1Re 19:1-15
Elia fugge lontano da Jezebel
1 Achab riferì a Jezebel tutto ciò che Elia aveva fatto e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti. 2 Allora Jezebel inviò un messaggero a Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano così e anche peggio, se domani a quest'ora non avrò fatto di te come uno di loro». 3 Quando sentì questo, Elia si levò e se ne andò per mettersi in salvo. Giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e vi lasciò il suo servo. 4 Egli invece si inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra e chiese di poter morire, dicendo: «Ora basta, o Eterno! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». 5 Poi si coricò e si addormentò sotto la ginestra; ma ecco un angelo lo toccò e gli disse: «Alzati e mangia». 6 Egli guardò e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde e una brocca d'acqua. Egli mangiò e bevve, poi tornò a coricarsi. 7 L'angelo dell'Eterno tornò una seconda volta, lo toccò e disse: «Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te». 8 Egli si alzò, mangiò e bevve; poi, nella forza datagli da quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Horeb.
Elia al monte Horeb
9 Là entrò in una caverna e vi passò la notte. Ed ecco, la parola dell'Eterno gli fu rivolta e gli disse: «Che fai qui, Elia?». 10 Egli rispose: «Sono stato mosso da una grande gelosia per l'Eterno, il DIO degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo ed essi cercano di togliermi la vita». 11 DIO gli disse: «Esci e fermati sul monte davanti all'Eterno». Ed ecco, passava l'Eterno. Un vento forte e impetuoso squarciava i monti e spezzava le rocce davanti all'Eterno, ma l'Eterno non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma l'Eterno non era nel terremoto. 12 Dopo il terremoto un fuoco, ma l'Eterno non era nel fuoco. Dopo il fuoco una voce, come un dolce sussurro. 13 Come udì questo, Elia si coperse la faccia col mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna; ed ecco una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?». 14 Egli rispose: «Sono stato mosso da una grande gelosia per l'Eterno, per il DIO degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo ed essi cercano di togliermi la vita» 15 L'Eterno gli disse: «Va', rifa' la strada del ritorno fino al deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazael come re di Siria.
Salmi 42
Nell'avversità il salmista anela al Signore
1 [Al maestro del coro. Poema dei figli di Kore.] Come la cerva anela ai rivi delle acque, così l'anima mia anela a te, o DIO. 2 L'anima mia è assetata di DIO, del Dio vivente. Quando verrò e comparirò davanti a DIO? 3 Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: «Dov'è il tuo DIO?». 4 Ricordando queste cose, dentro di me do libero sfogo all'anima mia, perché solevo andare con la folla, guidandola alla casa di DIO, in mezzo ai canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa. 5 Perché ti abbatti, anima mia, perché gemi dentro di me? Spera in DIO, perché io lo celebrerò ancora per la liberazione della sua presenza. 6 O DIO mio, l'anima mia è abbattuta dentro di me; perciò mi ricordo di te dal paese del Giordano e dalle cime dell'Hermon, dal monte Mitsar. 7 Un abisso chiama un altro abisso, al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. 8 Di giorno l'Eterno mi largisce la sua benignità, e di notte innalzo a lui un cantico, una preghiera al Dio della mia vita. 9 Io dirò a Dio, mia rocca: «Perché mi hai dimenticato? Perché vado in giro vestito a lutto per l'oppressione del nemico?». 10 Le mie ossa soffrono pene mortali a motivo degli insulti dei miei nemici, che mi dicono del continuo: «Dov'è il tuo DIO?». 11 Perché ti abbatti, anima mia, perché gemi dentro di me? Spera in DIO, perché io lo celebrerò ancora; egli è la mia salvezza e il mio DIO.
Salmi 43
Richiesta di liberazione
1 Fammi giustizia, o DIO, e difendi la mia causa contro gente malvagia; liberami dall'uomo falso e perverso. 2 Poiché tu sei il DIO che mi dà forza, perché mi hai respinto? Perché vado in giro vestito a lutto per l'oppressione del nemico? 3 Manda la tua luce e la tua verità; mi guidino esse e mi conducano al tuo santo monte e al luogo della tua dimora. 4 Allora verrò all'altare di DIO, al Dio, che è la mia gioia e il mio giubilo; e ti celebrerò con la cetra, o DIO, DIO mio. 5 Perché ti abbatti, anima mia, perché gemi dentro di me? Spera in DIO, perché io lo celebrerò ancora, perché egli è la mia salvezza e il mio DIO.
Galati 3:23-29
23 Ora, prima che venisse la fede noi eravamo custoditi sotto la legge, come rinchiusi, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24 Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede. 25 Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore, 26 perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù. 27 Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù. 29 Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abrahamo ed eredi secondo la promessa.
Luca 8:26-39
L'indemoniato Gadareno
26 Poi navigarono verso la regione dei Gadareni che sta di fronte alla Galilea; 27 e, quando scese a terra, gli venne incontro un uomo di quella città, il quale già da lungo tempo era posseduto da demoni, e non indossava vesti, e non abitava in alcuna casa, ma tra i sepolcri. 28 Quando vide Gesù, lanciò un grido, gli si gettò ai piedi e disse a gran voce: «Che vi è fra me e te, o Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». 29 Gesù comandava infatti allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, perché molte volte se ne era impossessato e, benché fosse stato legato con catene e con ceppi e fosse sorvegliato, egli spezzava i legami ed era spinto dal demone nei deserti. 30 E Gesù lo interrogò, dicendo: «Qual è il tuo nome?». Ed egli disse: «Legione». Perché molti demoni erano entrati in lui. 31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. 32 Or c'era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte, e quei demoni lo pregarono che permettesse loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise loro. 33 I demoni allora, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci, e quel branco si precipitò dal dirupo nel lago ed annegò. 34 E quando videro ciò che era accaduto, quelli che li custodivano fuggirono e andarono a portare la notizia in città e per le campagne. 35 La gente allora uscì per vedere ciò che era accaduto e venne da Gesù, e trovò l'uomo dal quale erano usciti i demoni seduto ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente, ed ebbe paura. 36 Or quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. 37 Allora tutta la popolazione della regione dei Gadareni chiese a Gesù di allontanarsi da loro, perché erano in preda a un grande spavento. E Gesù, salito sulla barca, tornò indietro. 38 Intanto l'uomo, da cui erano usciti i demoni, lo pregava di poter restare con lui; ma Gesù lo congedò, dicendo: 39 «Ritorna a casa tua e racconta quali grandi cose Dio ha fatto per te». Ed egli se ne andò per tutta la città proclamando le grandi cose che Gesù aveva fatto per lui.