28 [E si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato contato fra i malfattori».] =(Mt 27:39-44; Lu 23:35-43; Gv 19:25-27) 29 Quelli che passavano lì vicino lo insultavano, scotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, 30 salva te stesso e scendi giù dalla croce!» 31 Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso. 32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo!» Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. =(Mt 27:45-56; Lu 23:44-49; Gv 19:28-37)(Sl 22; Is 53:5, ecc.) Gv 1:29; 10:11; 12:32-33; Ro 5:6-8; 2Co 5:14-15, 21 33 Venuta l'ora sesta, si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora nona. 34 All'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì lamà sabactàni?» che, tradotto, vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» 35 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Chiama Elia!» 36 Uno di loro corse e, dopo aver inzuppato d'aceto una spugna, la pose in cima a una canna e gli diede da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se Elia viene a farlo scendere». 37 Gesù, emesso un gran grido, rese lo spirito. 38 E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. 39 E il centurione che era lì presente di fronte a Gesù, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Veramente, quest'uomo era Figlio di Dio!» 40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano. Tra di loro vi erano anche Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Iose, e Salome, 41 che lo seguivano e lo servivano da quando egli era in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Il seppellimento di Gesù =(Mt 27:57-61; Lu 23:50-56; Gv 19:38-42) 42 Essendo già sera (poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato), 43 venne Giuseppe d'Arimatea, illustre membro del Consiglio, il quale aspettava anch'egli il regno di Dio; e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto; e dopo aver chiamato il centurione, gli domandò se Gesù era morto da molto tempo; 45 avutane conferma dal centurione, diede il corpo a Giuseppe. 46 Questi comprò un lenzuolo e, tratto Gesù giù dalla croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia; poi rotolò una pietra contro l'apertura del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, stavano a guardare il luogo dov'era stato messo. La risurrezione e l'ascensione di Gesù Cristo =(Mt 28:1-8; Lu 24:1-8; Gv 20:1-2)(Sl 16:8-10; At 2:23-32) 1Co 15:1-28; At 26:8 16,1 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. 2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 E dicevano tra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?» 4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. 6 Ma egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l'avevano messo. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto». 8 Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.
| Marco 1,1-16,8Giovanni Battista 1,1 Il principio dell'evangelo di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. 2 Come sta scritto nei profeti: «Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparerà la tua via davanti a te. 3 Vi è una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"». 4 Giovanni comparve nel deserto, battezzando e predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati. 5 E tutto il paese della Giudea e quelli di Gerusalemme andavano a lui, ed erano tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Or Giovanni era vestito di peli di cammello, aveva una cintura di cuoio intorno ai lombi e mangiava locuste e miele selvatico. 7 E predicava, dicendo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno neppure di chinarmi a sciogliere il legaccio dei suoi sandali. 8 Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». Battesimo e tentazione di Gesù 9 E avvenne in quei giorni, che Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 E subito, come usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11 E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto». 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13 e rimase nel deserto quaranta giorni, tentato da Satana. Era con le fiere e gli angeli lo servivano. Vocazione dei primi discepoli 14 Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea predicando l'evangelo del regno di Dio, 15 e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all'evangelo». 16 Camminando poi lungo il mare della Galilea, egli vide Simone e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 17 E Gesù disse loro: «Seguitemi, e io vi farò diventare pescatori di uomini». 18 Ed essi, lasciate subito le loro reti, lo seguirono. 19 Poi, andando un po' oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, i quali riparavano le loro reti nella barca. 20 E subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, lo seguirono. Guarigione dell'indemoniato di Capernaum 21 Poi entrarono in Capernaum, e subito, in giorno di sabato, egli entrò nella sinagoga e insegnava. 22 E la gente stupiva della sua dottrina perché egli li ammaestrava come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23 Ora nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale si mise a gridare, 24 dicendo: «Che vi è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: Il Santo di Dio». 25 Ma Gesù lo sgridò, dicendo: «Ammutolisci ed esci da costui!». 26 E lo spirito immondo, straziandolo e mandando un gran grido, uscì da lui. 27 E tutti furono sbalorditi, tanto che si domandavano fra loro dicendo: «Che è mai questo? Quale nuova dottrina è mai questa? Egli comanda con autorità persino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono». 28 E la sua fama si diffuse subito per tutta la regione intorno alla Galilea. Guarigione della suocera di Pietro e di altri 29 Appena furono usciti dalla sinagoga, vennero nella casa di Simone e di Andrea, con Giacomo e Giovanni. 30 Or la suocera di Simone giaceva a letto con la febbre ed essi subito gli parlarono di lei. 31 Allora egli si avvicinò, la prese per la mano e l'alzò, e immediatamente la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. 32 Poi, fattosi sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. 33 E tutta la città era affollata davanti alla porta. 34 Egli ne guarì molti, colpiti da varie malattie, e scacciò molti demoni; e non permetteva ai demoni di parlare perché sapevano chi egli fosse. 35 Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava. 36 E Simone e quelli che erano con lui lo cercarono. 37 E, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38 Ed egli disse loro: «Andiamo nei villaggi vicini affinché io predichi anche là, perché è per questo che io sono venuto». 39 Ed egli andò predicando nelle loro sinagoghe per tutta la Galilea e scacciando demoni. Guarigione di un lebbroso 40 E venne da lui un lebbroso il quale, supplicandolo, cadde in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Se vuoi, tu puoi mondarmi». 41 E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Sì, lo voglio, sii mondato!». 42 E, come ebbe detto questo, subito la lebbra lo lasciò e fu guarito. 43 Poi, dopo averlo severamente ammonito, lo mandò via subito, 44 dicendogli: «Guardati dal farne parola ad alcuno, ma va', mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione quanto ha prescritto Mosè, come testimonianza per loro». 45 Ma egli, andandosene, cominciò a proclamare e a divulgare grandemente il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in città, ma se ne stava fuori in luoghi solitari; e da ogni parte venivano a lui. Il paralitico di Capernaum 2,1 Alcuni giorni dopo, egli entrò di nuovo in Capernaum e si venne a sapere che egli si trovava in casa; 2 e subito si radunò tanta gente da non trovare più posto neppure davanti alla porta; ed egli annunziava loro la parola. 3 Allora vennero da lui alcuni a presentargli un paralitico, portato da quattro uomini. 4 Ma, non potendo accostarsi a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesù e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Come Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». 6 Or vi erano là seduti alcuni scribi i quali ragionavano in cuor loro: 7 «Perché mai costui parla in questo modo? Egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano queste cose dentro di sé, disse loro: «Perché ragionate voi queste cose nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? 10 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha potestà di perdonare i peccati in terra, 11 io ti dico (disse al paralitico): Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò immediatamente, prese il suo lettuccio e uscì in presenza di tutti, così che tutti stupivano e glorificavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». Vocazione di Levi 13 Gesù uscì di nuovo lungo il mare e tutta la folla veniva a lui, ed egli li ammaestrava. 14 Nel passare vide Levi figlio di Alfeo, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo seguì. 15 Or avvenne che, mentre egli era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi e i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: «Come mai mangia e beve egli in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». 17 E Gesù, udito ciò, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento». Del digiuno 18 Allora i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei stavano digiunando. Ora essi vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non digiunano?». 19 E Gesù disse loro: «Possono forse gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Per tutto il tempo che hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo, e allora in quei giorni digiuneranno. 21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti il pezzo nuovo porta via l'intero rattoppo e lo strappo si fa peggiore. 22 Così, nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, il vino si spande e gli otri si perdono; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi». Gesù, signore del sabato 23 Or avvenne che in giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a svellere delle spighe. 24 E i farisei gli dissero: «Guarda, perché fanno ciò che non è lecito in giorno di sabato?». 25 Ma egli disse loro: «Non avete mai letto ciò che fece Davide, quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e quelli con lui? 26 Come egli entrò nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani di presentazione che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?». 27 Poi disse loro: «Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato. 28 Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». L'uomo dalla mano secca 3,1 Poi egli entrò di nuovo nella sinagoga, e là c'era un uomo che aveva una mano secca. 2 Ed essi lo stavano ad osservare per vedere se lo avesse guarito in giorno di sabato, per poi accusarlo. 3 Ed egli disse all'uomo che aveva la mano secca: «Alzati in mezzo a tutti!». 4 Poi disse loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare una vita o annientarla?». Ma essi tacevano. 5 Allora egli, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Egli la stese e la sua mano fu risanata come l'altra. 6 E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, come farlo morire. 7 Ma Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e una gran folla lo seguì dalla Galilea e dalla Giudea, 8 ed anche da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano; similmente una gran folla dai dintorni di Tiro e di Sidone, udendo le grandi cose che egli faceva, venne a lui. 9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli sempre pronta una barchetta, per non essere schiacciato dalla folla. 10 Poiché egli ne aveva guariti molti, tutti quelli che avevano malattie si accalcavano attorno a lui per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si prostravano davanti a lui e gridavano, dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio!». 12 Ma egli li sgridava severamente, perché non dicessero chi egli fosse. Elezione dei dodici 13 Poi egli salì sul monte, chiamò presso di sé quelli che volle; ed essi si avvicinarono a lui. 14 Quindi ne costituì dodici perché stessero con lui e potesse mandarli a predicare, 15 e avessero il potere di guarire le infermità e di scacciare i demoni. 16 Essi erano: Simone al quale pose nome Pietro; 17 Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerges, che vuol dire: "Figli del tuono"; 18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo, 19 e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. La bestemmia dei farisei 20 Poi entrarono in una casa. E la folla si radunò di nuovo, tanto che non potevano neppure prendere cibo. 21 E quando i suoi parenti udirono ciò, uscirono per prenderlo, perché dicevano: «Egli è fuori di sé». 22 Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Beelzebub e scaccia i demoni con l'aiuto del principe dei demoni». 23 Ma egli, chiamatili a sé, disse loro in parabole: «Come può Satana scacciare Satana? 24 E se un regno è diviso contro se stesso, quel regno non può durare. 25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non può durare. 26 Così, se Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può durare, ma è giunto alla fine. 27 Nessuno può entrare in casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non ha legato l'uomo forte; solo allora potrà saccheggiare la sua casa. 28 In verità vi dico che ai figli degli uomini sarà perdonato ogni peccato e qualunque bestemmia essi diranno; 29 ma chiunque bestemmierà contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno; ma è sottoposto a giudizio eterno». 30 Asseriva questo perché dicevano: «Egli ha uno spirito immondo». La famiglia di Gesù 31 Nel frattempo giunsero i suoi fratelli e sua madre e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Or la folla sedeva intorno a lui; e gli dissero: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori e ti cercano». 33 Ma egli rispose loro, dicendo: «Chi è mia madre, o i miei fratelli?». 34 Poi guardando in giro su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli. 35 Poiché chiunque fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella e madre». Parabola del seminatore 4,1 Poi prese di nuovo ad insegnare in riva al mare; e una gran folla si radunò intorno a lui, tanto che egli, salito su una barca, vi sedeva stando in mare, mentre l'intera folla era a terra lungo la riva. 2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: 3 «Ascoltate! Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Or avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada e gli uccelli del cielo vennero e la mangiarono. 5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non c'era molta terra e subito spuntò, perché non c'era un terreno profondo. 6 Ma quando si levò il sole fu riarsa; e poiché non aveva radice si seccò. 7 Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8 Un'altra cadde in buona terra e portò frutto che crebbe, e si sviluppò tanto da rendere l'uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento». 9 Poi egli disse loro: «Chi ha orecchi da udire, oda!». 10 Ora, quando egli fu solo, coloro che gli stavano attorno con i dodici lo interrogarono sulla parabola. 11 Ed egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a coloro che sono di fuori tutte queste cose si propongono in parabole, 12 affinché: "Vedendo, vedano ma non intendano; udendo, odano ma non comprendano, che talora non si convertano e i peccati non siano loro perdonati"». 13 Poi disse loro: «Non comprendete questa parabola? E come comprenderete tutte le altre parabole? 14 Il seminatore è colui che semina la parola. 15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma dopo che l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata nei loro cuori. 16 Parimenti quelli che ricevono il seme su un suolo roccioso sono coloro che, quando hanno udita la parola, subito la ricevono con gioia; 17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; e, quando sopravviene la tribolazione o la persecuzione a causa della parola, sono subito scandalizzati. 18 Quelli invece che ricevono il seme fra le spine, sono coloro che odono la parola; 19 ma le sollecitudini di questo mondo, l'inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, che sopravvengono, soffocano la parola e questa rimane infruttuosa. 20 Ma quelli che hanno ricevuto il seme in buon terreno, sono coloro che odono la parola, la ricevono e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento». Parabola della lampada 21 Disse loro ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non la si mette piuttosto sopra il candeliere? 22 Poiché non c'è nulla di nascosto che non sia manifestato, né nulla di segreto che non sia palesato. 23 Chi ha orecchi da udire, oda!». 24 Disse loro ancora: «Fate attenzione a ciò che udite. Con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato a voi; e a voi che udite sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, gli sarà tolto anche quello che ha». Parabola del seme 26 Disse ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra. 27 Ora la notte e il giorno, mentre egli dorme e si alza, il seme germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 Poiché la terra produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29 E, quando il frutto è maturo, il mietitore mette subito mano alla falce perché è venuta la mietitura». Parabola del granello di senape 30 Disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? O con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape che, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma, dopo che è stato seminato, cresce e diventa il più grande di tutte le erbe, e mette rami così grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto la sua ombra». 33 E con molte parabole di questo genere annunciava loro la parola, come essi erano in grado di capire. 34 E non parlava loro senza parabole; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Gesù acqueta la tempesta 35 Or in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36 E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con loro, così come egli era, nella barca. Con lui c'erano altre barchette. 37 Si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca, tanto che questa si riempiva. 38 Egli intanto stava dormendo a poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi periamo?». 39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci e calmati!». E il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Poi disse loro: «Perché siete voi così paurosi? Come mai non avete fede?». 41 Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra loro: «Chi è dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?». L'indemoniato Gadareno 5,1 Così giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gadareni. 2 E, come Gesù scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva la sua dimora fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene. 4 Infatti più volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era riuscito a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava gridando e picchiandosi con pietre. 6 Ora, quando vide Gesù da lontano, egli accorse e gli si prostrò davanti, 7 e dando un gran grido, disse: «Che c'è fra me e te, Gesù Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!». 8 Perché egli gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!». 9 Poi Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». E quello rispose, dicendo: «Io mi chiamo Legione, perché siamo molti». 10 E lo supplicava con insistenza perché non li mandasse fuori da quella regione. 11 Or vi era là, sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava. 12 Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 13 E Gesù prontamente lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipitò giù per il dirupo nel mare, erano circa duemila, e affogarono nel mare. 14 Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la notizia in città e per le campagne; e la gente venne a vedere ciò che era accaduto. 15 Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. 16 E quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro ciò che era successo all'indemoniato e il fatto dei porci. 17 Allora essi cominciarono a pregarlo che se ne andasse dal loro territorio. 18 Mentre egli saliva sulla barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui; 19 ma Gesù non glielo permise; gli disse invece: «Va' a casa tua dai tuoi e racconta loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te». 20 Egli se ne andò e cominciò a predicare per la Decapoli tutto quanto Gesù gli aveva fatto; tutti restavano meravigliati. La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo 21 E, quando Gesù passò nuovamente all'altra riva in barca, una grande folla si radunò intorno a lui; ed egli se ne stava in riva al mare. 22 Allora venne uno dei capi della sinagoga, di nome Iairo, il quale vedutolo, gli si gettò ai piedi, 23 e lo pregò con molta insistenza, dicendo: «La mia figliola è agli estremi; vieni a imporle le mani, affinché sia guarita e viva». 24 Ed egli se ne andò con lui. Una grande folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. 25 Ora una donna che aveva un flusso di sangue già da dodici anni 26 e aveva molto sofferto da parte di parecchi medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun giovamento, anzi piuttosto peggiorando, 27 avendo sentito parlare di Gesù, venne tra la folla alle sue spalle e toccò il suo vestito, 28 poiché diceva: «Se solo tocco le sue vesti sarò guarita». 29 E immediatamente il flusso del suo sangue si stagnò, ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quel male. 30 Ma subito Gesù, avvertendo in se stesso che una potenza era uscita da lui, voltatosi nella folla, disse: «Chi mi ha toccato i vestiti?». 31 E i suoi discepoli gli dissero: «Non vedi che la folla ti stringe da ogni parte e tu dici: "Chi mi ha toccato?"». 32 Ma egli guardava intorno per vedere colei che aveva fatto ciò. 33 Allora la donna, paurosa e tremante, sapendo quanto era avvenuto in lei, venne e gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34 Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha guarita; va' in pace e sii guarita dal tuo male». 35 Mentre egli stava ancora parlando, vennero alcuni dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «La tua figlia è morta; perché importuni ancora il Maestro?». 36 Ma Gesù, appena intese ciò che si diceva, disse al capo della sinagoga: «Non temere, credi solamente!». 37 E non permise che alcuno lo seguisse, all'infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 E, giunto a casa del capo della sinagoga, vide un gran trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39 Ed entrato, disse loro: «Perché fate tanto chiasso e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme». 40 E quelli lo deridevano; ma egli, messili tutti fuori, prese con sé il padre, la madre della fanciulla e coloro che erano con lui, ed entrò là dove giaceva la fanciulla. 41 Quindi presa la fanciulla per mano, le disse: «Talitha cumi»; che tradotto vuol dire: «Fanciulla, ti dico: Alzati!». 42 E subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; ella aveva infatti dodici anni. Ed essi furono presi da un grande stupore. 43 Ma egli comandò loro con fermezza che nessuno lo venisse a sapere; poi ordinò che si desse da mangiare alla fanciulla. Gesù disprezzato in Nazaret 6,1 Poi uscì di là e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono. 2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo, stupivano e dicevano: «Da dove vengono a costui queste cose? Che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua? 3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?». Ed erano scandalizzati a causa di lui. 4 Ma Gesù disse loro: «Nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non potè fare lì alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le mani. 6 E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i villaggi, insegnando. La missione dei dodici 7 Poi egli chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi. 8 E ordinò loro che non prendessero nulla per il viaggio, eccetto un bastone soltanto: né sacca né pane né denaro nella cintura; 9 e che fossero calzati di sandali e non indossassero due tuniche. 10 Disse loro ancora: «Dovunque entrate in una casa, fermatevi lì, finché non partiate da quel luogo. 11 Se poi alcuni non vi ricevono e non vi ascoltano, andando via di là, scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. In verità vi dico che nel giorno del giudizio Sodoma e Gomorra saranno trattate con più tolleranza che quella città». 12 Così partiti, predicavano che la gente si doveva ravvedere; 13 e scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti infermi, e li guarivano. Morte di Giovanni Battista 14 Ora il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato celebre, e diceva: «Quel Giovanni che battezzava è risuscitato dai morti; e perciò le potenze miracolose operano in lui». 15 Altri dicevano: «È Elia»; ed altri: «È un profeta, o come uno dei profeti». 16 Ma Erode, udito questo, diceva: «Quel Giovanni, che io ho fatto decapitare, è risorto dai morti!». 17 Erode stesso infatti aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva tenuto legato in carcere a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perché egli l'aveva presa per moglie. 18 Giovanni infatti diceva ad Erode: «Non ti è lecito di avere la moglie di tuo fratello». 19 Ed Erodiade gli portava rancore e volentieri l'avrebbe fatto uccidere, ma non poteva. 20 Erode infatti temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri. 21 Ora, venuto un giorno propizio, Erode per il suo compleanno offrì un banchetto ai suoi grandi, ai comandanti e ai notabili della Galilea. 22 La figlia di Erodiade stessa entrò e danzò, e piacque ad Erode e a coloro che erano a tavola con lui; allora il re disse alla fanciulla: «Domandami tutto ciò che vuoi e io te lo darò». 23 E le giurò: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fino alla metà del mio regno!». 24 Ella uscì, e disse a sua madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni Battista». 25 Ed ella, ritornata subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: «Io desidero che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista». 26 E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a motivo del giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto. 27 Così il re mandò subito una guardia, con l'ordine di portargli la testa di Giovanni. 28 E quegli andò, lo decapitò in prigione e portò la sua testa su un piatto e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre. 29 E, quando i suoi discepoli udirono ciò, vennero, presero il suo corpo e lo posero in un sepolcro. Prima moltiplicazione dei pani 30 Ora gli apostoli si radunarono intorno a Gesù, e gli riferirono tutto quello che avevano fatto ed insegnato. 31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poiché era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. 32 Partirono quindi in barca verso un luogo solitario e appartato. 33 La folla però li vide partire, e molti lo riconobbero; e da tutte le città accorsero là a piedi ed arrivarono prima di loro; e si strinsero intorno a lui. 34 E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore; e prese a insegnare loro molte cose. 35 Ed essendo già tardi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: «Questo luogo è deserto, ed è già tardi. 36 Licenzia questa gente perché se ne vada nelle campagne e nei villaggi all'intorno a comprarsi del pane, perché non ha nulla da mangiare». 37 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Date voi a loro da mangiare». Ed essi gli dissero: «Dobbiamo andare noi a comperare del pane per duecento denari e dare loro da mangiare?». 38 Ed egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Ed essi, accertatisi, dissero: «Cinque pani e due pesci». 39 Allora egli ordinò loro di farli accomodare tutti, per gruppi, sull'erba verde. 40 Così essi si sedettero in gruppi di cento e di cinquanta. 41 Poi egli prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; quindi spezzò i pani e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero loro; e divise pure i due pesci fra tutti. 42 Mangiarono tutti a sazietà. 43 E raccolsero dodici ceste piene di pezzi di pane e di resti dei pesci. 44 Or coloro che avevano mangiato di quei pani erano cinquemila uomini. Gesù cammina sul mare 45 Subito dopo Gesù costrinse i suoi discepoli a salire nella barca e precederlo all'altra riva verso Betsaida, mentre egli licenziava la folla. 46 Appena l'ebbe congedata, salì sul monte a pregare. 47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era a terra tutto solo. 48 E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. 49 Ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensavano che fosse un fantasma e si misero a gridare, 50 perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati; ma egli subito parlò loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!». 51 Poi salì con loro sulla barca e il vento si calmò; ed essi erano enormemente stupiti in se stessi e si meravigliarono, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. 53 Compiuta la traversata, giunsero nella contrada di Gennesaret e vi approdarono. 54 E, scesi dalla barca, subito la gente lo riconobbe; 55 e, percorrendo per tutta quella regione all'intorno, incominciò a portare i malati sui lettucci, ovunque sentiva che si trovasse; 56 e dovunque egli giungeva, in villaggi, città o borgate, la gente metteva gli infermi sulle piazze e lo pregava di poter toccare almeno il lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti. La tradizione degli anziani 7,1 Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il cibo con le mani impure, cioè non lavate, li accusarono. 3 Infatti i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono prima lavate le mani con gran cura, attenendosi alla tradizione degli anziani; 4 e, quando tornano dalla piazza, non mangiano senza prima essersi purificati. Ci sono molte altre cose, che sono tenuti ad osservare per tradizione: lavatura di coppe, di brocche, di vasi di rame e di letti. 5 Poi i farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma prendono il cibo senza lavarsi le mani?». 6 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Ma invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". 8 Trascurando infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose simili». 9 Disse loro ancora: «Voi siete abili nell'annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". 11 Ma voi dite: "Se un uomo dice a suo padre o a sua madre: Tutto quello con cui potrei assisterti è Corban cioè un'offerta a Dio", 12 non gli lasciate più far nulla per suo padre o per sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili». 14 Poi, chiamata a sé tutta la folla, disse loro: «Ascoltatemi tutti ed intendete: 15 Non c'è nulla di esterno all'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono da lui che lo contaminano. 16 Chi ha orecchi da udire, oda!». 17 Quando poi egli fu rientrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 18 Ed egli disse loro: «Siete anche voi così privi d'intelligenza? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non può contaminarlo, 19 perché non entra nel suo cuore, ma nel ventre, e poi se ne va nella fogna?». Così dicendo, dichiarava puri tutti gli alimenti. 20 Disse ancora: «Ciò che esce dall'uomo, quello lo contamina. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adultéri, fornicazioni, omicidi, 22 furti, cupidigie, malizie, frodi, insolenza, invidia, bestemmia, orgoglio, stoltezza. 23 Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro dell'uomo e lo contaminano». La donna sirofenicia 24 Poi partì di là e andò nel territorio di Tiro e di Sidone; entrò in una casa e non voleva che alcuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. 25 Infatti una donna, la cui figlia aveva uno spirito immondo, avendo sentito parlare di Gesù, venne e gli si gettò ai piedi. 26 Or quella donna era greca, sirofenicia di origine; e lo pregava di scacciare il demone da sua figlia; 27 ma Gesù le disse: «Lascia che si sazino prima i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28 Ma ella rispose e gli disse: «Dici bene, o Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 29 Allora egli le disse: «Per questa tua parola, va'; il demone è uscito da tua figlia». 30 Ed ella, tornata a casa sua, trovò la figlia coricata a letto, e il demone era uscito da lei. Guarigione di un sordomuto della Decapoli 31 Poi Gesù, partito di nuovo dal territorio di Tiro e di Sidone, giunse al mare di Galilea, in mezzo al territorio della Decapoli. 32 E gli presentarono un sordo che parlava a stento, pregandolo di imporgli le mani. 33 Ed egli, condottolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua. 34 Poi, alzati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effata», che vuol dire: «Apriti!». 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava distintamente. 36 E Gesù ordinò loro di non dirlo a nessuno; ma quanto più lo vietava loro, tanto più essi lo divulgavano. 37 E, pieni di stupore, dicevano: «Egli ha fatto bene ogni cosa: egli fa udire i sordi e parlare i muti!». Seconda moltiplicazione dei pani 8,1 In quei giorni, essendovi una folla grandissima e non avendo da mangiare, Gesù chiamò a sé i suoi discepoli, e disse loro: 2 «Ho pietà di questa folla, perché sono già tre giorni che stanno con me, e non hanno di che mangiare. 3 E se io li rimando digiuni a casa, verranno meno per via; alcuni di loro, infatti, sono venuti da lontano». 4 E i suoi discepoli gli risposero: «Come potrebbe alcuno saziare di pane costoro, qui nel deserto?». 5 Ed egli domandò loro: «Quanti pani avete?». Essi dissero: «Sette». 6 Allora egli ordinò alla folla di sedere per terra; e presi i sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono. 7 Avevano pure alcuni pesciolini; dopo averli benedetti, ordinò che anche quelli fossero distribuiti alla folla. 8 Così essi mangiarono a sazietà; e i discepoli portarono via sette panieri di pezzi avanzati. 9 Or quelli che avevano mangiato erano circa quattromila; poi li licenziò. 10 E subito, salito in barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta. Il lievito dei farisei 11 Sopraggiunsero i farisei e cominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo per metterlo alla prova. 12 Ma egli, gemendo nel suo spirito, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico che non sarà dato alcun segno a questa generazione». 13 Quindi lasciatili, salì di nuovo in barca e passò all'altra riva. 14 Ora i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane e non avevano con sé nella barca che un pane solo. 15 Ed egli li ammoniva, dicendo: «State attenti, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». 16 Ma essi discutevano fra di loro dicendo: «Noi non abbiamo pane». 17 Accortosene, Gesù disse loro: «Perché discutete sul fatto che non avete pane? Non capite ancora e non intendete? Avete il vostro cuore ancora indurito? 18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate? 19 Quando spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi avete raccolto?». Essi dissero: «Dodici». 20 «E quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?». Ed essi dissero: «Sette». 21 Ed egli disse loro: «Come, ancora non capite?». Guarigione del cieco di Betsaida 22 Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo. 23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se vedesse qualcosa. 24 E quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi». 25 Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recuperò la vista e vedeva tutti chiaramente. 26 E Gesù lo rimandò a casa sua, dicendo: «Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio». Confessione di Pietro 27 Poi Gesù con i suoi discepoli, se ne andò per le borgate di Cesarea di Filippo; e lungo il cammino interrogò i suoi discepoli, dicendo loro: «Chi dice la gente che io sia?». 28 Essi risposero: «Alcuni Giovanni Battista, altri Elia, ed altri uno dei profeti». 29 Ed egli disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». E Pietro, rispondendo, gli disse: «Tu sei il Cristo». 30 Allora egli intimò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. 31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse. 32 E parlava di queste cose apertamente. Allora Pietro, lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo. 33 Ma egli, voltatosi e riguardando i suoi discepoli, sgridò Pietro, dicendo: «Vattene lontano da me, Satana, perché tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». Del prendere la propria croce 34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, 35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell'evangelo, la salverà. 36 Che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima sua? 38 Perché chi si vergognerà di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo, con i santi angeli». 9,1 Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con potenza». La trasfigurazione 2 Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse in disparte, essi soli, sopra un alto monte; e fu trasfigurato davanti a loro. 3 E le sue vesti divennero risplendenti e bianchissime, come neve, più bianche di ciò che potrebbe fare alcun lavandaio sulla terra. 4 Ed apparve loro Elia con Mosè, i quali conversavano con Gesù. 5 Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia!». 6 Egli infatti non sapeva che cosa dire, perché erano spaventati. 7 Venne poi una nuvola che li adombrò; e dalla nuvola uscì una voce che disse: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo!». 8 Ed improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù tutto solo con loro. 9 Ora, come scendevano dal monte, Gesù ordinò loro di non raccontare ad alcuno le cose che avevano visto, fino a quando il Figlio dell'uomo sarebbe risuscitato dai morti. 10 Ed essi tennero per sé quella dichiarazione e discutevano fra di loro che cosa significasse risuscitare dai morti. 11 Poi lo interrogarono, dicendo: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». 12 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo: Egli dovrà soffrire molte cose ed essere disprezzato. 13 Ma io vi dico che Elia è venuto e gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto, come era scritto di lui». Il fanciullo epilettico 14 Ritornato poi dai discepoli, vide una grande folla intorno a loro e degli scribi, che disputavano con loro. 15 E subito tutta la folla, vedutolo, sbigottì e accorse a salutarlo. 16 Allora egli domandò agli scribi: «Di che cosa discutete con loro?». 17 Ed uno della folla, rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto, 18 e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Così ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 19 Ed egli, rispondendogli, disse: «O generazione incredula, fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? portatelo da me». 20 Ed essi glielo portarono. Ma appena lo vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra, si rotolava schiumando. 21 E Gesù domandò al padre di lui: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli disse: «Dalla sua fanciullezza. 22 E spesso lo ha gettato nel fuoco e nell'acqua per distruggerlo ma, se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 23 E Gesù gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede». 24 Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni alla mia incredulità». 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui». 26 E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne uscì. E il fanciullo divenne come morto, sicché molti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò, ed egli si alzò in piedi. 28 Or quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono in privato: «Perché non abbiamo noi potuto scacciarlo?». 29 Ed egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si può scacciare in altro modo, se non con la preghiera e il digiuno». Il maggiore nel regno dei cieli 30 Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; ed egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo giorno». 32 Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo. 33 Giunsero poi a Capernaum; e quando fu in casa, domandò loro: «Di che discutevate fra di voi per la strada?». 34 Ed essi tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il più grande. 35 Allora, postosi a sedere, egli chiamò i dodici, e disse loro: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». 36 E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro; poi, presolo in braccio, disse loro: 37 «Chiunque riceve uno di questi bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato». Chi non è contro di noi è per noi 38 Allora Giovanni, prendendo la parola, gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perché non ci segue». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché nessuno può fare un'opera potente nel nome mio, e subito dopo dire male di me. 40 Poiché chi non è contro di noi, è per noi. 41 Chiunque infatti vi dà da bere un bicchiere d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, io vi dico in verità che non perderà affatto la sua ricompensa». Gli scandali 42 «E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare. 43 Ora, se la tua mano ti è occasione di peccato, tagliala; è meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, 44 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 45 E se il tuo piede ti è occasione di peccato, taglialo; è meglio per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, 46 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 47 E se l'occhio tuo ti è occasione di peccato, cavalo; è meglio per te entrare con un occhio solo nella vita, che averne due ed essere gettato nella Geenna del fuoco, 48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno deve essere salato col fuoco, e ogni sacrificio deve essere salato col sale. 50 Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri». Del divorzio 10,1 Poi, partendo di là, si recò nel territorio della Giudea lungo il Giordano, e di nuovo le folle si radunarono intorno a lui; ed egli nuovamente, come al solito, le ammaestrava. 2 E i farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito al marito ripudiare la moglie?». 3 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?». 4 Essi dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di ripudiare la moglie». 5 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Fu a causa della durezza del vostro cuore che egli scrisse questa disposizione; 6 ma al principio della creazione, Dio li fece maschio e femmina. 7 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie; 8 e i due diverranno una stessa carne; così non sono più due, ma una sola carne. 9 L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito!». 10 E in casa i suoi discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. 11 Allora egli disse loro: «Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei. 12 Similmente, se la moglie lascia il proprio marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Gesù benedice i fanciulli 13 Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano. 14 E Gesù, nel vedere ciò, si indignò; e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. 15 In verità vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà in esso». 16 E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani. Il giovane ricco 17 Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 18 E Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre"». 20 Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza». 21 Allora Gesù, fissandolo nel volto, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca; va', vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, prendi la tua croce e seguimi». 22 Ma egli, rattristatosi per quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. 23 Allora Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 24 E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesù, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio. 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 26 Ed essi, ancora più stupiti, dicevano fra di loro: «E chi dunque può essere salvato?». 27 Ma Gesù, fissando lo sguardo su di loro, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio». 28 E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». 29 Allora Gesù, rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell'evangelo, 30 che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. 31 Ma molti primi saranno ultimi, e molti ultimi saranno primi». La domanda dei figli di Zebedeo 32 Or essi si trovavano in viaggio per salire a Gerusalemme, e Gesù li precedeva, ed essi erano sgomenti e lo seguivano con timore. Ed egli presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: 33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei gentili, 34 i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e l'uccideranno, ma il terzo giorno egli risusciterà». 35 Allora Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo: «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo». 36 Ed egli disse loro: «Che volete che io vi faccia?». 37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria». 38 E Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che domandate. Potete voi bere il calice che io berrò ed essere battezzati del battesimo di cui io sono battezzato?». Essi gli dissero: «Sì, lo possiamo». 39 E Gesù disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo di cui io sono battezzato, 40 ma quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me darlo, ma è per coloro ai quali è stato preparato». 41 Udito ciò, gli altri dieci cominciarono ad indignarsi contro Giacomo e Giovanni. 42 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e i loro grandi esercitano dominio su di esse; 43 ma tra voi non sarà così; anzi chiunque vorrà diventare grande tra voi, sarà vostro servo; 44 e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti. 45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Il cieco di Gerico 46 Giunsero così a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando. 47 Or avendo udito che chi passava era Gesù il Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 48 Molti lo sgridavano affinché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49 E Gesù, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!». 50 Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù. 51 E Gesù, rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il cieco gli disse: «Rabboni, che io recuperi la vista!». 52 E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha guarito». E in quell'istante recuperò la vista e si mise a seguire Gesù per la via. Ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme 11,1 Ora quando furono giunti vicino a Gerusalemme, verso Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, 2 dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte e, appena entrati in esso, troverete un puledro d'asino legato, sul quale nessuno è ancora salito; scioglietelo e conducetelo da me. 3 E se qualcuno vi dice: "Perché fate questo?". Rispondete: "Il Signore ne ha bisogno. Lo rimanderà qui subito"». 4 Essi dunque andarono e trovarono il puledro legato vicino ad una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5 Alcuni dei presenti dissero loro: «Cosa fate? Perché sciogliete il puledro?». 6 Ed essi risposero loro come Gesù aveva loro indicato, e quelli li lasciarono andare. 7 Allora essi condussero il puledro a Gesù, vi posero sopra i loro mantelli, ed egli vi si sedette sopra. 8 E molti stendevano i loro vestiti sulla strada, e altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla strada. 9 E tanto quelli che precedevano come quelli che seguivano, gridando, dicevano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10 Benedetto il regno di Davide nostro padre, che viene nel nome del Signore. Osanna nei luoghi altissimi!». 11 Così Gesù entrò in Gerusalemme e nel tempio; e, dopo aver osservato bene ogni cosa, essendo ormai tardi, uscì con i dodici diretto a Betania. Il fico seccato; la purificazione del tempio 12 Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 E, vedendo da lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se vi trovasse qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovò altro che foglie, perché non era il tempo dei fichi. 14 Allora Gesù, rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l'udirono. 15 Così giunsero a Gerusalemme. E Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. 16 E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!». 18 Ora gli scribi e i capi dei sacerdoti, avendo udito queste cose, cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era rapita in ammirazione del suo insegnamento. 19 E, quando fu sera, Gesù uscì fuori dalla città. 20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. 21 E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare", e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete. 25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati. 26 Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà i vostri peccati». Del battesimo di Giovanni 27 Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per il tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani si accostarono a lui, 28 e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato codesta autorità per fare queste cose?». 29 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Anch'io vi domanderò una cosa; rispondetemi dunque, ed io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31 Ed essi ragionavano tra di loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli dirà: "Perché dunque non gli credeste?". 32 Ma se diciamo dagli uomini, noi abbiamo paura del popolo, poiché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta». 33 Perciò, rispondendo, dissero a Gesù: «Non lo sappiamo». E Gesù, rispondendo, disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Parabola dei malvagi vignaioli 12,1 Poi egli cominciò a parlar loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi fece attorno una siepe, vi scavò un luogo dove pigiare l'uva, vi costruì una torre, e l'affidò a dei vignaioli, poi se ne andò lontano. 2 Nella stagione della raccolta inviò a quei vignaioli un servo per ricevere da loro la sua parte del frutto della vigna. 3 Ma essi lo presero, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote. 4 Egli mandò loro di nuovo un altro servo; ma essi, dopo avergli tirate delle pietre, lo ferirono alla testa e lo rimandarono vilipeso. 5 Ne inviò ancora un altro e questi lo uccisero. Poi ne mandò molti altri, e di questi alcuni furono percossi, altri uccisi. 6 Gli restava ancora uno da mandare: il suo amato figlio. Per ultimo mandò loro anche lui, dicendo: "Avranno almeno rispetto per mio figlio". 7 Ma quei vignaioli dissero fra loro: "Costui è l'erede, venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra". 8 Così lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. 9 Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. 10 Non avete neppure letto questa scrittura: "La pietra che gli edificatori hanno scartata è divenuta la testata d'angolo. 11 Ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"?». 12 Allora essi cercavano di prenderlo, perché avevano capito che egli aveva detto quella parabola contro di loro; ma ebbero paura della folla; e, lasciatolo, se ne andarono. La questione del tributo 13 Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nelle parole. 14 Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?». 15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché lo veda». 16 Essi glielo portarono. Ed egli disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?». Essi gli dissero: «Di Cesare». 17 Allora Gesù rispose e disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio ciò che è di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui. I sadducei e la risurrezione 18 Poi si presentarono a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: 19 «Maestro, Mosè ci lasciò scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello di lui deve sposare la vedova per suscitare una discendenza a suo fratello. 20 Ora vi erano sette fratelli; il primo prese moglie e morì senza lasciare figli. 21 Quindi la prese il secondo, ma anche questi morì senza lasciare figli; così pure il terzo. 22 Tutti e sette l'ebbero per moglie, e morirono senza lasciare figli. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione dunque, quando risusciteranno, di chi di loro sarà ella moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta per moglie». 24 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: «Non è proprio per questo che siete in errore, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio? 25 Infatti, quando gli uomini risusciteranno dai morti, né si ammoglieranno né si mariteranno, ma saranno come gli angeli in cielo. 26 Riguardo poi alla risurrezione dei morti, non avete letto nel libro di Mosè, come Dio gli parlò dal roveto, dicendo: "Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? 27 Egli non è Dio dei morti, ma Dio dei viventi. Voi, dunque, vi sbagliate grandemente». Il grande comandamento 28 Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli domandò: «Qual è il primo comandamento di tutti?». 29 E Gesù gli rispose: «Il primo comandamento di tutti è: "Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore", 30 e: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento. 31 E il secondo è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi». 32 Allora lo scriba gli disse: «Bene, Maestro. Hai detto secondo verità che vi è un sol Dio e non ve n'è alcun altro all'infuori di lui; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34 E Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno ardiva più interrogarlo. Il Cristo, Figlio di Davide 35 E Gesù, insegnando nel tempio, prese a dire: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 36 Poiché Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi". 37 Davide stesso dunque lo chiama Signore; come può dunque egli essere suo figlio?». E la maggior parte della folla lo ascoltava con piacere. Censura degli scribi 38 Ed egli diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze, 39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti, 40 che divorano le case delle vedove e, per mettersi in mostra, fanno lunghe preghiere; essi riceveranno una più dura condanna». L'offerta della vedova 41 E Gesù, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto. 42 Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante. 43 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44 Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Il sermone profetico: Principio delle doglie di parto 13,1 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». 2 E Gesù, rispondendo, gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà diroccata». 3 E, come egli era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4 «Dicci, quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno compiersi?». 5 E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: «Guardate che nessuno vi seduca. 6 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne sedurranno molti. 7 Ora, quando udrete parlare di guerre e di rumori di guerre, non vi turbate; perché bisogna che queste cose avvengano; ma non sarà ancora la fine. 8 Infatti si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che l'inizio delle doglie di parto. 9 Badate a voi stessi! Poiché vi consegneranno ai tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe; sarete portati davanti ai governatori e ai re, per causa mia, in testimonianza a loro. 10 Ma prima bisogna che l'evangelo sia predicato fra tutte le genti. 11 Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che dovrete dire, e non lo premeditate; ma dite ciò che vi sarà dato in quell'istante, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. 12 Ora, il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13 E voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato». Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazione 14 «Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda), allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti. 15 E chi sarà sul tetto di casa non scenda, né entri in casa a prendere qualcosa da casa sua. 16 E chi sarà nei campi non torni indietro a prendersi il vestito. 17 Or guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno. 19 Perché in quei giorni vi sarà una grande tribolazione, la più grande che sia mai venuta dall'inizio della creazione fatta da Dio fino ad oggi, né mai più vi sarà. 20 E se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti, che egli ha scelto, il Signore ha abbreviato quei giorni. 21 Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco qui il Cristo"; ovvero: "Eccolo là", non gli credete. 22 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa». Il sermone profetico (seguito): Il ritorno del Figlio dell'uomo 24 «Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; 25 le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria. 27 Egli allora manderà i suoi angeli e raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. 28 Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l'estate è vicina. 29 Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. 30 In verità vi dico che questa generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Il sermone profetico (fine): La vigilanza 32 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo né il Figlio, ma solo il Padre. 33 State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. 34 È come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l'autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare. 35 Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino; 36 perché, venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. 37 Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!». La congiura dei sacerdoti 14,1 Ora, due giorni dopo era la Pasqua e la festa degli Azzimi; e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo. 2 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo». Il convito di Betania 3 Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di alabastro, glielo versò sul capo. 4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: «Perché tutto questo spreco di olio? 5 Poiché si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano indignati contro di lei. 6 Ma Gesù disse: «Lasciatela fare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me. 7 Perché i poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del bene; ma non avrete sempre me. 8 Ella ha fatto ciò che poteva; ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 Ma in verità vi dico che in tutto il mondo, ovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che costei ha fatto». Il prezzo del tradimento 10 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti, per consegnarlo nelle loro mani. 11 Ed essi, udito ciò, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Così egli cercava un'occasione propizia per tradirlo. La cena pasquale 12 Ora, nel primo giorno della festa degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti da mangiare la Pasqua?». 13 Allora egli mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e incontrerete un uomo, che porta una brocca piena d'acqua; seguitelo. 14 E là dove entrerà, dite al padron di casa: "Il Maestro chiede: Dov'è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?". 15 Egli allora vi mostrerà una grande sala di sopra arredata e pronta; là apparecchiate per noi». 16 I suoi discepoli andarono e, giunti in città, trovarono come egli aveva loro detto; e apparecchiarono la Pasqua. 17 Quando fu sera, egli giunse con i dodici. 18 E, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». 19 Allora essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». E un altro disse: «Sono forse io?». 20 Ed egli, rispondendo, disse loro: «È uno dei dodici che intinge con me nel piatto. 21 Sì, il Figlio dell'uomo se ne va come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Sarebbe stato meglio per lui, se quell'uomo non fosse mai nato!». 22 E mentre essi mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo averlo benedetto, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo». 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 Quindi disse loro: «Questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio». 26 E, dopo aver cantato un inno, uscirono, dirigendosi verso il monte degli Ulivi. Pietro avvisato 27 E Gesù disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati di me questa notte, perché sta scritto: "Percuoterò il Pastore e le pecore saranno disperse". 28 Ma dopo che sarò risuscitato, io vi precederò in Galilea». 29 E Pietro gli disse: «Anche se tutti gli altri si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò». 30 E Gesù gli disse: «In verità ti dico che oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli con più fermezza diceva: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò affatto». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Gesù nel Getsemani 32 Poi essi arrivarono ad un luogo chiamato Getsemani; ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui, finché io abbia pregato». 33 Quindi prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e cominciò ad essere preso da timore e angoscia; 34 e disse loro: «L'anima mia è grandemente rattristata, fino alla morte; rimanete qui e vegliate». 35 E, andato un poco avanti, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, si allontanasse da lui quell'ora. 36 E disse: «Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi». 37 Quindi, tornato indietro, trovò i discepoli che dormivano e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vegliare una sola ora? 38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; certo lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39 Se ne andò di nuovo e pregò, dicendo le medesime parole. 40 Ritornato, trovò i discepoli nuovamente addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti e non sapevano che cosa rispondergli. 41 Infine, ritornò per la terza volta e disse loro: «Dormite pure ora e riposatevi; basta! L'ora è giunta. Ecco, il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino». Arresto di Gesù 43 E in quell'istante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44 Or chi lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò è lui. Pigliatelo e conducetelo via sotto buona scorta». 45 E, come fu giunto, subito si accostò a lui e disse: «Rabbi, Rabbi»; e lo baciò caldamente! 46 Essi allora gli misero le mani addosso e lo arrestarono. 47 E uno dei presenti trasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise un orecchio. 48 Allora Gesù, rispondendo, disse: «Siete venuti con spade e bastoni per catturarmi, come se fossi un brigante? 49 Eppure, ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e voi non mi avete preso; ma questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture!». 50 Allora i discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono tutti. 51 Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo, ed essi lo afferrarono. 52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, se ne fuggì nudo dalle loro mani. Gesù davanti al sinedrio 53 Essi allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, presso il quale si radunarono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 E Pietro lo seguì da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote, dove si mise a sedere con le guardie, scaldandosi vicino al fuoco. 55 Ora i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche testimonianza contro Gesù, per farlo morire; ma non ne trovavano. 56 Molti infatti deponevano il falso contro di lui; ma le loro testimonianze non erano concordi. 57 Allora alcuni, alzatisi, testimoniarono il falso contro di lui, dicendo: 58 «Noi l'abbiamo udito dire: "Io distruggerò questo tempio fatto da mani, e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani"». 59 Ma neppure su questo la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù, dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo, il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». 62 E Gesù disse: «Sì, io lo sono. E voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo». 63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E tutti lo giudicarono reo di morte. 65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a bendargli il viso, a dargli degli schiaffi ed a dirgli: «Indovina». E le guardie lo percuotevano. Gesù rinnegato da Pietro 66 Or mentre Pietro era giù nel cortile, sopraggiunse una serva del sommo sacerdote. 67 E, visto Pietro che si scaldava, lo guardò attentamente e disse: «Anche tu eri con Gesù Nazareno». 68 Ma egli negò dicendo: «Non lo conosco e non capisco ciò che dici». Uscì quindi fuori nel vestibolo, e il gallo cantò. 69 Or la serva, vedutolo di nuovo, cominciò a dire ai presenti: «Costui è uno di loro». 70 Ma egli negò ancora. E, poco dopo, i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Veramente tu sei uno di loro; infatti sei Galileo e il tuo parlare lo rivela». 71 Ma egli cominciò a maledire e a giurare: «Io non conosco quest'uomo di cui parlate». 72 E il gallo cantò per la seconda volta; allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». E, pensando a ciò, scoppiò a piangere. Gesù davanti a Pilato 15,1 E al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. 2 E Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Tu lo dici». 3 E i capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. 4 Pilato lo interrogò di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano?». 5 Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato ne rimase meravigliato. 6 Or ad ogni festa era solito rilasciare loro un prigioniero, chiunque essi chiedessero. 7 Vi era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa. 8 E la folla, gridando, cominciò a domandare che facesse come aveva sempre fatto per loro. 9 Allora Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re dei Giudei?». 10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere piuttosto che liberasse loro Barabba. 12 E Pilato, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che faccia di colui che voi chiamate il re dei Giudei?». 13 Ed essi gridarono di nuovo: «Crocifiggilo!». 14 E Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora più forte: «Crocifiggilo!». 15 Perciò Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver flagellato Gesù, lo consegnò loro perché fosse crocifisso. 16 Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e convocarono l'intera coorte. 17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo. 18 Cominciarono poi a salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!». 19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, lo adoravano. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo. La crocifissione 21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua croce. 22 Poi condussero Gesù al luogo detto Golgota che significa: Luogo del teschio. 23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma egli non lo prese. 24 E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno. 25 Era l'ora terza quando lo crocifissero. 26 E l'iscrizione che indicava il motivo della condanna, posta sopra lui, diceva: "Il re dei Giudei". 27 Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. 28 Così si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato annoverato fra i malfattori». 29 E coloro che passavano lì vicino lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi, 30 salva te stesso e scendi giù dalla croce!». 31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso. 32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché lo vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo ingiuriavano. 33 Poi, venuta l'ora sesta, si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. 34 E all'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 35 E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!». 36 Allora uno di loro accorse, inzuppò una spugna nell'aceto e, postala su una canna, gli diede da bere, dicendo: «Lasciate; vediamo se viene Elia a tirarlo giù». 37 Ma Gesù, emesso un forte grido, rese lo spirito. 38 Allora il velo del tempio, si squarciò in due, dall'alto in basso. 39 E il centurione che stava di fronte a Gesù, visto che dopo aver gridato così aveva reso lo spirito, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio». 40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano; fra di esse vi erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di Iose e Salome, 41 che lo seguivano e lo servivano quando era in Galilea; e ce n'erano molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Il seppellimento 42 Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato, 43 Giuseppe d'Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 E Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto da molto tempo. 45 E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. 46 E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesù dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all'entrata del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva deposto. La risurrezione 16,1 Ora, trascorso il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome acquistarono degli aromi per andare ad imbalsamare Gesù. 2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 E dicevano fra di loro: «Chi ci rotolerà la pietra dall'entrata del sepolcro?». 4 Ma, alzando gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande. 5 Entrate dunque nel sepolcro, videro un giovanetto che sedeva dal lato destro, vestito di bianco, e rimasero spaventate. 6 Ed egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; è risuscitato, non è qui; ecco il luogo dove l'avevano posto. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto». 8 Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.
| Marco 1,1-16,8Predicazione di Giovanni il battista (Matteo 3:1-12; Luca 3:1-18; Giovanni 1:6-8; 19:36; 3:23-30) 1,1 Principio dell'evangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero a prepararti la via... 3 Voce di uno che grida nel deserto: 'Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri'”. 4 Sorse Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati. 5 Tutto il paese della Giudea e tutti quelli di Gerusalemme accorrevano a lui ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6 Giovanni era vestito di pelo di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, e si nutriva di cavallette e di miele selvatico. 7 Predicava, dicendo: “Dopo di me viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. 8 Io vi ho battezzati in acqua, ma lui vi battezzerà in Spirito Santo”. Battesimo e tentazione di Gesù (Matteo 3:13-4:11; Luca 3:21, 22; 4:1-13; Giovanni 1:32-34) 9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 E a un tratto, come egli usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11 E una voce venne dai cieli: “Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto”. 12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; 13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana; stava tra le bestie e gli angeli lo servivano. Gesù inizia il Suo ministerio e chiama i primi discepoli (Matteo 4:12-22; Luca 4:14, 15; 5:1-11) 14 Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando l'evangelo di Dio e dicendo: 15 “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all'evangelo”. 16 Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E Gesù disse loro: 17 “Seguitemi e io farò di voi dei pescatori d'uomini”. 18 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 19 Poi, spintosi un po' più oltre, vide Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello; anch'essi in barca rassettavano le reti; 20 subito li chiamò ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui. Gesù libera un uomo posseduto da uno spirito immondo (Luca 4:31-37) 21 Vennero in Capernaum e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava. 22 La gente stupiva della sua dottrina, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. 23 In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: 24 “Che c'è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio!”. 25 E Gesù lo sgridò, dicendo: “Sta' zitto ed esci da costui!”. 26 E lo spirito immondo, straziatolo e gridando forte, uscì da lui. 27 Tutti sbigottirono e si domandavano fra loro: “Che cos'è mai questo? È una dottrina nuova! Egli comanda con autorità perfino agli spiriti immondi ed essi gli ubbidiscono!”. 28 La sua fama si divulgò subito dappertutto, in tutta la circostante regione della Galilea. Gesù guarisce la suocera di Pietro (Matteo 8:14, 15; Luca 4:38, 39) 29 Appena usciti dalla sinagoga, andarono, con Giacomo e Giovanni, in casa di Simone e di Andrea. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre ed essi subito gliene parlarono; 31 egli, accostatosi, la prese per la mano e la fece alzare; la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli. Altre guarigioni; missione in Galilea (Matteo 8:16, 17; Luca 4:40-44) 32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli condussero tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era radunata alla porta. 34 Egli ne guarì molti che soffrivano di diverse malattie e scacciò molti demòni; non permetteva ai demòni di parlare poiché sapevano chi egli era. 35 Poi, la mattina, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì, se ne andò in un luogo deserto e là pregava. 36 Simone e quelli che erano con lui si misero a cercarlo 37 e, trovatolo, gli dissero: “Tutti ti cercano”. 38 Ed egli disse loro: “Andiamo altrove, per i villaggi vicini, affinché predichi anche là; poiché è per questo che io sono venuto”. 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Gesù guarisce un lebbroso (Matteo 8:1-4; Luca 5:12-16) 40 Un lebbroso venne a lui e, buttandosi in ginocchio, lo pregò, dicendo: “Se vuoi, tu puoi purificarmi!”. 41 Gesù, mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio; sii purificato!”. 42 E subito la lebbra sparì da lui e fu purificato. 43 Gesù, dopo averlo ammonito severamente, lo mandò subito via e gli disse: 44 “Guarda di non dire niente a nessuno, ma va', mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto; questo serva loro di testimonianza”. 45 Ma quello, appena partito, si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare apertamente in città, ma se ne stava fuori in luoghi deserti e da ogni parte la gente accorreva a lui. Gesù guarisce un paralitico (Matteo 9:1-8; Luca 5:17-26) 2,1 Dopo alcuni giorni, egli entrò di nuovo in Capernaum; si seppe che era in casa 2 e si radunò tanta gente che neppure lo spazio davanti alla porta la poteva contenere. Egli annunciava loro la Parola. 3 E vennero a lui alcuni con un paralitico portato da quattro uomini. 4 Non potendolo far giungere fino a lui a causa della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov'era Gesù e, fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. 5 Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: “Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati”. 6 Alcuni scribi erano seduti là e ragionavano così in cuor loro: 7 “Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?”. 8 Ma Gesù capì subito, con il suo spirito, che ragionavano così dentro di loro e disse: “Perché fate questi ragionamenti nei vostri cuori? 9 Cos'è più facile, dire al paralitico: 'I tuoi peccati ti sono perdonati', oppure dirgli: 'Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina'? 10 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, 11 io ti dico (disse al paralitico): 'Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua'”. 12 Ed egli si alzò e, preso subito il suo lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti, sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio dicendo: “Una cosa così non l'abbiamo mai vista”. Gesù chiama Levi d'Alfeo (Matteo 9:9-13; Luca 5:27-32) 13 Gesù uscì di nuovo verso il mare; tutta la gente andava a lui ed egli insegnava loro. 14 Passando, vide Levi d'Alfeo seduto al banco delle imposte e gli disse: “Seguimi”. Ed egli, alzatosi, lo seguì. 15 Mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e con i suoi discepoli, poiché ve n'erano molti e lo seguivano. 16 Gli scribi che erano tra i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: “Come mai mangia e beve con i pubblicani e i peccatori?”. 17 Gesù, udito ciò, disse loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori”. Spiegazioni sul digiuno (Matteo 9:14-17; Luca 5:33-39) 18 I discepoli di Giovanni e i farisei erano soliti digiunare; andarono a Gesù e gli dissero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano e i tuoi discepoli non digiunano?”. 19 Gesù disse loro: “Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare. 20 Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora, in quei giorni, digiuneranno. 21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio e lo strappo si fa peggiore. 22 E nessuno mette del vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, ma il vino nuovo va messo in otri nuovi”. Gesù è il Signore del sabato (Matteo 12:1-8; Luca 6:1-5) 23 In un giorno di sabato egli passava per i campi e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a strappare delle spighe. 24 I farisei gli dissero: “Vedi! Perché fanno di sabato ciò che non è lecito?”. 25 Ed egli disse loro: “Non avete voi mai letto quello che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e quelli che erano con lui? 26 Come egli, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che erano con lui?”. 27 Poi disse loro: “Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato, 28 perciò il Figlio dell'uomo è Signore anche del sabato”. Gesù guarisce l'uomo dalla mano secca (Matteo 12:9-14; Luca 6:6-11) 3,1 Poi entrò di nuovo in una sinagoga; là stava un uomo che aveva la mano secca. 2 E l'osservavano per vedere se lo avrebbe guarito in giorno di sabato, per poterlo accusare. 3 Ed egli disse all'uomo che aveva la mano secca: “Alzati là nel mezzo!”. 4 Poi disse loro: “È lecito, in giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?”. Ma quelli tacevano. 5 Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione e rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: “Stendi la mano!”. Egli la stese e la sua mano tornò sana. 6 I farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui, con lo scopo di farlo morire. Numerose altre guarigioni (Matteo 12:15-21) 7 Poi Gesù, con i suoi discepoli, si ritirò verso il mare; e dalla Galilea una gran folla lo seguì; 8 e dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli faceva, andò da lui. 9 Ed egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta per non farsi premere dalla folla. 10 Perché egli ne aveva guariti molti e tutti quelli che avevano qualche malattia gli si precipitavano addosso per toccarlo. 11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gettavano davanti a lui e gridavano: “Tu sei il Figlio di Dio!”. 12 Ed egli li sgridava forte, affinché non rivelassero chi fosse. Gesù chiama i dodici (Matteo 10:1-4; Luca 6:12-16) 13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quelli che egli stesso volle, ed essi andarono a lui. 14 Ne costituì dodici per tenerli con sé 15 e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro; 17 Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire “Figli del tuono”; 18 e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì. La bestemmia contro lo Spirito Santo (Matteo 12:22-32; Luca 11:14-23) 20 Poi entrò in una casa e la folla si radunò di nuovo, tanto che egli e i suoi non potevano neppure mangiare. 21 I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano: “È fuori di sé”. 22 E gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Egli ha Belzebù e scaccia i demòni con l'aiuto del principe dei demòni”. 23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: “Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. 25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. 26 E se Satana insorge contro sé stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. 27 Anzi, nessuno può entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli i suoi beni, se prima non avrà legato l'uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa. 28 In verità io vi dico: Ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita, 29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è colpevole di un peccato eterno”. 30 Egli parlava così perché dicevano: “Ha uno spirito immondo”. La madre e i fratelli di Gesù (Matteo 12:46-50; Luca 8:19-21) 31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Una folla gli stava seduta intorno, quando gli fu detto: “Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano”. 33 Egli rispose loro: “Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?”. 34 E, volgendo lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre”. La parabola del seminatore (Matteo 13:1-23; Luca 8:4-15) 4,1 Gesù iniziò di nuovo a insegnare presso il mare e una gran folla si radunò intorno a lui, perciò, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva. 2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3 “Udite: ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo, 6 ma quando il sole si levò fu bruciata e, non avendo radice, si seccò. 7 Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non fece frutto. 8 Altre parti caddero nella buona terra e portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento”. 9 Poi disse: “Chi ha orecchi da udire oda”. 10 E quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. 11 Ed egli disse loro: “A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio, ma a quelli che sono di fuori tutto è presentato per via di parabole, affinché: 12 vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non intendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati”. 13 Poi disse loro: “Non comprendete questa parabola? E come intenderete tutte le altre parabole? 14 Il seminatore semina la Parola. 15 Quelli che sono lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la Parola e, quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. 16 E così quelli che ricevono la semenza in luoghi rocciosi sono coloro che, quando hanno udito la Parola, la ricevono subito con gioia, 17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione o persecuzione a causa della Parola, sono subito scandalizzati. 18 E altri sono quelli che ricevono la semenza fra le spine, cioè coloro che hanno udito la Parola; 19 poi le preoccupazioni del mondo, l'inganno delle ricchezze e l'avidità delle altre cose, penetrate in loro, soffocano la Parola, così da risultare infruttuosa. 20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la Parola, l'accolgono e fruttano uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento”. La parabola della lampada (Luca 8:16-18) 21 Poi diceva ancora: “Si prende forse la lampada per metterla sotto il vaso o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul candeliere? 22 Poiché non c'è nulla che sia nascosto, se non per essere manifestato, e nulla è stato tenuto segreto, se non per essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi da udire, oda”. 24 Diceva loro ancora: “State attenti a ciò che voi udite. Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi e a voi sarà dato anche di più, 25 poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha anche quello che ha gli sarà tolto”. La parabola del seme che germoglia da sé e cresce 26 Diceva ancora: “Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra, 27 dorme e si alza, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce nel modo che egli stesso ignora. 28 La terra da sé stessa dà il suo frutto: prima l'erba e poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 E, quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché è giunta l'ora della mietitura”. La parabola del granello di senape (Matteo 13:31, 32; Luca 13:18, 19) 30 Diceva ancora: “A che cosa paragoneremo il regno di Dio o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra, 32 ma, quando è seminato, cresce e diventa maggiore di tutti gli ortaggi e fa dei rami tanto grandi che alla sua ombra possono ripararsi gli uccelli del cielo”. 33 E con molte parabole di questo genere esponeva loro la Parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza una parabola, ma in privato spiegava ogni cosa ai suoi discepoli. Gesù calma la tempesta (Matteo 8:18-27; Luca 8:22-25) 35 In quel medesimo giorno, fattosi sera, Gesù disse loro: “Passiamo all'altra riva”. 36 E i discepoli, congedata la folla, lo presero così com'era nella barca. Vi erano delle altre barche con lui. 37 Ed ecco alzarsi un gran turbine di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. 38 Egli stava a poppa, dormendo sul guanciale. I discepoli lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t'importa che noi moriamo?”. 39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Ed egli disse loro: “Perché siete così paurosi? Come mai non avete fede?”. 41 Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni agli altri: “Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli ubbidiscono?”. Gesù libera l'indemoniato di Gerasa (Matteo 8:28-34; Luca 8:26-39) 5,1 Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva la sua dimora nei sepolcri; e nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena, 4 poiché spesso era stato legato con ceppi e catene, ma le catene erano state rotte da lui, i ceppi spezzati e nessuno aveva la forza di domarlo. 5 Di continuo, notte e giorno, andava fra i sepolcri e su per i monti, urlando e percuotendosi con delle pietre. 6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 7 e, dato un gran grido, disse: “Che c'è fra me e te, o Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi”, 8 perché Gesù gli diceva: “Spirito immondo, esci da quest'uomo!”. 9 Gesù gli domandò: “Qual è il tuo nome?”. Ed egli rispose: “Il mio nome è Legione, perché siamo molti”. 10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 11 C'era là sul monte un gran branco di porci che pascolava. 12 E gli spiriti lo pregarono, dicendo: “Mandaci nei porci, perché entriamo in essi”. 13 Egli lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si avventò giù a precipizio nel mare. 14 Erano circa duemila e affogarono nel mare. E quelli che li pasturavano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna e la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. 15 Vennero a Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legione, e s'impaurirono. 16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all'indemoniato e il fatto dei porci. 17 Ed essi iniziarono a pregare Gesù che se ne andasse dai loro confini. 18 E mentre egli montava nella barca, l'uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 19 Gesù non glielo permise, ma gli disse: “Va' a casa tua dai tuoi e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatto e come egli ha avuto pietà di te”. 20 Ed egli se ne andò e cominciò a raccontare per la Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatto per lui. E tutti si meravigliavano. Gesù guarisce una donna e riporta in vita la figlia di Iairo (Matteo 9:18-26; Luca 8:41-56) 21 Essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, si radunò attorno a lui una gran folla ed egli stava presso il mare. 22 Ed ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 23 e lo pregò con insistenza, dicendo: “La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani sopra di lei, affinché sia salva e viva”. 24 Gesù andò con lui, e molta gente lo seguiva e lo stringeva da ogni parte. 25 Una donna, che aveva un flusso di sangue da dodici anni, 26 molto aveva sofferto da molti medici e aveva speso tutto ciò che aveva senza alcun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, 27 avendo udito parlare di Gesù, venne da dietro fra la calca e gli toccò la veste, perché diceva: 28 “Se riesco a toccare anche solo le sue vesti, sarò salva”. 29 In quell'istante il suo flusso ristagnò e lei sentì nel corpo di essere guarita da quella malattia. 30 E subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltandosi indietro verso quella folla, disse: “Chi mi ha toccato le vesti?”. 31 I suoi discepoli gli dicevano: “Tu vedi come la folla ti si stringe addosso e dici: 'Chi mi ha toccato?'”. 32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 33 Ma la donna, paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34 Ma Gesù le disse: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace e sii guarita dal tuo flagello”. 35 Mentre egli parlava ancora, ecco arrivare gente dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: “Tua figlia è morta, perché incomodare ancora il Maestro?”. 36 Ma Gesù, udito ciò che si diceva, disse al capo della sinagoga: “Non temere, solo abbi fede!”. 37 E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, a Giacomo e a Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero a casa del capo della sinagoga ed egli vide il tumulto e la gente che piangeva e urlava forte. 39 Entrato, disse loro: “Perché fate tanto strepito e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme”. 40 Ed essi ridevano di lui. Ma egli, messili tutti fuori, prese con sé il padre, la madre della fanciulla e quelli che erano con lui ed entrò là dove era la fanciulla. 41 E, presala per la mano, le disse: “Talità cum!”, che interpretato vuole dire: “Ragazza, ti dico: Alzati!”. 42 Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore; 43 egli comandò loro con insistenza che nessuno lo venisse a sapere e disse loro che le fosse dato da mangiare. Gesù disprezzato a Nazaret (Matteo 13:53-58; Luca 4:16-30) 6,1 Poi partì di là, venne nel suo paese e i suoi discepoli lo seguirono. 2 Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo, si stupivano e dicevano: “Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per mano sua? 3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria e il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?”. E si scandalizzavano di lui. 4 Ma Gesù diceva loro: “Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. 5 E non vi poté fare alcuna opera potente, salvo che, imposte le mani ad alcuni pochi infermi, li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità.
I dodici apostoli e la loro missione (Matteo 10:1-15; Luca 9:1-6) E andava in giro per i villaggi, insegnando. 7 Poi chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi. 8 E comandò loro di non prendere nulla per il viaggio, ma soltanto un bastone; né pane, né sacca, né denaro nella cintura, 9 ma di calzare sandali e di non indossare due tuniche. 10 E diceva loro: “Dovunque sarete entrati in una casa, trattenetevi lì, finché non ve ne andiate da quel posto 11 e, se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andandovene di là, scuotetevi la polvere da sotto i piedi; ciò serva di testimonianza contro di loro”. 12 E, partiti, predicavano che la gente si ravvedesse; 13 scacciavano molti demòni, ungevano d'olio molti infermi e li guarivano. Morte di Giovanni il battista (Matteo 14:1-12; Luca 3:19, 20; 9:7-9) 14 Il re Erode udì parlare di Gesù, perché la sua fama si era sparsa, e diceva: “Giovanni il battista è risuscitato dai morti ed è per questo che agiscono in lui le potenze miracolose”. 15 Altri invece dicevano: “È Elia!”. E altri: “È un profeta come quelli di una volta”. 16 Ma Erode, udito ciò, diceva: “è quel Giovanni che io ho fatto decapitare; è lui che è risuscitato!”. 17 Poiché Erode aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva fatto incatenare in prigione a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, che egli, Erode, aveva sposato. 18 Giovanni infatti gli diceva: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!”. 19 Erodiade perciò gli serbava rancore e bramava di farlo morire, ma non poteva; 20 Erode, infatti, aveva soggezione di Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso e lo ascoltava volentieri. 21 Venne però il giorno opportuno quando Erode, per il suo compleanno, fece un convito ai grandi della sua corte, ai capitani e ai principali della Galilea; 22 la figlia della stessa Erodiade, essendo entrata, ballò e piacque a Erode e ai commensali. E il re disse alla fanciulla: “Chiedimi quello che vuoi e te lo darò”. 23 E le giurò: “Ti darò qualsiasi cosa mi chiederai, fino alla metà del mio regno”. 24 Costei, uscita, domandò a sua madre: “Che cosa chiederò?”. E quella le disse: “La testa di Giovanni il battista”. 25 E rientrata subito frettolosamente dal re, gli fece questa richiesta: “Voglio che sul momento tu mi dia, in un piatto, la testa di Giovanni il battista”. 26 Il re ne fu grandemente rattristato, ma a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali non volle dirle di no 27 e mandò subito una guardia con l'ordine di portargli la sua testa. 28 Quegli andò, lo decapitò nella prigione, ne portò la testa in un piatto e la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. 29 I discepoli di Giovanni, udita la cosa, andarono a prendere il suo corpo e lo deposero in un sepolcro. Prima moltiplicazione dei pani (Matteo 14:13-21; Luca 9:10-17; Giovanni 6:1-15) 30 Gli apostoli, essendosi raccolti intorno a Gesù, gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. 31 Ed egli disse loro: “Venitevene ora in disparte, in luogo solitario, e riposatevi un po'”. Difatti era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure tempo di mangiare. 32 Partirono dunque con la barca per andare in un luogo solitario in disparte. 33 Molti li videro partire e li riconobbero; e da tutte le città accorsero là a piedi e vi giunsero prima di loro. 34 E come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35 Essendo già tardi, i discepoli gli si accostarono e gli dissero: “Questo luogo è deserto ed è già tardi; 36 congedali, affinché vadano per le campagne e per i villaggi nei dintorni a comprarsi qualcosa da mangiare”. 37 Ma egli rispose loro: “Date loro voi da mangiare”. Ed essi a lui: “Andremo noi a comprare duecento denari di pane e daremo loro da mangiare?”. 38 Egli domandò loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Ed essi, accertatisi, risposero: “Cinque, e due pesci”. 39 Allora egli comandò loro di farli accomodare a gruppi sull'erba verde 40 e si sedettero per gruppi di cento e di cinquanta. 41 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, benedisse e spezzò i pani e li diede ai discepoli, affinché li distribuissero alla gente; e divise pure i due pesci fra tutti. 42 Tutti mangiarono e furono sazi 43 e si portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche i resti dei pesci. 44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. Gesù cammina sul mare (Matteo 14:22-33; Giovanni 6:16-21) 45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a montare nella barca e a precederlo sull'altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare. 47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte andò loro incontro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli; 49 ma essi, vedutolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e si misero a gridare, 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: “Coraggio, sono io; non temete!”. 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; essi più che mai si sbigottirono, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito. Guarigioni di Gesù a Gennesaret (Matteo 14:34-36; Giovanni 6:22 e segg.) 53 Passati all'altra riva, vennero e presero terra a Gennesaret; 54 come furono sbarcati, subito lo riconobbero, 55 corsero per tutto il paese e cominciarono a portare qua e là i malati sui loro lettucci, dovunque sentivano dire che egli si trovasse. 56 E dovunque egli giungeva, nei villaggi, città o campagne, ponevano gli infermi nelle piazze e lo pregavano che li lasciasse toccare almeno il lembo della sua veste. E tutti quelli che lo toccavano, erano guariti. I farisei e la tradizione (Matteo 15:1-9) 7,1 Allora si radunarono presso di lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 E videro che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate. 3 Poiché i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, attenendosi alla tradizione degli antichi, 4 e quando tornano dalla piazza non mangiano se non si sono purificati con delle aspersioni. Vi sono molte altre cose cui si attengono per tradizione: lavaggio di calici, di boccali e di vasi di rame. 5 I farisei e gli scribi domandarono: “Perché i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?”. 6 Ma Gesù disse loro: “Ben profetizzò Isaia di voi ipocriti, com'è scritto: 'Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 7 Invano mi rendono il loro culto insegnando dottrine che sono precetti di uomini'. 8 Voi, tralasciato il comandamento di Dio, restate attaccati alla tradizione degli uomini”. 9 E diceva loro ancora: “Siete abili ad annullare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione! 10 Mosè infatti ha detto: 'Onora tuo padre e tua madre' e 'Chi maledice padre o madre, sia punito di morte'; 11 voi invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: 'Quello con cui potrei assisterti è Corbàn (vale a dire, offerta a Dio)', 12 non gli permettete più di fare niente per suo padre o sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. E di cose simili ne fate tante!”. Quello che contamina un uomo (Matteo 15:10-20) 14 Poi, chiamata di nuovo a sé la folla, diceva: “Ascoltatemi tutti e intendete: 15 Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo, ma sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. 16 [Se uno ha orecchi da udire, oda”.] 17 Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli lo interrogarono intorno alla parabola. 18 Ed egli disse loro: “Siete anche voi così privi d'intendimento? Non capite che tutto ciò che dall'esterno entra nell'uomo non lo può contaminare, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina?”. Così dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi. 20 Diceva inoltre: “È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo, 21 poiché è dall'interno, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro e contaminano l'uomo”. La fede della donna sirofenicia (Matteo 15:21-28) 24 Poi Gesù partì di là e se ne andò verso i confini di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto, 25 anzi subito una donna, la cui bambina aveva uno spirito immondo, avendo udito di lui, venne e gli si gettò ai piedi. 26 Quella donna era pagana, di nazione sirofenicia, e lo pregava di scacciare il demonio da sua figlia. 27 Ma Gesù le disse: “Lascia che prima siano saziati i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini”. 28 Ma ella rispose: “Dici bene, Signore; eppure i cagnolini, sotto la tavola, mangiano delle briciole dei figli”. 29 Allora Gesù le disse: “Per questa parola, va'; il demonio è uscito da tua figlia”. 30 E la donna, tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio uscito da lei. Gesù guarisce un sordomuto 31 Gesù partì di nuovo dalla regione di Tiro e, passando per Sidone, tornò verso il mar di Galilea attraversando il territorio della Decapoli. 32 Gli condussero un sordo che parlava a stento e lo pregarono che gli imponesse le mani. 33 Egli, trattolo in disparte fuori dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: “Effatà!”, che vuol dire: “Apriti!”. 35 E gli si aprirono gli orecchi e subito gli si sciolse la lingua e parlava bene. 36 Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno, ma più lo vietava loro, più lo divulgavano 37 e, pieni di stupore, dicevano: “Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire e i muti li fa parlare”. Seconda moltiplicazione dei pani (Matteo 15:32-39) 8,1 In quei giorni, essendo di nuovo la folla grandissima e non avendo da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro: 2 “Io ho pietà di questa gente, poiché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare. 3 Se li rimando a casa digiuni, verranno meno per via e ve ne sono alcuni che sono venuti da lontano”. 4 I suoi discepoli gli risposero: “Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto?”. 5 Ed egli domandò loro: “Quanti pani avete?”. Essi dissero: “Sette”. 6 Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra e, presi i sette pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla ed essi li distribuirono. 7 Avevano anche pochi pescetti ed egli, fatta la benedizione, comandò di distribuire anche quelli. 8 Così mangiarono e furono saziati e dei pezzi avanzati si raccolsero sette panieri. 9 Erano circa quattromila persone. Poi Gesù li congedò. I farisei chiedono un segno (Matteo 15:39-16:1-12) 10 E subito, montato sulla barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta. 11 Anche i farisei si recarono là e si misero a disputare con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo. 12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: “Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: Non sarà dato alcun segno a questa generazione”. 13 E, lasciatili, montò di nuovo nella barca e passò all'altra riva. 14 I discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e, nella barca, non avevano altro che un solo pane. 15 Egli li ammoniva, dicendo: “Badate, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!”. 16 Ed essi si dicevano gli uni agli altri: “È perché non abbiamo pane”. 17 Ma Gesù, accortosene, disse loro: “Perché ragionate voi del non avere pane? Non riflettete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? 18 Avendo occhi non vedete? E avendo orecchi non udite? E non vi ricordate? 19 Quando io spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi raccoglieste?”. Essi dissero: “Dodici”. 20 “Quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?”. 21 Ed essi risposero: “Sette”. E diceva loro: “Non capite ancora?”. Gesù guarisce un cieco a Betsaida 22 Giunsero a Betsaida; e gli fu condotto un cieco e lo pregarono che lo toccasse. 23 Ed egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuori dal villaggio; sputatogli negli occhi e impostegli le mani, gli domandò: 24 “Vedi qualche cosa?”. Ed egli, alzati gli occhi, disse: “Scorgo gli uomini, perché li vedo come alberi che camminano”. 25 Poi Gesù gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli riguardò e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente. 26 E Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: “Non entrare neppure nel villaggio”. La confessione di Pietro: Gesù è il Cristo (Matteo 16:13-23; Luca 9:18-22; Giovanni 6:66-69) 27 Poi Gesù, con i suoi discepoli, se ne andò verso le borgate di Cesarea di Filippo e, cammin facendo, domandò ai suoi discepoli: “Chi dice la gente che io sia?”. 28 Ed essi risposero: “Alcuni, Giovanni il battista; altri, Elia; e altri, uno dei profeti”. 29 Egli domandò loro: “E voi, chi dite che io sia?”. E Pietro rispose: “Tu sei il Cristo”. 30 Ed egli vietò loro severamente di dire di lui ad alcuno. 31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. 32 E diceva queste cose apertamente. Pietro, trattolo da parte, iniziò a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi verso i suoi discepoli, rimproverò Pietro, dicendo: “Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”. Dell'abnegazione cristiana (Matteo 16:24-28; Luca 9:23-27) 34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. 35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà, ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell'evangelo, la salverà. 36 E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? 37 Infatti, che darebbe l'uomo in cambio dell'anima sua? 38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando sarà venuto nella gloria del Padre suo con i santi angeli”. 9,1 Diceva loro: “In verità io vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza”. La trasfigurazione (Matteo 17:1-13; Luca 9:28-36) 2 Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte e fu trasfigurato in loro presenza: 3 le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un candore tale che nessun lavandaio sulla terra può dare. 4 E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. 5 Allora Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: “Maestro, è bello stare qui; facciamo tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia”. 6 Poiché non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. 7 E venne una nuvola che li coprì con la sua ombra e dalla nuvola una voce: “Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo”. 8 E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo. 9 Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano visto, se non quando il Figlio dell'uomo sarebbe risuscitato dai morti. 10 Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi fra loro che cosa significasse quel risuscitare dai morti. 11 Poi gli chiesero: “Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?”. 12 Ed egli disse loro: “Elia deve venire prima e ristabilire ogni cosa; e come mai sta scritto del Figlio dell'uomo che egli deve soffrire molte cose ed essere disprezzato? 13 Ma io vi dico che Elia è già venuto e, com'è scritto di lui, gli hanno anche fatto ciò che hanno voluto”. Gesù guarisce un fanciullo indemoniato (Matteo 17:14-21; Luca 9:37-43) 14 Arrivati dai discepoli, videro intorno a loro una grande folla e degli scribi che discutevano con loro. 15 Subito tutta la gente, come vide Gesù, fu sorpresa e accorse a salutarlo. 16 Ed egli domandò loro: “Di che discutete con loro?”. 17 E uno della folla gli rispose: “Maestro, io ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto 18 e, ogni volta che s'impadronisce di lui, dovunque sia, lo getta a terra; egli schiuma, digrigna i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto”. 19 E Gesù, rispondendo, disse loro: “O generazione incredula! Fino a quando sarò io con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me”. 20 Glielo condussero e, come vide Gesù, subito lo spirito lo contorse con delle convulsioni e, caduto in terra, si rotolava schiumando. E Gesù domandò al padre: 21 “Da quanto tempo gli avviene questo?”. Ed egli disse: 22 “Dalla sua infanzia, e spesso l'ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo morire, ma tu, se puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci”. 23 E Gesù: “Dici: 'Se puoi'?! Ogni cosa è possibile a chi crede”. 24 E subito il padre del fanciullo esclamò: “Io credo; sovvieni alla mia incredulità”. 25 E Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: “Spirito muto e sordo, io te lo comando: esci da lui e non vi rientrare più”. 26 Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì e il fanciullo rimase come morto e quasi tutti dicevano: “È morto”. 27 Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi. 28 Quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli gli domandarono in privato: “Perché non l'abbiamo potuto scacciare noi?”. 29 Ed egli disse loro: “Questa specie di spiriti non si può far uscire in altro modo che con la preghiera”. Gesù annuncia la Sua morte e risurrezione (Matteo 17:22, 23; Luca 9:44, 45) 30 Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea e Gesù non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Infatti egli istruiva i suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno e tre giorni dopo essere stato ucciso risusciterà”. 32 Ma essi non comprendevano il suo parlare e temevano d'interrogarlo. La vera grandezza (Matteo 18:1-5; Luca 9:46-48) 33 Vennero a Capernaum e, quando egli fu in casa, domandò loro: “Di che discorrevate per strada?”. 34 Essi tacevano, perché lungo la via avevano discusso fra loro su chi fosse il maggiore. 35 Allora, postosi a sedere, chiamò i dodici e disse loro: “Se qualcuno vuole essere il primo, dovrà essere l'ultimo di tutti e il servitore di tutti”. 36 E, preso un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro: 37 “Chiunque riceve uno di questi piccoli fanciulli nel nome mio, riceve me e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato”. Chi non è contro di noi, è per noi (Matteo 18:5-9; Luca 9:49, 50) 38 Giovanni gli disse: “Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel nome tuo e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva”. 39 E Gesù disse: “Non glielo vietate, poiché non c'è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome e che subito dopo possa dire male di me. 40 Poiché chi non è contro di noi, è per noi. 41 Perché chiunque vi avrà dato da bere un bicchiere d'acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà la sua ricompensa”. Avvertimento contro gli scandali 42 “E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare. 43 E se la tua mano ti induce a peccare, mozzala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile 44 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne.] 45 E se il tuo piede ti induce a peccare, mozzalo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna 46 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne.] 47 E se l'occhio tuo ti induce a peccare, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, 48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco. 50 Il sale è buono, ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? 51 Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri”. Il ripudio (Matteo 19:1-12) 10,1 Poi Gesù partì di là e se ne andò sui confini della Giudea e oltre il Giordano; di nuovo si radunarono presso di lui delle folle e di nuovo egli insegnava loro come era solito fare. 2 E dei farisei, accostatisi, gli domandarono, tentandolo: “È lecito a un marito mandare via la moglie?”. 3 Ed egli rispose loro: “Che cosa vi ha comandato Mosè?”. 4 Ed essi dissero: “Mosè permise di scrivere un atto di divorzio e mandarla via”. 5 Gesù disse loro: “È per la durezza del vostro cuore che egli scrisse per voi quel precetto, 6 ma al principio della creazione Dio li fece maschio e femmina. 7 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne. 8 Così non sono più due, ma una stessa carne. 9 Quello dunque che Dio ha unito l'uomo non lo separi”. 10 E in casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso soggetto. 11 Ed egli disse loro: “Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei 12 e, se la moglie, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio”. Gesù benedice i bambini (Matteo 19:13-15; Luca 18:15-17) 13 Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano. 14 Gesù, visto ciò, si indignò e disse loro: “Lasciate i piccoli fanciulli venire a me; non glielo vietate, perché il regno di Dio appartiene a chi è come loro. 15 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non vi entrerà affatto”. 16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro. Il giovane ricco (Matteo 19:16-30; Luca 18:18-30) 17 Mentre Gesù usciva per mettersi in cammino, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: “Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. 18 E Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu sai i comandamenti: 'Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non fare torto ad alcuno; onora tuo padre e tua madre'”. 20 Ed egli rispose: “Maestro, tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. 21 E Gesù, riguardatolo in viso, l'amò e gli disse: “Una cosa ti manca: va', vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri, e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”. 22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò addolorato, perché aveva molti beni. 23 E Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!”. 24 E i discepoli sbigottirono a queste sue parole. Gesù, di nuovo, replicò loro: “Figlioli, quanto è difficile [per chi confida nelle ricchezze] entrare nel regno di Dio! 25 È più facile a un cammello passare per la cruna di un ago, che a un ricco entrare nel regno di Dio”. 26 Ed essi sempre più stupiti dicevano tra di loro: “Chi dunque può essere salvato?”. 27 E Gesù, riguardatili, disse: “Agli uomini è impossibile, ma non a Dio, perché tutto è possibile a Dio”. 28 E Pietro iniziò a dirgli: “Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito”. 29 E Gesù rispose: “Io vi dico in verità che non c'è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor mio e per amor dell'evangelo, 30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. 31 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi”. Gesù predice per la terza volta la Sua morte e risurrezione (Matteo 20:17-19; Luca 18:31-34) 32 Mentre erano in cammino salendo a Gerusalemme, Gesù andava davanti a loro; essi erano sbigottiti e quelli che lo seguivano erano presi da timore. Ed egli, tratti di nuovo da parte i dodici, iniziò a dire loro le cose che stavano per accadergli: 33 “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi sacerdoti e degli scribi; essi lo condanneranno a morte e lo metteranno nelle mani dei Gentili; 34 lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e l'uccideranno, ma dopo tre giorni egli risusciterà”. La richiesta di Giacomo e di Giovanni (Matteo 20:20-28; cfr. Luca 22:25, 26) 35 Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendogli: “Maestro, desideriamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo”. 36 Ed egli disse loro: “Che volete che io vi faccia?”. 37 Essi gli dissero: “Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria”. 38 Ma Gesù disse loro: “Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io bevo o essere battezzati del battesimo del quale io sono battezzato?”. Essi gli dissero: “Sì, lo possiamo”. 39 E Gesù disse loro: “Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato, 40 ma quanto al sedersi a destra o a sinistra, non sta a me concederlo, ma è per quelli cui è stato preparato”. 41 E i dieci, udito ciò, iniziarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: “Voi sapete che quelli che sono reputati prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i loro grandi le sottomettono al loro dominio. 43 Ma non è così tra voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore 44 e chiunque fra voi vorrà essere primo, sarà servo di tutti. 45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”. Gesù guarisce Bartimeo, il cieco (Matteo 20:29-34; Luca 18:35-43) 46 Poi giunsero a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una gran folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada. 47 E udito che chi passava era Gesù il Nazareno, iniziò a gridare e a dire: “Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. 48 E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. 49 Gesù, fermatosi, disse: “Chiamatelo!”. E chiamarono il cieco, dicendogli: “Fatti coraggio! Alzati! Egli ti chiama”. 50 Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne a Gesù. 51 E Gesù, rivoltosi a lui, gli disse: “Che vuoi che io ti faccia?”. Il cieco gli rispose: “Rabbunì, che io recuperi la vista”. 52 Gesù gli disse: “Va', la tua fede ti ha salvato”. E in quell'istante egli recuperò la vista e seguiva Gesù per la via. Gesù entra a Gerusalemme (Matteo 21:1-11; Luca 19:29-44; Giovanni 12:12-19) 11,1 Quando furono giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: 2 “Andate nella borgata che è di fronte a voi; subito, appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non è montato ancora nessuno; scioglietelo e portatelo qui da me. 3 Se qualcuno vi dice: 'Perché fate questo?', rispondete: 'Il Signore ne ha bisogno' e lo rimanderà subito qua”. 4 Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero. 5 Alcuni di quelli che erano lì presenti dissero loro: “Che fate, perché sciogliete il puledro?”. 6 Ed essi risposero come aveva detto Gesù. E quelli li lasciarono fare. 7 Essi condussero il puledro a Gesù, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra. 8 E molti stendevano i loro mantelli sulla via; altri delle fronde che avevano tagliate nei campi. 9 Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro, gridavano: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10 Benedetto il regno che viene, il regno di Davide nostro padre! Osanna nei luoghi altissimi!”. 11 Gesù entrò in Gerusalemme, nel tempio, e dopo aver osservato ogni cosa intorno, essendo già l'ora tarda, uscì per andare a Betania con i dodici. Il fico sterile (Matteo 21:18, 19) 12 Il giorno seguente, quando furono usciti da Betania, egli ebbe fame. 13 Visto da lontano un fico che aveva delle foglie, andò a vedere se per caso vi trovasse qualcosa, ma giunto al fico non vi trovò nient'altro che foglie, perché non era la stagione dei fichi. 14 Allora Gesù prese a dire al fico: “Nessuno mangi mai più frutto da te!”. E i suoi discepoli udirono. La purificazione del tempio (Matteo 21:12, 13; Luca 19:45-48; cfr. Giovanni 2:13-22) 15 Vennero a Gerusalemme e Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi 16 e non permetteva che nessuno portasse oggetti attraverso il tempio. 17 E insegnava, dicendo loro: “Non è scritto: 'La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti'? Ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni”. 18 I capi sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire, perché lo temevano, poiché tutta la folla era piena di ammirazione per il suo insegnamento. 19 Quando fu sera, uscirono dalla città. Lezione sulla preghiera, la fede e il perdono (Matteo 21:20-22) 20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Pietro, ricordatosi, gli disse: “Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato”. 22 Allora Gesù, rispondendo, disse loro: “Abbiate fede in Dio! 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: 'Togliti di là e gettati nel mare', se non dubita in cuor suo, ma crede che quanto dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute e voi le otterrete. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, affinché il Padre vostro che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe. 26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli vi perdonerà le vostre colpe”.] L'autorità di Gesù messa in discussione (Matteo 21:23-27; Luca 20:1-8) 27 Poi vennero di nuovo in Gerusalemme e, mentre egli passeggiava per il tempio, i capi sacerdoti, gli scribi e gli anziani si accostarono a lui e gli dissero: 28 “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di fare queste cose?”. 29 E Gesù disse loro: “Io vi domanderò una cosa; rispondetemi e vi dirò con quale autorità io faccio queste cose. 30 Il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi”. 31 Ed essi ragionavano fra loro dicendo: “Se diciamo: 'Dal cielo', egli dirà: 'Perché dunque non gli credeste?'. 32 Diremo invece: 'Dagli uomini'? ...”. Essi temevano il popolo, perché tutti stimavano che Giovanni fosse veramente profeta. 33 E risposero a Gesù: “Non lo sappiamo”. E Gesù disse loro: “neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose”. La parabola dei vignaiuoli malvagi (Matteo 21:33-46; Luca 20:9-18) 12,1 Poi cominciò a parlare loro in parabole: “Un uomo piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò un luogo per pigiare l'uva e vi edificò una torre; l'affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. 2 A suo tempo mandò a quei lavoratori un servo per ricevere da loro dei frutti della vigna. 3 Ma essi, presolo, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote. 4 Egli di nuovo mandò loro un altro servo e anche lui ferirono nel capo e insultarono. 5 Egli ne mandò un altro e anche quello uccisero; poi molti altri, dei quali alcuni picchiarono e alcuni uccisero. 6 Aveva ancora un unico figlio diletto e quello mandò loro per ultimo, dicendo: 'Avranno rispetto per mio figlio'. 7 Ma quei lavoratori dissero fra loro: 'Costui è l'erede; venite, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra'. 8 E, presolo, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. 9 Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà, distruggerà quei lavoratori e darà la vigna ad altri. 10 Non avete voi neppure letto questa Scrittura: 'La pietra che gli edificatori hanno rifiutata, è quella che è diventata pietra angolare; 11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri'”? 12 Allora essi cercavano di prenderlo, ma temettero la folla, perché capirono che egli aveva detto quella parabola per loro e, lasciatolo, se ne andarono. La questione del tributo a Cesare (Matteo 22:15-22; Luca 20:20-26) 13 Gli mandarono alcuni dei farisei e degli Erodiani per coglierlo in fallo nelle sue parole. 14 Ed essi, venuti, gli dissero: “Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero e non hai riguardi per nessuno, perché non guardi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito pagare il tributo a Cesare o no? Dobbiamo darlo o non darlo?”. 15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: “Perché mi tentate? Portatemi un denaro, che io lo veda”. 16 Essi glielo portarono ed egli disse loro: “Di chi è questa effigie e questa iscrizione?”. Essi gli dissero: 17 “Di Cesare”. Allora Gesù disse loro: “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Ed essi si meravigliarono di lui. I sadducei e la risurrezione (Matteo 22:23-33; Luca 20:27-40) 18 Poi vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 19 “Maestro, Mosè ci lasciò scritto che, se il fratello di uno muore e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie e dia una discendenza a suo fratello. 20 C'erano sette fratelli. Il primo prese moglie e, morendo, non lasciò discendenza. 21 Il secondo la prese e morì senza lasciare discendenza. 22 Così il terzo. E i sette non lasciarono discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta per moglie”. 24 Gesù disse loro: “Non è proprio per questo che errate, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? 25 Poiché, quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nei cieli. 26 Quanto poi ai morti e alla loro risurrezione, non avete voi letto nel libro di Mosè, nel passo del 'pruno', come Dio gli parlò dicendo: 'Io sono il Dio di Abraamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe'? 27 Egli non è il Dio dei morti, ma dei viventi. Voi errate grandemente”. Il grande comandamento (Matteo 22:34-40; cfr. Luca 10:25-37) 28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: “Qual è il comandamento primo fra tutti?”. 29 Gesù rispose: “Il primo è: 'Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l'unico Signore. 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua'. 31 Il secondo è questo: 'Ama il tuo prossimo come te stesso'. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi”. 32 Lo scriba gli disse: “Hai detto bene Maestro, e secondo verità, che vi è un Dio solo e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto e con tutta la forza e amare il prossimo come te stesso è molto meglio che tutti gli olocausti e i sacrifici”. 34 E Gesù, vedendo che egli aveva risposto saggiamente, gli disse: “Tu non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno ardiva più interrogarlo. Gesù denuncia gli scribi (Matteo 22:41-45; Luca 20:41-44) 35 Gesù, insegnando nel tempio, prese a dire: “Come mai gli scribi dicono che il Cristo è Figlio di Davide? 36 Davide stesso ha detto, per lo Spirito Santo: 'Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi'. 37 Davide stesso lo chiama Signore, dunque come può essere suo figlio?”. E la folla numerosa lo ascoltava con piacere. 38 Nel suo insegnamento egli diceva: “Guardatevi dagli scribi, i quali amano passeggiare in lunghe vesti, essere salutati nelle piazze, 39 avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti, 40 essi, che divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per apparenza. Costoro riceveranno una condanna maggiore”. L'offerta della vedova (Luca 21:1-4) 41 Postosi a sedere di fronte alla cassa delle offerte, [Gesù] stava guardando come la gente gettava denaro nella cassa; e molti ricchi ne gettavano assai. 42 Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli che fanno un quarto di soldo. 43 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: “In verità io vi dico che questa povera vedova ha gettato nella cassa delle offerte più di tutti gli altri, 44 poiché tutti vi hanno gettato del superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere”. Gesù predice la distruzione del tempio (Matteo 24:1, 2) 13,1 Mentre egli usciva dal tempio uno dei suoi discepoli gli disse: “Maestro, guarda che pietre e che edifici!”. 2 E Gesù gli disse: “Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata”. I segni dei tempi (Matteo 24:3-14; Luca 21:5-19) 3 Poi, sedendo sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4 “Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi?”. 5 Gesù iniziò a dir loro: “Guardate che nessuno vi seduca! 6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: 'Sono io' e ne sedurranno molti. 7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Poiché si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno: vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Questo non sarà che un principio di dolori. 9 Badate a voi stessi! Vi daranno in mano dei tribunali, sarete battuti nelle sinagoghe e sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per causa mia, affinché ciò serva loro di testimonianza. 10 E prima è necessario che fra tutte le genti sia predicato l'evangelo. 11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell'ora, perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello darà il fratello alla morte, il padre darà il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine, sarà salvato. L'abominazione della desolazione e la venuta del Figlio dell'uomo (Matteo 24:15-51; Luca 21:20-33; 17:22-35; 12:35-46) 14 Quando poi vedrete l'abominazione della desolazione posta là dove non deve stare (chi legge faccia attenzione), allora quelli che saranno nella Giudea fuggano ai monti; 15 chi sarà sulla terrazza non scenda e non entri in casa sua per prendere qualcosa 16 e chi sarà nel campo non torni indietro a prendere la sua veste. 17 Guai alle donne che saranno incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 E pregate che ciò non avvenga d'inverno! 19 Poiché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non ce n'è stata una uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, né mai più vi sarà. 20 Se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuno scamperebbe ma, a causa dei suoi eletti, egli ha abbreviato quei giorni. 21 E allora, se qualcuno vi dice: 'Il Cristo eccolo qui, eccolo là', non lo credete, 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa. 24 Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; 25 le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 E allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con gran potenza e gloria. 27 Ed egli allora manderà gli angeli e raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremo della terra all'estremo del cielo. 28 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando già i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. 29 Così anche voi, quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. 30 In verità io vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32 Quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli nel cielo, né il Figlio, ma soltanto il Padre. 33 State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel tempo. 34 È come un uomo che si è messo in viaggio, dopo aver lasciato la sua casa, dandone la responsabilità ai suoi servi, a ciascuno il proprio compito, e comandando al portinaio di vegliare. 35 Vegliate dunque perché non sapete quando viene il padrone di casa: se a sera, a mezzanotte o al cantare del gallo la mattina, 36 perché, venendo egli all'improvviso, non vi trovi addormentati. 37 Ora, quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate”. Congiura contro Gesù (Matteo 26:1-5; Luca 22:1, 2; Giovanni 11:47-53) 14,1 Ora, due giorni dopo, era la Pasqua e gli Azzimi; i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con l'inganno e ucciderlo, 2 perché dicevano: “Non lo facciamo durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo”. Maria unge il capo di Gesù d'olio profumato (Matteo 26:6-13; Giovanni 12:1-8) 3 Essendo Gesù a Betania, in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna che aveva un vaso di alabastro pieno di olio profumato di nardo puro, di gran valore e, rotto l'alabastro, glielo versò sul capo. 4 Alcuni, indignatisi, dicevano fra loro: “Perché si è fatto questo spreco d'olio? 5 Quest'olio si sarebbe potuto vendere più di trecento denari e darli ai poveri”. E fremevano contro di lei. 6 Ma Gesù disse: “Lasciatela stare! Perché le date noia? Lei ha fatto un'azione buona verso di me. 7 Poiché i poveri li avete sempre con voi e, quando volete, potete fare loro del bene, ma me non mi avete sempre. 8 Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l'unzione del mio corpo per la sepoltura. 9 In verità io vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato l'evangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei”. Il traditore (Matteo 26:14-16; Luca 22:3-6) 10 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi sacerdoti per darglielo nelle mani. 11 Essi, uditolo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava il modo opportuno per tradirlo. L'ultima Pasqua (Matteo 26:17-25; Luca 22:7-18, 21-23; Giovanni 13:1-30) 12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: “Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti per mangiare la Pasqua?”. 13 Egli mandò due dei suoi discepoli e disse loro: “Andate nella città, e vi verrà incontro un uomo che porterà una brocca d'acqua; seguitelo 14 e, dove sarà entrato, dite al padrone di casa: 'Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza da mangiarvi la Pasqua con i miei discepoli?'. 15 Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta; lì apparecchiate per noi”. 16 I discepoli andarono, giunsero nella città e trovarono come egli aveva detto loro, e apparecchiarono per la Pasqua. 17 Quando fu sera Gesù venne con i dodici. 18 Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: “In verità io vi dico che uno di voi, il quale mangia con me, mi tradirà”. 19 Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: “Sono forse io?”. 20 Ed egli disse loro: “È uno dei dodici, che intinge con me nel piatto. 21 Certo il Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai a quell'uomo per cui il Figlio dell'uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per quell'uomo non essere nato!”. La cena del Signore (Matteo 26:26-29; Luca 22:15-20; I Corinzi 11:23-29) 22 E mentre mangiavano, Gesù prese del pane; fatta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: “Prendete, questo è il mio corpo”. 23 Poi, preso il calice e rese grazie, lo diede loro e tutti ne bevvero. 24 E disse loro: “Questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti. 25 In verità io vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino a quel giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio”. Gesù avverte Pietro del suo rinnegamento (Matteo 26:30-35; Luca 22:31-34; Giovanni 13:36-38) 26 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. 27 E Gesù disse loro: “Voi tutti sarete scandalizzati, perché è scritto: 'Io percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse'. 28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea”. 29 Ma Pietro gli disse: “Quand'anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò”. 30 E Gesù gli disse: “In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte”. 31 Ma egli diceva più fermamente: “Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò”. E lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Gesù nel giardino del Getsemani (Matteo 26:36-46; Luca 22:39-46; Giovanni 18:1) 32 Poi si recarono in un podere detto Getsemani ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedete qui finché io abbia pregato”. 33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. 34 E disse loro: “L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate”. 35 Andato un po' più avanti, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui. 36 E diceva: “Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Ma pure, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi”. 37 Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non sei stato capace di vegliare un'ora sola? 38 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. 39 E di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. 40 E tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano appesantiti e non sapevano che rispondergli. 41 Venne la terza volta e disse loro: “Dormite pure ormai e riposatevi! Basta! L'ora è venuta: ecco, il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino”. Tradimento di Giuda e arresto di Gesù (Matteo 26:47-56; Luca 22:47-53; Giovanni 18:2-11) 43 In quell'istante, mentre egli parlava ancora, arrivò Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi sacerdoti, degli scribi e degli anziani. 44 Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: “Colui che bacerò è lui; prendetelo e portatelo via sicuramente”. 45 Appena fu giunto, subito si accostò a lui e gli disse: “Maestro!”, e lo baciò. 46 Allora quelli gli misero le mani addosso e lo presero. 47 Ma uno di quelli presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. 48 E Gesù, rivolto a loro, disse: “Voi siete usciti con spade e bastoni come per prendere un brigante. 49 Ogni giorno ero fra di voi insegnando nel tempio e non mi avete preso, ma ciò è avvenuto, affinché le Scritture fossero adempiute”. 50 E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono. 51 Un certo giovane lo seguiva, avvolto solo in un panno di lino e lo presero, 52 ma egli, lasciando andare il panno di lino, se ne fuggì nudo. Gesù davanti al Sinedrio (Matteo 26:57-68; Luca 22:63-71; Giovanni 18:12-27) 53 Condussero Gesù dal sommo sacerdote e si radunarono tutti i capi sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro la corte del sommo sacerdote, dove stava a sedere con le guardie e si scaldava al fuoco. 55 I capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche testimonianza contro Gesù per farlo morire ma non ne trovavano. 56 Poiché molti deponevano il falso contro di lui, ma le testimonianze non erano concordi. 57 E alcuni si alzarono e testimoniarono falsamente contro di lui, dicendo: 58 “Noi lo abbiamo udito che diceva: 'Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto da mani d'uomo'”. 59 Ma neppure così la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesù: “Non rispondi nulla? Che testimoniano costoro contro di te?”. 61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: “Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?”. 62 E Gesù disse: “Sì, lo sono: vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo”. 63 Allora il sommo sacerdote, stracciatesi le vesti, disse: “Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?”. Tutti lo condannarono come reo di morte. 65 Alcuni iniziarono a sputargli addosso, a coprirgli la faccia, a dargli dei pugni e a dirgli: “Indovina, profeta!”. E le guardie presero a schiaffeggiarlo. Gesù rinnegato da Pietro (Matteo 26:69-75; Luca 22:54-62; Giovanni 18:15-18, 25-27) 66 Essendo Pietro giù nella corte, venne una delle serve del sommo sacerdote; 67 visto Pietro che si scaldava, lo riguardò in viso e disse: “Anche tu eri con Gesù Nazareno”. 68 Ma egli lo negò, dicendo: “Io non so né capisco quello che dici”. Poi uscì fuori nell'atrio e il gallo cantò. 69 E la serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire a quelli che erano lì presenti: “Costui è di quelli”. Ma egli lo negò ancora. 70 E di nuovo, di lì a poco, quelli che erano lì dicevano a Pietro: “Sicuramente tu sei di quelli, anche perché sei galileo”. 71 Ma egli iniziò a imprecare e a giurare: “Non conosco quell'uomo che voi dite”. 72 E subito per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte”. E a questo pensiero si mise a piangere. Gesù davanti a Pilato (Matteo 27:1, 2, 11-14; Luca 23:1-4; Giovanni 18:28-38) 15,1 Al mattino presto i capi sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il Sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. 2 E Pilato gli domandò: “Sei tu il re dei Giudei?”. Egli rispondendo, gli disse: “Tu lo dici”. 3 I capi sacerdoti lo accusavano di molte cose; 4 e Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: “Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!”. 5 Ma Gesù non rispose più nulla e Pilato se ne meravigliava. La folla sceglie Barabba (Matteo 27:15-26; Luca 23:13-25; Giovanni 18:39, 40) 6 Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, qualunque chiedessero. 7 C'era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme a dei rivoltosi, i quali, nell'insurrezione, avevano commesso omicidio. 8 La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. 9 E Pilato rispose loro: “Volete che io vi liberi il Re dei Giudei?”. 10 Poiché capiva bene che i capi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11 Ma i capi sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. 12 Pilato, replicando, disse loro di nuovo: “Che volete dunque che io faccia di colui che voi chiamate il Re dei Giudei?”. 13 Ed essi di nuovo gridarono: “Crocifiggilo!”. 14 E Pilato diceva loro: “Ma che male ha fatto?”. Ma essi gridarono più forte che mai: “Crocifiggilo!”. 15 E Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba e, dopo averlo flagellato, consegnò Gesù per essere crocifisso. Gesù schernito e coronato di spine (Matteo 27:27-31; Luca 23:25; Giovanni 19:1-3, 16) 16 Allora i soldati lo condussero dentro la corte che è il Pretorio e radunarono tutta la coorte. 17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero intorno al capo 18 e cominciarono a salutarlo: “Salve, Re dei Giudei!”. 19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, postisi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo. La crocifissione di Gesù (Matteo 27:32-56; Luca 23:26-49; Giovanni 19:16-30) 21 Costrinsero a portare la sua croce un certo Simone, un Cireneo, padre di Alessandro e di Rufo, il quale passava di là, tornando dai campi. 22 E condussero Gesù al luogo detto Golgota, che interpretato vuol dire “luogo del teschio”. 23 Gli offrirono da bere del vino mescolato con mirra, ma non ne prese. 24 Poi lo crocifissero e si spartirono le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere. 25 Era l'ora terza quando lo crocifissero. 26 L'iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: “Il Re dei Giudei”. 27 Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. 28 [E si adempì la Scrittura che dice: “Egli è stato annoverato fra i trasgressori”.] 29 Quelli che passavano lì vicino lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: “Eh, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30 salva te stesso e scendi giù dalla croce!”. 31 Allo stesso modo anche i capi sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: “Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! 32 Il Cristo, il Re d'Israele, scenda ora giù di croce, affinché vediamo e crediamo!”. Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. 33 Venuta l'ora sesta, si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona. 34 E all'ora nona, Gesù gridò a gran voce: “Eloì, Eloì, lamà sabactáni?”, che, interpretato, vuol dire: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. 35 E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: “Ecco, chiama Elia!”. 36 Uno di loro corse e, inzuppata d'aceto una spugna e postala in cima a una canna, gli diede da bere, dicendo: “Aspettate, vediamo se Elia viene a tirarlo giù”. 37 Gesù, levato un gran grido, rese lo spirito. 38 E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. 39 E il centurione che era lì presente di fronte a Gesù, avendolo visto spirare in quel modo, disse: “Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!”. 40 Vi erano anche delle donne, che guardavano da lontano, fra le quali vi erano Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo il piccolo e di Iose, e Salome, 41 le quali, quando egli era in Galilea, lo seguivano e lo servivano; e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Il seppellimento di Gesù (Matteo 27:57-61; Luca 23:50-56; Giovanni 19:38-42) 42 Essendo già sera (poiché era Preparazione, cioè la vigilia del sabato), 43 venne Giuseppe d'Arimatea, consigliere onorato, il quale anche lui aspettava il Regno di Dio e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto; e chiamato a sé il centurione, gli domandò se era morto da molto tempo 45 e, dopo la conferma dal centurione, donò il corpo a Giuseppe. 46 Questi, comprato un lenzuolo e tratto Gesù giù dalla croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia e rotolò una pietra contro l'apertura del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria madre di Iose stavano a guardare dove veniva deposto. La risurrezione di Gesù (Matteo 28:1-10; Luca 24:1-12; Giovanni 20:1-18) 16,1 Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. 2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al sorgere del sole. 3 E dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?”. 4 Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata ed era pure molto grande. 5 Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. 6 Ma egli disse loro: “Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato, non è qui; ecco il luogo dove l'avevano posto. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto”. 8 Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremito e da stupore, e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.
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