Dio può o non può essere tentato? Dio può o non può tentare?Giacomo 1:13Questo versetto afferma che Dio non può essere tentato e che non tenta. Però altri brani parlano di Dio che è tentato o che tenta. Consideriamo prima se Dio può essere tentato, e dopo se Dio tenta. Alcuni versetti che raccontano di qualcuno che "tenta Dio" sono Es 17:2,7; Num 14:22; Dt 6:16; Sal 78:18,41,56; 95:9; 106:14; Mal 3:15; Mt 4:7; Lu 4:12; At 15:10; Ebr 3:9. Anche Gesù Cristo fu tentato (da Satana all'inizio del suo ministero Lu 4:1-13, da altri durante la sua vita Mc 12:15, e in ogni cosa Ebr 2:18, 4:15), come pure lo Spirito Santo (At 5:9). Però, Giac 1:13 non può essere una dichiarazione assoluta: io posso pregare Dio adesso di fare del male, e l'ho tentato. Deve significare che non è soggetto alla tentazione, nel senso che la tentazione non ha nessun effetto su di lui e che Dio non cade mai nella tentazione. La tentazione semplicemente non funziona con lui. In questo senso, l'effetto della tentazione su Gesù in Ebr 4:15 conferma la sua divinità. La parola greca tradotta "tentare" ha diversi sensi: può essere "tentare a fare il male" oppure "mettere alla prova". In Giac 1:13 il senso è il primo, perché i prossimi due versetti parlano della seduzione (della propria concupiscenza) che porta al peccato. Quando invece la Bibbia parla di Dio che tenta (per esempio Gen 22:1; Es 15:25), è per provare qualcuno, con lo scopo di raffinare e purificare la persona (come in Giac 1:2-4,12; Giob 23:10). In questo modo Dio fa bene alla persona e non male (come è il caso della tentazione nel primo senso). È anche vero che Dio permette sia che Satana ci tenti (per esempio 1P 5:8-9) sia che siamo tentati da noi stessi (Giac 1:14-15), ma così facendo Dio rimane perfetto e non toccato dal male. E non permette che siamo tentati oltre le nostre forze per sopportare la prova (1Cor 10:13). Vedi il commento su Matteo 6:13. Dopo questa spiegazione, possiamo adesso dare una spiegazione alternativa dell'altro problema. Giac 1:13 dice alla lettera che "Dio è non-tentabile dal male", dove la parola "non-tentabile" non appare altrove nella Bibbia né nella lettura greca precedente. È possibile che avesse il significato di "non deve essere tentato (nel senso di messo alla prova) dal male", come gli Israeliti fecero nel deserto nei brani citati qui sopra. |