C.E.I.:

Deuteronomio 32,1-52

1 «Ascoltate, o cieli: io voglio parlare:
oda la terra le parole della mia bocca!
2 Stilli come pioggia la mia dottrina,
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull'erba del prato,
come spruzzo sugli steli di grano.
3 Voglio proclamare il nome del Signore:
date gloria al nostro Dio!
4 Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua;
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia;
Egli è giusto e retto.
5 Peccarono contro di lui i figli degeneri,
generazione tortuosa e perversa.
6 Così ripaghi il Signore,
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato,
che ti ha fatto e ti ha costituito?
7 Ricorda i giorni del tempo antico,
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere,
i tuoi vecchi e te lo diranno.
8 Quando l'Altissimo divideva i popoli,
quando disperdeva i figli dell'uomo,
egli stabilì i confini delle genti
secondo il numero degli Israeliti.
9 Perché porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe è sua eredità.
10 Egli lo trovò in terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come pupilla del suo occhio.
11 Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali,
12 Il Signore lo guidò da solo,
non c'era con lui alcun dio straniero.
13 Lo fece montare sulle alture della terra
e lo nutrì con i prodotti della campagna;
gli fece succhiare miele dalla rupe
e olio dai ciottoli della roccia;
14 crema di mucca e latte di pecora
insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri,
fior di farina di frumento
e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.
15 Giacobbe ha mangiato e si è saziato,
- sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato -
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.
16 Lo hanno fatto ingelosire con dèi stranieri
e provocato con abomini all'ira.
17 Hanno sacrificato a demoni che non sono Dio,
a divinità che non conoscevano,
novità, venute da poco,
che i vostri padri non avevano temuto.
18 La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
19 Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.
20 Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto:
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.
21 Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro idoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
22 Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino nella profondità degl'inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti.
23 Accumulerò sopra di loro i malanni;
le mie frecce esaurirò contro di loro.
24 Saranno estenuati dalla fame,
divorati dalla febbre e da peste dolorosa.
Il dente delle belve manderò contro di essi,
con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere.
25 Di fuori la spada li priverà dei figli,
dentro le case li ucciderà lo spavento.
Periranno insieme il giovane e la vergine,
il lattante e l'uomo canuto.
26 Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo!
27 se non temessi l'arroganza del nemico,
l'abbaglio dei loro avversari;
non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
28 Sono un popolo insensato
e in essi non c'è intelligenza:
29 se fossero saggi, capirebbero,
rifletterebbero sulla loro fine:
30 Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?
31 Perché la loro roccia non è come la nostra
e i nostri nemici ne sono testimoni.
32 La loro vite è dal ceppo di Sòdoma,
dalle piantagioni di Gomorra.
La loro uva è velenosa,
ha grappoli amari.
33 Tossico di serpenti è il loro vino,
micidiale veleno di vipere.
34 Non è questo nascosto presso di me,
sigillato nei miei forzieri?
35 Mia sarà la vendetta e il castigo,
quando vacillerà il loro piede!
Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.
36 Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione;
quando vedrà che ogni forza è svanita
e non è rimasto né schiavo, né libero.
37 Allora dirà: Dove sono i loro dèi,
la roccia in cui cercavano rifugio;
38 quelli che mangiavano il grasso dei loro sacrifici,
che bevevano il vino delle loro libazioni?
Sorgano ora e vi soccorrano,
siano il riparo per voi!
39 Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che dò la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco
e nessuno può liberare dalla mia mano.
40 Alzo la mano verso il cielo
e dico: Per la mia vita, per sempre:
41 quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.
42 Inebrierò di sangue le mie frecce,
si pascerà di carne la mia spada,
del sangue dei cadaveri e dei prigionieri,
delle teste dei condottieri nemici!
43 Esultate, o nazioni, per il suo popolo,
perché Egli vendicherà il sangue dei suoi servi;
volgerà la vendetta contro i suoi avversari
e purificherà la sua terra e il suo popolo».
44 Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunziò agli orecchi del popolo tutte le parole di questo canto.
45 Quando Mosè ebbe finito di pronunziare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46 «Ponete nella vostra mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, perché cerchino di eseguire tutte le parole di questa legge. 47 Essa infatti non è una parola senza valore per voi; anzi è la vostra vita; per questa parola passerete lunghi giorni sulla terra di cui state per prendere possesso, passando il Giordano».
48 In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè: 49 «Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io dò in possesso agli Israeliti. 50 Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai suoi antenati, 51 perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Mèriba di Kades nel deserto di Sin, perché non avete manifestato la mia santità. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!».

Nuova Riveduta:

Deuteronomio 32,1-52

Cantico di Mosè
De 31:16-22, 28-30; Gb 36:2-3
1 «Porgete orecchio, o cieli, e io parlerò;
e ascolti la terra le parole della mia bocca.
2 Si spanda il mio insegnamento come la pioggia,
stilli la mia parola come la rugiada,
come la pioggerella sopra la verdura
e come un acquazzone sopra l'erba,
3 poiché io proclamerò il nome del SIGNORE.
Magnificate il nostro Dio!
4 Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta,
poiché tutte le sue vie sono giustizia.
È un Dio fedele e senza iniquità.
Egli è giusto e retto.
5 Hanno agito perversamente contro di lui;
non sono suoi figli, questi corrotti,
razza storta e perversa.
6 È questa la ricompensa che date al SIGNORE,
o popolo insensato e privo di saggezza?
Non è lui il padre che ti ha acquistato?
Non è lui che ti ha fatto e stabilito?

(Ne 9:7-31; Sl 105; 106; Da 9:4-14) Ap 3:17-19
7 Ricòrdati dei giorni antichi,
considera gli anni delle età passate,
interroga tuo padre ed egli te lo farà conoscere,
i tuoi vecchi ed essi te lo diranno.
8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità,
quando separò i figli degli uomini,
egli fissò i confini dei popoli,
tenendo conto del numero dei figli d'Israele.
9 Poiché la parte del SIGNORE è il suo popolo,
Giacobbe è la porzione della sua eredità.
10 Egli lo trovò in una terra deserta,
in una solitudine piena d'urli e di desolazione.
Egli lo circondò, ne prese cura,
lo custodì come la pupilla dei suoi occhi.
11 Come un'aquila che desta la sua nidiata,
volteggia sopra i suoi piccini,
spiega le sue ali, li prende
e li porta sulle penne.
12 Il SIGNORE solo lo ha condotto
e nessun dio straniero era con lui.
13 Egli lo ha fatto passare a cavallo sulle alture della terra
e Israele ha mangiato il prodotto dei campi;
gli ha fatto succhiare il miele che esce dalla rupe,
l'olio che esce dalle rocce più dure,
14 la crema delle vacche e il latte delle pecore.
Lo ha nutrito con il grasso degli agnelli,
dei montoni di Basan e dei capri,
con la farina del fior fiore del grano.
Tu hai bevuto il vino generoso, il sangue dell'uva.
15 Iesurun si è fatto grasso e ha recalcitrato,
si è fatto grasso, grosso e pingue,
ha abbandonato il Dio che lo ha fatto
e ha disprezzato la Rocca della sua salvezza.
16 Essi lo hanno fatto ingelosire con divinità straniere,
lo hanno irritato con pratiche abominevoli.
17 Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio,
a dèi che non avevano conosciuto,
dèi nuovi, apparsi di recente,
che i vostri padri non avevano temuto.
18 Hai abbandonato la Rocca che ti diede la vita,
e hai dimenticato il Dio che ti mise al mondo.
19 Il SIGNORE lo ha visto, e ha rinnegato
i suoi figli e le sue figlie che l'avevano irritato;
20 e ha detto: "Io nasconderò loro il mio volto
e starò a vedere quale sarà la loro fine;
poiché sono una razza perversa,
sono figli infedeli.
21 Essi mi hanno fatto ingelosire con ciò che non è Dio,
mi hanno irritato con i loro idoli vani;
e io li renderò gelosi con gente che non è un popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
22 Infatti il fuoco della mia ira si è acceso
e divamperà fino in fondo al soggiorno dei morti;
divorerà la terra e i suoi prodotti
e infiammerà le fondamenta delle montagne.
23 Io accumulerò disgrazie su di loro,
esaurirò contro di loro tutte le mie frecce.
24 Essi saranno consumati dalla fame,
divorati dalla febbre
e da malattie mortali;
manderò contro di loro le zanne delle belve,
e il veleno dei serpenti che strisciano nella polvere.
25 Di fuori la spada
e di dentro il terrore spargeranno il lutto,
mietendo giovani e fanciulle,
lattanti e uomini canuti.
26 Io direi: 'Li spazzerò via d'un soffio,
farò sparire la loro memoria dal genere umano',
27 se non temessi gli insulti del nemico
e che i loro avversari, illudendosi,
fossero indotti a dire: 'È stata la nostra potente mano che ha fatto tutto questo, e non il SIGNORE'".
28 Poiché è una nazione che ha perduto il senno
e non c'è intelligenza in loro.
29 Se fossero savi, lo capirebbero
e considererebbero la fine che li aspetta.
30 Come potrebbe uno solo inseguirne mille,
e due metterne in fuga diecimila,
se la loro Rocca non li avesse venduti,
se il SIGNORE non li avesse dati in mano al nemico?
31 Poiché la loro rocca non è come la nostra Rocca;
i nostri stessi nemici ne sono giudici;
32 ma la loro vigna viene dalla vigna di Sodoma
e dalle campagne di Gomorra;
le loro uve sono uve avvelenate,
i loro grappoli, amari;
33 il loro vino è tossico di serpenti,
un crudele veleno di vipere.

(Gr 50; 51; 30:16, ecc.)(Is 30:18-19; 60)
34 Tutto questo non è forse riposto presso di me,
sigillato nei miei tesori?
35 A me la vendetta e la retribuzione,
quando il loro piede vacillerà!
Poiché il giorno della sventura è vicino
e ciò che li aspetta non tarderà.
36 Sì, il SIGNORE giudicherà il suo popolo,
ma avrà pietà dei suoi servi
quando vedrà che la forza è sparita
e che non rimane più tra di loro né schiavo né libero.
37 Allora egli dirà: "Dove sono i loro dèi,
la rocca nella quale confidavano,
38 gli dèi che mangiavano il grasso dei loro sacrifici
e bevevano il vino delle loro libazioni?".
Si alzino loro a soccorrervi,
a coprirvi con la loro protezione!
39 Ora vedete che io solo sono Dio
e che non vi è altro dio accanto a me.
Io faccio morire e faccio vivere,
ferisco e risano,
e nessuno può liberare dalla mia mano.
40 Sì, io alzo la mia mano al cielo
e dico: "Com'è vero che io vivo in eterno,
41 quando affilerò la mia spada folgorante
e la mia mano si leverà a giudicare,
farò vendetta dei miei nemici
e darò ciò che si meritano a quelli che mi odiano.
42 Inebrierò di sangue le mie frecce,
del sangue degli uccisi e dei prigionieri;
la mia spada divorerà la carne,
le teste dei condottieri nemici".
43 Nazioni, cantate le lodi del suo popolo!
Poiché il SIGNORE vendica il sangue dei suoi servi,
fa ricadere la sua vendetta sopra i suoi avversari,
ma si mostra propizio alla sua terra, al suo popolo».

(De 31:28-30; 30:15-20) 1Te 2:11-12
44 E Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunciò in presenza del popolo tutte le parole di questo cantico.
45 E quando Mosè ebbe finito di pronunciare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46 «Prendete a cuore tutte le parole che oggi pronuncio solennemente davanti a voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 47 Poiché questa non è una parola senza valore per voi: anzi, è la vostra vita; per questa parola prolungherete i vostri giorni nel paese del quale andate a prendere possesso, passando il Giordano».

Mosè riceve l'ordine di salire sul monte Nebo
De 34:1-6; Nu 20:23-29; Sl 99:8-9
48 In quello stesso giorno, il SIGNORE parlò a Mosè e disse: 49 «Sali su questo monte di Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e guarda il paese di Canaan, che io do in possesso ai figli d'Israele. 50 Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come tuo fratello Aaronne è morto sul monte Or ed è stato riunito al suo popolo, 51 perché mi siete stati infedeli in mezzo ai figli d'Israele, presso le acque di Meriba, a Cades, nel deserto di Sin, in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d'Israele. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d'Israele, non entrerai».

Nuova Diodati:

Deuteronomio 32,1-52

Cantico di Mosè
1 «Porgete orecchio, o cieli, e io parlerò; e ascolta, o terra, le parole della mia bocca. 2 Il mio insegnamento scenderà come la pioggia, la mia parola stillerà come la rugiada, come la pioggerella sull'erba tenera e come un acquazzone sugli arbusti, 3 poiché io proclamo il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro DIO! 4 Egli è la Roccia, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio di fedeltà e senza ingiustizia; egli è giusto e retto. 5 Ma essi si sono corrotti; non sono suoi figli, a motivo della loro colpa, generazione contorta e perversa. 6 È così che ripagate l'Eterno, o popolo stolto e insensato? Non è lui tuo padre che ti ha comprato? Non è lui che ti ha fatto e ti ha stabilito? 7 Ricorda i giorni antichi, considera gli anni delle molte età passate, interroga tuo padre, ed egli te lo annuncierà, i tuoi vecchi ed essi te lo diranno. 8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli di Adamo, egli fissò i confini dei popoli, in base al numero dei figli d'Israele. 9 Poiché la parte dell'Eterno è il suo popolo, Giacobbe è la porzione della sua eredità. 10 Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine desolata e squallida. Egli lo circondò, ne prese cura e lo custodì come la pupilla del suo occhio. 11 Come un'aquila incita la sua nidiata, si libra sopra i suoi piccoli, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue ali, 12 l'Eterno lo guidò da solo, e non c'era con lui alcun dio straniero. 13 Egli l'ha fatto cavalcare sulle alture della terra, perché potesse mangiare il prodotto dei campi; gli ha fatto succhiare il miele dalla roccia e l'olio dalla roccia di silice, 14 la crema delle vacche e il latte delle pecore con il grasso degli agnelli, i montoni di Bashan e i capri con il fior di farina di frumento; e tu hai bevuto il vino, il sangue dell'uva. 15 Ma Jeshurun si è ingrassato e ha recalcitrato (ti sei fatto grasso, grosso e pingue); ha abbandonato Dio che l'ha fatto e ha disprezzato la Roccia della sua salvezza. 16 Essi l'hanno mosso a gelosia con dèi stranieri, l'hanno provocato ad ira con abominazioni. 17 Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto, a dèi nuovi, apparsi di recente, che i vostri padri non avevano temuto. 18 Hai trascurato la Roccia che ti ha generato e hai dimenticato il Dio che ti ha formato. 19 Ma l'Eterno vide questo e li respinse, a motivo della provocazione dei suoi figli e delle sue figlie, 20 e disse: Io nasconderò loro la mia faccia e vedrò quale sarà la loro fine, perché sono una generazione perversa, figli in cui non vi è alcuna fedeltà. 21 Essi mi hanno reso geloso con ciò che non è Dio, mi hanno provocato ad ira con i loro idoli vani; e io li renderò gelosi con gente che non è un popolo, li provocherò ad ira con una nazione stolta. 22 Poiché un fuoco si è acceso nella mia ira e brucerà fino nel più profondo dello Sceol; divorerà la terra e i suoi prodotti e darà fuoco alle fondamenta delle montagne. 23 Io accumulerò su loro calamità, esaurirò contro di loro le mie frecce. 24 Essi saranno consumati dalla fame, divorati da un caldo bruciante e da terribile pestilenza; manderò contro di loro le zanne delle belve, con il veleno dei serpenti che strisciano nella polvere. 25 Di fuori li priverà dei figli la spada, di dentro il terrore, facendo perire insieme il giovane e la vergine, il lattante e l'uomo canuto. 26 Io ho detto: "Li spazzerò via, farò scomparire il loro ricordo di mezzo agli uomini", 27 ma temo la provocazione del nemico, perché i loro avversari, mal interpretando, potrebbero dire: "La nostra mano ha trionfato, e non l'Eterno che ha fatto tutto questo!". 28 Poiché sono una nazione che ha perso il senno, e non vi è in essi alcuna intelligenza. 29 Se fossero saggi comprenderebbero questo, considererebbero la fine che li aspetta. 30 Come potrebbe uno solo inseguirne mille e due metterne in fuga diecimila, se non perché la loro Roccia li ha venduti e l'Eterno li ha consegnati al nemico? 31 Poiché la loro roccia non è come la nostra Roccia; i nostri stessi nemici ne sono giudici; 32 ma la loro vite viene dalla vite di Sodoma e dalle campagne di Gomorra; le loro uve sono uve avvelenate e i loro grappoli sono amari; 33 il loro vino è un veleno di serpenti, un veleno crudele di aspidi. 34 Tutto questo non è forse conservato presso di me, sigillato nei miei tesori? 35 A me appartiene la vendetta e la retribuzione; a suo tempo il loro piede vacillerà! Poiché il giorno della loro calamità è vicino, e le cose preparate per loro si affrettano a venire. 36 Sì, l'Eterno giudicherà il suo popolo, ma avrà compassione dei suoi servi quando vedrà che la loro forza è scomparsa e che non rimane più alcuno, né schiavo né libero. 37 Allora egli dirà: "Dove sono i loro dèi, la roccia nella quale si rifugiavano, 38 che mangiavano il grasso dei loro sacrifici e bevevano il vino delle loro libazioni? Si levino a soccorrervi e siano il vostro rifugio!". 39 Ora vedete che io, io sono Lui, e che non vi è altro DIO accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e non vi è nessuno che possa liberare dalla mia mano. 40 Sì, io alzo la mia mano al cielo e dico: Io vivo per sempre, 41 quando affilerò la mia folgorante spada e la mia mano si preparerà a giudicare, farò vendetta dei miei nemici e ripagherò quelli che mi odiano. 42 Inebrierò di sangue le mie frecce e la mia spada divorerà la carne, con il sangue degli uccisi e dei prigionieri, dei capitani chiomati del nemico. 43 Esultate, o nazioni, con il suo popolo, perché l'Eterno vendica il sangue dei suoi servi, fa vendetta sopra i suoi avversari, ma avrà misericordia della sua terra e del suo popolo». 44 Così Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunziò tutte le parole di questo cantico agli orecchi del popolo. 45 Quando Mosè ebbe finito di pronunziare tutte queste parole davanti a tutto Israele, 46 disse loro: «Prendete a cuore tutte le parole con cui oggi ho testimoniato contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 47 Poiché questa non è una parola senza valore per voi, ma è la vostra vita; e per questa parola prolungherete i vostri giorni nel paese che entrate ad occupare, passando il Giordano». 48 In quello stesso giorno l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 49 «Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, sulla sponda opposta a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io do in proprietà ai figli d'Israele. 50 Tu morrai sul monte su cui stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come Aaronne tuo fratello è morto sul monte di Hor ed è stato riunito al suo popolo, 51 perché foste infedeli con me in mezzo ai figli d'Israele, alle acque di Meriba a Kadesh, nel deserto di Tsin, e perché non mi santificaste in mezzo ai figli d'Israele. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d'Israele, non entrerai».

Riveduta 2020:

Deuteronomio 32,1-52

Cantico di Mosè
1 “Porgete orecchio, o cieli, e io parlerò, e ascolti la terra le parole della mia bocca. 2 Si spanda il mio insegnamento come la pioggia, stilli la mia parola come la rugiada, come la pioggerella sopra la verdura, e come un acquazzone sopra l'erba, 3 poiché io proclamerò il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro Iddio! 4 Quanto alla Rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza ingiustizia; egli è giusto e retto. 5 Ma essi si sono comportati male verso di lui; non sono suoi figli, loro è l'infamia, razza contorta e perversa. 6 È questa la ricompensa che date all'Eterno, o popolo insensato e privo di saggezza? Non è il padre tuo che ti ha acquistato? non è egli colui che ti ha fatto e ti ha stabilito? 7 Ricordati dei giorni antichi, considera gli anni delle età passate, interroga tuo padre, ed egli te lo farà conoscere, i tuoi vecchi, ed essi te lo diranno. 8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini, egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d'Israele. 9 Poiché la parte dell'Eterno è il suo popolo, Giacobbe è la porzione della sua eredità. 10 Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine piena di urla e di desolazione. Egli lo circondò, se ne prese cura, lo custodì come la pupilla dell'occhio suo. 11 Simile all'aquila che desta la sua nidiata, si libra in volo sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne, 12 l'Eterno solo lo ha condotto, e nessun dio straniero era con lui. 13 Egli l'ha fatto passare a cavallo sulle alture della terra, e Israele ha mangiato il prodotto dei campi; gli ha fatto succhiare il miele che esce dalla rupe, l'olio che esce dalle rocce più dure, 14 la crema delle vacche e il latte delle pecore. Gli ha dato il grasso degli agnelli, dei montoni di Basan e dei capri, con il fior di farina del frumento; e tu hai bevuto il vino generoso, il sangue dell'uva. 15 Ma Iesurun si è fatto grasso e ha ricalcitrato, si è fatto grasso, grosso e pingue! ha abbandonato l'Iddio che lo ha fatto, e ha disprezzato la Rocca della sua salvezza. 16 Essi lo hanno fatto ingelosire con divinità straniere, lo hanno irritato con abominazioni. 17 Hanno sacrificato a demòni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto, dèi nuovi, apparsi di recente, davanti ai quali i vostri padri non avevano tremato. 18 Hai abbandonato la Rocca che ti diede la vita, e hai dimenticato l'Iddio che ti mise al mondo. 19 E l'Eterno l'ha visto, e ha ripudiato i suoi figli e le sue figlie che lo avevano irritato; 20 e ha detto: 'Io nasconderò loro la mia faccia e starò a vedere quale sarà la loro fine; poiché sono una razza quanto mai perversa, figli in cui non c'è fedeltà. 21 Essi mi hanno fatto ingelosire con ciò che non è Dio, mi hanno irritato con i loro idoli vani; e io li farò ingelosire con gente che non è un popolo, li irriterò con una nazione stolta. 22 Poiché un fuoco si è acceso, nella mia ira, e divamperà fino in fondo al soggiorno dei morti; divorerà la terra e i suoi prodotti, e infiammerà le fondamenta delle montagne. 23 Io accumulerò su loro dei mali, esaurirò contro di loro tutte le mie frecce. 24 Essi saranno consumati dalla fame, divorati dalla febbre, dalla pestilenza mortale; manderò contro di loro le zanne delle belve, e il veleno delle bestie che strisciano nella polvere. 25 Di fuori la spada e di dentro il terrore spargeranno il lutto, mietendo giovani e fanciulle, lattanti e uomini canuti. 26 Io direi: Li spazzerò via di un soffio, farò sparire la loro memoria fra gli uomini, 27 se non temessi gli insulti del nemico e che i loro avversari, illudendosi, fossero indotti a dire: 'È stata la nostra potente mano e non l'Eterno, che ha fatto tutto questo!'. 28 Poiché è una nazione che ha perso il senno, e non c'è in essi nessuna intelligenza. 29 Se fossero saggi, lo capirebbero, considererebbero la fine che li aspetta. 30 Come potrebbe uno solo inseguirne mille, e due metterne in fuga diecimila, se la loro Rocca non li avesse venduti, se l'Eterno non li avesse dati in mano al nemico? 31 Poiché la loro rocca non è come la nostra Rocca; i nostri stessi nemici ne sono giudici; 32 ma la loro vigna viene dalla vigna di Sodoma e dalle campagne di Gomorra; la loro uva è avvelenata, i loro grappoli, amari; 33 il loro vino è tossico di serpenti, un crudele veleno di aspidi. 34 'Tutto questo non è tenuto in serbo presso di me, sigillato nei miei tesori? 35 A me la vendetta e la retribuzione, quando il loro piede vacillerà!'. Poiché il giorno della loro calamità è vicino, e ciò che per loro è preparato si affretta a venire. 36 Sì, l'Eterno giudicherà il suo popolo, ma avrà pietà dei suoi servi quando vedrà che la forza è sparita, e che non rimane più tra loro né schiavo né libero. 37 Allora egli dirà: 'Dove sono i loro dèi, la rocca nella quale confidavano, 38 gli dèi che mangiavano il grasso dei loro sacrifici e bevevano il vino delle loro libazioni? Si alzino essi a soccorrervi, a coprirvi della loro protezione! 39 Ora vedete che io solo sono Dio, e che non c'è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e non c'è chi possa liberare dalla mia mano. 40 Sì, io alzo la mia mano al cielo, e dico: Com'è vero che io vivo in eterno, 41 quando affilerò la mia folgorante spada e metterò mano a giudicare, farò vendetta dei miei nemici e darò ciò che si meritano a quelli che mi odiano. 42 Inebrierò di sangue le mie frecce, del sangue degli uccisi e dei prigionieri, la mia spada divorerà la carne, le teste dei condottieri nemici'. 43 Nazioni, cantate le lodi del suo popolo! poiché l'Eterno vendica il sangue dei suoi servi, fa ricadere la sua vendetta sopra i suoi avversari, ma si mostra propizio alla sua terra, al suo popolo”. 44 E Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunciò in presenza del popolo tutte le parole di questo cantico. 45 E quando Mosè ebbe finito di pronunciare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46 “Prendete a cuore tutte le parole con le quali testimonio oggi contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 47 Poiché questa non è una parola senza valore per voi: anzi, è la vostra vita; e per questa parola prolungherete i vostri giorni nel paese del quale andate a prendere possesso, passando il Giordano”. 48 E, in quello stesso giorno, l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 49 “Sali su questo monte di Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e guarda il paese di Canaan, che io do in possesso ai figli d'Israele. 50 Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come tuo fratello Aaronne è morto sul monte Or ed è stato riunito al suo popolo, 51 perché commetteste un'infedeltà contro di me in mezzo ai figli d'Israele, alle acque di Meriba a Cades, nel deserto di Sin, e perché non mi santificaste in mezzo ai figli d'Israele. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d'Israele, non entrerai”.

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