C.E.I.:

Esodo 1,1-6,1

1,1 Questi sono i nomi dei figli d'Israele entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia: 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda, 3 Issacar, Zàbulon e Beniamino, 4 Dan e Nèftali, Gad e Aser. 5 Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto.
6 Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno.
8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese». 11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele. 13 Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente. 14 Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.
15 Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: 16 «Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere». 17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. 18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?». 19 Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!». 20 Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21 E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. 22 Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: «Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia».

2,1 Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. 2 La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei». 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?». 8 «Va'», le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho salvato dalle acque!».
11 In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. 12 Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia. 13 Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo fratello?». 14 Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa». 15 Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo.
16 Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del padre. 17 Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere il loro bestiame. 18 Tornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: «Perché oggi avete fatto ritorno così in fretta?». 19 Risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge». 20 Quegli disse alle figlie: «Dov'è? Perché avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!». 21 Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. 22 Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perché diceva: «Sono un emigrato in terra straniera!».
23 Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. 24 Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. 25 Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero.

3,1 Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. 2 L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. 3 Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». 4 Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». 5 Riprese: «Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!». 6 E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio.
7 Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. 8 Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo. 9 Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. 10 Ora va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». 11 Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?». 12 Rispose: «Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».
13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?». 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi». 15 Dio aggiunse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.
16 Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi in Egitto. 17 E ho detto: Vi farò uscire dalla umiliazione dell'Egitto verso il paese del Cananeo, dell'Hittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. 18 Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re di Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. 19 Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte. 20 Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare.
21 Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. 22 Ogni donna domanderà alla sua vicina e all'inquilina della sua casa oggetti di argento e oggetti d'oro e vesti; ne caricherete i vostri figli e le vostre figlie e spoglierete l'Egitto».

4,1 Mosè rispose: «Ecco, non mi crederanno, non ascolteranno la mia voce, ma diranno: Non ti è apparso il Signore!». 2 Il Signore gli disse: «Che hai in mano?». Rispose: «Un bastone». 3 Riprese: «Gettalo a terra!». Lo gettò a terra e il bastone diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a fuggire. 4 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano e prendilo per la coda!». Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano. 5 «Questo perché credano che ti è apparso il Signore, il Dio dei loro padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». 6 Il Signore gli disse ancora: «Introduci la mano nel seno!». Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco la sua mano era diventata lebbrosa, bianca come la neve. 7 Egli disse: «Rimetti la mano nel seno!». Rimise in seno la mano e la tirò fuori: ecco era tornata come il resto della sua carne. 8 «Dunque se non ti credono e non ascoltano la voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo! 9 Se non credono neppure a questi due segni e non ascolteranno la tua voce, allora prenderai acqua del Nilo e la verserai sulla terra asciutta: l'acqua che avrai presa dal Nilo diventerà sangue sulla terra asciutta».
10 Mosè disse al Signore: «Mio Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono mai stato prima e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua». 11 Il Signore gli disse: «Chi ha dato una bocca all'uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore? 12 Ora va'! Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai dire». 13 Mosè disse: «Perdonami, Signore mio, manda chi vuoi mandare!». 14 Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: «Non vi è forse il tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui sa parlar bene. Anzi sta venendoti incontro. Ti vedrà e gioirà in cuor suo. 15 Tu gli parlerai e metterai sulla sua bocca le parole da dire e io sarò con te e con lui mentre parlate e vi suggerirò quello che dovrete fare. 16 Parlerà lui al popolo per te: allora egli sarà per te come bocca e tu farai per lui le veci di Dio. 17 Terrai in mano questo bastone, con il quale tu compirai i prodigi».
18 Mosè partì, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io parta e torni dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi!». Ietro disse a Mosè: «Va' pure in pace!». 19 Il Signore disse a Mosè in Madian: «Va', torna in Egitto, perché sono morti quanti insidiavano la tua vita!». 20 Mosè prese la moglie e i figli, li fece salire sull'asino e tornò nel paese di Egitto. Mosè prese in mano anche il bastone di Dio.
21 Il Signore disse a Mosè: «Mentre tu parti per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla presenza del faraone tutti i prodigi che ti ho messi in mano; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo. 22 Allora tu dirai al faraone: Dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito. 23 Io ti avevo detto: lascia partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!».
24 Mentre si trovava in viaggio, nel luogo dove pernottava, il Signore gli venne contro e cercò di farlo morire. 25 Allora Zippora prese una selce tagliente, recise il prepuzio del figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: «Tu sei per me uno sposo di sangue». 26 Allora si ritirò da lui. Essa aveva detto sposo di sangue a causa della circoncisione.
27 Il Signore disse ad Aronne: «Va' incontro a Mosè nel deserto!». Andò e lo incontrò al monte di Dio e lo baciò. 28 Mosè riferì ad Aronne tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e tutti i segni con i quali l'aveva accreditato.
29 Mosè e Aronne andarono e adunarono tutti gli anziani degli Israeliti. 30 Aronne parlò al popolo, riferendo tutte le parole che il Signore aveva dette a Mosè, e compì i segni davanti agli occhi del popolo. 31 Allora il popolo credette. Essi intesero che il Signore aveva visitato gli Israeliti e che aveva visto la loro afflizione; si inginocchiarono e si prostrarono.

5,1 Dopo, Mosè e Aronne vennero dal Faraone e gli annunziarono: «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Lascia partire il mio popolo perché mi celebri una festa nel deserto!». 2 Il faraone rispose: «Chi è il Signore, perché io debba ascoltare la sua voce per lasciar partire Israele? Non conosco il Signore e neppure lascerò partire Israele!». 3 Ripresero: «Il Dio degli Ebrei si è presentato a noi. Ci sia dunque concesso di partire per un viaggio di tre giorni nel deserto e celebrare un sacrificio al Signore, nostro Dio, perché non ci colpisca di peste o di spada!». 4 Il re di Egitto disse loro: «Perché, Mosè e Aronne, distogliete il popolo dai suoi lavori? Tornate ai vostri lavori!». 5 Il faraone aggiunse: «Ecco, ora sono numerosi più del popolo del paese, voi li vorreste far cessare dai lavori forzati!».
6 In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sorveglianti del popolo e ai suoi scribi: 7 «Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni come facevate prima. Si procureranno da sé la paglia. 8 Però voi dovete esigere il numero di mattoni che facevano prima, senza ridurlo. Perché sono fannulloni; per questo protestano: Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al nostro Dio! 9 Pesi dunque il lavoro su questi uomini e vi si trovino impegnati; non diano retta a parole false!».
10 I sorveglianti del popolo e gli scribi uscirono e parlarono al popolo: «Ha ordinato il faraone: Io non vi dò più paglia. 11 Voi stessi andate a procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca il vostro lavoro».
12 Il popolo si disperse in tutto il paese d'Egitto a raccattare stoppie da usare come paglia. 13 Ma i sorveglianti li sollecitavano dicendo: «Porterete a termine il vostro lavoro; ogni giorno il quantitativo giornaliero, come quando vi era la paglia». 14 Bastonarono gli scribi degli Israeliti, quelli che i sorveglianti del faraone avevano costituiti loro capi, dicendo: «Perché non avete portato a termine anche ieri e oggi, come prima, il vostro numero di mattoni?».
15 Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a reclamare, dicendo: «Perché tratti così i tuoi servi? 16 Paglia non vien data ai tuoi servi, ma i mattoni - ci si dice - fateli! Ed ecco i tuoi servi sono bastonati e la colpa è del tuo popolo!». 17 Rispose: «Fannulloni siete, fannulloni! Per questo dite: Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al Signore. 18 Ora andate, lavorate! Non vi sarà data paglia, ma voi darete lo stesso numero di mattoni».
19 Gli scribi degli Israeliti si videro ridotti a mal partito, quando fu loro detto: «Non diminuirete affatto il numero giornaliero dei mattoni». 20 Quando, uscendo dalla presenza del faraone, incontrarono Mosè e Aronne che stavano ad aspettarli, 21 dissero loro: «Il Signore proceda contro di voi e giudichi; perché ci avete resi odiosi agli occhi del faraone e agli occhi dei suoi ministri, mettendo loro in mano la spada per ucciderci!».
22 Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: «Mio Signore, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? 23 Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!».

6,1 Il Signore disse a Mosè: «Ora vedrai quello che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare, anzi con mano potente li caccerà dal suo paese!».

Nuova Riveduta:

Esodo 1,1-6,1

(Sl 103:7; Ne 9:9-20)
Israele in Egitto; oppressione e liberazione
1:1-15:21 (Ge 15:13-14; Sl 105:23-39; 106:7-12; At 7:17-36)
Schiavitù d'Israele in Egitto
Ge 46:8-27; At 7:14-17
1,1 Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto. Essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia: 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda; 3 Issacar, Zabulon e Beniamino; 4 Dan e Neftali, Gad e Ascer. 5 Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe era già in Egitto. 6 Giuseppe morì, come morirono pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele furono fecondi, si moltiplicarono abbondantemente, divennero numerosi, molto potenti e il paese ne fu ripieno.

De 26:5-6; Sl 105:24-25; At 7:18-19; Pr 28:15
8 Sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più potente di noi. 10 Usiamo prudenza con esso, affinché non si moltiplichi e, in caso di guerra, non si unisca ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese». 11 Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruì al faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d'Israele. 13 Così essi obbligarono i figli d'Israele a lavorare duramente. 14 Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza.
15 Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua, e disse: 16 «Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, quando sono sulla sedia, se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, lasciatela vivere». 17 Ma le levatrici temettero Dio, non fecero quello che il re d'Egitto aveva ordinato loro e lasciarono vivere anche i maschi. 18 Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i maschi?» 19 Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane; esse sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito». 20 Dio fece del bene a quelle levatrici. Il popolo si moltiplicò e divenne molto potente. 21 Poiché quelle levatrici avevano temuto Dio, egli fece prosperare le loro case.
22 Allora il faraone diede quest'ordine al suo popolo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume, ma lasciate vivere tutte le femmine».

Nascita di Mosè; fuga in Madian
At 7:20-22; Eb 11:23; Mt 10:29
2,1 Un uomo della casa di Levi andò e prese in moglie una figlia di Levi. 2 Questa donna concepì, partorì un figlio e, vedendo quanto era bello, lo tenne nascosto tre mesi. 3 Quando non potè più tenerlo nascosto, prese un canestro fatto di giunchi, lo spalmò di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino, e lo mise nel canneto sulla riva del Fiume. 4 La sorella del bambino se ne stava a una certa distanza, per vedere quello che gli sarebbe successo.
5 La figlia del faraone scese al Fiume per fare il bagno, e le sue ancelle passeggiavano lungo la riva del Fiume. Vide il canestro nel canneto e mandò la sua cameriera a prenderlo. 6 Lo aprì e vide il bambino: ed ecco, il piccino piangeva; ne ebbe compassione e disse: «Questo è uno dei figli degli Ebrei». 7 Allora la sorella del bambino disse alla figlia del faraone: «Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che allatti questo bambino?» 8 La figlia del faraone le rispose: «Va'». E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino, allattalo e io ti darò un salario». Quella donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo portò dalla figlia del faraone; egli fu per lei come un figlio ed ella lo chiamò Mosè; «perché», disse: «io l'ho tirato fuori dalle acque».

At 7:23-29; Eb 11:24-26; Gv 1:11
11 In quei giorni, Mosè, già diventato adulto, andò a trovare i suoi fratelli; notò i lavori di cui erano gravati e vide un Egiziano che percoteva uno degli Ebrei suoi fratelli. 12 Egli volse lo sguardo di qua e di là e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose nella sabbia. 13 Il giorno seguente uscì, vide due Ebrei che litigavano e disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo compagno?» 14 Quello rispose: «Chi ti ha costituito principe e giudice sopra di noi? Vuoi forse uccidermi come uccidesti l'Egiziano?» Allora Mosè ebbe paura e disse: «Certo la cosa è nota». 15 Quando il faraone udì il fatto, cercò di uccidere Mosè, ma Mosè fuggì dalla presenza del faraone, e si fermò nel paese di Madian e si mise seduto presso un pozzo.
16 Il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse andarono al pozzo ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e abbeverare il gregge di loro padre. 17 Ma sopraggiunsero i pastori e le scacciarono. Allora Mosè si alzò, prese la loro difesa e abbeverò il loro gregge. 18 Quando esse giunsero da Reuel, loro padre, questi disse: «Come mai siete tornate così presto oggi?» 19 Esse risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori, per di più ci ha attinto l'acqua e ha abbeverato il gregge». 20 Egli disse alle figlie: «Dov'è? Perché avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo, ché venga a prendere del cibo». 21 Mosè accettò di abitare da quell'uomo. Egli diede a Mosè sua figlia Sefora. 22 Ella partorì un figlio che Mosè chiamò Ghersom; perché disse: «Abito in terra straniera».

La misericordia di Dio verso Israele
At 7:29-30; Es 3:1-10
23 Durante quel tempo, che fu lungo, il re d'Egitto morì. I figli d'Israele gemevano a causa della schiavitù e alzavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. 24 Dio udì i loro gemiti. Dio si ricordò del suo patto con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe. 25 Dio vide i figli d'Israele e ne ebbe compassione.

Il pruno ardente; la chiamata di Mosè
At 7:30-34 (Es 2:23-25; 6:2-8) Am 7:14-15
3,1 Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian, e, guidando il gregge oltre il deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb. 2 L'angelo del SIGNORE gli apparve in una fiamma di fuoco, in mezzo a un pruno. Mosè guardò, ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava.
3 Mosè disse: «Ora voglio andare da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma!» 4 Il SIGNORE vide che egli si era mosso per andare a vedere. Allora Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: «Mosè! Mosè!» Ed egli rispose: «Eccomi». 5 Dio disse: «Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro». 6 Poi aggiunse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe». Mosè allora si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio.
7 Il SIGNORE disse: «Ho visto, ho visto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori; infatti conosco i suoi affanni. 8 Sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese nel quale scorre il latte e il miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Ittiti, gli Amorei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei. 9 E ora, ecco, le grida dei figli d'Israele sono giunte a me; e ho anche visto l'oppressione con cui gli Egiziani li fanno soffrire. 10 Or dunque va'; io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall'Egitto il mio popolo, i figli d'Israele».
11 Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire dall'Egitto i figli d'Israele?» 12 E Dio disse: «Va', perché io sarò con te. Questo sarà il segno che sono io che ti ho mandato: quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi servirete Dio su questo monte».

La missione di Mosè
De 32:3; Es 4:28-5:4
13 Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"». 15 Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi". Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione. 16 Va', raduna gli anziani d'Israele e di' loro: "Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe mi è apparso, dicendo: Certo, io vi ho visitati, ho visto quello che vi fanno in Egitto 17 e ho detto: Io vi farò uscire dall'Egitto, dove siete maltrattati, verso il paese dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorei, dei Ferezei, degli Ivvei e dei Gebusei, in un paese nel quale scorre il latte e il miele". 18 Essi ubbidiranno alla tua voce e tu, con gli anziani d'Israele, andrai dal re d'Egitto e gli direte: "Il SIGNORE, il Dio degli Ebrei, ci è venuto incontro; perciò lasciaci andare per tre giornate di cammino nel deserto, per offrire sacrifici al SIGNORE, nostro Dio". 19 Io so che il re d'Egitto non vi concederà di andare, se non forzato da una mano potente. 20 Io stenderò la mia mano e colpirò l'Egitto con tutti i miracoli che io farò in mezzo a esso; dopo questo, vi lascerà andare. 21 Farò sì che questo popolo trovi favore presso gli Egiziani e, quando ve ne andrete, non ve ne andrete a mani vuote; 22 ma ogni donna domanderà alla sua vicina e alla sua coinquilina degli oggetti d'argento, degli oggetti d'oro e dei vestiti. Voi li metterete addosso ai vostri figli e alle vostre figlie, e così spoglierete gli Egiziani».

Le obiezioni di Mosè
Gr 1:4-9, 17-19; Es 4:27-31
4,1 Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: "Il SIGNORE non ti è apparso"».
2 Il SIGNORE gli disse: «Che cos'è quello che hai in mano?» Egli rispose: «Un bastone». 3 Il SIGNORE disse: «Gettalo a terra». Egli lo gettò a terra ed esso diventò un serpente; Mosè fuggì davanti a quello. 4 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Stendi la tua mano e prendilo per la coda». Egli stese la mano, lo prese ed esso ritornò un bastone nella sua mano. 5 «Farai questo», disse il SIGNORE, «affinché credano che il SIGNORE, il Dio dei loro padri, il Dio di Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe ti è apparso».
6 Il SIGNORE gli disse ancora: «Mettiti la mano nel petto». Egli si mise la mano nel petto; e, quando la tirò fuori, ecco che la mano era lebbrosa, bianca come la neve. 7 Il SIGNORE gli disse: «Rimettiti la mano nel petto». Egli si rimise la mano nel petto; e, quando la tirò fuori, ecco che era ritornata come il resto della sua carne. 8 «Avverrà», disse il SIGNORE, «che, se non ti crederanno e non daranno ascolto alla testimonianza del primo segno, crederanno a quella del secondo segno. 9 Se non crederanno neppure a questi due segni e non ubbidiranno alla tua voce, tu prenderai dell'acqua del Fiume, la verserai sull'asciutto, e l'acqua che avrai presa dal Fiume diventerà sangue sull'asciutto».
10 Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua». 11 Il SIGNORE gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo? Chi rende muto o sordo o veggente o cieco? Non sono io, il SIGNORE? 12 Ora dunque va', io sarò con la tua bocca e t'insegnerò quello che dovrai dire». 13 Mosè disse: «Ti prego, Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!» 14 Allora l'ira del SIGNORE si accese contro Mosè ed egli disse: «Non c'è Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. E, per l'appunto, egli esce a incontrarti; e, quando ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo. 15 Tu gli parlerai e gli metterai le parole in bocca. Io sarò con la tua bocca e con la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare. 16 Egli parlerà per te al popolo; così ti servirà da bocca e tu sarai per lui come Dio. 17 Ora prendi in mano questo bastone con il quale farai i prodigi».

Ritorno di Mosè in Egitto
Es 2:15-23; Mt 2:20-21 (Ge 17:10-14; Es 18:1-5)
18 Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io vada e ritorni dai miei fratelli che sono in Egitto, e veda se sono ancora vivi». Ietro disse a Mosè: «Va' in pace».
19 Il SIGNORE disse a Mosè in Madian: «Va', torna in Egitto, perché tutti quelli che cercavano di toglierti la vita sono morti». 20 Mosè dunque prese sua moglie e i suoi figli, li mise su un asino e tornò nel paese d'Egitto. Mosè prese nella sua mano anche il bastone di Dio. 21 Il SIGNORE disse a Mosè: «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io gli indurirò il cuore ed egli non lascerà partire il popolo. 22 Tu dirai al faraone: "Così dice il SIGNORE: Israele è mio figlio, il mio primogenito, 23 e io ti dico: Lascia andare mio figlio, perché mi serva; se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io ucciderò tuo figlio, il tuo primogenito"».
24 Mentre si trovava in viaggio, il SIGNORE gli venne incontro nel luogo dov'egli pernottava, e cercò di farlo morire. 25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e con quello gli toccò i piedi di Mosè, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!» 26 Allora il SIGNORE lo lasciò. Lei aveva detto: «Sposo di sangue!», a causa della circoncisione.

(Es 3:16-17; 4:1-17)(Is 52:7; 61:1-2)
27 Il SIGNORE disse ad Aaronne: «Va' nel deserto incontro a Mosè». Egli andò, lo incontrò al monte di Dio e lo baciò. 28 Mosè riferì ad Aaronne tutte le parole che il SIGNORE lo aveva incaricato di dire, e tutti i prodigi che gli aveva ordinato di fare. 29 Mosè e Aaronne dunque andarono e radunarono tutti gli anziani degli Israeliti. 30 Aaronne riferì tutte le parole che il SIGNORE aveva detto a Mosè e fece i prodigi in presenza del popolo. 31 Il popolo prestò loro fede. Essi compresero che il SIGNORE aveva visitato i figli d'Israele e aveva visto la loro afflizione, e s'inchinarono e adorarono.

Opposizione del faraone
Es 3:18-19; 2Cr 32:13-19
5,1 Dopo questo, Mosè e Aaronne andarono dal faraone e gli dissero: «Così dice il SIGNORE, il Dio d'Israele: "Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto"». 2 Ma il faraone rispose: «Chi è il SIGNORE che io debba ubbidire alla sua voce e lasciare andare Israele? Io non conosco il SIGNORE e non lascerò affatto andare Israele». 3 Essi dissero: «Il Dio degli Ebrei si è presentato a noi; lasciaci andare per tre giornate di cammino nel deserto, per offrire sacrifici al SIGNORE, nostro Dio, affinché egli non ci colpisca con la peste o con la spada». 4 Allora il re d'Egitto disse loro: «Mosè e Aaronne, perché distraete il popolo dai suoi lavori? Andate a fare quello che vi è imposto!»

Es 1:8-14 (Ec 4:1; Ac 1:13) At 14:22
5 Il faraone disse: «Ecco, ora il popolo è numeroso nel paese e voi gli fate interrompere i lavori che gli sono imposti». 6 Perciò quello stesso giorno il faraone diede quest'ordine agli ispettori del popolo e ai suoi sorveglianti: 7 «Voi non darete più, come prima, la paglia al popolo per fare i mattoni; vadano essi a raccogliersi la paglia! 8 Comunque imponete loro la stessa quantità di mattoni di prima, senza diminuzione; perché sono dei pigri; perciò gridano, dicendo: "Andiamo a offrire sacrifici al nostro Dio"! 9 Questa gente sia caricata di lavoro e si occupi di quello, senza badare a parole bugiarde».
10 Allora gli ispettori del popolo e i sorveglianti uscirono e dissero al popolo: «Così dice il faraone: "Io non vi darò più paglia. 11 Andate voi a procurarvi la paglia dove ne potete trovare, ma la vostra produzione non sarà ridotta per nulla"». 12 Così il popolo si sparse per tutto il paese d'Egitto, per raccogliere della stoppia da usare come paglia. 13 Gli ispettori li sollecitavano dicendo: «Completate il vostro quantitativo giornaliero, come quando c'era la paglia!» 14 I sorveglianti degli Israeliti, che gli ispettori del faraone avevano preposti, furono percossi. Fu loro detto: «Perché non avete portato a termine il vostro compito di fabbricare mattoni anche ieri e oggi, come prima?»
15 Allora i sorveglianti dei figli d'Israele vennero a lagnarsi dal faraone, dicendo: «Perché tratti così i tuoi servi? 16 Non date più paglia ai vostri servi e ci dite: "Fate dei mattoni!" Ecco, i tuoi servi vengono percossi e il tuo popolo è considerato come colpevole!» 17 Egli rispose: «Siete dei pigri! Siete dei pigri! Per questo dite: "Andiamo a offrire sacrifici al SIGNORE". 18 Ora, andate e lavorate! Non vi si darà più paglia e fornirete la quantità di mattoni prescritta».

Es 6:9, 12 (2Co 5:7)
19 I sorveglianti dei figli d'Israele si videro ridotti a mal partito, perché si diceva loro: «Non diminuite per nulla il numero dei mattoni impostovi giorno per giorno». 20 Uscendo dal faraone, incontrarono Mosè e Aaronne, che stavano ad aspettarli, 21 e dissero loro: «Il SIGNORE volga il suo sguardo su di voi e giudichi! poiché ci avete messi in cattiva luce davanti al faraone e davanti ai suoi servi e avete messo nella loro mano una spada per ucciderci».
22 Allora Mosè tornò dal SIGNORE e disse: «Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? 23 Infatti, da quando sono andato dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo».

Dio incoraggia Mosè
Es 3:13-20; Ez 20:5-9; De 32:36
6,1 Il SIGNORE disse a Mosè: «Ora vedrai quello che farò al faraone; perché, forzato da una mano potente, li lascerà andare: anzi, forzato da una mano potente, li scaccerà dal suo paese».

Nuova Diodati:

Esodo 1,1-6,1

Grande crescita dei figli d'Israele in Egitto
1,1 Or questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto con Giacobbe. Ciascuno di loro venne con la sua famiglia: 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda, 3 Issacar, Zabulon e Beniamino, 4 Dan e Neftali, Gad e Ascer. 5 Tutte le persone che erano uscite dai lombi di Giacobbe ammontavano a settanta (Giuseppe era già in Egitto). 6 Quindi Giuseppe morì, e così morirono tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 E i figli d'Israele furono fruttiferi, moltiplicarono copiosamente e divennero numerosi, e si fecero straordinariamente forti; e il paese ne fu ripieno.

Oppressione degli Israeliti sotto il Faraone
8 Or sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Orsù, usiamo astuzia nei loro confronti, perché non si moltiplichino e, in caso di guerra non abbiano a unirsi ai nostri nemici e combattere contro di noi, e poi andarsene dal paese». 11 Stabilirono dunque su di loro dei sovrintendenti ai lavori, che li opprimessero con le loro angherie. Così essi costruirono al Faraone le città-deposito, Pithom e Raamses. 12 Ma più li opprimevano, più essi moltiplicavano e si estendevano; per questo gli Egiziani giunsero a temere grandemente i figli d'Israele, 13 e gli Egiziani costrinsero i figli d'Israele a servire con asprezza, 14 e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitù, nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza.

Il Faraone cerca di sterminare il popolo d'Israele
15 Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Scifrah e l'altra si chiamava Puah, e disse: 16 «Quando assisterete le donne ebree partorienti, e le vedrete sul sedile del parto, se è un maschio, uccidetelo; ma se è una femmina, lasciatela vivere». 17 Ma le levatrici ebbero timore di DIO e non fecero come il re d'Egitto aveva loro comandato, e lasciarono in vita i bambini maschi. 18 Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato in vita i bambini maschi?». 19 Le levatrici risposero al Faraone: «Perché le donne ebree non sono come le egiziane, ma sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno già partorito». 20 Or DIO fece del bene a quelle levatrici; e il popolo moltiplicò e divenne straordinariamente forte. 21 Così, perché quelle levatrici temevano DIO, egli diede loro famiglie in proprio. 22 Allora il Faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo dicendo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel fiume; ma lasciate in vita tutte le femmine».

Nascita di Mosè
2,1 Or un uomo della casa di Levi andò e prese in moglie una figlia di Levi. 2 La donna concepì e partorì un figlio; e, vedendo che era bello, lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma, quando non poté più tenerlo nascosto, prese un canestro di giunchi, lo spalmò di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino e lo pose nel canneto sulla riva del fiume. 4 La sorella del bambino se ne stava a una certa distanza, per sapere quel che gli sarebbe successo. 5 Or la figlia del Faraone scese per fare il bagno al fiume, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo il fiume. Ella vide il canestro nel canneto e mandò la sua serva a prenderlo. 6 Lo aprì e vide il bambino; ed ecco, il piccolo piangeva; ella ne ebbe compassione e disse: «Questo è un bambino ebreo». 7 Allora la sorella del bambino disse alla figlia del Faraone: «Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che allatti questo bambino per te?». 8 La figlia del Faraone le rispose: «Va'». E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 E la figlia del Faraone le disse: «Porta via questo bambino, allattalo per me, e ti darò il tuo salario». Così la donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, ella lo portò alla figlia del Faraone; egli divenne suo figlio ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Perché io l'ho tratto dall'acqua».

Mosè fugge nel paese di Madian
11 In quei giorni, quando Mosè si era fatto grande, avvenne che egli uscì a trovare i suoi fratelli e notò i loro duri lavori; e vide un Egiziano che percuoteva un uomo ebreo, uno dei suoi fratelli. 12 Egli guardò di qua e di là e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose poi nella sabbia. 13 Il giorno seguente uscì e vide due uomini ebrei che litigavano; egli disse a quello che aveva torto: «Perché percuoti il tuo compagno?». 14 Ma quegli rispose: «Chi ti ha costituito principe e giudice su di noi? Vuoi uccidermi come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura, e disse: «Certamente la cosa è risaputa». 15 Quando il Faraone sentì parlare dell'accaduto, cercò di uccidere Mosè; ma Mosè fuggì dalla presenza del Faraone e si stabilì nel paese di Madian; e si pose a sedere presso un pozzo. 16 Or il sacerdote di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere acqua e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre. 17 Ma sopraggiunsero dei pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò e venne in loro aiuto e abbeverò il loro gregge. 18 Quando giunsero da Reuel loro padre, questi disse: «Come mai siete tornate così presto oggi?». 19 Esse risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; inoltre ha attinto l'acqua per noi ed ha abbeverato il gregge». 20 Egli allora disse alle sue figlie: «E dov'è? Perché avete lasciato quest'uomo? Chiamatelo, perché venga a mangiare». 21 E Mosè acconsentì a stare da quell'uomo; ed egli diede a Mosè Sefora, sua figlia. 22 Poi ella partorì un figlio che egli chiamò Ghershom, perché disse: «Io sono ospite in terra straniera». 23 Or avvenne che dopo molto tempo il re d'Egitto morì, e i figli d'Israele gemevano a motivo della schiavitù; essi gridarono, e il loro grido a motivo della schiavitù salì fino a DIO. 24 Così DIO udì il loro gemito, e DIO si ricordò del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe. 25 E DIO guardò sui figli d'Israele, e DIO si prese cura di loro.

DIO appare a Mosè in un roveto ardente
3,1 Or Mosè pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all'Horeb. 2 E l'Angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. 3 Allora Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». 4 Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi». 5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo». 6 Poi aggiunse: «Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe». E Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare DIO. 7 Poi l'Eterno disse: «Ho certamente visto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il suo grido a motivo dei suoi oppressori, poiché conosco le sue sofferenze. 8 Così sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese dove scorre latte e miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Hittei, gli Amorei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei. 9 Ed ora, ecco il grido dei figli d'Israele è giunto fino a me, ed ho pure visto l'oppressione con cui gli Egiziani li opprimono. 10 Or dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto». 11 Ma Mosè disse a DIO: «Chi sono io per andare dal Faraone e per far uscire i figli d'Israele dall'Egitto?». 12 DIO disse: «Io sarò con te, e questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: Quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi servirete DIO su questo monte». 13 Allora Mosè disse a DIO: «Ecco, quando andrò dai figli d'Israele e dirò loro: "Il DIO dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi mi dicono: "Qual è il suo nome?", che risponderò loro?». 14 DIO disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'IO SONO mi ha mandato da voi"».

Missione di Mosè fra il popolo d'Israele e presso il Faraone
15 DIO disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'Eterno, il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, il DIO d'Isacco e il DIO di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome in perpetuo. Questo sarà sempre il mio nome col quale sarò ricordato per tutte le generazioni". 16 Va' e raduna gli anziani d'Israele e di' loro: "L'Eterno, il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe mi è apparso, dicendo: Io vi ho certamente visitato e ho visto quello che vi fanno in Egitto; 17 e ho detto: Io vi farò salire dall'oppressione d'Egitto al paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, dei Perezei, degli Hivvei e dei Gebusei, in un paese dove scorre latte e miele". 18 Ed essi ubbidiranno alla tua voce; e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re d'Egitto e gli direte: "L'Eterno, il DIO degli Ebrei ci è venuto incontro; ed ora lasciaci andare per il cammino di tre giorni nel deserto, perché possiamo sacrificare all'Eterno, il nostro DIO". 19 Ma io so che il re d'Egitto non vi lascerà andare, se non costretto da una potente mano. 20 Allora io stenderò la mia mano e percuoterò l'Egitto con tutti i prodigi che io farò in mezzo ad esso; dopo di che vi lascerà andare. 21 E concederò a questo popolo favore agli occhi degli Egiziani; e avverrà che, quando ve ne andrete, non ve ne andrete a mani vuote; 22 ma ogni donna chiederà alla sua vicina e alla donna che abita in casa sua oggetti d'argento, oggetti d'oro e vestiti; e voi li metterete addosso ai vostri figli e alle vostre figlie; così spoglierete gli Egiziani».

Dio dà a Mosè il potere di fare prodigi
4,1 Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: "L'Eterno non ti è apparso"». 2 L'Eterno quindi gli disse: «Che cos'è quello che hai in mano?». Egli rispose: «Un bastone». 3 L'Eterno disse: «Gettalo a terra». Egli lo gettò a terra, ed esso diventò un serpente, davanti al quale Mosè fuggì. 4 Allora l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano e prendilo per la coda». (Egli stese la mano e lo prese, e nella sua mano esso divenne un bastone). 5 «Questo farai», disse l'Eterno, «affinché credano che l'Eterno, il DIO dei loro padri, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe ti è apparso». 6 L'Eterno gli disse ancora: «Ora metti la tua mano nel tuo seno». Ed egli mise la sua mano in seno e poi la ritrasse, ed ecco che la mano era lebbrosa, bianca come neve. 7 L'Eterno gli disse ancora: «Rimetti la tua mano nel tuo seno». Egli rimise la sua mano in seno e poi la ritrasse dal seno, ed ecco che era ritornata come la sua carne. 8 «Or avverrà che, se non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo segno. 9 Ma, se essi non crederanno neppure a questi due segni e non ubbidiranno alla tua voce, tu allora prenderai dell'acqua del fiume e la verserai sull'asciutto; e l'acqua che avrai preso dal fiume diventerà sangue sull'asciutto».

Aaronne come portavoce di Mosè
10 Allora Mosè disse all'Eterno: «Ahimè, Signore, io non sono un parlatore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo, poiché sono tardo di parola e di lingua». 11 L'Eterno gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, o chi rende uno muto, sordo, vedente o cieco? Non sono forse io, l'Eterno? 12 Or dunque va', e io sarò con la tua bocca e ti insegnerò ciò che dovrai dire». 13 Ma Mosè disse: «Deh! Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!». 14 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Mosè, ed egli disse: «Non c'è forse Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. Or ecco, egli esce a incontrarti; come ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo. 15 Tu gli parlerai e metterai le parole nella sua bocca, e io sarò con la tua bocca e con la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare. 16 Egli sarà il tuo portavoce al popolo; così egli sarà per te la bocca e tu sarai per lui come Dio. 17 Or prendi in mano questo bastone col quale farai i prodigi».

Mosè ritorna in Egitto
18 Allora Mosè se ne andò, tornò da Jethro suo suocero e gli disse: «Deh, lascia che io me ne vada e torni dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi». E Jethro disse a Mosè: «Va' in pace». 19 L'Eterno disse a Mosè in Madian: «Va', tornatene in Egitto perché tutti quelli che cercavano la tua vita sono morti». 20 Così Mosè prese la sua moglie e i suoi figli, li pose su un asino e tornò nel paese d'Egitto. E Mosè prese nella sua mano il bastone di Dio. 21 L'Eterno disse quindi a Mosè: «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al Faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il popolo. 22 E tu dirai al Faraone: "Così dice l'Eterno: Israele è il mio figlio, il mio primogenito". 23 Perciò io ti dico: Lascia andare il mio figlio, affinché mi serva; ma se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco io ucciderò il tuo figlio, il tuo primogenito».

La circoncisione del figlio di Mosè
24 Or avvenne che durante il viaggio, nel luogo dov'erano accampati, l'Eterno andò incontro a Mosè e cercò di farlo morire. 25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e lo gettò ai piedi di Mosè, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!». 26 Così l'Eterno lo lasciò. Allora ella disse: «Tu sei uno sposo di sangue», a motivo della circoncisione.

Israele riconosce che Dio li ha visitati
27 L'Eterno disse ad Aaronne: «Va' nel deserto ad incontrare Mosè». Ed egli andò, lo incontrò al monte di DIO e lo baciò. 28 Così Mosè riferì ad Aaronne tutte le parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire, e tutti i segni portentosi che gli aveva comandato di fare. 29 Allora Mosè ed Aaronne andarono e radunarono tutti gli anziani dei figli d'Israele. 30 E Aaronne riferì tutte le parole che l'Eterno aveva detto a Mosè, e fece i prodigi in presenza del popolo. 31 Così il popolo credette. Essi compresero che l'Eterno aveva visitato i figli d'Israele e aveva veduto la loro afflizione; e si inchinarono e adorarono.

Il Faraone esaspera le richieste di lavoro nei confronti d'Israele
5,1 Dopo questo, Mosè ed Aaronne andarono dal Faraone e gli dissero: «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto"». 2 Ma il Faraone rispose: «Chi è l'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele? Io non conosco l'Eterno e non lascerò andare Israele». 3 Allora essi dissero: «Il DIO degli Ebrei ci è venuto incontro; ora lasciaci andare per un cammino di tre giorni nel deserto perché possiamo sacrificare all'Eterno, che è il nostro DIO, affinché egli non ci colpisca con la peste o con la spada». 4 Il re d'Egitto disse loro: «Perché mai Mosè e Aaronne, distogliete il popolo dal suo lavoro? Ritornate alle vostre fatiche!». 5 Il Faraone disse nuovamente: «Ecco, il popolo del paese è ora numeroso, e voi vorreste fargli interrompere le sue fatiche». 6 Così quello stesso giorno il Faraone ordinò agli oppressori del popolo e ai suoi sovrintendenti dicendo: 7 «Non date più paglia al popolo per fare i mattoni, come prima; e vadano essi stessi a raccogliere la paglia! 8 Ma imponete loro la stessa quantità di mattoni che facevano prima, senza diminuzione alcuna; poiché sono dei pigri, e per questo essi gridano, dicendo: "Andiamo a sacrificare al nostro DIO!". 9 Sovraccaricate questi uomini di duro lavoro, ed essi lo facciano senza dar retta a parole d'inganno». 10 Allora gli oppressori del popolo e i suoi sovrintendenti uscirono e dissero al popolo: «Così dice il Faraone: "Io non vi darò più paglia. 11 Andate voi stessi a procurarvi della paglia dovunque ne potete trovare, perché il vostro lavoro non sarà per nulla diminuito"». 12 Così il popolo si sparse per tutto il paese d'Egitto, per raccogliere stoppia al posto della paglia. 13 E i sorveglianti li sollecitavano dicendo: «Ultimate il vostro lavoro giorno per giorno come quando c'era la paglia!». 14 E i capi-squadra dei figli d'Israele, stabiliti su di loro dai sorveglianti del Faraone, furono battuti e fu loro chiesto: «Perché non avete ultimato, ieri e oggi come prima, la quantità di mattoni prescritta?». 15 Allora i capi-squadra dei figli d'Israele vennero a protestare dal Faraone, dicendo: «Perché ti comporti così coi tuoi servi? 16 Non si dà più paglia ai tuoi servi, e ci viene detto: "Fate dei mattoni!". Ed ecco, i tuoi servi sono battuti, ma la colpa è del tuo popolo». 17 Allora egli rispose: «Siete pigri, molto pigri! Per questo dite: "Andiamo a sacrificare all'Eterno". 18 Or dunque andate a lavorare! Non vi sarà data paglia, ma consegnerete la stessa quantità di mattoni». 19 I capi-squadra dei figli d'Israele si resero conto di trovarsi nei guai, perché veniva loro detto: «Non diminuite per nulla il numero dei mattoni prescritto giorno per giorno». 20 Poi, come uscivano dal Faraone, incontrarono Mosè e Aaronne, che stavano ad aspettarli, 21 e dissero loro: «L'Eterno volga lo sguardo su di voi e giudichi, poiché ci avete resi odiosi agli occhi del Faraone e agli occhi dei suoi servi nel mettere nelle loro mani la spada per ucciderci». 22 Allora Mosè tornò dall'Eterno e disse: «Signore, perché hai messo questo popolo nei guai? Perché dunque mi hai mandato? 23 Poiché, da quando sono andato dal Faraone, a parlare in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo».

L'Eterno rinnova la promessa di liberare il suo popolo
6,1 L'Eterno disse a Mosè: «Ora vedrai che cosa farò al Faraone; poiché costretto da una mano potente li lascerà andare; sì, costretto da una mano potente li caccerà dal suo paese».

Riveduta 2020:

Esodo 1,1-6,1

Nomi e numero dei figli d'Israele in Egitto
1,1 Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto. Essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia: 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda; 3 Issacar, Zabulon e Beniamino; 4 Dan e Neftali, Gad e Ascer. 5 Tutte le persone discendenti da Giacobbe ammontavano a settanta. Giuseppe era già in Egitto. 6 E Giuseppe morì, come morirono pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele furono fecondi, si moltiplicarono abbondantemente, diventarono numerosi e si fecero oltremodo potenti, e il paese ne fu ripieno.

Dura condizione degli Israeliti sotto Faraone
8 Sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 Egli disse al suo popolo: “Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più potente di noi. 10 Avanti, usiamo prudenza con essi; in modo che non si moltiplichino e, in caso di guerra, non si uniscano ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese”. 11 Stabilirono dunque sopra Israele dei sovrintendenti ai lavori, che l'opprimessero con le loro prepotenze. Israele costruì al Faraone le città di approvvigionamento, Pitom e Ramses. 12 Ma più lo opprimevano, e più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani presero in avversione i figli d'Israele, 13 e fecero servire i figli d'Israele con asprezza, 14 e amareggiarono la loro vita con una dura servitù, adoperandoli nei lavori di argilla e di mattoni, e in ogni sorta di lavori nei campi. E imponevano loro tutti questi lavori, con asprezza.

Il Faraone cerca di sterminare il popolo d'Israele
15 Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua. E disse: 16 “Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, e le vedrete sulla sedia, se è un maschio, uccidetelo; ma se è una femmina, lasciatela vivere”. 17 Ma le levatrici temettero Iddio, e non fecero quello che il re d'Egitto aveva ordinato loro; lasciarono vivere i maschi. 18 Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici, e disse loro: “Perché avete fatto questo, e avete lasciato vivere i maschi?”. 19 E le levatrici risposero al Faraone: “È che le donne ebree non sono come le egiziane; sono vigorose, e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito”. 20 E Dio fece del bene a quelle levatrici; e il popolo si moltiplicò e divenne oltremodo potente. 21 E siccome quelle levatrici temettero Iddio, egli fece prosperare le loro case. 22 Allora Faraone ordinò al suo popolo: “Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume; ma lasciate vivere tutte le femmine”.

Nascita di Mosè. La figlia del Faraone lo salva dalle acque
2,1 Ora un uomo della casa di Levi andò e prese per moglie una figlia di Levi. 2 Questa donna concepì, e partorì un figlio; e vedendo quanto era bello, lo tenne nascosto tre mesi. 3 E quando non poté più tenerlo nascosto, prese un canestro fatto di giunchi, lo spalmò di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino, e lo mise nel canneto sulla riva del Fiume. 4 La sorella del bambino se ne stava a una certa distanza, per sapere quello che gli sarebbe accaduto. 5 Ora, la figlia del Faraone scese a fare il bagno sulla riva del Fiume; e le sue ancelle passeggiavano lungo il Fiume. Lei vide il canestro nel canneto, e mandò la sua cameriera a prenderlo. 6 Lo aprì, e vide il bimbo; ed ecco, il piccolo piangeva; e lei ne ebbe compassione, e disse: “Questo è uno dei figli degli Ebrei”. 7 Allora la sorella del bambino disse alla figlia del Faraone: “Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che ti allatti questo bimbo?”. 8 La figlia del Faraone le rispose: “Va'”. E la fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 E la figlia del Faraone le disse: “Porta via questo bambino, allattamelo, e io ti darò il tuo salario”. E quella donna prese il bambino e lo allattò. 10 E quando il bambino fu cresciuto, lo condusse dalla figlia del Faraone: egli fu per lei come un figlio, e lo chiamò Mosè; “Perché”, disse, “io l'ho tratto dall'acqua”.

Mosè uccide un Egiziano e fugge nel paese di Madian
11 In quei giorni, Mosè, già diventato grande, si recò a trovare i suoi fratelli, e notò i lavori di cui erano gravati, e vide un Egiziano, che percuoteva uno degli Ebrei suoi fratelli. 12 Egli volse lo sguardo di qua e di là e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose nella sabbia. 13 Il giorno seguente uscì, ed ecco due Ebrei che litigavano; ed egli disse a quello che aveva torto: “Perché percuoti il tuo compagno?”. 14 Ma quello rispose: “Chi ti ha costituito principe e giudice sopra di noi? Vuoi uccidere me come uccidesti l'Egiziano?”. Allora Mosè ebbe paura, e disse: “Certo, la cosa è nota”. 15 E quando Faraone udì il fatto, cercò di uccidere Mosè; ma Mosè fuggì dalla presenza del Faraone, e si fermò nel paese di Madian; e si mise a sedere presso un pozzo. 16 Ora, il sacerdote di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere l'acqua, e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge di loro padre. 17 Ma sopraggiunsero i pastori, che le scacciarono. Allora Mosè si alzò, prese la loro difesa, e abbeverò il loro gregge. 18 E quando esse giunsero da Reuel loro padre, questi disse: “Come mai siete tornate così presto oggi?”. 19 Ed esse risposero: “Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori, e in più ci ha attinto l'acqua, e ha abbeverato il gregge”. 20 Allora egli disse alle sue figlie: “E dov'è? Chiamatelo, che prenda del cibo”. 21 Mosè acconsentì a stare da quell'uomo; ed egli diede a Mosè Sefora, sua figlia. 22 E lei partorì un figlio che egli chiamò Ghersom, “perché”, disse, “io soggiorno in terra straniera”. 23 Ora, nel corso di quel tempo, che fu lungo, avvenne che il re d'Egitto morì; e i figli d'Israele sospiravano a causa della schiavitù, e elevavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. 24 Dio udì i loro gemiti; e Dio si ricordò del suo patto con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe. 25 E Dio vide i figli d'Israele, e Dio ebbe riguardo alla loro condizione.

Dio appare a Mosè in un pruno ardente
3,1 Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian; e guidando il gregge dietro al deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb. 2 E l'angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, in mezzo a un pruno. Mosè guardò, ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava. 3 Allora Mosè disse: “Ora voglio andare da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma!”. 4 E l'Eterno vide che egli si era scostato per andare a vedere. Dio lo chiamò di mezzo al pruno e disse: “Mosè! Mosè!”. Ed egli rispose: “Eccomi”. 5 E Dio disse: “Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai, è suolo sacro”. 6 Poi aggiunse: “Io sono l'Iddio di tuo padre, l'Iddio di Abraamo, l'Iddio di Isacco e l'Iddio di Giacobbe”. Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio. 7 E l'Eterno disse: “Ho visto, ho visto l'afflizione del mio popolo che è in Egitto, e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori; perché conosco i suoi affanni; 8 e sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani, e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese dove scorre il latte e il miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Ittiti, gli Amorei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei. 9 E ora, ecco, le grida dei figli d'Israele sono giunte a me, e ho anche visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. 10 Ora dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto”. 11 E Mosè disse a Dio: “Chi sono io per andare dal Faraone e per trarre i figli d'Israele dall'Egitto?”. 12 E Dio disse: “Va', perché io sarò con te; e questo sarà per te il segno che sono io che ti ho mandato: quando avrai tratto il popolo dall'Egitto, voi servirete Iddio su questo monte”. 13 E Mosè disse a Dio: “Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: 'L'Iddio dei vostri padri mi ha mandato da voi', se essi mi dicono: 'Qual è il suo nome?', che cosa risponderò loro?”. 14 Iddio disse a Mosè: “Io sono colui che sono”. Poi disse: “Dirai così ai figli d'Israele: 'L'Io sono mi ha mandato da voi'”.

Missione di Mosè presso il popolo d'Israele e presso Faraone
15 Iddio disse ancora a Mosè: “Dirai così ai figli d'Israele: 'L'Eterno, l'Iddio dei vostri padri, l'Iddio di Abraamo, l'Iddio di Isacco e l'Iddio di Giacobbe mi ha mandato da voi'. Tale è il mio nome in perpetuo, tale la mia designazione per tutte le generazioni. 16 Va' e raduna gli anziani d'Israele, e di' loro: 'L'Eterno, l'Iddio dei vostri padri, l'Iddio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe mi è apparso, dicendo: Certo, io vi ho visitati, e ho visto quello che si fa a voi in Egitto; 17 e ho detto: Io vi trarrò fuori dall'afflizione d'Egitto, e vi farò salire nel paese dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorei, dei Ferezei, degli Ivvei e dei Gebusei, in un paese dove scorre il latte e il miele'. 18 Ed essi ubbidiranno alla tua voce; e tu, con gli anziani d'Israele, andrai dal re d'Egitto, e gli direte: 'L'Eterno, l'Iddio degli Ebrei, ci è venuto incontro; ora dunque, lasciaci andare tre giornate di cammino nel deserto per offrire sacrifici all'Eterno, al nostro Dio'. 19 Ora io so che il re d'Egitto non vi permetterà di andare, se non forzato da una mano potente. 20 Allora io stenderò la mia mano e colpirò l'Egitto con tutti i miracoli che farò in mezzo ad esso e, dopo questo, vi lascerà andare. 21 Farò in modo che questo popolo trovi favore presso gli Egiziani; e avverrà che, quando ve ne andrete, non ve ne andrete a mani vuote; 22 ma ogni donna domanderà alla sua vicina e alla sua inquilina degli oggetti d'argento, degli oggetti d'oro e dei vestiti; voi li metterete addosso ai vostri figli e alle vostre figlie, e così spoglierete gli Egiziani”.

Dio mostra a Mosè i miracoli da compiere in Suo nome
4,1 Mosè rispose e disse: “Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: 'L'Eterno non ti è apparso'”. 2 L'Eterno allora gli disse: “Che cos'è quello che hai in mano?”. Egli rispose: “Un bastone”. 3 E l'Eterno disse: “Gettalo a terra”. Egli lo gettò in terra, ed esso diventò un serpente; e Mosè fuggì davanti a quello. 4 Allora l'Eterno disse a Mosè: “Stendi la tua mano, e prendilo per la coda”. Egli stese la mano, e lo prese, ed esso ritornò un bastone nella sua mano. 5 “Questo farai”, disse l'Eterno, “affinché credano che l'Eterno, l'Iddio dei loro padri, l'Iddio di Abraamo, l'Iddio di Isacco e l'Iddio di Giacobbe ti è apparso”. 6 L'Eterno gli disse ancora: “Mettiti la mano nel petto”. Ed egli si mise la mano nel petto; poi la tirò fuori, ecco che la mano era lebbrosa, bianca come la neve. 7 E l'Eterno gli disse: “Rimettiti la mano nel petto”. Egli si rimise la mano nel petto; poi, la tirò fuori dal petto, ecco che era ritornata come il resto della sua carne. 8 “Ora avverrà”, disse l'Eterno, “che, se non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo segno; 9 e se non crederanno neppure a questi due segni e non ubbidiranno alla tua voce, tu prenderai dell'acqua del Fiume, e la verserai sull'asciutto; e l'acqua che avrai preso dal Fiume, diventerà sangue sull'asciutto”.

Il Signore aggiunge a Mosè il fratello Aaronne
10 Mosè disse all'Eterno: “Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato, e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua”. 11 E l'Eterno gli disse: “Chi ha fatto la bocca dell'uomo? o chi rende muto o sordo o veggente o cieco? non sono io, l'Eterno? 12 Ora dunque va', e io sarò con la tua bocca, e ti insegnerò quello che dovrai dire”. 13 E Mosè disse: “O Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!”. 14 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Mosè, ed egli disse: “Non c'è Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. Ed ecco che sta uscendo per incontrarti e, quando ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo. 15 Tu gli parlerai, e gli metterai le parole in bocca; io sarò con la tua bocca e con la sua bocca, e vi insegnerò quello che dovrete fare. 16 Egli parlerà per te al popolo; e così ti servirà da bocca, e tu sarai per lui come Dio. 17 Ora prendi in mano questo bastone con il quale farai i prodigi”.

Mosè lascia il suocero Ietro e torna in Egitto
18 Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero, e gli disse: “Lascia che io me ne vada e torni dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi”. E Ietro disse a Mosè: “Va' in pace”. 19 Ora, l'Eterno disse a Mosè in Madian: “Va', tornatene in Egitto, perché tutti quelli che cercavano di toglierti la vita sono morti”. 20 Mosè dunque prese sua moglie e i suoi figli, li mise su degli asini, e tornò nel paese d'Egitto; e Mosè prese nella sua mano il bastone di Dio. 21 E l'Eterno disse a Mosè: “Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al Faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io gli indurirò il cuore, ed egli non lascerà partire il popolo. 22 E tu dirai al Faraone: 'Così dice l'Eterno: Israele è mio figlio, il mio primogenito; 23 e io ti dico: Lascia andare mio figlio, affinché mi serva; e se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io ucciderò tuo figlio, il tuo primogenito'”.

Mosè circoncide suo figlio
24 E avvenne che, mentre Mosè era in viaggio, l'Eterno gli venne incontro nel luogo dove albergava, e cercò di farlo morire. 25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio, e lo gettò ai piedi di Mosè, dicendo: “Sposo di sangue tu sei per me!”. 26 E l'Eterno lo lasciò. Allora lei disse: “Sposo di sangue a causa della circoncisione”.

Aaronne mandato davanti a Mosè
27 L'Eterno disse ad Aaronne: “Va' nel deserto incontro a Mosè”. Ed egli andò, lo incontrò al monte di Dio, e lo baciò. 28 E Mosè riferì ad Aaronne tutte le parole che l'Eterno lo aveva incaricato di dire, e tutti i segni prodigiosi che gli aveva ordinato di fare. 29 Mosè e Aaronne dunque andarono, e radunarono tutti gli anziani dei figli d'Israele. 30 E Aaronne riferì tutte le parole che l'Eterno aveva detto a Mosè, e fece i prodigi in presenza del popolo. 31 E il popolo prestò loro fede. Essi compresero che l'Eterno aveva visitato i figli d'Israele e aveva visto la loro afflizione, si inchinarono e adorarono.

Mosè e Aaronne chiedono al Faraone la liberazione dei figli d'Israele
5,1 Dopo questo, Mosè e Aaronne si recarono dal Faraone, e gli dissero: “Così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto'”. 2 Ma Faraone rispose: “Chi è l'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciare andare Israele? Io non conosco l'Eterno, e non lascerò affatto andare Israele”. 3 Ed essi dissero: “L'Iddio degli Ebrei si è presentato a noi; lasciaci andare tre giornate di cammino nel deserto per offrire sacrifici all'Eterno, che è il nostro Dio, affinché egli non ci colpisca con la peste o con la spada”. 4 E il re d'Egitto disse loro: “Perché, Mosè e Aaronne, distraete il popolo dai suoi lavori? Andate a fare quello che vi è imposto!”. 5 E Faraone disse: “Ecco, ora il popolo è numeroso nel paese, e voi gli fate interrompere i lavori che gli sono imposti”. 6 E quello stesso giorno Faraone diede quest'ordine agli ispettori del popolo e ai suoi sorveglianti: 7 “Voi non darete più, come prima, la paglia al popolo per fare i mattoni; vadano essi a raccogliere della paglia! 8 E imponete loro la stessa quantità di mattoni di prima, senza alcuna diminuzione; perché sono dei pigri; e però gridano dicendo: 'Andiamo a offrire sacrifici al nostro Dio!'. 9 Questa gente sia caricata di lavoro; e si occupi di quello senza badare a parole false'. 10 Allora gli ispettori del popolo e i sorveglianti uscirono e dissero al popolo: “Così dice Faraone: 'Io non vi darò più paglia'. 11 Andate voi a procurarvi della paglia dove ne potrete trovare, ma il vostro lavoro non diminuisca per nulla'. 12 Così il popolo si sparse per tutto il paese d'Egitto, per raccogliere della stoppia da usare come paglia. 13 E gli ispettori li sollecitavano dicendo: “Completate i vostri lavori giorno per giorno, come quando c'era la paglia!”. 14 E i sorveglianti dei figli d'Israele stabiliti sopra di loro dagli ispettori del Faraone, furono percossi; e fu loro detto: “Perché non avete fornito, ieri e oggi come prima, la quantità di mattoni che vi è imposta?”. 15 Allora i sorveglianti dei figli d'Israele andarono a lamentarsi dal Faraone, dicendo: “Perché tratti così i tuoi servitori? 16 Non si dà più paglia ai tuoi servitori, e ci si dice: 'Fate dei mattoni!' ed ecco che i tuoi servitori sono percossi, e il tuo popolo è considerato come colpevole!”. 17 Ed egli rispose: “Siete dei pigri! siete dei pigri! Per questo dite: 'Andiamo a offrire sacrifici all'Eterno'. 18 Ora dunque andate a lavorare! non vi si darà più paglia e fornirete la quantità di mattoni prescritta”. 19 I sorveglianti dei figli d'Israele si videro ridotti a mal partito, perché si diceva loro: “Non diminuite per nulla il numero dei mattoni imposto giorno per giorno”. 20 Uscendo dal Faraone, incontrarono Mosè e Aaronne, che stavano ad aspettarli, 21 e dissero loro: “L'Eterno volga il suo sguardo su voi, e giudichi! poiché ci avete messi in cattiva luce davanti al Faraone e davanti ai suoi servitori, e gli avete messo la spada in mano perché ci uccida”. 22 Allora Mosè tornò dall'Eterno, e disse: “Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? 23 Poiché, da quando sono andato dal Faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo, e tu non hai per nulla liberato il tuo popolo”.

6,1 L'Eterno disse a Mosè: “Ora vedrai quello che farò al Faraone; perché, forzato da una mano potente, li lascerà andare; anzi, forzato da una mano potente, li scaccerà dal suo paese”.

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