Giovanni 19:5Capitolo 19 Cristo condannato e crocifisso Gv 19:1-18 Cristo sulla croce Gv 19:19-30 Il suo fianco trafitto Gv 19:31-37 La sepoltura di Gesù Gv 19:38-42 Versetti 1-18 Pilato non pensava con quale sacro riguardo le sofferenze di Cristo sarebbero state considerate e raccontate, in tempi successivi, dai migliori e più grandi uomini. Nostro Signore Gesù si presentò, disposto ad essere esposto al loro disprezzo. È bene che ogni persona di fede veda Cristo Gesù nelle sue sofferenze. Guardatelo e amatelo; guardate ancora a Gesù. Il loro odio ha forse acuito i loro sforzi contro di lui? E il nostro amore per lui non deve forse accelerare i nostri sforzi per lui e per il suo regno? Sembra che Pilato abbia pensato che Gesù potesse essere una persona al di sopra dell'ordine comune. Anche la coscienza naturale fa sì che gli uomini abbiano paura di essere trovati a combattere contro Dio. Poiché nostro Signore ha sofferto per i peccati sia dei Giudei che dei Gentili, era parte speciale del consiglio della Sapienza divina che i Giudei dovessero prima progettare la sua morte, e i Gentili portare a compimento tale proposito. Se Cristo non fosse stato così respinto dagli uomini, noi saremmo stati per sempre respinti da Dio. Ora il Figlio dell'uomo è stato consegnato nelle mani di uomini malvagi e irragionevoli. È stato condotto per noi, affinché potessimo fuggire. Fu inchiodato alla croce, come un sacrificio legato all'altare. La Scrittura si è adempiuta: non è morto sull'altare tra i sacrifici, ma tra i criminali immolati alla giustizia pubblica. E ora fermiamoci e guardiamo con fede a Gesù. C'è mai stato un dolore simile al suo? Vedetelo sanguinare, vedetelo morire, vedetelo e amatelo! Amatelo e vivete per lui! Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |