Giobbe 38,1-42,4
Il Signore risponde a Giobbe descrivendo le sue opere
(Gb 39:34-38; 40:1-2)(Sl 104:1-13, 24; Pr 8:22-30)(Is 40:12, ecc.; Gr 10:12-13; Ro 11:33-36)
38,1 Allora il SIGNORE rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse:
2 «Chi è costui che oscura i miei disegni
con parole prive di senno?
3 Cingiti i fianchi come un prode;
io ti farò delle domande e tu insegnami!
4 Dov'eri tu quando io fondavo la terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza.
5 Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai,
o chi tirò sopra di essa la corda da misurare?
6 Su che furono poggiate le sue fondamenta,
o chi ne pose la pietra angolare,
7 quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme
e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia?
8 Chi chiuse con porte il mare
balzante fuori dal grembo materno,
9 quando gli diedi le nubi come rivestimento
e per fasce l'oscurità,
10 quando gli tracciai dei confini,
gli misi sbarre e porte?
11 Allora gli dissi: "Fin qui tu verrai,
e non oltre;
qui si fermerà l'orgoglio dei tuoi flutti".
12 Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino,
o insegnato il suo luogo all'aurora,
13 perché essa afferri i lembi della terra,
e ne scuota via i malvagi?
14 La terra si trasfigura come creta sotto il sigillo
e appare come vestita di un ricco manto;
15 i malfattori sono privati della luce loro,
e il braccio, alzato già, è spezzato.
16 Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare?
Hai tu passeggiato in fondo all'abisso?
17 Le porte della morte sono state da te scoperte?
Hai tu veduto le porte dell'ombra di morte?
18 Hai tu abbracciato con lo sguardo l'ampiezza della terra?
Parla, se la conosci tutta!
19 Dov'è la via che guida al soggiorno della luce?
Le tenebre dove hanno la loro sede?
20 Le puoi tu guidare verso i loro domini
e conosci i sentieri per ricondurle a casa?
21 Lo sai di sicuro! Perché tu eri allora già nato,
e il numero dei tuoi giorni è grande!...
22 Sei forse entrato nei depositi della neve?
Li hai visti i depositi della grandine,
23 che io tengo in serbo per i giorni della sciagura,
per il giorno della battaglia e della guerra?
24 Per quali vie si diffonde la luce
e si sparge il vento orientale sulla terra?
25 Chi ha aperto i canali all'acquazzone
e segnato la via al lampo dei tuoni,
26 perché la pioggia cada sulla terra inabitata,
sul deserto dove non sta nessun uomo,
27 e disseti le solitudini desolate,
sicché vi germogli e cresca l'erba?
28 Ha forse la pioggia un padre?
Chi genera le gocce della rugiada?
29 Dal seno di chi esce il ghiaccio,
e la brina del cielo chi la dà alla luce?
30 Le acque, divenute come pietra,
si nascondono,
e la superficie dell'abisso si congela.
31 Puoi tu stringere i legami delle Pleiadi,
o potresti sciogliere le catene d'Orione?
32 Puoi tu, al suo tempo, far apparire le costellazioni
e guidare l'Orsa maggiore insieme ai suoi piccini?
33 Conosci le leggi del cielo?
Regoli il suo dominio sulla terra?
34 Puoi alzare la voce fino alle nubi
e far in modo che piogge abbondanti ti ricoprano?
35 I fulmini partono forse al tuo comando?
Ti dicono essi: "Eccoci qua"?
36 Chi ha messo negli strati delle nubi saggezza,
o chi ha dato intelletto alla metèora?
37 Chi conta con saggezza le nubi?
Chi versa gli otri del cielo,
38 quando la polvere stemperata diventa una massa in fusione
e le zolle dei campi si saldano fra loro?
Dio si prende cura degli animali
(Sl 104:18-31; 147:5, 9-10; 148:10, 13)
39 «Sei tu che cacci la preda per la leonessa,
che sazi la fame dei leoncelli,
40 quando si appiattano nelle tane
e si mettono in agguato nella macchia?
41 Chi provvede il pasto al corvo
quando i suoi piccini gridano a Dio
e vanno peregrinando senza cibo?
39,1 «Sai quando figliano le capre selvatiche?
Hai osservato quando le cerve partoriscono?
2 Conti i mesi della loro pregnanza
e sai il momento in cui devono sgravarsi?
3 Si accosciano, fanno i loro piccini,
e sono subito liberate dalle loro doglie;
4 i loro piccini si fanno forti, crescono all'aperto,
se ne vanno, e non tornano più alle madri.
5 Chi manda libero l'onagro
e chi scioglie i legami all'asino selvatico?
6 A lui ho dato per dimora il deserto
e la terra salata per abitazione.
7 Egli si beffa del frastuono della città
e non ode grida di padrone.
8 Percorre le montagne della sua pastura
e va in cerca di ogni filo di verde.
9 Il bufalo vorrà forse servirti
o passare la notte presso la tua mangiatoia?
10 Legherai il bufalo con una corda perché faccia il solco?
Erpicherà egli le valli dietro a te?
11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande?
Lascerai a lui il tuo lavoro?
12 Conterai su di lui perché ti porti a casa il raccolto
e ti ammucchi il grano sull'aia?
13 Lo struzzo batte allegramente le ali;
ma le sue penne e le sue piume sono forse di cicogna?
14 No, poich'esso abbandona sulla terra le proprie uova,
le lascia scaldare sopra la sabbia.
15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare,
che le bestie dei campi le potranno calpestare.
16 Tratta duramente i suoi piccini,
quasi non fossero suoi;
la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,
17 perché Dio l'ha privato di saggezza,
non gli ha impartito intelligenza.
18 Ma quando si muove e prende lo slancio,
si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.
19 Sei tu che dai al cavallo la forza?
Che gli vesti il collo di una fremente criniera?
20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta?
Il fiero suo nitrito incute spavento.
21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza;
si slancia incontro alle armi.
22 Disprezza la paura, non trema,
non indietreggia davanti alla spada.
23 Gli risuona addosso la faretra,
la folgorante lancia e la freccia.
24 Con fremente furia divora la terra.
Non sta più fermo quando suona la tromba.
25 Come ode lo squillo, dice: "Aha!"
E fiuta da lontano la battaglia,
la voce tonante dei capi, e il grido di guerra.
26 È la tua intelligenza che allo sparviere fa spiccare il volo
e spiegare le ali verso il sud?
27 È forse al tuo comando che l'aquila si alza in alto
e fa il suo nido nei luoghi elevati?
28 Abita nelle rocce e vi pernotta;
sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese;
29 di là spia la preda
e i suoi occhi mirano lontano.
30 I suoi piccini si abbeverano di sangue,
e dove sono i corpi morti, là essa si trova».
Giobbe riconosce di essere indegno
(Gb 38:1-3; 42:1-6)
40,1 Il SIGNORE continuò a rispondere a Giobbe e disse:
2 «Il censore dell'Onnipotente vuole ancora contendere con lui?
Colui che censura Dio ha una risposta a tutto questo?»
3 Allora Giobbe rispose al SIGNORE e disse:
4 «Ecco, io sono troppo meschino;
che ti potrei rispondere?
Io mi metto la mano sulla bocca.
5 Ho parlato una volta, ma non riprenderò la parola,
due volte, ma non lo farò più».
L'ippopotamo e il coccodrillo
(Gb 42:1-6; 9:1-15)(Sl 9:20; 8:4)
6 Il SIGNORE allora rispose a Giobbe dalla tempesta, e disse:
7 «Cingiti i fianchi come un prode;
ti farò delle domande e tu insegnami!
8 Vuoi proprio annullare il mio giudizio?
Condannare me per giustificare te stesso?
9 Hai un braccio pari a quello di Dio,
o una voce che tuoni come la sua?
10 Suvvia, adòrnati di maestà, di grandezza,
rivèstiti di splendore, di magnificenza!
11 Da' libero sfogo ai furori della tua ira;
scruta tutti i superbi e abbassali!
12 Scruta tutti i superbi e umiliali!
Schiaccia gli empi dovunque stanno!
13 Seppelliscili tutti assieme nella polvere,
copri di bende la loro faccia nel buio della tomba!
14 Allora, anch'io ti loderò,
perché la tua destra ti avrà dato la vittoria.
(Gb 39:8-28)
15 Guarda l'ippopotamo che ho fatto al pari di te;
esso mangia l'erba come il bue.
16 Ecco la sua forza è nei suoi lombi,
il suo vigore nei muscoli del ventre.
17 Stende rigida come un cedro la coda;
i nervi delle sue cosce sono intrecciati insieme.
18 Le sue ossa sono tubi di bronzo;
le sue membra, sbarre di ferro.
19 Esso è il capolavoro di Dio;
colui che lo fece l'ha fornito di falce,
20 perché i monti gli producono la pastura;
là tutte le bestie dei campi gli scherzano intorno.
21 Si sdraia sotto i loti,
nel folto dei canneti, in mezzo alle paludi.
22 I loti lo coprono della loro ombra,
i salici del torrente lo circondano.
23 Straripi pure il fiume, esso non trema;
rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola.
24 Potrebbe qualcuno impadronirsene assalendolo di fronte,
o prenderlo con le reti per forargli il naso?
25 Prenderai forse il coccodrillo all'amo?
Gli assicurerai la lingua con la corda?
26 Gli passerai un giunco per le narici?
Gli forerai le mascelle con l'uncino?
27 Ti rivolgerà esso molte suppliche?
Ti dirà delle parole dolci?
28 Farà esso alleanza con te,
perché tu lo prenda per sempre al tuo servizio?
29 Scherzerai con lui come fosse un uccello?
Lo attaccherai a un filo per divertire le tue ragazze?
30 Ne trafficheranno forse i pescatori?
Lo spartiranno essi fra i negozianti?
31 Gli coprirai la pelle di frecce
e la testa di ramponi?
32 Mettigli un po' le mani addosso!
Ti ricorderai del combattimento e non ci tornerai!
41,1 Ecco, è vana la speranza di chi lo assale;
basta scorgerlo e uno soccombe.
2 Nessuno è tanto ardito da provocarlo.
E chi dunque oserà starmi di fronte?
3 Chi mi ha anticipato qualcosa perché io glielo debba rendere?
Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia.
4 E non voglio tacere delle sue membra,
della sua gran forza e della bellezza della sua armatura.
5 Chi l'ha mai spogliato della sua corazza?
Chi è penetrato fra la doppia fila dei suoi denti?
6 Chi gli ha aperti i due battenti della gola?
Intorno alla chiusura dei suoi denti sta il terrore.
7 Superbe sono le file dei suoi scudi,
strettamente uniti come da un sigillo.
8 Uno tocca l'altro,
tra loro non passa l'aria.
9 Sono saldati assieme,
si tengono stretti, sono inseparabili.
10 I suoi starnuti danno sprazzi di luce;
i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
11 Dalla sua bocca partono vampate,
ne sprizzano fuori scintille di fuoco.
12 Dalle sue narici esce un fumo,
come da una pentola che bolle o da una caldaia.
13 L'alito suo accende i carboni,
una fiamma gli esce dalla gola.
14 Nel suo collo risiede la forza,
davanti a lui si fugge terrorizzati.
15 Compatte sono in lui le parti flosce della sua carne,
gli stanno salde addosso, non si muovono.
16 Il suo cuore è duro come il sasso,
duro come la macina di sotto.
17 Quando si rizza, tremano i più forti,
e dalla paura sono fuori di sé.
18 Invano lo si attacca con la spada;
a nulla valgono lancia, giavellotto,
corazza.
19 Il ferro è per lui come paglia;
il bronzo, come legno tarlato.
20 La figlia dell'arco non lo mette in fuga;
le pietre della fionda si mutano per lui in stoppia.
21 Stoppia gli pare la mazza
e ride del fremere della lancia.
22 Il suo ventre è armato di punte acute,
lascia come tracce d'erpice sul fango.
23 Fa bollire l'abisso come una caldaia,
del mare fa come un gran vaso da profumi.
24 Si lascia dietro una scia di luce;
l'abisso pare coperto di bianca chioma.
25 Non c'è sulla terra chi lo domi;
è stato fatto per non aver paura.
26 Guarda in faccia tutto ciò che è eccelso,
è re su tutte le belve più superbe».
Giobbe si ravvede e si umilia
Gb 39:34-38 (Is 6:1-5; 57:15) Da 4:34-37
42,1 Allora Giobbe rispose al SIGNORE e disse:
2 «Io riconosco che tu puoi tutto
e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno.
3 Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno?
Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo;
sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco.
4 Ti prego, ascoltami, e io parlerò;
ti farò delle domande e tu insegnami!